Serie A
Juventus, Weah: “Grande vittoria. In attacco posso giocare ovunque”
Juventus, con la vittoria di ieri per 2-0 contro il Torino, i bianconeri accorciano le distanze dalla vetta. Timothy Weah protagonista assoluto con un gol e un’altra rete annullata.
La Juventus porta a casa tre punti fondamentali contro il Torino, avvicinandosi sempre di più alla vetta della classifica. Con il successo di ieri sera, i bianconeri salgono a quota 24 punti, agganciando momentaneamente l’Inter e portandosi a -1 dal Napoli, leader del campionato. Una vittoria che rilancia le ambizioni della squadra di Thiago Motta e alimenta le speranze di poter competere per lo scudetto fino alla fine.
A brillare nel derby della Mole è stato Timothy Weah, protagonista assoluto del match. L’attaccante americano ha segnato un gol fondamentale e si è visto annullare una seconda rete, confermando la sua importanza nella rosa juventina. Con la rete di ieri, Weah sale a 4 gol stagionali, dopo aver colpito anche contro Como, Inter e Parma. Numeri che testimoniano il suo impatto e la sua capacità di incidere nei momenti cruciali, in una fase delicata della stagione in cui anche Dusan Vlahovic sta attraversando un periodo di difficoltà davanti alla porta.
Intervenuto ai microfoni di Dazn al termine della partita, Weah ha espresso grande soddisfazione per la prestazione della squadra e non solo.
Juventus, le parole di Weah
A seguire le parole di Weah ai microfoni di Dazn.
RIGUARDO LA VITTORIA
“Sono felice, per me è una grande vittoria oggi. Dobbiamo continuare così. Sono felice, non solo per me ma per tutta la squadra che ha fatto una grande partita stasera”.
OBIETTIVI
“Voglio fare altri gol e assist per aiutare la squadra. Per me non è finita qui, dobbiamo fare di più”.
RUOLO DA 9
“Sì, mi sento bene anche lì. In attacco si può giocare da 9, da 7, ma anche da 11: posso giocare in tutte le posizioni. Io sono pronto quando il mister mi dice di giocare davanti”.
COME FESTEGGERAI?
“A casa mia, in camera, a dormire”.
PAPA’ TI HA FATTO I COMPLIMENTI?
“Sì, papà e pure mamma. Sono felici. Stasera abbiamo fatto una grande vittoria e dobbiamo continuare così, anche contro il Milan”.
Serie A
Inter-Parma, le formazioni ufficiali: la scelta su Frattesi
Inter-Parma, match valido per la 15^ giornata di Serie A 2024/25. Le scelte ufficiali di Simone Inzaghi e Fabio Pecchia per l’anticipo delle 18.30.
Inter e Parma anticipano il turno al venerdì per quanto riguarda la giornata numero 15 di Serie A. I nerazzurri di casa vengono dal match contro la Fiorentina, interrotto al 17′ del primo tempo, e contrassegnato dalla tragedia occorsa ad Edoardo Bove. Gli uomini di Inzaghi vogliono sfruttare la massimo il turno casalingo per presentarsi al meglio contro il Bayer Leverkusen in Champions League. Proibitivo l’impegno per gli ospiti, che sperano di acchiappare importanti punti salvezza davanti ai campioni d’Italia uscenti.
Di seguito la designazione arbitrale e le formazioni ufficiali.
La designazione arbitrale
ARBITRO: ABISSO
ASSISTENTI: ROSSI L. – CIPRIANI
IV: MASSIMI
VAR: PEZZUTO
AVAR: PATERNA
Inter-Parma, le formazioni ufficiali
INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro, Thuram. All. Inzaghi.
PARMA (4-2-3-1): Suzuki; Delprato, Balogh, Hainaut, Valeri; Keita, Sohm; Man, Mihaila, Cancellieri; Bonny. All. Pecchia.
Serie A
Lecce, i convocati di Giampaolo per la Roma
Per il tecnico del Lecce, Marco Giampaolo, un’indisponibilità dell’ultima ora. Nella lista dei convocati non risulta Nicola Sansone, influenzato.
Il tecnico dei salentini Marco Giampaolo ha diramato pochi minuti fa la lista ufficiale dei convocati per la sfida con la Roma, ma c’è un assenza dell’ultima ora: Nicola Sansone è influenzato e non sarà convocato.
Lecce, forfait di Sansone: non sarà convocato contro la Roma
In attesa della distinta ufficiale dei convocati contro la Roma, in casa salentina c’è un ultima defezione: quella di Nicola Sansone, influenzato. Il tecnico del Lecce Marco Giampaolo non lo convocherà per la sfida con la Roma. Di seguito i convocati di Giampaolo per il match con la Roma.
Portieri: Falcone, Früchtl, Samooja.
Difensori: Baschirotto, Gaspar, Guilbert, Jean, Pelmard.
Centrocampisti: Berisha, Coulibaly, Helgason, Kaba, McJannet, Oudin, Rafia, Ramadani.
Attaccanti: Dorgu, Burnete, Hasa, Krstović, Morente, Pierotti, Rebić.
Serie A
Torino, Cairo apre all’addio: “Non scommetterei un euro sulla mia permanenza”
In un’intervista alla Stampa, il presidente del Torino Urbano Cairo parla dell’attuale situazione al vertice della società granata e di un suo possibile addio.
Urbano Cairo, presidente del Torino, in un’intervista in esclusiva alla Stampa, parla del suo futuro al timone della società granata. Inoltre ha parlato anche anche di Berlusconi e di Moratti, presidenti e tifosi di Milan ed Inter che alla fine hanno ceduto le rispettive società.
Torino, Cairo va via? “Non scommetterei un euro sulla mia presenza qui tra un anno”
Urbano Cairo torna a far parlare di sé e del Torino. In un’intervista in esclusiva alla Stampa, il presidente granata parla del suo futuro alla permanenza della società. Mettendo anche un paragone con due illustri colleghi come Berlusconi e Moratti, che, pur essendo presidenti e tifosi di Milan ed Inter, alla fine hanno ceduto cordate straniere le loro società: “Se mi chiedessero di scommettere un euro sulla mia presenza qui anche tra dodici mesi, non lo scommetterei. Se hanno lasciato anche Berlusconi o Moratti…”.
Nell’intervista, Cairo ha detto quanto finora ha sborsato per il Torino per farlo rimanere a certi livelli. Con un paragone d’eccezione, ovvero Orfeo Pianelli, il presidente dello scudetto del 1976 con Pulici e Graziani: “Se investire 100 milioni fosse garanzia di successo, li metterei. Ne ho già messi 72 di tasca mia, Pianelli ha vinto lo scudetto con 5 miliardi, dodici milioni di ora. E quando sono arrivato, ho fatto un aumento di capitale da dieci milioni. Il calcio, il suo sistema, la sua sostenibilità sono temi che hanno avuto, e hanno, un impatto diverso, molto, negli ultimi tempi, l’avvento dei diritti televisivi ha fatto saltare il banco…” ha dichiarato.
Quindi Cairo potrebbe cedere il Torino a giugno oppure prima, pur essendo colui che la prese la società granata all’indomani del fallimento nel 2005. I traguardi raggiunti, come la qualificazione nel 2014 in Europa League e quella sfiorata lo scorso anno in Conference League complice la sconfitta della Fiorentina in finale con l’Olympiakos, non bastano al presidente granata: intenzionato ormai cedere la società.
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