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Lecce-Roma: “Giampaolo hombre vertical”. Parla il suo collaboratore
Dalla regione Marche alla regione Puglia, sponda Lecce, al servizio di una società gloriosa: mister Fabio Micarelli (collaboratore di Marco Giampaolo) protagonista dentro e fuori dal campo. “Di questo calcio mi stupisce la potenza che sprigiona dal punto di vista emotivo. Questo a distanza di circa 160 anni, da quando si è cominciato a giocare in maniera organizzata, in forma moderna. Mi stupisce anche quella potenza che demolisce barriere sociali, geografiche, di razza, di religione. Insomma, il calcio rappresenta al meglio uno sport che riesce, che sa emozionare“.
Parola di mister Fabio Micarelli, allenatore molto preparato e competente che non ha bisogno di lunghe presentazioni. Nato il 7 marzo 1965 a Camerino, nelle Marche, una carriera importante come vice allenatore e collaboratore tecnico al fianco di Marco Giampaolo in diversi club del Bel Paese. Tra essi Milan, Torino, Cagliari e Sampdoria. Attualmente è collaboratore tecnico di Mister Giampaolo al Lecce, in Serie A.
MARCO GIAMPAOLO: “FUORICLASSE ASSOLUTO, PERSONA DI ALTISSIMO LIVELLO”. IL GRIDO DI BATTAGLIA DI MICARELLI (U.S. LECCE)
Il Lecce sarà impegnato, tra le mura amiche, nel prossimo turno (29 marzo) contro la Roma (al link seguente le ultime sull’infortunio Dybala). Grande attesa in Puglia per la partita contro i Ranieri-boys. “Cosa mi colpisce di Marco? La sintonia con Giampaolo si sviluppa e cresce nel corso di tanti anni. Marco Giampaolo è un fuoriclasse come persona e come allenatore. Il suo modo di lavorare si vede, credo si percepisca in maniera nitida ogni giorno. E’ molto scrupoloso, cura ogni dettaglio, ogni minimo particolare, e non lascia davvero nulla al caso. Come lo definirei? Una persona di altissimo livello, un hombre vertical assolutamente”. Insomma, Micarelli la pensa come Arrigo Sacchi. Proprio Sacchi, in più circostanze ai nostri microfoni, affermò: “Marco Giampaolo è un allenatore stratega”.
“BELLINGHAM GIOCATORE TOTALE. CAMPIONATO ITALIANO? INTER DI INZAGHI LA PIU’ CONVINCENTE”
Ecco quindi il commento di Micarelli sulla Serie A e su alcuni giovani di talento internazionale da tenere d’occhio. “La squadra che mi convince di più in Serie A è l’Inter per una serie di motivi che sappiamo. Calciatori giovani? Jude Bellingham è un giocatore totale, fisico, tecnico, con risorse forse ancora da scoprire. Poi vorrei citare, rispondendo alle vostre domande, Pau Cubarsi del Barcellona: è un classe 2007. Come non citare l’altro 2007 Lamine Yamal. Direi anche il 2003 Musiala, per citarne alcuni. Ma non vorrei dimenticare nessuno…
Aggiungo, in linea generale, che al giorno d’oggi i giocatori di calcio sono fuoriserie dal punto di vista fisico, altrimenti si fa fatica“. Sotto è possibile rivedere la puntata completa della trasmissione sportiva Made in Marche (fonte canale YouTube IGsport47) con la brava giornalista e deus ex machina del programma ‘Smart Club’ Marta Bitti (ex responsabile ufficio stampa Ancona Calcio in Lega Pro). Ringraziamo Marta Bitti (oggi alla Civitanovese) per la consueta gentilezza e professionalità (fonte/foto programma YouTube con Marta Bitti e lo staff Igsport47)

Nella foto, accanto a Marta Bitti, il collaboratore tecnico di Marco Giampaolo a Lecce in Serie A
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Lazio, Sarri: “Il rosso a Zaccagni mi è parso eccessivo”
Grandissima vittoria della Lazio contro il Parma al Tardini. Nonostante la doppia inferiorità numerica, la banda Sarri vince con un gol di Noslin al minuto 82.
Dopo la sconfitta contro il Milan e il pareggio contro il Bologna, torna a vincere la squadra biancoceleste in modo abbastanza clamoroso. La squadra di Sarri sbanca il Tardini con un gol di Noslin (82′), nonostante le espulsioni di Zaccagni (42′) e Basic (77′).
Per la partita di sabato prossimo contro la Cremonese, però, Sarri dovrà rinunciare a diversi giocatori. Oltre agli squalificati Zaccagni e Basic, Dele-Bashiru e Dia saranno impegnati in Coppa d’Africa con le loro rispettive Nazionali.
Lazio, le parole di Sarri

I TIFOSI DELLA LAZIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Mister, una vittoria di coraggio. A caldo la sensazione è che questo sia uno snodo fondamentale?
“Ci può dare entusiasmo, però io penso che i ragazzi abbiano trovato convinzione già da fine settembre. Sono tre mesi che questa squadra gioca bene. Se guardiamo la partita nel contesto la vittoria ci sta tutta”.
Ha raggiunto quota 200 punti con la Lazio, è una squadra Sarriana?
“E’ una squadra in crescita per mentalità, per come si allenano e come affrontano le partite. Io con questo gruppo mi diverto e l’ho detto in tempi non sospetti”.
Le era mai capitato di vincere una partita così?
“Mi sembra di aver vinto una volta in otto contro dieci”.
Complimenti, si vede una squadra di Sarri negli ultimi tempi. Mi ha sorpreso che non avete concesso spazio al Parma nei momenti di difficoltà:
“E’ l’aspetto più importante, perché già contro il Bologna non avevamo perso ordine. La doppia inferiorità era più complicata, dalla panchina sono entrati ragazzi adatti a questo tipo di situazioni, nei minuti finali era chiaro che sarebbero stati cross continui. Sono entrati ragazzi di gamba che hanno aiutato nelle ripartenze”.
Tante assenze a partire dalla prossima:
“Siamo purtroppo abituati a questo tipo di situazioni, se non ci saranno abbastanza partiremo in dieci”.
Si è discusso tanto dei rossi, cosa ne pensa?
“Siamo una delle squadre meno fallose del campionato. A me sembra un po’ troppo il rosso a Zaccagni, non lo prende male”.
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Padova, dopo due anni il Papu Gomez torna titolare
Papu Gómez torna titolare dopo quasi due anni: l’argentino partirà dal primo minuto in Padova-Reggiana, sfida valida per la Serie B.
Finalmente, dopo un’attesa durata quasi due anni, per il Papu Gómez è arrivato il momento di tornare titolare sin dal primo minuto. L’argentino, che molti ricordano con la maglia dell’Atalanta, dopo aver scontato la lunga squalifica, era tornato in campo in due delle partite precedenti – prima contro il Venezia e poi nella vittoria contro il Cesena, saltando la sfida contro il Pescara – senza però essere mai impiegato dall’inizio del match.
Un tabù che verrà finalmente sfatato oggi, in vista della gara del Padova contro la Reggiana.
Il campione del mondo, che oggi alle 15 spera di scrivere un nuovo punto di partenza per la sua carriera, vuole trascinare anche la sua squadra, attualmente dodicesima in Serie B con 18 punti conquistati nelle prime 15 giornate.

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Messi, il GOAT Tour in India precipita nel caos
Da sogno a incubo: l’arrivo di Messi in India scatena il caos. Tifosi infuriati, campo invaso e rabbia per un evento mal gestito.
Quella che doveva essere una festa per i fan di Lionel Messi in India si è trasformata in una giornata di caos e rabbia allo Salt Lake Stadium di Calcutta. La tanto attesa tappa del GOAT Tour dell’asso argentino, prevista per sabato 13 dicembre, ha infatti scatenato proteste violente da parte di molti dei circa 80mila spettatori presenti, delusi dall’organizzazione e dall’impossibilità di vedere la star da vicino.
GOAT Tour di Messu a Calcutta: ecco cosa è successo
Secondo i resoconti, gruppi di tifosi hanno sfondato cancelli, “invaso il campo”, danneggiato sedili e lanciato bottiglie e altri oggetti contro il terreno di gioco in segno di protesta. Molti spettatori, che avevano speso fino a 12 mila rupie per i biglietti, si sono detti furiosi per non essere riusciti “nemmeno a guardare in volto il Campione del Mondo e otto volte Pallone d’Oro”.
La presenza di Messi è durata solo una frazione di quella prevista: dopo circa venti minuti in campo, durante i quali è apparso circondato da organizzatori e personalità locali, l’argentino è stato costretto ad abbandonare il campo a causa dell’escalation. “Only leaders and actors were surrounding Messi … Why did they call us then?” ha lamentato un tifoso, secondo testimoni citati dai media internazionali.
Le critiche si sono rapidamente estese oltre il pubblico: la Chief Minister del Bengala Occidentale, Mamata Banerjee, ha espresso pubblicamente rammarico per l’accaduto e ha annunciato un’indagine ufficiale sulla gestione dell’evento, definendo la situazione frutto di “mismanagement”
Questa prima tappa in India, che include anche altri appuntamenti in città come Hyderabad, Mumbai e Nuova Delhi, era parte di un tour che prevedeva anche iniziative culturali e di beneficenza oltre alla partita amichevole. Ma, alla luce degli eventi di Calcutta, sua alte aspettative e l’organizzazione dei prossimi eventi saranno inevitabilmente sotto esame.
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