Serie A
Rafael Leao, concretezza e dinamismo: che sia la volta buona?
Rafael Leao, uno dei protagonisti assoluti della gara contro la Lazio. Il portoghese si candida a titolare inamovibile nella squadra di Stefano Pioli.
Rafael Leao, c’è molto del portoghese nella vittoria contro la Lazio di ieri pomeriggio. La squadra di Pioli ha infatti meritatamente battuto, e strapazzato, la squadra romana con un netto 2-0 che avrebbe potuto assumere connotati maggiori se Kessie non avesse stampato quel calcio di rigore sulla traversa. Una vera e propria prova di forza quella dei rossoneri che per novanta minuti hanno annichilito e ridimensionato il gioco di Sarri.
Sugli scudi, tra i tanti, Sandro Tonali autore di una prestazione da otto e Rafael Leao letteralmente devastante quando azionava la freccia per superare in velocità qualsiasi avversario. Il difensore laziale Marusic probabilmente ha ancora oggi il mal di testa dopo la prestazione di ieri sera durante la quale è stato sistematicamente saltanto, ed a volte umiliato, dal classe 1999.
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Leao, prova di maturità?
Può risultare prematuro, sicuramente lascia spazio a facili esaltazioni post partita, ma questa potrebbe essere la stagione di Rafael Leao. Gli indizi ci sono tutti, lo stesso Pioli ad inizio stagione aveva affermato davanti alle telecamere di avere visto, insieme a Tonali, un giocatore diverso rispetto i due anni precedenti. Dopo innumerevoli fischi, perlopiù meritati, l’esterno rossonero ha finalmente dato prova di una buona maturità risultando decisivo non solo durante la gara contro la Lazio, ma anche due settimane prima contro il Cagliari.
Leao sa prendersi ora le proprie responsabilità, combatte a centrocampo, prova la giocata senza estraniarsi troppo dal gioco come spesso accadeva. Impossibile non averlo notato anche nella gara di ieri. Fuoco di paglia? Può essere, ma non lo crediamo. L’impressione è che qualcosa sia davvero cambiato, soprattutto nella testa del giocatore, le qualità e le doti fisiche non erano mai state messe in discussione.
Serie A
Inter, si va verso lo spostamento della gara con il Torino
L’Inter, freschissima vincitrice del tricolore, sta ultimando gli ultimi preparativi per la parata scudetto. Si va verso il posticipo della gara con il Torino.
L’Inter prepara con i minimi dettagli la festa scudetto per la seconda stella e ha chiesto una mano alla Lega di Serie A. Infatti, la parata su i pullman scoperti era in programma per questo pomeriggio ma causa maltempo è stato tutto rimandato a questo weekend.
Il club nerazzurro ha chiesto alla Lega di poter spostare la gara con il Torino, prevista per sabato alle 15:00, a domenica alle 12:30, in particolare per gestire al meglio l’ordine pubblico e la festa. Il rischio del sabato è legato anche al fatto di poter congestionare l’intera città con i vari mercatini sparsi per tutta Milano.
Non ci dovrebbero essere problemi da parte della Lega, che aveva già in mente la possibilità di uno spostamento. L’unico che potrebbe mettersi in mezzo è il Torino che però non dovrebbe arrivare a tanto e perciò si dovrebbe andare verso la domenica.
La decisione va verso lo spostamento e verrà presa in giornata. La parata in caso partirà dalle 15/15:30 da San Siro per arrivare al Duomo.
Serie A
Inter, Ausilio: “Inzaghi chef dello Scudetto. Abbiamo già preso due giocatori forti!”
Il direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio, ha parlato ai microfoni di Sport Mediaset dopo il successo dei nerazzurri nel derby e in campionato.
È festa scudetto per l’Inter di Simone Inzaghi, che si è imposto per 1-2 sul Milan nella stracittadina. Il direttore sportivo del Biscione, Piero Ausilio, è intervenuto ai microfoni di Sport Mediaset soffermandosi sulla conquista della seconda stella.
Inter, le parole di Ausilio
“Pensare ad un ingrediente solo diventa difficile… C’è stata grande disponibilità fin da subito, fin dal Giappone, con in testa un unico obiettivo: vincere il campionato e portare a casa la seconda stella prima del Milan. Noi ci sentivamo forti ma allo stesso tempo umili, sapevamo che la squadra era stata fatta con i giusti criteri nonostante i tanti cambi. Grande lavoro dello chef Simone Inzaghi, c’è stata tanta fatica e la soddisfazione è enorme”.
La sua lunga militanza all’Inter? E’ il momento più bello?
“Avevo qualche capello quando ho iniziato… Questo è il momento più bello perché l’ultimo e perché ha il significato della seconda stella, che arriva dopo anni difficili che io ho vissuto. Ho lavorato con tre proprietà, ho fatto una lunga esperienza e ora me la godo. E’ giusto prenderci i meriti per questo successo”.
Viste le sessioni degli ultimi anni, con i mercati a zero, nel prossimo cosa accadrà? E? preoccupato?
“Se dico che il mercato è finito ci credete? Preoccupazione non ce n’è. Qualcosa abbiamo fatto, inutile nascondere il segreto di Pulcinella. Abbiamo già preso due calciatori forti che si inseriranno in un gruppo forte. Non faremo una rosa troppo larga, il mister è stato bravo a dare spazio a tutti e questo lo puoi fare solo se hai l’equilibrio ed il numero giusto. Vogliamo aggiungere qualcosa, non sarà un mercato come lo scorso anno in cui abbiamo cambiato tantissimo e può darsi che si faccia davvero poco”.
Serie A
Il Podcast del Football, l’Inter è campione (AUDIO)
Il Podcast del Football torna con il venticinquesimo episodio
Non si può non celebrare l’Inter campione d’Italia che ha regalato a tutti i tifosi nerazzurri la seconda stella proprio nel derby contro il Milan. Un piccolo accenno, anche, all’altro posticipo andato in scena ieri dove il Bologna ha battuto 3 a 1 la Roma allo Stadio Olimpico.
Potete ascoltare la puntata anche su Spotify, Spreaker e Amazon Audible
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