Serie A
Keita e De Vrij: due frecce in più nello scacchiere di Spalletti
Nel calciomercato estivo tra gli acquisti più significativi in termini di qualità e potenzialità spiccano i due ex laziali Keita e de Vrij, che insieme a Nainggolan possono essere considerati i veri colpacci di Ausilio.
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Keita: l’uomo in più
Keita Balde, fortemente voluto dal tecnico Spalletti, rappresenta il colpoo in assoluto: basti pensare che solamente un anno fa la Juventus non riusci a strapparlo a Lotito neanche offrendo una cifra tra i 25 e i 30 milioni cosi che a fine mercato l’ex laziale fu ceduto al Monaco che riusci a convincere il Patron biancoceleste per una somma vicina ai 40 milioni di euro.
L’Inter, con un blitz negli ultimi giorni di questa sessione di mercato, è riuscita a strappare un si ai monegaschi, forte della volontà del giocatore di tornare in Italia, con la formula del prestito oneroso di 5 milioni e un diritto di riscatto di ulteriori 25.
Se per altri profili tale formula potrebbe essere considerata una formula provvisoria o temporanea, nel caso di Keita sia l’Inter che il giocatore considerano quest’annata come l’inizio di un lungo tragitto da percorrere assieme. La società crede fermamente nelle qualità del giocatore e il giocatore ha sposato la linea societaria, deciso a conquistare tutto e tutti pur di rimanere in nerazzurro a lungo.
Promessa di almeno 15 gol
Sono sue le dichiarazioni in cui afferma che si sente in grado di contribuire in modo determinante ai successi futuri dell’inter con un numero di goal tra i 15 e i 20 e a voler conquistare la tifoseria nerazzurra a tutti i costi.
Le potenzialità ci sono tutte e senza dubbio Keita rappresenta un profilo di giocatore essenziale dal punto di vista tecnico per spaccare le partite, forte della sua dote di inprevedibilità e consistenza tecnica. Spalletti lo vede come attaccante, ma all’occorrenza sa che ne può sfruttare le doti di velocista, quindi da sfruttare anche sulle due fasce laterali del fronte di attacco. E sabato avrà un ulteriore possibilità per confermare i buoni propositi e la sua immensa voglia di Inter.
De Vrij Uno zero (parametro) che vale tanto
Stefan de Vrij, arrivato a parametro zero e il cui arrivo fu annunciato prima della fine della stagione scorsa allorquando dovette affrontare da avversario la sua futura squadra in un confronto decisivo ai fini della qualificazione Champions League, ha dimostrato di integrarsi alla grande nello scacchiere nerazzurro.
Dopo un periodo in cui attaccanto dalla stampa di fede laziale che ne aveva messo in dubbio la professionalità proprio nel macth decisivo dell’anno scorso, sembrava averne pagato lo stress che questa situazione ha creato. Ma si è imposto con la sua grande professionalità: ha sempre dichiarato di aver dato tutto alla sua ex squadra fino all’ultimo minuto dello scorso campionato.
Inoltre ha subito dimostrato nello spogliatoio interista le sue doti di leader, tanto da conquistare la fiducia di Spalletti che di fatto lo ha preferito a Miranda, in quanto rappresenta ciò che a mio modo di vedere è sempre mancato al brasiliano, ossia il senso della posizione e un contributo in zona offensiva, risultando tra i difensori più prolifici da anni nel nostro campionato.
Insomma due giocatori sui quali si può contare e nei quali la società pone grande fiducia e speranza affinche possano rappresentare due colonne della squadra presente e futura.
Serie A
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Serie A
Juventus – Napoli: le probabili formazioni e dove vederla
E’ tutto pronto per il primo big match della stagione tra Juventus – Napoli. La sfida delle 18 promette di essere uno dei momenti clou della Serie A.
Testa alla classifica: Questa partita sarà fondamentale per le ambizioni di entrambe le squadre, non solo in termini di punti, ma anche per l’impatto psicologico che una vittoria potrebbe avere.
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Qui Juventus
I bianconeri stanno cercando di tornare in piena forma dopo un avvio misto di stagione. Con 8 punti in classifica, la Juventus ha vissuto alti e bassi nelle ultime settimane, pareggiando contro la Roma e l’Empoli, ma è riuscita a ritrovare il ritmo vincendo contro il PSV in Europa. Questo successo potrebbe essere stato cruciale per il morale della squadra, che ora sembra più pronta a sfidare il Napoli.
Qui Napoli
Sospeso tra passato e futuro, Conte si prepara a fare ritorno all’Allianz Stadium. Gli azzurri, dal canto loro, hanno iniziato la stagione in modo incerto, ma hanno trovato continuità con tre vittorie consecutive. L’ultima, contro il Cagliari, è stata più complicata di quanto il risultato lasci intendere, ma i partenopei hanno dimostrato solidità e capacità di resistere sotto pressione. Il Napoli arriva dunque a Torino con la fiducia alta e con l’obiettivo di continuare la propria striscia positiva.
Le probabili formazioni
Juventus (4-2-3-1) Di Gregorio; Kalulu, Bremer, Danilo, Cambiaso; Locatelli, K.Thuram; Nico Gonzalez, Koopmeiners, Yildiz; Vlahovic.
Napoli (3-4-2-1) Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Mazzocchi, Anguissa, Lobotka, Olivera; Politano, Kvaratskhelia; Lukaku
Dove guardare il match in TV
Il match si sabato 21, delle 18:00 sarà trasmesso su DAZN.
Serie A
Torino, Vanoli ci crede: “Sogno qualcosa d’importante”
Stasera il Torino di Vanoli sarà protagonista al Bentegodi per il quinto turno di campionatoad attenderlo l‘Hellas Verona.
Il pari interno contro il Lecce domenica scorsa con i giallorossi salentini che hanno messo più volte in difficoltà i granata, esaltati dalle parate di Milinkovic-Savic, non ha scalfito la fiducia di Vanoli per la stagione appena iniziata, dove i suoi ragazzi sono partiti con il piede sull’acceleratore.
Queste le parole del tecnico alla vigilia, che seppur non esplicitandolo, il sogno di riportare il Toro in Europa ce l’ha: «Da quando sono arrivato al Torino, io sogno qualcosa di importante.
Lavoro per questo, ma dalle chiacchiere bisogna passare al campo: non mi sono illuso dopo le belle partite con Milan e Atalanta, non mi sono abbattuto dopo il Lecce. Tutto fa parte del nostro processo di crescita. Oggi non sono né ottimista né pessimista: il mio obiettivo è far crescere la squadra. Noi dobbiamo lavorare e guardare partita per partita»
Vanoli spiega anche come il Veronasia un test complicato e il pensiero di essere la capolista almeno per una notte in caso di vittoria c’è eccome: «Tutti i miei giocatori ci pensano, però alle volte non vorrei che pensare a questo finisca per distrarci dal percorso. Anche con il Lecce è successo: per la voglia di dimostrare di poter stare lì, si finisce per giocare male. Allora, no: vincere e giocare male è fine a stesso, perché quando poi perderai non troverai le basi per poter reagire».
Le dichiarazioni sono state raccolte dalla Gazzetta dello Sport.
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