Serie A
Lazio, entro 48 ore l’addio a Baroni
La Lazio si prepara a salutare Marco Baroni nelle prossime 48 ore, segnando l’inizio di un nuovo capitolo per il club romano.
La notizia è stata confermata da più parti e sembra che i giorni di Marco Baroni come allenatore della Lazio siano contati. Come riportato da Nicolò Schira, ne prossimi due giorni il club romano dovrebbe ufficializzare la separazione con il tecnico, lasciando i tifosi in attesa di sapere chi sarà il suo successore.
Lazio, chi guiderà il futuro?
La decisione di separarsi da Baroni potrebbe avere un impatto significativo sulle dinamiche interne della squadra. La dirigenza è ora chiamata a scegliere un nuovo allenatore che possa portare stabilità e successi al club. I nomi di possibili sostituti iniziano a circolare, ma al momento non ci sono conferme ufficiali. Resta da vedere come la squadra reagirà a questi cambiamenti e quale sarà il futuro dell’ex tecnico della Lazio.
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Fonte: l’account X di Schira
Separazione in arrivo tra la #Lazio e Marco #Baroni nelle prossime 48 ore. #calciomercato https://t.co/ojjGm4bU7h
— Nicolò Schira (@NicoSchira) May 29, 2025
Serie A
ULTIM’ORA Milan-Como, non si giocherà a Perth: trattativa saltata
Nonostante l’annuncio di Ezio Simonelli, presidente della Lega Serie A, solo pochi giorni fa, Milan-Como, salvo sorprese, non si giocherà in Australia.
Ennesimo colpo di scena attorno a Milan–Como, una delle partite più chiacchierate degli ultimi mesi. Solo pochi giorni fa Ezio Simonelli, presidente della Lega Serie A, aveva annunciato pubblicamente che la sfida si sarebbe disputata a Perth l’8 febbraio, aprendo a uno scenario storico per il calcio italiano.

CESC FABREGAS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Milan-Como, saltato l’accordo con l’AFC
Un annuncio che sapeva di ufficialità, ma che proprio in questi minuti è stato clamorosamente smentito. Secondo quanto riportato dal giornalista Luca Bianchin tramite il suo profilo X, infatti, la trattativa per portare Milan-Como in Australia sarebbe sostanzialmente saltata. Nonostante l’accettazione delle clausole richieste dalla federazione asiatica, l’accordo non sarebbe stato finalizzato, il che fa tramontare, almeno per ora, l’ipotesi Perth.
Aggiornamenti e comunicazioni ufficiali sono attesi a breve, ma al momento la sensazione è che Milan-Como si giocherà a San Siro, chiudendo una vicenda che ha fatto molto discutere tifosi e addetti ai lavori.
Milan-Como, ormai è quasi sicuro, NON si giocherà a Perth.
La trattativa, vicina alla chiusura nei giorni scorsi con l’accettazione delle clausole poste dalla Afc, è sostanzialmente saltata.
Aggiornamenti e ufficialità attesi a breve.
— luca bianchin (@lucabianchin7) December 22, 2025
Serie A
Inter, fare cerchio per ripartire
Inter – dopo il ko in Supercoppa confronto interno ad Appiano: testa, responsabilità e Atalanta come primo banco di prova.
Guardarsi negli occhi per ripartire. È questa la strada scelta dall’Inter dopo la sconfitta in Supercoppa, un ko che ha riacceso dubbi antichi e messo a nudo fragilità soprattutto mentali. Più che cercare alibi o soluzioni all’esterno, la squadra nerazzurra ha deciso di affrontare i propri problemi dall’interno, con l’obiettivo di reagire subito, a partire dalla sfida di Bergamo contro l’Atalanta.
Inter, confronto duro nel team
Domenica ad Appiano Gentile il gruppo si è chiuso nello spogliatoio, senza la presenza della dirigenza, per un confronto diretto e schietto tra staff e calciatori. Un dibattito aperto, durato oltre un’ora, in cui tutti hanno provato a dire la propria, con un unico obiettivo: capire perché l’Inter continua a inciampare nei momenti decisivi, soprattutto negli scontri diretti.

Ange-Yoan Bonny e Lautaro Martinez ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il messaggio emerso è stato chiaro e, per certi versi, duro: il problema non è il gioco. L’Inter crea, domina, spesso gioca meglio degli avversari anche nei big match. Ma troppo spesso, alla fine, perde. Non è solo sfortuna né casualità, è la testa che cede, è la difficoltà ad accettare l’idea della sconfitta e a reagire con ferocia nei momenti chiave. La squadra si è riconosciuta un limite preciso, ovvero che l’impegno non manca, ma non sempre è totale.
Il confronto ha toccato anche episodi recenti, come la gestione dei rigori contro il Bologna, che ha lasciato qualche malumore. Segnali, indizi di una personalità che nei momenti di massima pressione tende a sfaldarsi. Proprio per questo la reazione deve essere immediata: Atalanta a Bergamo e Napoli a San Siro non concedono appelli.
Intanto, Marotta che fa?
Sul fronte mercato, la sensazione è che a gennaio si farà poco. La dirigenza ha lasciato intendere che non sarà semplice migliorare la rosa, ma i problemi strutturali restano: manca un vice Bastoni e servirebbe più qualità e personalità palla al piede. Se l’Inter vuole davvero stringersi attorno al proprio allenatore, il sostegno dovrà essere totale, dentro e fuori dal campo.
Ora la parola passa al campo. Il confronto è stato fatto, i nodi sono stati messi sul tavolo. Tocca all’Inter dimostrare di aver imparato la lezione, già dalla prossima, delicatissima, sfida.
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Serie A
Fiorentina-Udinese 5-1: clamoroso al Franchi, la Viola sa ancora vincere | Le pagelle gigliate
La Fiorentina trova sotto l’albero di Natale la prima vittoria in campionato: un netto 5-1 all’Udinese che regala qualche speranza.
L’Udinese porta bene alla viola, l’ultima vittoria Kean e compagni l’avevano ottenuta a Udine nell’ultimo turno dello scorso campionato, un 3-2 che aveva portato la squadra di Palladino ancora una volta in Conference.
Tre punti fondamentali, anche se i 9 in classifica sono ancora troppo pochi. Però la squadra di Vanoli, messa in campo con la difesa a quattro, stasera ha fatto travedere segnali di forte risveglio.
Certo, l’espulsione dopo 7 minuti del portiere bianconero Okoye ha spianato la strada alla vittoria, ma non era scontato che la squadra viola vista sin qui, potesse segnare cinque gol e creare altrettante nitide occasioni.
Una vittoria per ripartire. A Parma sabato prossimo scontro direttissimo, servirà la stessa Fiorentina.
Fiorentina-Udinese: le pagelle viola

Albert Guðmundsson ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
DE GEA 6– Vanoli lo sceglie come nuovo capitano. Neanche stasera riesce a tenere la porta inviolata, ma il tiro di Solet è imparabile.
DODÒ 6.5 – Gran primo tempo, coperto da Parisi soffre anche meno in difesa. Sforna diversi palloni buoni in attacco.
COMUZZO 6,5 – Partita solida del difensore friulano: anticipi e corpo a corpo con Davis a cui non concede nulla.
Dal 36’st VITI – S.v.
PONGRACIC 6 – Stasera l’attacco dell’Udinese, complice anche l’inferiorità numerica, non crea troppe apprensioni. Ma lui stasera è concentrato.
RANIERI 6 – Spogliato dalla fascia di capitano, gioca una partita di alta concentrazione e meno polemica.
MANDRAGORA 6,5 – All’inizio è lui ad avere le migliori occasioni e trova ancora il gol: il quinto. Speriamo l’infortunio non sia grave
Dal 7’st FORTINI 6 – Con il suo ingresso Vanoli passa dal 4-3-3 al 4-4-2: dinamismo e grinta.
FAGIOLI 6,5 – Continua con la sua striscia personale positiva di prestazione. Ottime giocate e assist anche stasera.
Dal 36’st NICOLUSSI CAVIGLIA – S.v.
NDOUR 6 – Non prende gli occhi, legnoso e non troppo tecnico. Dal suo ha la capacità d’inserimento, con il primo gol in A che chiude la partita nel finale della prima frazione.
PARISI 7,5 – Un’anima forte di questa Fiorentina. Si adatta alle richieste di Vanoli, inizia alto a destra, e ci mette corsa e cuore.
Dal 26’st KOUAMÈ 6 – Tiene la posizione e alimenta la vittoria finale.
GUDMUNDSSON 7,5 – Un primo tempo spettacolare: giocate e gol di livello superiore.
KEAN 7 – Oggi doppietta e qualche errore: serviranno diversi gol suoi per salvarsi.
Dal 26’st PICCOLI sv – Non trova la gloria personale
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