Serie A
Lazio-Torino, curiosità e statistiche
Lazio-Torino, incontro valido per la 30^ giornata di Serie A: curiosità e statistiche sul match in programma lunedì 31 marzo alle 20.45.
Lazio-Torino è il monday night di questa 30^ giornata del campionato di Serie A.
I biancocelesti non intendono arrendersi nella corsa per il quarto posto che significherebbe qualificazione alla prossima edizione della UEFA Champions League.
Il Torino è in serie positiva grazie agli innesti di gennaio che hanno dato nuova verve alla compagine piemontese. Tre successi e un pareggio negli ultimi quattro turni.
Di seguito le curiosità, statistiche e precedenti su Lazio-Torino.

L’ESULTANZA DI MARCO BARONI CHE PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio-Torino: curiosità e statistiche
Dopo non essere riuscita a vincere contro il Torino per cinque match di Serie A di fila (4N, 1P), la Lazio ha conquistato il successo in ciascuno degli ultimi tre confronti contro i granata nel torneo e potrebbe arrivare a quattro vittorie consecutive contro questa avversaria per la prima volta nella sua storia nella competizione.
La Lazio ha perso solo due delle 20 partite casalinghe disputate contro il Torino in Serie A nell’era dei tre punti a vittoria (8V, 10D): tra le squadre affrontate più di 15 volte nel periodo nel torneo davanti al proprio pubblico, solo contro la Sampdoria (4%) i biancocelesti vantano una percentuale di sconfitte interna più bassa che contro i granata (10%).
Dopo il 2-0 nel match dello scorso campionato all’Olimpico, la Lazio potrebbe ottenere due successi interni di fila con annesso clean sheet contro il Torino in Serie A solo per la terza volta nella propria storia, dopo esserci riuscita tra febbraio e ottobre 1951 (due 3-0 in quel caso) e tra novembre 1958 e gennaio 1961 (2-0 prima e 1-0 poi).
Il Torino ha perso solo uno degli ultimi otto confronti in Serie A contro la Lazio disputati dopo una sosta per le Nazionali (4V, 3N): l’11 settembre 1994 in casa dei biancocelesti. Le due squadre torneranno a sfidarsi in questo tipo di match per la prima volta dopo oltre 16 anni (l’ultimo precedente risale al 14 febbraio 2009, 1-1 all’Olimpico).
Dopo lo 0-5 contro il Bologna nell’ultimo turno di campionato, la Lazio potrebbe subire due sconfitte di fila in Serie A senza riuscire a segnare per la prima volta da novembre 2021 (0-2 contro la Juventus e 0-4 contro il Napoli in quel caso). Inoltre, biancocelesti non incassano due sconfitte consecutive in massima serie con almeno tre gol di scarto da gennaio 1985 (0-3 contro la Fiorentina e 1-4 contro l’Udinese).
Il Torino ha vinto tre delle ultime quattro partite di Serie A (1N), tanti successi quanti quelli che aveva collezionato nelle precedenti 20 gare giocate nella competizione (8N, 9P). Più in generale, i granata hanno perso solo una delle 11 gare giocate in campionato da inizio 2025 (4V, 6N) e solo la Roma è rimasta imbattuta nel periodo nel torneo (una sola sconfitta anche per Bologna e Napoli).
Da un lato, la Lazio (244) è seconda solo al Milan (270) per dribbling riusciti in questa Serie A; dall’altro, solo l’Inter (112) ne ha completati meno del Torino (123) nel torneo in corso.
La Lazio è una delle squadre più abili a superare la pressione avversaria in questa Serie A, sia in situazioni di uno contro uno, sia tramite il fraseggio. Infatti, oltre a vantare la miglior percentuale di dribbling riusciti nel torneo (52%), i biancocelesti sono la terza squadra del campionato ad aver effettuato più line breaking passes che hanno superato almeno due linee avversarie (162, meno solo dei 167 del Como e dei 183 della Juventus).
Fonte: Opta per le statistiche di Lazio-Torino
Serie A
Bologna, Italiano: “Un po’ di fatica è venuta fuori. La Supercoppa è un grande orgoglio”
Il tecnico del Bologna Vincenzo Italiano ha parlato in conferenza stampa al termine della partita contro la Juventus, terminata con una sconfitta per 0-1.
Bologna, le parole di Italiano
Togliendo la parte in 10, un po’ più sporchi rispetto al solito: come mai?
“Perché di fronte avevamo una squadra forte e su questi momenti della partita si fa trovare pronta. Per me siamo stati dentro questa partita, persa per una palla inattiva. In 10 si è complicato tutto, ma fino a quel momento c’eravamo. meno qualitativi del solito, ma grandi meriti alla Juve e in questo trittico di partite un po’ di fatica è venuta fuori. La perdiamo, ci dispiace ma il nostro cammino continua con la presenza nella Supercoppa e di questo siamo orgogliosi”.
Difficoltà sui raddoppi che la Juve faceva sugli esterni e vi siete fatti sorprendere su qualche palla lunga alle spalle del difensore centrale?
“Dovevamo essere un po’ più veloci nell’andare ad isolare Cambiaghi e Orsolini. Se sei lento, ripristinano la linea a 5 e non è facile. Su queste palle in profondità si può andare anche un minimo in difficoltà, ma di solito riusciamo a leggerle bene. Heggem non è riuscito a prendere la palla e lì un po’ la partita l’abbiamo abbandonata. Bisogna fare attenzione a tutte le situazioni e tecnicamente non siamo stati puliti come in altre partite. Ci può stare, abbiamo partite su partite e l’abbiamo preparata in allenamento. Non è un alibi, ma essere sempre brillanti non è semplice e rimanere nella partita è un merito”.
La scelta di Castro in panchina e come sta Immobile?
“Castro ha fatto più di 80 minuti a Vigo in una condizione incredibile. Siamo arrivati alle 5 del mattino, i dati di quasi tutti erano in grossa difficoltà: gente affaticata, che meritava di essere riproposta vista la partita di giovedì ma se vuoi essere brillante abbiamo deciso di prepararla così. Quando qualcuno è più stanco, è normale scegliere chi è al 100%. Sconfitta che non ci ridimensiona, la Juve lotterà per i primi posti. Ciro, quando rimaniamo in 10, siamo andati in difficoltà nelle sostituzioni. Volevo affiancarlo a Santi, ma non è stato possibile e lo vedremo in altre circostanze”.

SANTIAGO CASTRO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Juventus, Spalletti: “Cabal è un cavallo talentuoso. Gli ho rotto un po’ le scatole”
Il tecnico della Juventus Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa dopo la bella vittoria per 0-1 sul campo del Bologna, siglata dalla rete di Cabal.
Juventus, le parole di Spalletti
E’ la vittoria più bella e importante da quando allena la Juve?
“Sicuramente sì, incontravamo una squadra che ha un valore, forza ed entusiasmo. Squadra lavorata bene e costruita bene, anche in 10 ci hanno creato situazioni difficili. Aver vinto qua è ancora più merito per i miei calciatori e stasera gli va detto bravi veramente”.
Il cambio di Cabal è stata la mossa decisiva?
“Se non fai risultato e non migliori diventa difficile, ma io delle cose fatte bene in allenamento le avevo viste. Li avevo trovati energici e reattivi, c’era bisogno di una prestazione che desse tranquillità e spero che metta loro nelle condizione di ripeterla. Stasera la squadra è stata dentro la partita, andando oltre ai duelli individuali a cui ti costringe il Bologna. Cabal deve imparare talvolta a correggere la sua emozione. Ha gamba e forza, è talentuoso anche chi fa 2o volte i 100 metri a tutto fuoco e lui ha questo. Nelle partite che ha giocato fino a dora è stato troppo sporco per il valore che ha, per cui gli ho rotto un po’ le scatole”.
Openda l’ho visto molto bene?
“E’ un calciatore differente, è uno che lega il gioco: a volte mi sembra più una seconda che una prima punta. Un calciatore che probabilmente, contro squadre come il Bologna, si trova più a suo agio perché ha 60 metri di strappo fatti di potenza e velocità pura. E’ stato un po’ avvantaggiato dal tipo di partita e dal modo di giocare del Bologna”.

KENAN YILDIZ, DUSAN VLAHOVIC E LOIS OPENDA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Bologna-Juventus, Cabal finalizza uno schema da maestro di Spalletti: i bianconeri sbancano il Dall’Ara
Termina sullo 0-1 la sfida tra Bologna-Juventus. La squadra di Spalletti espugna il Dall’Ara grazie ad uno schema da calcio d’angolo eseguito alla perfezione.
La sfida per un posto in Europa la vince la Juventus. Un Bologna visibilmente provato fisicamente dal giocare ogni 3 giorni, cade di fronte ai bianconeri di Spalletti. Partita interpretata alla grande dalla squadra ospite che sfrutta al meglio un calcio d’angolo trasformato in rete da Cabal. I rossoblu escono dal campo senza punti e si preparano con una sconfitta alla grande trasferta in Supercoppa.
Bologna-Juventus, finalmente la Vecchia Signora
La partita inizia con una fase di studio tra le due squadre. Il Bologna tiene maggiormente in mano il palino del gioco, mentre la Juventus attende ordinata in attesa di poter far male.
Verso la fine della prima frazione di gioco si hanno due grandi emozioni da una parte e dell’altra: prima i bianconeri segnano con David la rete del vantaggio, annullata per un precedente fuorigioco di McKennie. Poi, i padroni di casa colpiscono una traversa con Zortea, che prende il legno da distanza ravvicinata grazie al tocco di Di Gregorio.

L’URLO DI MICHELE DI GREGORIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nella ripresa è la squadra di Spalletti che sembra essere maggiormente ispirata e al 64′ minuto trova il vantaggio. Da calcio d’angolo la Juventus mette in pratica alla perfezione uno schema preparato in allenamento, che lascia l’appena entrato Cabal nelle condizioni di poter colpire indisturbato e siglare la rete dello 0-1.
Passano pochi minuti ed arriva un’altra batosta che spezza le gambe ai rossoblu: sul rilancio di Di Gregorio, Openda sgattaiola via alla marcatura di Heggem che lo travolge da ultimo uomo al limite dell’area e si guadagna un cartellino rosso.
La gara si mette sui binari giusti per la Vecchia Signora, che riesce ad amministrare la partita e a portare in salvo il risultato fino al 90′ minuto, senza rischiare nulla.
Torna dunque alla vittoria in campionato la Juventus dopo la sconfitta con il Napoli nell’ultimo turno e può sorridere per aver ritrovato Bremer ed aver visto dei primi sprazzi di un ottimo Openda. Notizie meno buone invece arrivano per il Bologna, che perde punti contro una diretta concorrente.
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