Serie A
Lecce, testa bassa: non c’è tempo per piangersi addosso
Il Lecce contro il Milan ha subito una clamorosa rimonta, che potrebbe lasciare strascichi sia tattici che emotivi. I salentini devono rimboccarsi le maniche.
La squadra di Giampaolo ha vissuto una serata decisamente destabilizzante nella partita contro il Milan. Passare in una sfida casalinga da vincere 2-0 a perdere 2-3, a prescindere da quello che sia l’avversario, se sei una squadra in lotta per la salvezza, non è qualcosa di ammissibile. Il Lecce non vince da 6 partite e portare a casa i 3 punti in un match contro una big del campionato avrebbe sicuramente aiutato sia la classifica, ma soprattutto l’umore della squadra.
Lecce, come disse Giampaolo ai tempi del Milan: “testa alta e giocare a calcio”

Nonostante la brutta botta emotiva subita dai salentini, non c’è il tempo per piangersi addosso, ma bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare al meglio per cercare di ottenere la salvezza.
Come disse l’attuale tecnico Giampaolo ai tempi del Milan: “testa alta e giocare a calcio”. In quel caso il contesto era decisamente diverso e la sua affermazione era in riferimento al suo stile di gioco, ma il succo del discorso è riconducibile anche all’attuale stagione dei giallorossi, che devono alzare la testa e scendere in campo con le proprie idee per portare a casa il risultato.
Nella prossima sfida di campionato il Lecce è atteso da un’ostica trasferta al Marassi di Genova, contro la squadra di Vieira.
Un Krstovic ritrovato
Per il finale di stagione Giampaolo può fare affidamento sul suo bomber: infatti, Krstovic nella sfida contro il Milan è sembrato in stato di grazia, con due grandi gol messi a segno e con la tripletta sfiorata in un’occasione. Il montenegrino era a secco dalla sfida di Parma dello scorso 31 gennaio e si è rilanciato anche nella classifica marcatori, raggiungendo la quota 9 gol.

Nikola Krstović ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Milan, i convocati per la Supercoppa: tornano Leão e Fofana, sorpresa Ibrahimović jr
Giovedì prenderà il via la tanto attesa Supercoppa Italiana. Per la trasferta in Arabia Saudita, il Milan, che affronterà la competizione da campione in carica pur non avendola vinta in prima persona, ha diramato la lista dei convocati.
I rossoneri, dopo alcune giornate di assenza, ritroveranno a disposizione Youssouf Fofana e soprattutto Rafael Leão, rimasto fuori nell’ultima gara di campionato contro il Sassuolo.
Non tutti gli infortunati, però, sono riusciti a recuperare in tempo. Restano infatti indisponibili Gimenez, assente ormai da quasi un mese, e Matteo Gabbia, leader della retroguardia difensiva. A loro si aggiunge anche il giovane Balentien.
A sorpresa, Allegri ha deciso di inserire nella lista dei convocati anche cinque giovani mai visti finora in prima squadra, tra cui spicca il nome di Maximilian Ibrahimović, figlio di Zlatan Ibrahimović.
Milan, i convocati:
PORTIERI: Maignan, Terracciano, Pittarella.
DIFENSORI: Tomori, De Winter, Pavlovic, Odogu, Dutu, Vladimirov.
CENTROCAMPISTI: Saelemaekers, Athekame, Fofana, Loftus-Cheek, Ricci, Jashari, Modric, Rabiot, Bartesaghi, Estupinan, Sala.
ATTACCANTI: Leao, Pulisic, Nkunku, Ibrahimovic, Borsani

RAFAEL LEAO RAMMARICATO DOPO UN GOL FALLITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Juventus e adidas celebrano Del Piero: nasce la Collezione ADP
Juventus e adidas annunciano la Collezione ADP, frutto di una collaborazione speciale con la leggenda bianconera Alessandro Del Piero.
Juventus e adidas presentano la Collezione ADP, frutto di una collaborazione speciale con Alessandro Del Piero.
La maglia prepartita disegnata come tributo al giocatore è protagonista della collezione ispirata all’arte rinascimentale e completata da un’ampia linea lifestyle: include richiami iconici come il numero 10, le date di debutto e fine carriera e riferimenti alle sue esultanze.
Juventus e adidas svelano la Collezione ADP: il comunicato
adidas e Juventus lanciano oggi la Collezione ADP, una collaborazione speciale che celebra una delle
figure più iconiche del calcio e della storia del Club: Alessandro Del Piero.
Nel corso di una carriera durata 19 anni a Torino, Del Piero è diventato sinonimo di Juventus. Il capocannoniere di tutti i tempi del Club con 290 gol in 705 presenze tra il 1993 e il 2012, ha sollevato tutti i principali trofei nazionali e internazionali, definendo un’era con eleganza, creatività e incrollabile lealtà ai colori bianconeri.
Simbolo dell’identità della Juventus dentro e fuori dal campo, l’eredità di Del Piero continua a ispirare generazioni di giocatori e giocatrici, in particolare coloro che indossano la maglia numero 10.
Al centro della Collezione ADP c’è una maglia prepartita disegnata come tributo a Del Piero. La maglia presenta una serie di richiami iconici, tra cui il suo leggendario numero 10, le date di debutto e fine carriera in bianconero, e i riferimenti alle sue celebri esultanze.
Traendo ispirazione dall’arte rinascimentale, il design fonde elementi del patrimonio culturale italiano con l’estetica del calcio moderno, riflettendo la brillantezza tecnica e lo stile senza tempo di Del Piero.
A completamento della collezione, è disponibile una più ampia linea lifestyle, impreziosita dalla firma e dal logo personale di Del Piero, offrendo ai tifosi un legame raffinato e duraturo con uno dei più grandi del calcio.
La Collezione ADP è disponibile da oggi online e presso rivenditori adidas selezionati, Juventus Store, partner commerciali chiave e su https://www.adidas.it/juventus
Serie A
Ultim’ora Fiorentina: Gosens il rientro si allontana
Ultim’ora Fiorentina: Vanoli dovrà fare ancora a meno di Gosens, il laterale tedesco potrebbe tornare nel 2026.
Niente da fare per Gosens, il laterale ex Atalanta continuerà la propria assenza anche in queste ultime partite del 2025.
Come raccontato da Vanoli nell’ultima conferenza stampa, Gosens ha avuto un ricaduta sull’infortunio muscolare che lo sta tenendo fuori causa da quasi due mesi.
Secondo quanto riportato da Radio Firenze Viola, Gosens ha svolto esami specifici a Villa Stuart a Roma, che hanno rimandato il ritorno in campo al nuovo anno.
Resta un’annata sfortunata quella del tedesco, riscattato in estate dalla Fiorentina dall’Union Berlino, dopo che sotto la guida di Palladino era stato un elemento cardine con 41 presenze e 8 reti.
In questa stagione Gosens non è mai riuscito ad incidere, coinvolto anche lui nelle pessime prestazioni della rosa viola. Un’assenza pesante per l’undici viola.
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