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Juventus, senza Europa la diaspora
Juventus, senza Europa la diaspora di giocatori. Idee chiare all’interno della dirigenza, un anno senza coppe impone dei sacrifici
In attesa di sapere se la squadra giocherà le prossime competizioni europee, John Elkann e la dirigenza preparano il piano B. Diverso da quello previsto nel caso la Juventus riuscisse a centrare la qualificazione alla Champions o Europa League.
Spese alla Cristiano Ronaldo saranno solo un ricordo, il monte ingaggi sarà abbassato. La politica bianconera privilegerà la linea verde. Come spiega il lancio di Nicolò Fagioli, Fabio Miretti, Iling Junior, Matias Soulé, Tommaso Barbieri.
Al momento l’attenzione è concentrata su quei 15 punti in meno, gli avvocati bianconeri cercheranno di ribaltare la sentenza. Oggi il Collegio di Garanzia del Coni si riunirà e ascolterà la difesa. La sentenza prevista in serata o domani.
Dopo il Collegio di Garanzia, inoltre, il percorso di giustizia sportiva è finito e la Juventus potrebbe rivolgersi solo alla giustizia ordinaria. Allungando a dismisura i tempi. Ecco perché la giornata di oggi sarà fondamentale per il mondo Juve.
Ricorso Juve al Collegio di Garanzia del CONI: i tre possibili scenari
In caso di ricorso respinto, la Juventus vedrebbe confermata la penalizzazione di 15 punti in campionato. Altrimenti ci sarà il rinvio alla Corte d’Appello Federale per correggere eventuali vizi indicati dal Collegio di Garanzia.
Per poi riesaminare il procedimento, giungendo ad una nuova sentenza. In questo caso si avrebbe una riformulazione in termini diversi della condanna: i 15 punti verrebbero momentaneamente restituiti in attesa del nuovo pronunciamento.
Infine l’ultimo scenario possibile: se il ricorso dovesse essere accolto totalmente, -15 sarebbe annullato; se parzialmente, ci sarà uno sconto rispetto ai suddetti 15 punti in classifica che andranno a riscrivere la classifica di Serie A.
In particolare, se alla Juve ridaranno 6 punti, scavalcherà l’Atalanta al sesto posto; se gliene ridanno 8 sarà quinta davanti all’Inter, mentre con 10 sarà quarta davanti al Milan. La tifoseria bianconera sogna questo scenario.
Senza le competizioni europee addio a Di Maria e Rabiot ?
La società lavora al piano B, quello senza competizioni europee. Che prevede l’addio ai vari Paul Pogba, Adrien Rabiot, Dusan Vlahovic e forse ad Angel Di Maria. L’argentino nonostante stia bene a Torino, potrebbe tornare in Spagna.
Leandro Paredes tornerà al mittente, così come Leonardo Bonucci potrebbe chiudere la carriera altrove, le sirene della Mls suonano forte. Complice l’amico Giorgio Chiellini che ne sponsorizza il nome. Ai saluti Juan Cuadrado.
Senza l’Europa potrebbe salutare anche Wojciech Szeczesny che ha un contratto pesante, mentre Federico Chiesa partirà solo in presenza di offerte superiori ai 40 milioni. Da sistemare i vari Arthur, Weston McKennie e Denis Zakaria.
Giovani nel mirino : Gianluca Scamacca, Davide Frattesi, Joan Rodriguez, Tommaso Baldanzi, Fabiano Parisi, Giorgio Scalvini, Riccardo Orsolini, Diego Coppola. Chi sarà l’allenatore senza Europa ? Gira il nome di Raffale Palladino.
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Milan, un muro intorno a Leao: discorsi con Mendes e fiducia condizionata
Milan, è un po’ sulla bocca di tutti il comportamento in campo dell’esterno portoghese. Divisa infatti la tifoseria la quale pretende un rendimento diverso. Vediamo qui di seguito i ragionamenti della dirigenza rossonera.
Sono ore di riflessione queste per il nuovo reparto offensivo rossonero. La priorità è quella di trovare un attaccante in grado di sostituire al meglio la partenza di Olivier Giroud. Una volta trovato quello, la dirigenza potrebbe anche considerarsi soddisfatta là davanti.
Senonché verranno fatte attente riflessioni anche su Rafael Leao, il cui rendimento non è di certo stato all’altezza durante buona parte della stagione. Le aspettative su di lui erano alte. da tempo si dice che gli manca poco alla consacrazione a top player, che i tempi sono maturi e che la prossima stagione sarà quella buona e sistematicamente queste premesse vengono disilluse. Ma quindi quale è il vero Leao? Un buon giocatore o un potenziale top player?
Se lo sta chiedendo anche il Milan che comunque propende verso la seconda ipotesi e di conseguenza sta costruendo un muro intorno a lui al fine di trattenerlo ancora la prossima stagione. La fiducia sarà appunto condizionata al rendimento in campo, consapevoli della clausola rescissoria che pende sulla sua testa di 175 milioni di euro.
Sappiamo che il discorso è stato affrontato in queste ultime settimane con il procuratore Jorge Mendes il quale avrebbe garantito al Milan (in cambio di un suo assistito sulla panchina, ndr) di trovare un acquirente in grado di avvicinarsi come cifra a tale clausola. I rossoneri hanno risposto no grazie, con l’intenzione di tenere Leao almeno ancora per un anno e farlo allenare da un altro allenatore che sicuramente prenderà il posto di Stefano Pioli in estate. La speranza è che con stimoli nuovi, soprattutto mentali, il calciatore possa davvero switchare in modalità top player.
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Lecco, quale futuro per Andrea Malgrati? Tra permanenza e una nuova sfida
Lecco, il contratto del tecnico Andrea Malgrati scadrà il 30 giugno e una sua permanenza non è scontata. Andiamo a vedere quale potrebbe essere il suo prossimo futuro.
Una stagione a dir poco negativa si sta per concludere in casa Lecco. Dopo un solo anno, i lombardi sono costretti a salutare la serie B, conquistata appena 12 mesi fa.
Dopo girandole di cambi in panchina, che non hanno portato frutti, se non un ultimo posto in classifica, è arrivata l’amarezza della retrocessione e un grande punto di domanda per il futuro.
Chi non ha la certezza di rimanere è il tecnico Andrea Malgrati, subentrato il 4 aprile ad Alfredo Aglietti. Nonostante la sua cura non abbia salvato i nerazzurri, infatti, il suo operato ha attirato molti occhi, in Italia e non.
Secondo quanto riferisce Tuttomercatoweb.com, infatti, i turchi del Samsunspor e un club svizzero si sarebbero interessati a lui. La sua idea, tuttavia, è quella di rimanere in Italia, per crescere, magari alla guida di una squadra che disputerà la prossima stagione in serie B.
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PSG – Borussia Dortmund: le formazioni ufficiali
Alle 21 andrà in scena la semifinale di ritorno di Champions League tra PSG e Borussia Dortmund. Di seguito le formazioni ufficiali.
Le scelte di Luis Enrique e Terzic
PSG (4-3-3): Donnarumma; Hakimi, Marquinhos, Beraldo, Nuno Mendes; Zaire-Emery, Vitinha, Fabian Ruiz; Dembelé, Ramos, Mbappé. All. Luis Enrique.
BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Kobel; Ryerson, Hummels, Schlotterbeck, Maatsen; Sabitzer, Emre Can; Sancho, Brandt, Adeyemi; Fullkrug. All. Terzic.
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