Serie A
Juventus, Tudor smentisce Giuntoli: c’è un evidente problema di comunicazione

La Juventus vince a Venezia e conquista la qualificazione in Champions League. A fine partita, però, Tudor parla del suo futuro e smentisce Giuntoli.
La Juventus ha conquistato la qualificazione alla prossima Champions League vincendo, non senza sofferenze, sul campo del Venezia. Un traguardo cruciale per il club bianconero, sia dal punto di vista economico sia per la programmazione futura, soprattutto in vista di un mercato estivo che si preannuncia importante.
La vittoria ha attivato automaticamente anche il rinnovo del contratto di Igor Tudor per un’altra stagione, come da accordi. Tuttavia, nonostante il raggiungimento dell’obiettivo, la società sembra intenzionata a non confermare il tecnico croato, che continua a essere in discussione.
La dirigenza, infatti, continua a corteggiare Antonio Conte, il grande obiettivo per la panchina del prossimo anno. Le parole del direttore sportivo Cristiano Giuntoli prima della partita contro i lagunari, però, non lasciavano spazio a interpretazioni: il dirigente aveva ribadito che Tudor avrebbe guidato la squadra anche nel Mondiale per club ormai alle porte.

IGOR TUDOR RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, da Thiago Motta a Tudor: gli errori di Giuntoli
A smentire clamorosamente le dichiarazioni di Giuntoli ci ha pensato lo stesso Tudor, che nel post-partita ha chiarito la sua posizione: guiderà la Juventus nel Mondiale per club solo se riceverà conferma di restare in panchina anche nella prossima stagione, altrimenti lascerà prima.
Una presa di posizione forte, che mette ulteriormente in evidenza le crepe nella comunicazione interna alla Juventus, e in particolare tra tecnico e dirigenza. Del resto, non è la prima volta che le parole di Giuntoli non trovano riscontro nei fatti.
Basti pensare al caso Thiago Motta, confermato pubblicamente a marzo dopo la pesante sconfitta contro la Fiorentina e poi esonerato solo pochi giorni dopo proprio per fare spazio a Tudor.
Viene spontaneo chiedersi quale sia la logica dietro certe dichiarazioni, soprattutto quando i fatti sembrano smentirle in pieno. Se questo caos comunicativo dovesse continuare, non è escluso che in futuro a pagarne le conseguenze possa essere lo stesso Giuntoli.
Serie A
Fiorentina, Pioli: “Firenze la sento dentro: qui c’è tutto per lavorare al meglio”

Il nuovo tecnico della Fiorentina, Stefano Pioli, ha parlato della sua scelta di tornare al club toscano durante la conferenza stampa di presentazione.
È iniziata ufficialmente l’era di Stefano Pioli alla Fiorentina. L’ex allenatore del Milan riparte dal club toscano dopo la breve esperienza passata sulla panchina dell’Al Nassr in Arabia Saudita. C’è molta curiosità attorno al ritorno a Firenze del tecnico, già sulla panchina dei viola dal 2017 al 2019. Pioli ha risposto alle domande dei giornalisti presenti nella sala stampa del Viola Park durante la conferenza di presentazione. DI seguito le sue parole sugli obiettivi e le aspettative stagionali.
Fiorentina, le parole di Pioli
Il ritorno a Firenze.
“Firenze la sento dentro e alla prima chiamata ho sentito una sensazione particolare. A questa piazza sono legatissimo e sapevo che era la cosa giusta da fare. Vivo molto delle mie emozioni e non ho avuto dubbi sulla scelta. Il modo di giocare? Io voglio più giocatori possibili di qualità, poi chiaro che essa non basta, ma nella mia testa c’è quella di mettere una squadra con giocatori di qualità, che abbiamo. Dopo le amichevoli in Inghilterra avrò idee più chiare ma ho visto già grandi cose”.
Modo di giocare.
“L’importante è iniziare a lavorare, i giocatori li ho visti ma vanno conosciuti a livello personale. Poi è importante dare uno stile di gioco, ai ragazzi ho promesso che avremo uno stile chiaro. Non so ancora cosa manca ma ho già visto ragazzi bravi. L’obiettivo è alzare il livello e puntare al massimo”.
Su Kean.
“Con Moise ho parlato in questo periodo ma non so se ho inciso sulla scelta di restare. Lui è molto grato a Firenze. In questi giorni l’ho visto sereno e voglioso di lavorare. È un giocatore molto forte”.
Conference League e lotta per il 4° posto sono gli obiettivi?
“Sì, anche la lunghezza del mio contratto va in quella direzione. In questi tre anni vogliamo provare ad alzare un trofeo e andare in Champions. Certo non è facile ma noi dobbiamo provare a fare meglio degli avversari. Qui abbiamo tutto per lavorare bene: la città non vede l’ora di sostenere i ragazzi. Ho voglia di sfide, altrimenti avrei fatto scelte più comode”.
Possono convivere Kean, Dzeko e Gudmundsson?
“Non saremo sempre gli stessi ma l’idea di farli giocare tutti insieme c’è. Poi molto dipenderà dalla loro capacità di collaborare. Ripeto: Più giocatori di qualità abbiamo e più abbiamo possibilità di vincere”.
Dzeko può avere l’impatto avuto da Ibrahimovic al Milan?
“A fine anno, quando ero al Milan, non c’era ancora la possibilità che Zlatan rimanesse e io chiesi proprio Dzeko. È un giocatore di grande valore e che alza il livello della squadra”.
Com’è il suo rapporto con Commisso?
“Ci siamo sentiti più volte, lui ha investito tanto su di me e io investirò tanto sulla Fiorentina. Entrambi vogliamo che la Fiorentina cresca di livello e provare a ottenere quei risultati che in passato sono mancati. Il presidente l’ho visto molto motivato, è un uomo di cuore e siamo tutti nella stessa direzione di crescita”.
Sull’esperienza in Arabia.
“È stata un’esperienza e come tutti le cose ci sono state positive e negative. Ho conosciuto una nuova cultura che mi ha reso ancor più elastico. Ma ho sentito dentro di me la volontà di inseguire sfide più che hanno più pressione ma che possono darmi più soddisfazione. In Arabia il campionato è seguitissimo, lì tutti mi conoscevano, però la mia volontà era quella di tornare. Quest’anno in campionato ci sono quasi tutti allenatori top e pensavo di dovessi esserci anche io. Non mi sono mai sentito così preparato”.
Impressioni su Dodo.
“L’ho trovato benissimo, è un ragazzo simpaticissimo e molto forte. Ci contiamo in modo assoluto. Lo vedo dentro al gruppo. Il mio obiettivo è quello di renderlo ancora più decisivo in fase offensiva. Lui mi è sempre piaciuto anche da avversario, che reggeva la gamba di Leao. Lui è uno di quelli a cui ci appoggiamo”.
Serie A
Napoli, non solo acquisti: vicino il rinnovo di un titolare

Matteo Politano è pronto a rinnovare il suo contratto con il Napoli fino al 2028, garantendo stabilità e talento alla squadra partenopea.
Un passo importante per il Napoli
Il Napoli è vicino a siglare un accordo cruciale che vedrà Matteo Politano rimanere con il club fino al 2028. Questo rinnovo rappresenta un segnale forte delle ambizioni del club, che punta a consolidare il proprio organico con giocatori di qualità. Politano, noto per la sua versatilità e abilità tecnica, è diventato una figura chiave nella formazione azzurra, offrendo prestazioni costanti e decisive. Il calciatore, che ha conquistato due scudetti con il club azzurro, è una pedina fondamentale per il tecnico Antonio Conte.
L’importanza di Politano nel progetto azzurro
Con il prolungamento del contratto di Politano, il Napoli assicura non solo continuità ma anche una base solida su cui costruire per il futuro. Il calciatore ha dimostrato di essere un punto di riferimento nel reparto offensivo, contribuendo sia in fase realizzativa che nella costruzione del gioco. La decisione di estendere il suo contratto fino al 2028 riflette la fiducia del club nelle sue capacità e nel suo contributo al progetto azzurro.
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Fonte: l’account X di Schira
🚨 Excl. – Matteo #Politano is one step away to extend his contract with #Napoli until 2028. #transfers https://t.co/6Y6BtYg341
— Nicolò Schira (@NicoSchira) July 16, 2025
Serie A
Juventus, dalla B arriva una novità nello staff di Tudor

Michele Troiano lascia il Modena per unirsi alla Juventus nello staff di Igor Tudor come collaboratore, segnando un passo importante nella sua carriera.
Michele Troiano ha deciso di intraprendere una nuova avventura professionale. L’ex centrocampista, che nell’ultima stagione ha ricoperto il ruolo di vice-allenatore del Modena, entra a far parte dello staff di Igor Tudor alla Juventus. Questa mossa rappresenta un significativo passo avanti nella carriera di Troiano, il quale avrà l’opportunità di lavorare in uno dei club più prestigiosi del calcio italiano.
Il ruolo di Troiano nella Juventus
L’arrivo di Troiano nella squadra di collaboratori di Tudor è visto come un rinforzo importante per la Juventus. La sua esperienza e conoscenza del gioco saranno risorse preziose per la squadra torinese, che mira a consolidare la propria posizione ai vertici del calcio italiano ed europeo. Il contributo di Troiano sarà fondamentale nella preparazione tecnica e tattica dei giocatori, offrendo nuove prospettive e strategie per affrontare le sfide future.
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Fonte: l’account [X di Schira](https://x.com/NicoSchira)
Michele #Troiano leaves #Modena to join #Juventus in Igor #Tudor’s staff as collaborator. #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) July 16, 2025
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