Serie A
La Roma passeggia su una Fiorentina inesistente. Le pagelle viola
La Fiorentina torna da Roma con un 2-0 che è molto bugiardo. I giallorossi hanno imperversato in lungo e in largo contro la Viola che sembrava in completa balia degli eventi e avrebbero meritato di più. Solo Dragowski ha salvato Iachini dalla goleada ma non dalla figuraccia. Il tecnico ha esposto alcuni giocatori a fare una magra figura: primo fra tutti Callejon. Lo spagnolo, come paventato alla vigilia, è stato messo di punta insieme a Ribery: Iachini voleva mutuare lo schema che si era visto con Chiesa. Callejon però non ha lo corsa e la fisicità dell’ex viola, così a finito per non toccare neanche un pallone sovrastato dalla difesa giallorossa. Ambarat ancora davanti alla difesa nel primo tempo è apparso frustrato, solo nella ripresa con l’ingresso di Pulgar ha fatto intravedere cosa potrebbe fare. Quarta alla prima da titolare ne ha combinato di ogni colore: dal pasticco con Milenkovic che ha aperto la strada al vantaggio di Spinazzola, all’espulsione nel finale per un’entrataccia su Dzeko. Iachini, ma soprattutto la dirigenza viola, avrebbero molto da riflettere sull’andazzo viola, dove pare che già tanti giocatori, e siamo solo a inzio novembre, abbiano staccato la spina.
Le pagelle
Dragowski 7,5 – Non ci fosse li la ripresa sarebbe stata inutile guardarla: almeno 3 interventi top.
Quarta 4 – Male, male. Nel primo tempo è impacciato nell’azione che porta Spinazzola al gol, nel finale esplusione. Nel mezzo diversi ritardi. Nota positiva: si vede il buon lancio.
Milenkovic 6 – Tiene a galla la baracca come e quanto può. Sicuramente meglio in marcatura che in regia difensiva.
Cáceres 5 – Non commette errori gravi, ma è in continuo affanno.
Lirola 5,5 – Passo indietro rispetto alle ultime gare, partita votata a rincorrere Spinazzola.
Amrabat 5,5 – Una media tra il 5 del primo tempo e la sufficienza stiracchiata nella ripresa, dove potrebbe dare maggior equilibrio alla squadra da mezzala (Dall’82’ Duncan S.V)
Bonaventura 5 – L’ex Milan è lento, non rimane negli spogliatoi alla fine perché Castrovilli è nerovoso e rischia il secondo giallo. (Dal 57′ Vlahovic 5,5 – Si muove, si agita, ma solo un tiro rimpallato)
Castrovilli 6 – Nel centrocampo viola era quello che aveva iniziato col piglio giusto. Sacrificato per non correre il rischoi di perderlo. (Dal 46′ Pulgar 5,5 – Dà un po’ di equilibrio alla squadra, che comunque non ha costruito nulla neanche nella ripresa)
Biraghi 5 – Mai visto stasera, anche per lui come per Lirola passo indietro.
Ribéry 5 – Prova a cucire il gioco a muoversi lungo il fronte d’attacco, ma mai uno spunto. (Dall’82’ Cutrone S.V)
Callejon 4,5 – Questo è il voto che daremmo a Iachini per averlo messo in quel ruolo. Inutile, mai visto. Se non è in condizione di fare la fascia, si metta qualcun altro che sa fare la punta.(Dal 67′ Kouame 6 – Il merito di far fare a Mirante una paratina)
Serie A
Torino, Cairo rassicura Baroni: “Esonero? Non è in discussione”
Il presidente del Torino, Urbano Cairo, conferma la fiducia a Marco Baroni, nonostante i soli quattro punti di margine sulla zona retrocessione.

Torino, le parole di Cairo
Sconfitta bruciante con il Milan
Dopo la sconfitta per 3-2 contro il Milan, il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha rilasciato dichiarazioni importanti riguardo alla posizione dell’allenatore Marco Baroni. Cairo ha sottolineato che Baroni non è in discussione, nonostante il risultato negativo. “Il tema non è l’allenatore. Qualcosa è mancato”, ha affermato Cairo, indicando che la squadra avrebbe dovuto gestire meglio la situazione dopo l’espulsione che ha lasciato i granata in dieci uomini. Ha anche elogiato la prestazione di Zapata, definendola una bella partita. La prossima sfida contro la Cremonese è cruciale, e Cairo ha dichiarato che la squadra deve affrontarla come se fosse l’ultima gara della stagione.
Verso la sfida contro la Cremonese
Con l’ombra della sconfitta ancora presente, il Torino si prepara per la prossima partita di campionato contro la Cremonese. L’incontro sarà decisivo per rialzare il morale della squadra e dimostrare che il percorso intrapreso con Baroni è quello giusto. L’enfasi sarà posta sulla concentrazione e sulla capacità di non ripetere gli errori commessi contro il Milan. Baroni avrà l’occasione di dimostrare che la fiducia di Cairo in lui è ben riposta, cercando di ottenere un risultato positivo che possa rilanciare le ambizioni del Torino in campionato.
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Fonte: l’account X di Schira.
Urbano #Cairo: “#Baroni non si discute. Il tema non è l’allenatore. Qualcosa è mancato. Abbiamo preso il 3-2 del #Milan quando eravamo in dieci: dovevamo essere più furbi noi. Oggi bella partita di #Zapata. Sabato contro la Cremonese dobbiamo giocare come se fosse l’ultima gara”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 8, 2025
Serie A
Pisa, la Nigeria convoca Akinsanmiro per la Coppa d’Africa
Ebenezer Akinsanmiro convocato dalla Nigeria per la Coppa d’Africa: il giovane talento è attualmente in prestito al Pisa con un futuro ancora incerto.

ALBERTO GILARDINO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La Convocazione di Ebenezer Akinsanmiro
La Federcalcio della Nigeria ha deciso di convocare Ebenezer Akinsanmiro, giovane centrocampista nato nel 2004, per la prossima Coppa d’Africa. Attualmente in prestito al Pisa, il giocatore ha attirato l’attenzione grazie alle sue prestazioni sul campo. Il Pisa ha un’opzione di acquisto fissata a 6 milioni di euro, ma l’Inter, club proprietario del suo cartellino, ha inserito una clausola di riacquisto del valore di 7 milioni di euro. Questa mossa strategica potrebbe permettere all’Inter di mantenere un controllo sul futuro del giocatore, garantendosi la possibilità di riportarlo a Milano se le sue prestazioni continueranno a essere all’altezza delle aspettative.
Opportunità e Scenari Futuri
La convocazione per la Coppa d’Africa rappresenta un’importante opportunità per Akinsanmiro di mettersi in mostra su un palcoscenico internazionale. Le sue prestazioni con la nazionale potrebbero influenzare le decisioni future sia del Pisa che dell’Inter riguardo al suo trasferimento definitivo o a un eventuale ritorno alla base. Questa situazione offre al giovane centrocampista non solo una vetrina per dimostrare il suo valore, ma anche la chance di far salire il suo valore di mercato. Gli occhi di molti osservatori saranno puntati su di lui durante la competizione, e le sue performance potrebbero essere decisive per il suo futuro professionale.
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Fonte: l’account X di Schira.
#Nigeria’s Football Federation have called Ebenezer #Akinsanmiro (born in 2004) for African Cup. The midfielder is currently on loan at #Pisa, which have the option to buy (€6M) but #Inter have a buyback clause (€7M). #transfers 🇳🇬
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 9, 2025
Serie A
Serie A, classifica marcatori: è derby per la vetta
Dopo la 14° giornata la classifica marcatori della Serie A si aggiorna e vede al comando due attaccanti contemporaneamente. Sfida che sa di derby.
Con i posticipi del lunedì anche questa giornata si è conclusa. L’ultimo incontro in ordine di tempo nello specifico ha avuto un grosso peso sulla classifica marcatori.
Serie A, Pulisic e Lautaro guidano la classifica marcatori
Questa nuova stagione ha evidenziato un problema che più degli altri identifica il calcio italiano nel resto d’Europa, ovvero quello del gol. Una delle giornate passate (la 7°) ha addirittura registrato il più basso numero di reti segnate nella storia della Serie A e di conseguenza anche la classifica marcatori è stata pesantemente influenzata.
Attualmente in Italia infatti, rispetto alle altre leghe europee, il numero di gol segnati dai giocatori nelle prime posizioni è di gran lunga inferiore a quello dei leader di Liga, Premier League, Bundesliga e Ligue 1. L’egemonia di Mbappé (16 gol in 16 partite), Harry Kane (17 gol in 13 partite), Greenwood (10 gol in 15 partite) e Haaland (15 gol in 15 partite) non è paragonabile a quella dei leader della Serie A.
Infatti, al comando della classifica marcatori della Serie A ci sono Lautaro Martinez e Christian Pulisic entrambi a 7 gol. Lo statunitense ha siglato proprio ieri sera una doppietta contro il Torino, che gli ha permesso di agganciare il toro. Attualmente dunque il duello per il titolo è fra Inter e Milan, in un vero e proprio derby anche tra singoli.
Un dato sicuramente negativo ma che rispecchia in pieno la mancanza innanzitutto di giocatori di caratura internazionale e inoltre dimostra la differenza di ritmi tra partite giocate in patria e in Europa. La tattica prevale quasi sempre e dunque il giocatore ritenuto minaccia principale spesso viene efficacemente eclissato.

LAUTARO MARTINEZ PENSA ALLA CHAMPIONS LEAGUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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