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Serie A

La Roma cresce grazie al leggendario effetto Gasp!

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Roma

La Roma gioca bene e sta subendo l’influenza positiva del tecnico; grazie al tocco magico dal Gasp, il rendimento dei giocatori sta salendo e la squadra ne gode

La Roma era divisa al suo arrivo tra chi lo ha amato e ha creduto in lui e chi, invece, pensava forse un azzardo. Ora – dopo qualche mese – la Roma sembra essere rinata e sta subendo l’effetto Gasp.

Il tecnico di Gugliasco non è nuovo a questo genere di imprese (in primis ricordiamo l’Atalanta e i suoi successi anche tra le big d’Europa): durante il periodo nella Dea ha collezionato 1 vittoria in Europa League, 3 finali di Coppa Italia e un risultato finale di alta classifica in Serie A. Con i bergamaschi si era già creato un effetto Gasp che includeva, anche, una gestione delle risorse in campo ottimizzate e una valorizzazione dei talenti giovanili.

Ora, con la Roma, l’effetto Gasp sembra riconfermarsi anche perché, se si vede banalmente la classifica di Serie A, la squadra giallorossa è attualmente prima in classifica con l’Inter di Chivu ed è reduce da una sere di risultati positivi tra campionato che Europa League.

Roma, Dybala

PAULO DYBALA RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Vediamo l’effetto Gasp nella Roma

Nella Magica, l’effetto Gasp si starebbe vedendo a livello di, quasi, tutti i giocatori con un miglioramento nelle prestazioni individuali e, di conseguenza, anche generali come squadra.

Molto interessante una valutazione fatta da La Gazzetta dello Sport nella quale si vedono i miglioramenti dei giocatori analizzando le medie delle valutazioni degli stessi.

Ciò che appare è una crescita graduale di quasi tutti i giocatori con alcune individualità con un upgrade più importante rispetto ad altri.

Il primo esempio, tra tutti, è Celik che ha – oggi – una media di 6,44 che va messa a confronto con una valutazione media di 5,61 (dell’anno scorso), al quale si accodano Lorenzo Pellegrini (ex capitano giallorosso) che passa da 5,70 a 6,70; ma colui che sorprende ancora più è Mario Hermoso (che passa da 5,12 a 6,22) soprattutto perché l’anno scorso aveva disputato solo 4 partite “giudicabili” mentre quest’anno sembra avere una presenza molto più importante e continua.

Ognuno di questi giocatori, questa è la vera novità interessante, è caratterizzato da una serie di peculiarità individuali ma l’allenatore sembra averle comprese e sembra sfruttarle ad hoc (di volta in volta!).

Poi ci sono i giocatori già performanti l’anno scorso e per i quali l’incremento c’è stato ma è meno evidente: Soulé (0,08), Svilar (+ 0,09), Mancini (+ 0,11) e Koné (+0,22).

Diciamo che chi, invece, è leggermente controcorrente è Dybala (sceso da 6,52 a 6,38) e, quindi, parliamo di un giocatore dal rendimento comunque molto buono: A questi si agganciano in discesa: Ndicka, Dovbyk, Angelino, Baldanzi ed El Shaarawy. Ma non è detto che l’effetto Gasp non arrivi a contagiare anche loro!

Serie A

Inter, Lautaro: “Abbiamo dimostrato la nostra forza, il Como è un avversario forte. Io nella storia? Vi dico che…”

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Inter

Lautaro Martinez si confessa: “L’Inter ha dimostrato la sua forza contro il Como, ho imparato a gestire le critiche con l’aiuto dello psicologo.”

Inter

LAUTARO MARTINEZ PENSA ALLA CHAMPIONS LEAGUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Inter, le parole di Lautaro Martinez

La vittoria contro il Como

Lautaro Martinez, l’attaccante dell’Inter, ha recentemente condiviso le sue riflessioni in un’intervista che ha suscitato grande interesse tra i tifosi nerazzurri. Dopo la vittoria contro il Como, Lautaro ha dichiarato: “Abbiamo dimostrato tutta la nostra forza, il Como è fortissimo.” Le parole dell’attaccante argentino sottolineano non solo la prestazione della squadra, ma anche il rispetto per gli avversari.

La crescita personale di Lautaro

Durante l’intervista, Lautaro ha parlato anche delle critiche ricevute nel corso della sua carriera. “A volte non mi rendo conto di quello che ho realizzato. Ho imparato a gestire le critiche, ho parlato anche con lo psicologo e vado avanti per la mia strada,” ha affermato Martinez. Queste parole rivelano un lato più personale e umano del calciatore, che riconosce l’importanza della salute mentale nello sport professionistico.

Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.

Fonte: l’account X di Schira.

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Serie A

Udinese-Genoa: probabili formazioni e dove vederla

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Le possibili scelte di Kosta Runjaić e Daniele De Rossi per la sfida tra Udinese e Genoa, in programma domani alle 18:00 al Bluenergy Stadium.

Domani alle 18:00 al Bluenergy Stadium l’Udinese e il Genoa si affronteranno nel match che vale la quattordicesima giornata di Serie A. Dopo la vittoria a Parma i bianconeri vogliono tornare al successo anche tra le mura amiche, mentre dall’altra parte dopo il primo successo sulla panchina dei rossoblù De Rossi cerca il bis contro i friulani.

Come arrivano le due squadre alla vigilia del match?

Qui Udinese

Runjaić dovrà fare a meno di Atta, che ha subito una lesione muscolare. Davanti ad Okoye verranno schierati Bertola, Kabasele e Solet. A centrocampo Karlstrom in cabina di regia con Zanoli e Zemura sulle fasce. In attacco la coppia Zaniolo-Davis.

Italia

NICOLO ZANIOLO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Qui Genoa

De Rossi opterà per un 3-5-2. Davanti a Leali ci saranno Marcandalli, Ostigaard e Vasquez. A centrocampo Frendrup con ai lati Thorsby e Malinovskyi. In avanti confermato il duo composto da Vitinha e Colombo.

Genoa

LORENZO COLOMBO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Probabili formazioni Udinese-Genoa

Udinese (3-5-2): Okoye; Bertola, Kabasele, Solet; Zanoli, Piotrowski, Karlstrom, Ekkelenkamp , Zemura; Davis, Zaniolo. All. Runjaic.

Genoa (3-5-2): Leali; Marcandalli, Ostigard, Vasquez; Norton-Cuffy, Thorsby, Frendrup, Malinovskyi, Martin; Vitinha, Colombo. All. De Rossi.

Dove vedere Udinese-Genoa

La gara tra Udinese e Genoa sarà visibile per tutti gli abbonati DAZN, anche tramite app.

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Serie A

Serie A, giornata da ex pesanti: Spalletti torna al Maradona e Immobile ritrova la Lazio

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Juventus

La 14° giornata di questa Serie A sarà teatro di alcuni ritorni a casa di grandi ex: su tutti spuntato Spalletti al Maradona e Immobile all’Olimpico.

Il ritorno di giocatori e allenatori nello stadio in cui hanno precedentemente giocato e difeso i colori, apre sempre diversi scenari: fischi, applausi, striscioni o cori da parte dei tifosi.

In questa giornata di Serie A, due icone del calcio italiano moderno, come Immobile o Spalletti, faranno ritorno nell’ambiente in cui sono stati amati per ciò che hanno dato. Sarà interessante capire come verranno accolti.

Tra le altre partite spicca l’incontro tra Baschirotto ed il suo Lecce, o il ritrovo tra Barella e il Como.

Re Ciro torna nella città che l’ha reso grande

Una settimana di piena nostalgia per i tifosi biancocelesti con Milinkovic-Savic presente all’Olimpico per la sfida con il Milan di Coppa Italia e Immobile che scenderà in campo con il Bologna.

L’ex capitano farà ritorno dopo 8 stagioni in maglia biancoceleste, 270 partite e 169 gol. Presumibilmente la sua gente lo accoglierà con l’abito delle grandi occasioni, cogliendo finalmente l’occasione di salutarlo sul campo.

Vedremo come il giocatore reagirà all’impatto con quello che per anni è stato il suo pubblico e se riuscirà ad incidere nella partita.

Serie A

CIRO IMMOBILE SALUTA I TIFOSI DELLA LAZIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Serie A, l’accoglienza del Maradona per Spalletti

Discorso probabilmente diverso vale per Luciano Spalletti. Il tecnico ha riportato il Napoli a vincere un tricolore 33 anni dopo, ha messo in mostra un calcio spettacolare ed ha espresso dichiarazioni di eterno amore nei confronti dell’ambiente, tatuandosi sulla pelle il simbolo del terzo scudetto.

In una città passionale come quella partenopea c’è un qualcosa che difficilmente viene perdonato: il passaggio alla Juventus. Le sue dichiarazioni d’amore sono state rimesse in discussione e l’ambiente non ha accolto con grande piacere questa sua decisione.

Domani sera il tecnico tornerà al Maradona e sarà interessante capire come verrà accolta e quale sarà il clima allo stadio. Sicuramente ciò che Spalletti ha fatto a Napoli non verrà cancellato, ma sicuramente questo passaggio in bianconero non è stato digerito.

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