Serie A
Lazio-Udinese, probabili formazioni e dove vederla
Lazio e Udinese si sfideranno alle 15 all’Olimpico per la decima giornata di serie A. Queste le probabili formazioni, dove vederla in tv e i precedenti della partita.
Dopo il pareggio di Europa League contro lo Sturm Graz, la Lazio torna in campo per il campionato.
Ospite dell’Olimpico sarà l’Udinese, che ha gli stessi punti dei biancocelesti.
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Indice
Qui Lazio
Squadra che vince non si cambia, o quasi. Maurizio Sarri riproporrà contro l’Udinese la stessa formazione di Firenze. L’unico avvicendamento riguarderà Cataldi, che sarà impiegato al posto di Marcos Antonio.
Nel reparto centrale, oltre all’italiano, ci saranno anche Milinkovic-Savic e Vecino.
Provedel difenderà ancora la porta, protetto dal quartetto difensivo composto da Lazzari, Patric, Romagnoli e Marusic.
In attacco, con Immobile, agiranno Felipe Anderson e Zaccagni.
Qui Udinese
Sottil è pronto per sfidare la Lazio e a dare fastidio. La formazione titolare vedrà Silvestri in porta, e con lui la difesa composta da Perez, Becao e Bijol.
Nel centrocampo a cinque, Udogie e Pereyra saranno gli esterni, che integreranno Walace, Arslan e Samarzic. Questi ultimi due sono in ballottaggio con Makengo e Lavric.
In avanti ancora una volta Deulofeu e Beto.
Probabili formazioni
Lazio(4-3-3): Provedel; Lazzari, Patric, Romagnoli, Marusic; Milinkovic-Savic, Cataldi, Vecino; Felipe Anderson, Immobile, Vecino.
Udinese(3-5-2): Silvestri; Becao, Perez, Bijol; Pereyra, Walace, Arslan, Samarzic, Udogie; Deulòfeu, Beto.
Dove vederla
Lazio–Udinese sarà visibile, a partite dalle 15, in esclusiva su DAZN.
Collegatevi su La serie A nel pallone (Facebook e Twitch) per seguire la cronaca in diretta della partita.
Precedenti
Sorride alla Lazio il bilancio storico delle sfide con l’Udinese. Le due squadre si sono incontrate 98 volte in totale nella storia.
I biancocelesti comandano con 46 vittorie, 25 pareggi e 27 affermazioni dell’Udinese.
Serie A
Inter, un difensore salta la festa scudetto contro il Torino
Nella festa scudetto contro il Torino, Simone Inzaghi e la sua Inter dovranno fare a meno nel reparto difensivo di un pilastro importante.
È tutto pronto per la festa scudetto per la seconda stella dell’Inter. I nerazzurri sono stati accontentati dalla Lega nel posticipare la gara contro il Torino a domenica alle 12:30 per permettere di fare una parata verso il Duomo più tranquilla possibile.
A rovinare i piani di festa di Inzaghi ci ha pensato però Francesco Acerbi. Il centrale di difesa, perno fondamentale del tricolore nerazzurro, ha riportato un affaticamento muscolare nell’ultimo allenamento e il tecnico del Biscione ha deciso di lasciarlo riposare e perciò l’ex Lazio non prenderà parte alla prima gara da Campioni d’Italia.
Al posto di Acerbi scenderà in campo De Vrij.
Serie A
Roma, ecco l’iniziativa virtuosa in occasione dell’Earth Day
La Roma per l’ambiente: in occasione dell’Earth Day, il club giallorosso lancia un’iniziativa per la salvaguardia ambientale sul territorio di Roma Capitale: ecco di che cosa si tratta.
Da oggi, la Roma ha una ragione in più per segnare gol: non i tifosi, non la carriera personale dei giocatori, non il ranking UEFA della squadra o la posizione nella classifica di Serie A.
La ragione è di carattere ambientale: in occasione dell’Earth Day, l’annuale Giornata della Terra, il club giallorosso si propone di piantare tre alberi per ogni gol segnato dalla squadra.
Dove? Nei parchi della Capitale che sono gestiti dall’Ente Roma Natura, come il Parco Regionale Urbano del Pineto che si trova vicino alle mura vaticane.
Di seguito il tweet dell’account giallorosso che annuncia l’iniziativa virtuosa:
⚽️🟰🌳🌳🌳
🤝 Per l'Earth Day nasce 'Fai un gol per la Terra': da oggi fino a tutta la prossima stagione, per ogni nostro gol saranno piantati 3 alberi nei parchi della Capitale gestiti da @EnteRomaNatura!
📄 https://t.co/hs2WPqRArX#ASRoma x #EarthDay | @RegioneLazio pic.twitter.com/hFJ8ySFt0l— AS Roma (@OfficialASRoma) April 22, 2024
Di certo, i tifosi giallorossi si augureranno che il loro club del cuore riesca a piantumare un’intera foresta.
Serie A
Milan, Pioli: “Soffriamo per le delusioni, dobbiamo dimostrare di poter finire bene la stagione”
L’allenatore del Milan Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa in vista del match contro la Juventus valido per la 34^ giornata di Serie A.
Milan, le parole di Pioli
Di seguito le parole rilasciate dal tecnico del Milan Stefano Pioli in conferenza stampa, relative a varie tematiche del club rossonero e sul match di campionato contro la Juventus, in programma domani alle 18:00.
Nel periodo importante di aprile c’è anche la partita con la Juve...
“Deve essere assolutamente così, anche purtroppo per gli ultimi risultati negativi. Il focus deve essere arrivare secondi. Sono stati 10 giorni difficili”.
Che giorni sono stati?
“È facile, tra virgolette, perché non possiamo fermarci a queste delusioni che abbiamo subito e che abbiamo dato a questi tifosi, quindi per forza dobbiamo avere la voglia, il riscatto, il rimanere compatti e il desiderio di vincere le partite fino a campionato. Soffriamo di queste situazioni, ma abbiamo il dovere di rialzarci”.
Cosa serve domani?
“Dovremo lottare, dare il massimo, come se fosse l’ultima partita: essere concentrati, determinati. Vogliamo difendere il secondo posto”.
L’Inter è più forte?
“Che abbiamo dato tutto sì, ma non sempre siamo riusciti a mettere in campo le nostre qualità. L’Inter è quattro anni che ha la squadra più forte del campionato e ha vinto solo due scudetti.
Noi non l’abbiamo mai avuta, abbiamo vinto un campionato, ma abbiamo dato tutto, pur non riuscendo ad alzare il nostro livello di gioco”.
Che senso hanno queste ultime partite?
“Vogliamo dimostrare chi siamo, che siamo il Milan“.
Come giudica questi 5 anni tra positivo o negativo?
“Non ci sono state vie di mezzo in questi 5 anni, o positivo o negativo. Se potessi cambiare il risultato dei derby darei tutto quello che ho, ma non si può più fare. Io per primo devo avere le spalle larghe. È stato un dolore forte vedere gli avversari festeggiare”.
Chi sarà capitano domani?
“Domani sarà capitano Leao”.
È mancato l’equilibrio?
“Aspettiamo la fine del campionato”.
Qual è stato il punto debole del Milan?
“La cosa più evidente è stata l’uscita dall’Europa League, poi quel mese in cui abbiamo preso il distacco dall’Inter. L’Inter è più forte, è stata più continua, più solida. Non siamo stati comunque gli unici a non tenere il passo”.
Cosa vi sta dando Ibra?
“Zlatan era qui ieri e l’altro ieri, è sempre vicino a noi, ci dà il sostegno per superare il momento negativo. Siamo insieme e insieme cerchiamo di superare il momento difficile”.
Milan pronto per gestire il dopo tempesta?
“Deve, se vuoi essere ad alto livello devi”.
Perché non sei venuto in conferenza lunedì?
“Non ho voluto non fare la conferenza, ma è stata una scelta della società. Mi sono sempre assunto le mie responsabilità, altrimenti stavo in silenzio stampa fino a fine stagione”.
Qual era la sua priorità prima del derby?
“La priorità era cercare di essere compatti in fase difensiva, quindi le scelte sono state orientate lì. Il piano ha funzionato fino ad un certo punto, poi quando subisci gol su corner li metti nelle condizioni di fare bene ciò che sanno fare bene”.
Cosa manca a Okafor e Chukwueze per essere titolari?
“Okafor e Chukwueze stanno bene, poi tocca a me fare le scelte”.
Che ruolo ha Ibra?
“Credo siano scelte che dovrà fare il club. Sul carisma e le qualità tecniche e umane di Ibra non devo certo essere io il suo sponsor. Non so che ruolo avrà Ibra, ma Ibra ama il Milan e prenderà le decisioni migliori per il Club”.
Perché Adli titolare nel derby?
“Bennacer secondo me non è al 100% della condizione fisica, Adli in fase difensiva è quello più affidabile”.
Inzaghi ha fatto i complimenti al Milan dicendo che saranno validissimi avversari anche l’anno prossimo: può essere così?
“Fa onore a Inzaghi, anche se è più facile fare i complimenti quando vinci. L’anno scorso l’Inter ha preso tanti punti dal Napoli, poi le stagioni si azzerano e l’Inter quest’anno ha vinto lo Scudetto. Le cose cambiano”.
Cosa è mancato?
“Gli avversari sono stati molto bravi a sfruttare il nostro primo errore”.
Visto che c’è l’Inter davanti viene sminuito il Milan?
“Credo che sia stato un errore non sottolineare il cammino in Champions l’anno scorso, non so da cosa sia dipeso… Però è inutile nasconderlo:
il fatto che a vincere lo Scudetto e ad eliminarci sia stata l’Inter è tutto ciò che fa la differenza nel nostro ambiente. Quando vinceva la Juve e il Milan arrivava quinto-sesto tutto ok, ora che c’è l’Inter tutto viene rimarcato di più”.
Cosa teme la Juve?
“Squadra solida, che può giocare la giocata in qualsiasi momento con gli attaccanti forti che ha e le palle inattive”.
Farà turnover?
“In questo momento non sto pensando a far giocare gente per l’anno prossimo, a meno che nelle prossime giornate il secondo posto non sia assicurato”.
Come motiverà la squadra?
“È semplice: tocca a noi dimostrare che possiamo finire bene la stagione. Se pensiamo di affrontare le prossime partite senza stimoli sarebbe un grave errore: conosco i miei giocatori e so che non lo commetteranno”.
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