Serie A
Lazio, a San Siro una vittoria da Champions

La Lazio espugna San Siro battendo il Milan in una partita folle, che i biancocelesti hanno vinto con carattere e determinazione.
La Lazio ritrova la vittoria a Milano all’ultimo respiro in un importantissimo scontro diretto e vive un’altra notte al quarto posto, in attesa del risultato di stasera della Juventus. Un successo che annienta anche le residue speranze Champions del Milan.
Speranza, un sogno che è ormai un obiettivo fisso nella mente di Baroni e dell’armata biancoceleste, che ha vinto una partita nel miglior modo possibile: non solo dominando per larghi tratti il gioco, ma soprattutto dimostrando grande carattere e determinazione.

Boulaye Dia ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio, è mancato solo un po’ di cinismo
I biancocelesti, dopo il vantaggio nel primo tempo con Zaccagni, hanno saputo gestire la reazione veemente del Milan a inizio secondo tempo. La squadra di Baroni è riuscita sempre a trovare spazio in transizione, sfruttando i polmoni d’acciaio di Nuno Tavares e una gestione sempre corretta del pallone a centrocampo, dove un Guendouzi in grande spolvero ha dettato i tempi di gioco.
Seppur nessun giocatore sia stato sotto la sufficienza, la Lazio ha sofferto in fase realizzativa. I biancocelesti non sono riusciti a concretizzare le numerose occasioni create, tanto che il gol del pareggio del Milan, segnato da Chukwueze poco prima del 90°, sembrava una beffa.
Una mancanza di cinismo che avrebbe potuto costare cara, ma che invece ha messo in luce il carattere della squadra.

L’ESULTANZA DI PEDRO RODRIGUEZ DOPO IL GOL VITTORIA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La reazione decisiva nei minuti finali
Proprio quando il pareggio sembrava scritto, la Lazio ha dimostrato perché si trova così in alto in classifica. I ragazzi di Baroni non si sono abbattuti e hanno continuato a seguire il piano gara, controllando le fiammate rossonere e ripartendo sempre con velocità e qualità.
Questo ha portato Isaksen a trovarsi faccia a faccia con Maignan all’ultimo secondo. Il portiere francese ha atterrato l’esterno biancoceleste, portando all’intervento del VAR e al rigore decisivo. Sul dischetto si è presentato Pedro, che con una freddezza glaciale ha segnato il gol del definitivo 2-1.
Una vittoria sofferta ma fondamentale, ottenuta in uno di quei big match in cui la Lazio era un po’ mancata fino a questo momento (prima di ieri erano solo 9 i punti accumulati su 30 disponibili negli scontri diretti).
Un successo che alimenta i sogni e le ambizioni di quella che probabilmente è la squadra più sorprendente di questo campionato. Una vittoria da campioni, o meglio, da Champions.
Serie A
Cagliari, col Monza obbligo di vittoria: il tempo stringe

Il Cagliari di Nicola sta attraversando un momento piuttosto negativo e la vittoria manca da parecchio. Nel prossimo turno arriva il Monza, c’è un risultato.
I sardi si trovano attualmente a 26 punti, a 4 lunghezze dalla zona retrocessione e in questo momento più che mai urge un cambiamento radicale nell’atteggiamento.
Cagliari, col Monza quasi una finale
La sconfitta di Roma ha lasciato dell’amaro in bocca per come è arrivata ma le 3 sconfitte nelle ultime 5 partite a questo punto della stagione sono piuttosto preoccupanti. Il prossimo turno vedrà arrivare nel capolouogo sardo la squadra che occupa l’ultima posizione in classifica, e per questo motivo, sarà fondamentale conquistare i 3 punti per mantenere vive le speranze.
Lo stato di forma della squadra è piuttosto buono e con un Piccoli in grande spolvero le possibilità di salvezza aumentano. Contro i brianzoli si spera nel rientro di Luvumbo dall’infortunio alla coscia. L’angolano è indisponibile dal match col Bologna ma era appena rientrato dopo una contusione alla caviglia, che l’aveva costretto a saltare tanti match dal 22 dicembre.
Il finale di stagione si prospetta molto duro tra scontri salvezza e sfide contro le big (Inter e Napoli su tutte) ma la concentrazione deve essere massima soprattutto nei prossimi 2 incontri, infatti oltre a quello contro la squadra di Nesta c’è anche il delicatissimo scontro contro l’Empoli al Castellani.
Serie A
Serie A, quali giocatori subiscono più falli?

Sono sempre meno i giocatori che fanno del dribbling la loro abilità migliore e diventano dunque i bersagli dei difensori. Ma in Serie A, chi subisce più falli?
Un dato rilevante è sicuramente quello di sapere quali sono i calciatori ai quali vengono fischiati più falli. Questo perché da qui si può dedurre chi sono quei profili centrali nel gioco delle rispettive squadre e che sono dunque in grado di accelerare, tenere tanto il pallone e giocare anche un pò d’astuzia e di esperienza facendo respirare i propri compagni. In Serie A la vetta è contesa da 2 pretendenti.
Serie A, chi subisce più falli?
1° Dan Ndoye, Bologna= 76 falli subiti
1° Mattia Zaccagni, Lazio= 76 falli subiti
2° Gaetano Oristanio, Venezia= 64 falli subiti
3° Manu Koné, Roma= 61 falli subiti
4° Paulo Dybala, Roma= 60 falli subiti
5° Samuele Ricci, Torino= 59 falli subiti
5° Gabriel Strefezza, Como= 59 falli subiti
5° Tomas Suslov, Hellas Verona= 59 falli subiti
Serie A
Genoa, possibili un paio di rientri contro la Juventus

Il Genoa prosegue il lavoro di avvicinamento all’importante sfida contro la Juventus, a Torino sabato 29 marzo alle ore 18.
Come riporta l’edizione genovese di Repubblica prosegue il lavoro di Vieira al Signorini per preparare la sfida alla Vecchia Signora, tra infortunati e giocatori impegnati con le nazionali, il tecnico rossoblu ha dovuto chiamare qualche ragazzi delle giovanili per avere dei numeri sufficienti per gli allenamenti.
Ad inizio settimana Vieira spera di avere a disposizione alcuni dei giocatori assenti contro il Lecce, che erano ben 11. Il tecnico francese potrebbe recuperare per la sfida all’ex Motta tre giocatori: Thorsby, Messias e Vitinha.
Il centrocampista norvegese fermatosi ad inizio febbraio per un problema al polpaccio sta già lavorando parzialmente in gruppo, Messias che è fermo non per un guaio muscolare, ma per un’infiammazione tendinea, potrebbe rientrare in maniera graduale. Il suo passato, fatto di diverse complicazioni fisica, pretende cautela e non vi è emergenza per accelerarne il rientro.
Più possibile il rientro del portoghese Vitinha, che si è infortunato a Venezia il 17 febbraio scorso e quindi fermo da oltre un mese. Il rientro sembra vicino, si sottoporrà agli ultimi test, ma per la sfida di Torino potrebbe essere utile almeno dalla panchina.
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