Serie A
L’angolo tecnico del Mezzi – 36° giornata
L’angolo tecnico del Mezzi – 36° giornata. Riparte il Milan, crollano Inter e Juventus. Gasperini sogna la Champions
Come nelle previsioni della vigilia il Milan è ripartito con una cinquina rifilata alla derelitta Sampdoria. Il trio d’attacco composto da Rafael Leao, Brahim Diaz e Olivier Giroud si è scatenato contro la fragile difesa doriana.
I rossoneri con ogni probabilità centreranno la qualificazione in Champions League, ma lo faranno a discapito delle penalizzazioni inflitte alla Juventus. Considerazione che deve fare riflettere a fondo la dirigenza rossonera.
I bianconeri sono stati sconfitti nettamente dall’Empoli (4-1 ndr). In Toscana è scesa in campo una squadra svuotata mentalmente e fisicamente. la stagione è stata lunga, difficile e logorante. E’ giusto ripartire da Massimiliano Allegri ?
Inter k.o. a Napoli, Roberto Gagliardini “cerca” l’espulsione. Ma gli azzurri, espulsione a parte si sono mostrati nettamente superiori agli avversari. Ridicoli i commenti dei tifosi nerazzurri, arrabbiati per l’ “impegno” profuso dagli avversari.
Lazio aritmeticamente in Champions, Roma e Atalanta sperano
Un rigore trasformato da Ciro Immobile ha spedito la truppa di Maurizio Sarri in Champions League. Giusto premio al lavoro di un grande allenatore, sottovalutato proprio dalla Juventus. Sergej Milinkovic Savic annuncia l’addio ai laziali.
La Roma scivola con la Salernitana: 2-2. Josè Mourinho dovrà sudare per conquistare l’accesso alla massima competizione europea per club. Rosa troppo corta quella giallorossa. Edoardo Bove difensore centrale la dice lunga.
Onore ai granata di Paulo Sousa, Boulaye Dia è centravanti da grandi club. L’Atalanta batte il Verona in casa e continua a sognare il quarto posto. Sarà il regalo d’addio di Gian Piero Gasperini al club orobico ? Scaligeri quasi in B.
Vola il Monza, corsaro a Reggio Emilia contro il Sassuolo. La neopromossa brianzola è la vera rivelazione del campionato, grazie a Raffaele Palladino. Allenatore con le stimmate del predestinato e che potrebbe lasciare la Brianza.
Le altre gare, manita Bologna. Il Lecce spera, pari fra Toro e Viola
A fine annata Thiago Motta potrà compiacersi per il lavoro svolto a Bologna. I rossoblù hanno rifilato cinque reti alla retrocessa Cremonese, giocando con grinta e voglia. Il club di Joey Saputo farà di tutto per trattenere il tecnico.
Il Lecce non riesce ad andare oltre il pareggio casalingo con lo Spezia e dovrà lottare fino all’ultimo per mantenere la categoria. I giallorossi pagano la scarsa vena offensiva degli attaccanti. Fondamentale la trasferta di Monza.
Gli spezzini devono tenere alla larga il Verona (sotto di un punto), puntando alla vittoria contro il Torino al “Picco”. I veneti ospiteranno l’Empoli, probabilmente appagato dalla storica vittoria contro la Juventus….
Proprio il Torino non è andato oltre l’1-1 casalingo con la Fiorentina. Partita che non contava nulla in termini di classifica. Ancora in rete Antonio Sanabria, classe 1996. L’attaccante paraguaiano è molto sottovalutato dal grande calcio.
Serie A
Tardelli: “Basterebbe ammettere l’errore”
L’ex campione del mondo ’82 Tardelli ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere dello Sport. L’ex Inter e Juventus ha parlato della questione Acerbi-Juan Jesus, rimarcando l’importanza delle iniziative contro il razzismo.
Le parole di Tardelli
Questione Acerbi-Juan Jesus
“I calciatori sono sotto i riflettori e dovrebbero essere esempi di educazione, quante volte lo sentiamo ripetere? Basterebbe avere la forza di dire “ho sbagliato” e non “sciacquatevi la bocca” come ho letto sui social”.
E’ una decisione giusta?
“Diciamo che nell’ultimo periodo sono state emesse delle condanne particolari da parte della giustizia sportiva. Sinceramente, credo che Acerbi abbia commesso una sciocchezza perché è un bravo ragazzo e un professionista serio. Ma penso anche che una sciocchezza più grande l’abbia commessa chi l’ha giudicato. Però è solo una mia idea”.
Qualcuno ne esce pulito?
“Non tutti. Juan Jesus aveva sistemato tutto, perdonando Acerbi già in campo. Lui è il vero vincitore”.
La corsa scudetto della Juve.
“A un certo punto ci hanno creduto, ma oggettivamente la distanza con l’Inter era e resta enorme”.
Sulla stagione dell’Inter.
“Si sono mossi bene sul mercato e Inzaghi è stato bravissimo. Peccato per la Champions a Madrid, ma hanno buttato la qualificazione nella gara d’andata a San Siro”.
Serie A
Cagliari: Ranieri ritrova due giocatori fondamentali
Cagliari: continuano gli allenamenti in casa rossoblù in vista del match contro l’Hellas Verona di Marco Baroni. Match in programma Lunedì alle ore 15.00
Continua il lavoro in casa Cagliari in vista del match di Lunedì contro l’Hellas Verona.
Nella giornata di oggi mister Claudio Ranieri avrà a disposizione quasi l’intero gruppo, tranne Gianluca Lapadula che riprenderà gli allenamenti domani mattina.
Il tecnico ha recuperato sia Luvumbo che Gaetano, entrambi al lavoro anche ieri con il resto del gruppo.
Ancora ai box Yerry Mina, che invece continua a lavorare a parte
Serie A
Inter, auguri al jolly della difesa Benjamin Pavard
Oggi si festeggia un compleanno in casa Inter: quello di Benjamin Pavard, nato in Francia il 28 marzo di 28 anni fa. Ecco qualche curiosità sul difensore.
Il difensore dell’Inter Benjamin Pavard è nato il 28 marzo 1996 a Maubeuge. Cresciuto a Jeumont, ha iniziato la carriera nel settore giovanile del Lille, per poi trasferirsi allo Stoccarda in Germania nel 2016, ottenendo una promozione in Bundesliga.
Nel 2018 ha vinto la Coppa del Mondo con la Francia prima di passare al Bayern Monaco nel 2019 e, successivamente, all’Inter.
Soprannominato Benji l’Interista, in passato ha segnato anche contro l’Inter in Champions League, indossando la maglia del Bayern Monaco. Alla fine dello scorso anno, Pavard è stato costretto in panchina da un infortunio di lieve entità (una lussazione della rotula, ndr).
Questa stagione, per lui, in maglia nerazzurra ha totalizzato 25 presenze e due assist.
Per lui, come ha svelato in un’intervista a DAZN tempo fa, il pallone è un affare di famiglia: “Mia madre giocava a basket, io giocavo con lei ma con i piedi e così mi ha iscritto subito in una squadra di pallone insieme a mio papà che era il mio allenatore.
Ho iniziato a 4-5 anni. Se non fossi diventato calciatore? Forse sarei diventato un barbiere. Non saprei davvero, ma mi sono sempre piaciuti i capelli. Ma non ci ho mai pensato”.
Nel tempo libero, Pavard pratica yoga, ama ascoltare musica, guardare le serie tv e le partite di tennis.
Il suo idolo nerazzurro? Javier Zanetti.
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