Serie A
L’angolo del Monza: scivolone inaspettato
Una caduta inaspettata, un tonfo fragoroso… Nella sfida tutta lombarda tra Atalanta e Monza nessuno, sinceramente, si sarebbe mai aspettato un risultato tanto rotondo e roboante, una “manita” che ha fatto scalpore.
E’ vero, era l’ultima di campionato e il Monza non aveva nulla da chiedere in più a questo suo esordio in Serie A, ma certamente neppure Palladino e i suoi ragazzi si sarebbero aspettati una botta del genere. L’hanno fatta da padrone i giocatori di mister Gasperini, com’era logico prevedere – e come in effetti è avvenuto – che hanno dilagato in lungo e in largo senza dare agli avversari alcun tipo di appiglio, nessuna possibilità per lasciare un segno tangibile, del loro passaggio in terra orobica nonostante le due reti realizzate.
Cinque gol (a due) e… tutti a casa, dunque. Appagati i nerazzurri della Dea, appagati i loro fantastici tifosi, umiliati, invece i biancorossi brianzoli che sono usciti dall’impianto bergamasco letteralmente con le ossa rotte.
Ma, del resto, doveva finire così, con una vittoria dell’Atalanta perché Koopmeiners (autore di una tripletta, la prima in maglia nerazzurra e nel nostro campionato) e soci avevano ancora velleità d’Europa e mai avrebbero voluto privarsi di un’opportunità del genere.
Non che il Monza abbia giocato male, tutt’altro, ma fra le due squadre la differenza dei valori e delle aspettative erano enormemente differenti. Così la partita si è dipanata senza storia, ma non certo priva di emozioni.
Come sempre si dice in questi casi, per disputare una partita bella, ammaliante e (magari) anche spettacolare bisogna essere in due… Stavolta non è stato così perché ad attrarre l’occhio dello spettatore, era solo l’Atalanta che aveva un traguardo da perseguire, non certo il Monza ormai con la testa lontana dai campi di calcio.
Ora il pensiero è alle vacanze e al calciomercato, agli acquisti e alle vendite, a rinforzare adeguatamente gli organici delle squadre. Un tourbillon di lustrini e paillettes da far girare la testa e che regala per lo più solo illusioni. E tutto ciò prima che ricominci nuovamente, tra un mese o giù di lì, l’ennesima kermesse.
Editoriale a cura di Elio Arienti
Serie A
Lazio, il futuro di Luis Alberto è sempre più un rebus
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, la situazione legata al calciatore della Lazio Luis Alberto è sempre più un rebus: la situazione.
Lazio-Luis Alberto, la situazione
Secondo quanto emerso nelle ultime ore la situazione legata a Luis Alberto in casa Lazio è molto particolare ed il futuro al momento appare un mistero.
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il centrocampista spagnolo dopo gli allenamenti avrà un confronto con Tudor per capire se ci sarà in vista del match contro l’Inter, in programma domenica alle 18:00.
Al momento il futuro di Luis Alberto resta comunque un mistero e sullo sfondo il calcio arabo, con il calciatore che vuole abbandonare il club capitolino a parametro zero per approdare in Qatar. Su questo fronte il presidente della Lazio Claudio Lotito è contrario a per far partire il centrocampista ex Liverpool a zero e vorrebbe una cifra compresa tra i 10-15 milioni di euro.
Serie A
Lecce, il presidente Damiani: “Gotti sarà l’allenatore anche nella prossima stagione”
Nonostante la sconfitta interna contro l’Udinese, il presidente del Lecce Sticchi Damiani ha confermato Luca Gotti come tecnico per la prossima stagione.
Le parole di Sticchi Damiani su Gotti
Forse ancora ebbri da una salvezza virtualmente acquisita, il Lecce è crollato (0-2) in casa contro l’Udinese.
Una sconfitta che rilancia le speranze dei friulani, in striscia positiva dopo i pareggi contro Napoli e Bologna, ma che non attenua quelle dei salentini. Infatti, la squadra allenata da Luca Gotti mantiene 5 punti di vantaggio sulla coppia Frosinone ed Empoli (rispettivamente quartultima e terzultima) a due giornate dal termine.
Una situazione di classifica, unita all’ottimo rendimento della squadra che ha perso soltanto due delle otto partite disputate con il tecnico di Adria in panchina, che ha spinto Sticchi Damiani (presidente del Lecce) a confermare pubblicamente la fiducia all’ex-allenatore di Spezia e Udinese.
Di seguito, le parole rilasciate dal patron giallorosso ai microfoni di DAZN:
❝Mister Gotti ha inciso tantissimo, sin dal primo giorno, pur avendo ereditato una situazione di grande difficoltà. Stavamo attraversando un momento molto brutto. Se è vero che non ci siamo mai ritrovati tra le ultime tre, è altrettanto vero che occorreva fare un certo tipo di lavoro specialmente dal punto di vista mentale. Essere (quasi n.d.r.) arrivati alla salvezza con tre turni d’anticipo fa capire quanto abbia fatto la differenza. La sua riconferma è strameritata ed era prevista anche dal contratto. Anche a livello empatico e personale c’è stata subito una certa sintonia. Ovviamente ci confronteremo sul nuovo progetto. Se tutti saremo felici non ci sarà problema a proseguire questo percorso assieme.❞
Il Lecce, sotto l’egida illuminata del suo nuovo tecnico, ha raccolto 12 punti su 18 disponibili. Frutto di 3 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. Media di 1,5 punti per partita, differentemente da quanto accaduto con D’Aversa che di punti ne aveva fatti 25 (quindi media di poco inferiore agli 0,9 punti per partita) seppur nel triplo dei match.
Serie A
Bologna, Sarri per il post Motta ma…
Non è da escludere possa rimanere Thiago Motta sulla panchina del Bologna, ma i rossoblù iniziano a guardarsi intorno e Sarri piace molto alla dirigenza.
Bologna, Sarri sarebbe il naturale sostituto di Thiago Motta ma lo scenario potrebbe cambiare
Non dovremo attendere molto per scoprire chi siederà sulla panchina del Bologna nella prossima stagione, ma qualcosa si sta muovendo.
A Bologna l’euforia per una meritatissima qualificazione in Champions, si taglia a fette e il tema panchina non sembra preoccupare la tifoseria rossoblù.
C’è fiducia verso la società e soprattutto verso uno staff tecnico che ha dimostrato di avere enormi competenze e soprattutto di saper fare delle scelte adeguate.
Testando gli umori della piazza sembra evidente come ci sia un netto schieramento verso il #MottaIn e per la verità, se fino a qualche settimana fa il tecnico italo-brasiliano era dato per sicuro partente, oggi le cose potrebbero essere cambiate.
D’altronde l’avventura in Champions dopo aver portato il Bologna ad una storica qualificazione sarebbe più di uno stimolo a rimanere per Motta, che negli ultimi giorni sta seriamente prendendo in considerazione l’idea.
Scenari alternativi
Ci sono però diverse varianti e gli incastri delle panchine in estate potrebbero riservare enormi sorprese, il Milan è in cerca di allenatore e l’attuale tecnico rossoblù è stato accostato e non ancora scartato e poi la Juventus, che pareva essere vicinissima al tecnico ex Spezia ma che sembra aver allentato un pò la presa.
Avvisaglie che comunque fanno stare sull’attenti il Presidente Saputo con il suo staff e nel frattempo in società si guardano intorno.
Oltre ai nomi di Palladino, Di Francesco e Italiano che non scaldano più di tanto il cuore dei tifosi, negli ultimi giorni ha preso piede l’idea Maurizio Sarri.
L’allenatore toscano è visto come sostituto naturale di Thiago Motta, forse anche l’unico tra questi, in grado di garantire un salto di qualità o comunque di mantenere la linea seguita fino ad oggi dal Bologna.
Inoltre dei profili citati sarebbe anche il più navigato nelle competizioni europee, dettaglio non da poco se consideriamo che la società vorrà ben figurare, l’ostacolo potrebbe essere l’ingaggio tra i 3 e i 4 milioni ma laddove ci fossero le volontà, sarebbe superabile.
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