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Lecce, Giampaolo: “Faremo la nostra partita contro la squadra più forte, Rebic sarà della partita”

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Lecce

Il tecnico del Lecce Marco Giampaolo ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro il Napoli.

Lecce, le parole di Giampaolo

Lecce-Como, Giampaolo

Marco Giampaolo ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Lecce Marco Giampaolo in vista del match contro il Napoli in programma sabato 3 maggio alle 18:00 al Via del Mare:

Il ricordo di Graziano Fiorita

“Idealmente vogliamo abbracciare la famiglia di Graziano. Manca tanto anche a noi, rinnoviamo le nostre condoglianze”.

Le emozioni di questi giorni possono aver innescato maggiore unità?

“Gestire quello che è successo vi assicuro che non è per niente facile. Ci sono gli aspetti tecnici e quelli morali. Tutti noi abbiamo perso un uomo della nostra squadra, della nostra famiglia, uno che stava al nostro fianco h 24. Non è stato semplice e non lo è tuttora. Prima della partita di Bergamo alla squadra ho detto che dovevamo fare perlomeno una partita di grande spirito.

Ognuno ha fatto la sua parte, in maniera molto seria e dignitosa, mi è piaciuta la gestione di tutto quello che è stato il contorno, da parte dei tifosi e del club. Abbiamo perso un fratello e la squadra lo sentiva.

Il dramma poi resta e la difficoltà della gestione emotiva rimane. Però bisogna fare discorsi separati, il calcio è una cosa e quello che è successo a Graziano non può essere strumentalizzato in alcun modo”.

Chi la spaventa di più fra Venezia e Empoli?

“Non mi spaventa nessuno perché dobbiamo pensare a fare il nostro percorso. Da qui alla fine è tostissima, non so prevedere i risultati e non bisogna farlo, perché poi si rischia di essere smentiti. Dobbiamo pensare al nostro percorso”.

Come sta Rebic?

“Mi è piaciuto molto a Bergamo, ha fatto una grandissima partita, con grande spirito e grande altruismo. Non si è limitato ai suoi compiti, è andato anche oltre. Poi ha avuto l’influenza, si è riaggregato oggi, è disponibile, ma è stato qualche giorno fermo a casa”.

La gestione del possesso palla con l’Atalanta?

“Fino al giorno prima del dramma avevamo preparato la partita in quel modo lì. Poi non ci siamo allenati due giorni, abbiamo ripreso il giorno prima della partita e la squadra è tornata sul focus. La partita è stata svolta nel modo in cui è stata preparata.

Sapevamo che ci sarebbe stato da soffrire e dovevamo essere bravi a ripartire. Non si difende solo mettendosi dietro, si difende anche tenendo la palla. Le possibilità che concedo al mio avversario sono meno.

Certe squadre poi la soluzione per farti male la trovano. Il Napoli ha grandissima qualità e verrà qui a fare la partita, ma è la forza dell’avversario a metterti in certe condizioni”.

Come sta Sansone?

“Lo abbiamo reinserito in lista perché abbiamo perso Gaby Jean. Si è sempre comportato bene, posso parlarne solo in maniera positiva. Ci darà una mano, sa fare gruppo, può mettere a disposizione la sua esperienza per i compagni e magari può ritagliarsi cinque minuti di gloria. E’ un ragazzo positivo, se lo è meritato per la sua correttezza professionale”.

Cosa temere maggiormente del Napoli?

“Giochiamo contro la prima in classifica, la squadra più forte in questo momento. Ma era forte anche l’Atalanta. Ne siamo consapevoli. Il Napoli non è solo McTominay, è una squadra forte guidata da un allenatore molto forte. Sappiamo chi affronteremo, conosciamo le caratteristiche. Il Lecce dovrà fare la sua parte”.

Un motivo in più per raggiungere la salvezza

“Non dobbiamo però mischiare le cose. Ci deve essere lo spirito di una squadra che ha perso un fratello, che aveva lo stesso sogno di tutti. La sua famiglia lavora per il Lecce da più di mezzo secolo, incarnava i valori di questo club.

Penso che ci debba essere qualcosa dentro ognuno di noi, che si smuove. La squadra ha dimostrato spirito di appartenenza, con l’Atalanta ha fatto una partita anche commovente, se vogliamo”.

Krstovic?

“Lui era amico di Graziano come tutti. Cosa è stato Graziano lo ha raccontato la gente in questi giorni, la processione allo stadio, la partecipazione mediatica.

Ogni singolo componente avrà da raccontare mille aneddoti, qualcuno lo avevo anch’io e l’ho raccontato personalmente alla moglie”.

Si può riproporre il centrocampo visto a Bergamo?

“Volevo un centrocampo che potesse reggere l’urto con quello dell’Atalanta. Bisognava essere quantomeno competitivi da quel punto di vista, è stata una scelta dettata dalle caratteristiche dell’avversario”.

Serie A

Roma, intervento riuscito per Lorenzo Pellegrini

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Roma, Pellegrini

Lorenzo Pellegrini, centrocampista della Roma e della Nazionale italiana, si è sottoposto a un intervento chirurgico che è andato a buon fine.

A causa di una lesione del tendine del retto femorale, Lorenzo Pellegrini ha terminato anzitempo la sua stagione. Un’annata assai deludente per lui, con soli 2 gol messi a segno in campionato e uno in Europa League. Il capitano della Roma ha deciso di sottoporsi a intervento chiurgico, allungando dunque i tempi di recupero inizialmente stimati in 2 mesi, ma al tempo stesso riducendo i rischi di ricadute.

Roma, operazione andata a buon fine per Pellegrini

Lorenzo Pellegrini è volato in Finlandia dal professor Lasse Lempainen, uno dei più qualificati al mondo per questo tipo di intervento. Inizialmente lo staff medico della Lupa aveva proposto la terapia conservativa, ma alla fine il centrocampista ha optato per l’intervento chirurgico dal medico finlandese, che in passato ha seguito anche un ex compagno di squadra di Pellegrini: Leonardo Spinazzola.

Pellegrini

LORENZO PELLEGRINI AL TIRO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Con l’operazione si allungano dunque i tempi di recupero del giocatore, che potrebbe tornare a disposizione all’inizio della prossima stagione. La cosa più importante però è che l’intervento sia andato a buon fine. Lo ha comunicato proprio il club giallorosso con una nota ufficiale sul proprio sito: “L’intervento chirurgico a cui si è sottoposto oggi il calciatore Lorenzo Pellegrini al tendine è perfettamente riuscito. Nei prossimi giorni Lorenzo comincerà la riabilitazione a Trigoria“.

Il numero 7 della Roma non potrà quindi salutare dal campo il tecnico Claudio Ranieri, che disputerà le sue ultime 2 partite alla guida del club prima di lasciare a fine stagione. Oltre a un Soulé in forma smagliante, contro MilanTorino servirà anche il contributo dei vari BaldanziEl ShaarawyPisilliSaelemaekers, che si contenderanno il posto sulla trequarti.

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Fiorentina: cessione Comuzzo alle porte?

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Fiorentina

Fiorentina: dall’offerta da 35 milioni del Napoli a gennaio al poco impiego nella seconda parte di stagione. Cosa succede ora? Comuzzo è pronto ad andarsene?

Una prima parte di stagione da assoluta rivelazione, sancita anche dall’interessamento di una squadra in piena lotta per il titolo, arrivata persino a formulare una presunta offertagiudicata troppo bassa dalla Fiorentina – fino a una seconda parte di stagione che lo ha visto sempre meno protagonista. Cosa è successo al classe 2005 da San Daniele Del Friuli:

Partendo dal principio, ai nastri di partenza di una stagione che, solo qualche mese prima, durante il calciomercato, aveva visto partire per cifre molto alte – ma non per questo ingiustificate – due difensori già destinati a rappresentare il futuro della Nazionale, come Calafiori e Buongiorno. Il primo oggi fa parte della squadra arrivata seconda in Premier League, fermata solo in semifinale di Champions League dal PSG; il secondo gioca invece per la squadra che, se tutto dovesse andare secondo i piani, potrebbe sollevare il secondo titolo di campione d’Italia nel giro di tre anni per il Napoli.

Un passaggio di consegne che, nel nome di questi due talenti, sembra sancire l’avvento di una nuova generazione dorata di difensori italiani, pronti a raccogliere l’eredità e prendere in mano le redini di una dinastia che ha sempre rappresentato un’eccellenza del nostro Paese.

Fiorentina, cosa fare con Comuzzo

Comuzzo sembrava poter essere il prossimo nome destinato a entrare nella nuova élite della difesa italiana, alla luce delle grandi prestazioni offerte nella prima parte di stagione, che – come già detto – lo avevano reso oggetto dell’interesse di uno dei più importanti club italiani.

Ma qualcosa è cambiato: da febbraio, pur senza reali prove sul campo di un calo di rendimento, il suo minutaggio è considerevolmente diminuito. Le sue prestazioni, infatti, non sono mai sembrate in calo rispetto ai mesi precedenti, rendendo quindi questo calo di fiducia difficile da spiegare esclusivamente in termini tecnici.

Un fattore che, potenzialmente, potrebbe incidere negativamente sulla sua valutazione. Non fosse però per un dettaglio fondamentale: Pietro Comuzzo ha di recente rinnovato con la Fiorentina fino al 2029, dando così prova – almeno ufficialmente – che i viola non abbiano smesso di voler puntare su di lui.

O, magari, si tratta di una mossa “alla Cairo”: formalizzare un rinnovo lungo e blindato per giustificare una richiesta da 40 milioni – la stessa che aveva fatto storcere il naso al Napoli, giudicata, forse non a torto, troppo alta per un classe 2005 ancora non del tutto affermato, seppur dal futuro radioso.

Il Napoli resta su Comuzzo

Il Napoli, comunque, resta vigile: non ha mai realmente smesso di seguire Comuzzo e, assieme a Giovanni Leoni del Parma, potrebbe essere uno dei principali indiziati per far coppia con Buongiorno nella difesa del futuro.
Secondo quanto riportato oggi dalla Gazzetta dello Sport, proprio questi due profili sarebbero in cima alla lista degli osservati speciali del club partenopeo in vista della prossima stagione.

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Serie A

Ultimissime Milan, infiammazione per Chukwueze: i dettagli

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Milan

Milan, dopo il ko in Coppa Italia, i rossoneri si aggrappano alla sfida dell’Olimpico per tenere accese le speranze europee. 

Archiviata la cocente delusione per la sconfitta in finale di Coppa Italia contro il Bologna, il Milan si rituffa in campionato con l’unico obiettivo di vincere a Roma per tenere in vita le residue speranze di qualificazione europea. Il match dell’Olimpico, in programma domenica sera, rappresenta un crocevia decisivo per il futuro della squadra rossonera, reduce da una stagione al di sotto delle aspettative e ormai a caccia di un posto utile per l’Europa League o, quantomeno, la Conference.

Milan, le condizioni di Chukwueze

Ma la marcia di avvicinamento alla sfida contro i giallorossi non inizia nel migliore dei modi. Dall’allenamento odierno arrivano infatti notizie poco incoraggianti per Sérgio Conceição. Come riportato da Sky Sport, il giovane Bondo, alle prese con un fastidio alla caviglia, non riuscirà a recuperare in tempo.

A preoccupare ulteriormente il tecnico portoghese è anche lo stop di Samuel Chukwueze. L’esterno nigeriano non sarà della partita a causa di un’infiammazione al pube, problema che lo ha costretto a lavorare a parte e che non gli permetterà di essere a disposizione per il big match di domenica.

Milan

Samuel Chukwueze e Noah Okafor in azione ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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