Le difficoltà finanziarie dei bianconeri potrebbero presto trovare un importante salvagente, grazie all’ingresso in società con una quota di minoranza.
La grande necessità di liquidità, incognita comune tra le società di serie A, ha colpito anche i campioni d’Italia uscenti della Juventus. Con un bilancio che si chiuderà a giugno con un passivo di 200 milioni, e senza aver messo a segno plusvalenze significative, la casse bianconere, senza dubbio, avrebbero bisogno di un boccata di ossigeno in vista dei prossimi anni.
Ecco, quindi, l’idea di John Elkann: aprire le porte ad una private equity, che potrebbe rilevare una quota di minoranza
intorno al 10-20%, immettendo nelle casse societarie liquidità fresca per garantire alla società degli Agnelli un futuro sereno. Una sostanziale ricapitalizzazione, che lascerebbe però in mano alla Exor il controllo assoluto.Non vanno dimenticati, inoltre, i giorni immediatamente successivi al caos Superlega, con il titolo Juventus che ha subito perdite in borsa vicine all’11%. A maggior ragione, quindi, dalle parti dell’Allianz Stadium sarebbe pronta una imminente strategia di rifinanziamento
. Per far ripartire la macchina bianconera e garantire una certa continuità navigando nel mare della crisi pandemica.
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