Serie A
Lecce, Giampaolo: “Qualsiasi cosa oggi deve motivarci. Dobbiamo essere bravi a massimizzare quello che ci lascerà la Juventus. Serve personalità…”
L’allenatore del Lecce, Marco Giampaolo, nella consueta conferenza stampa della vigilia ha parlato del prossimo avversario dei salentini: la Juventus.
Il tecnico, ex Milan e Sampdoria tra le altre, ha spiegato ai microfoni in sala stampa le insidie e quello che si aspetta dai suoi ragazzi all’indomani del match, importantissimo, contro la Vecchia Signora.

IGOR TUDOR ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come arriva il Lecce
Il 57enne di Bellinzona ha risposto subito alle domande su come arriva la squadra: “Abbiamo tutti i motivi per essere motivati. Qualsiasi cosa oggi deve motivarci, qualsiasi avversario. La motivazione di fondo è l’obiettivo, e deve passare attraverso queste partite importanti. La squadra ha lavorato bene come sempre. Al di là del blasone dell’avversario troviamo una squadra che ha cambiato pelle nelle ultime partite, è una sfida tostissima. Ma non c’è niente di nuovo, lo era anche quella contro il Venezia“, ha iniziato.
Ha continuato poi: “Da 1 a 10 il livello di attenzione deve essere 11, così come la capacità di stare nella partita, senza trascurare alcun centimetro del campo. Bisogna fare una partita di grande spessore fisico, agonistico e tattico. Senza tralasciare l’aspetto tecnico, che è l’essenza del calcio. Dobbiamo essere bravi a massimizzare quello che ci lascerà la Juventus, ma non bisogna sbagliare l’atteggiamento mentale. Bisogna avere personalità per giocare queste partite, la giusta presunzione. Presunzione significa scendere in campo con la volontà e l’autostima necessaria per dire “io ci sono, faccio la partita”, poi che tu sia più forte è fuori di dubbio. Non voglio una squadra remissiva”.
Per quanto riguarda poi il morale dei suoi ha aggiunto: “Non è difficile. Ho tanti difetti, ma qualche pregio ce l’ho. Non so mentire, non so recitare un ruolo che non mi appartiene. Quando alla squadra dico delle cose le dico perché le penso, nel bene e nel male. L’errore tecnico va al di fuori di qualsiasi tipo di discussione, se parlo di buonissima partita alla squadra allora la squadra è convinta di averla fatta. Parlo dell’approccio, della presenza in campo, quando sbagliamo sono diretto. Non ho problemi a motivare i ragazzi. La squadra per me è come se fosse un figlio, io posso dire tutto ma se poi qualcuno gli dà addosso io la proteggo”.
Dubbi di formazione
Il Lecce deve inoltre fare attenzione ai suoi effettivi, alcuni dei quali in diffida. Tra questi figurano Berisha, Krstovic, Pierotti, Rafia, Ramadani: “Questa è una bella domanda che mi sono già posto. Farò la cosa più giusta”.
Il focus poi si è spostato sulla presenza dall’inizio, dopo la buona prestazione nella partita precedente, di Konan N’Dri: “Senz’altro lui sarà della partita, se dall’inizio o da subentrante devo ancora decidere. Ciò che conta è la qualità della presenza, non la quantità”.
E sul prossimo avversario ed allenatore?
Su Tudor e la Juventus si è espresso così: “Vediamo cosa viene fuori dalla partita. Noi l’abbiamo preparata nel modo giusto. Conosco Tudor, so come gioca, in due settimane è già riuscito a dare identità alla squadra. A Roma hanno fatto una grande partita. Dovremmo sfruttare qualsiasi cosa la Juventus ci concederà”.
“La Juventus somiglia più alla Roma che abbiamo incontrato di recente. La somiglianza è nella disposizione in campo e nelle due fasi. Oggi la Juventus ha virato verso lo stile di gioco dell’Atalanta di Gasperini. Quella di Thiago Motta era un’altra cosa”, ha poi concluso.
Appuntamento a domani allo Stadium.
Serie A
Atalanta, cura Palladino: ora l’Europa non è più un miraggio
L’Atalanta continua a correre con Palladino in panchina: la vittoria col Genoa avvicina l’Europa, e aumenta la fiducia per il futuro.
Continua l’ottimo momento dell’Atalanta, che con la vittoria last minute contro il Genoa si è portata ora a soli tre punti dalla zona Europa. Un distacco che potrebbe diventare di sei lunghezze, considerando la partita in più rispetto al Bologna, impegnato in Supercoppa Italiana, ma che dall’arrivo di Raffaele Palladino in panchina non sembra più proibitivo.
Il cambio di passo è evidente. L’ex tecnico della Fiorentina ha riportato entusiasmo, identità e compattezza, non solo in campo ma anche nello spogliatoio e nell’ambiente. Palladino si è calato subito nel contesto bergamasco, con la sua solita umiltà, come dimostrato anche dall’esultanza insieme alla squadra dopo il gol decisivo contro il Grifone. Un’immagine che racconta bene il nuovo clima che si respira attorno alla Dea, tornata a sentirsi gruppo prima ancora che squadra.
Ma oltre alle sensazioni, ci sono soprattutto i risultati. Con Palladino in panchina l’Atalanta ha ottenuto sei vittorie in otto partite tra tutte le competizioni, numeri che certificano una vera e propria svolta dopo i mesi difficili della gestione Jurić, che ora sembrano un lontano ricordo. La Dea è tornata a vincere, a essere solida e soprattutto a credere di nuovo nei propri mezzi.

RAFFAELE PALLADINO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Atalanta, prossime tre partite decisive
Adesso, però, arriva il momento più delicato. Le prossime tre partite contro Inter, Roma e Bologna saranno decisive per capire le reali ambizioni di questa Atalanta. Un ciclo complicato, che dirà se il sogno europeo potrà diventare qualcosa di concreto o se servirà ancora pazienza.
La sensazione, però, è chiara: con Palladino la Dea ha cambiato passo. L’Europa non è più un miraggio, ma un obiettivo che ora, classifica alla mano, sembra finalmente alla portata.
Serie A
Juventus, Mckennie sul rinnovo: “Spero di rimanere qui”.
Weston Mckennie è un calciatore della Juventus dalla stagione 2020/21 e il suo contratto scadrà il 30 giugno 2026. Il giocatore si è espresso sul rinnovo.

Weston McKennie in azione ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, le parole di Mckennie sul rinnovo
La vittoria contro la Roma?
“Era una vittoria troppo importante per la Juventus, per i tifosi, per noi e per il mister. Abbiamo passato un momento di difficoltà ma ora abbiamo trovato la nostra identità, il mister è un bravissimo allenatore e mi piace tantissimo. Spero ora anche nei tre punti col Pisa”.
In cosa vi sta aiutando Spalletti?
“Fa attenzione alle piccole cose, anche a quelle che altri solitamente non curano. Parla tanto anche individualmente coi giocatori”.
C’è più cattiveria e più voglia di sacrificarsi?
“Lui ce lo chiede sempre in allenamento, di sacrificarsi per la squadra e i compagni”.
Si può tornare a parlare di Scudetto?
“Noi vogliamo solo concentrarci sulla solita partita, andare avanti giorno dopo giorno senza pensare troppo in avanti”.
Torino la sente casa sua?
“Ne parlavo con mio padre, sono qua da quasi 6 anni. Torino è una parte importante della mia vita”.
Quali sono le sue condizioni fisiche?
“Sto bene, vediamo questa settimana come andrà ma spero di giocare”.
Ha tagliato il traguardo delle 200 presenze…
“Un momento grande per me, per la mia famiglia e per le persone in America, sono molto felice perché la Juventus è un grande club. E’ difficile fare 200 presenze con la Juventus e spero di farne altrettante”.
Si sente un leader della squadra?
“Si possono dire tante parole, io voglio dare felicità alla squadra e ai compagni. Sul campo poi faccio il mio lavoro, con corsa e sacrificio”.
Spalletti spende sempre parole belle per lei…
“E’ sempre bello quando il tuo allenatore parla bene di te. Io sono sempre disponibile per l’allenatore e per la squadra, speriamo di finire bene l’anno”.
Ha un ruolo preferito, nonostante venga impiegato in ogni zona del campo?
“Stare in campo… Mi piace giocare da centrocampista, da 8”.
Visto che sente Torino casa sua, state parlando del rinnovo?
“Non lo so, lascio tutto al mio agente. Ma spero di restare qua. Vediamo…”.
Serie A
Giudice Sportivo, le decisioni della 16° giornata di Serie A
Il Giudice Sportivo ha reso note le decisioni della 16° giornata di Serie A. In totale sono stati fermati 5 giocatori, che dovranno saltare il prossimo turno di campionato.
La Lega Serie A ha reso note le decisioni del Giudice Sportivo in merito alla 16° giornata di campionato. Sono 5 i calciatori squalificati che salteranno tutti un turno: Federico Ceccherini (Cremonese), Nicola Leali (Genoa), Emil Okoye (Udinese), Matteo Guendouzi (Lazio) e Luca Ranieri (Fiorentina). I giocatori quindi non prenderanno parte alla 17ª di campionato.

LUCA RANIERI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Giudice Sportivo, le società multate
Un turno di stop poi è stato dato anche a Pietro Cistaro, preparatore dei portieri del Genoa. Infine, sono arrivate anche le sanzioni per 4 club: si tratta di Fiorentina (10mila euro), Genoa (5mila euro), Cremonese (3mila euro) e Sassuolo (2mila euro).
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