Serie A
Juventus, senza Bremer Tudor si mette a 4? Le ipotesi
La notizia di oggi in casa Juventus riguarda le condizioni di Bremer, costretto ad operarsi al menisco. Tudor deve studiare le possibili alternative al brasiliano.
Una tegola importante si abbatte sulla Juventus. Il club bianconero dovrà fare a meno di Gleison Bremer per almeno un mese: dopo un consulto medico avuto a Lione, il centrale brasiliano ha deciso di sottoporsi alla chirurgia per risolvere il problema accorso al menisco sinistro. Si tratta dello stesso ginocchio a cui Bremer è stato operato 12 mesi fa per la rottura del legamento crociato. Un problema importante per Igor Tudor, chiamato a dover trovare soluzioni per sopperire all’assenza del miglior difensore della rosa per diverse gare importanti.
E proprio come accadde nella scorsa stagione, con Thiago Motta in panchina, il croato deve rinunciare contemporaneamente anche a Juan Cabal, infortunatosi nel match contro il Villarreal, che resterà fuori ancora per diverse settimane. Il che rende ancora più corte le rotazioni difensive possibili per la Juventus.

GLEISON BREMER ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, le alternative a Bremer: da Rugani a Joao Mario
Per giocare al centro della difesa a 3 di Tudor il candidato principale è ovviamente il sostituto naturale di Bremer, Daniele Rugani. Il centrale italiano, rientrato in estate alla Juve dopo l’esperienza all’Ajax, ha giocato da titolare proprio nell’ultima gara prima della sosta contro il Milan al posto del brasiliano, già alle prese con il problema al ginocchio.
Il classe 1994 rappresenta sicuramente un’alternativa valida e di esperienza, ma che potrebbe risentire a livello fisico il dover giocare ogni 3 giorni. Probabilmente Tudor si affiderà a lui in prima battuta, ma sarà costretto anche a alternare di più il terzetto in difesa. In questo senso si alzano sensibilmente le chance di Joao Mario.
L’esterno portoghese, arrivato alla Juventus nello scambio con Joao Costa, ha raccolto fin qui 2 sole presenze da titolare. Il tecnico bianconero, pur avendo pochissime opzioni nel reparto esterni, gli ha quasi sempre preferito l’avanzamento di Kalulu a tutta fascia. Adesso l’ex Porto avrà molte più occasioni da titolare. Con Joao Mario in campo, Kalulu scalerebbe nel ruolo di braccetto destro, con Gatti o Rugani al centro.
L’ultima opzione, che al momento sembra essere più una suggestione, è il passaggio ad una difesa a 4. Avendo a disposizione attualmente solo 4 difensori centrali, Tudor potrebbe decidere di adottare il 4-3-3. In questo caso Lloyd Kelly potrebbe essere impiegato anche da terzino sinistro, ruolo più volte ricoperto in patria, cosi come potrebbe fare Kalulu a destra. Lo stesso Cambiaso può giocare su entrambe le fasce.
Serie A
Lazio-Bologna, le formazioni ufficiali
Lazio-Bologna, match valido per la quattordicesima giornata, mette di fronte i biancocelesti di Sarri (padroni di casa) e i felsinei di Italiano.
Lazio-Bologna, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.

Lazio (4-3-3): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Nuno Tavares; Guendouzi, Cataldi, Basic; Isaksen, Castellanos, Zaccagni. Allenatore: Maurizio Sarri.
Bologna (4-2-3-1): Ravaglia; Zortea, Heggem, Casale, Miranda; Pobega, Moro; Orsolini, Odgaard, Cambiaghi; Castro. Allenatore: Vincenzo Italiano.
Serie A
Ultim’ora Lazio, forfait last minute per Sarri: il motivo
Lazio, Luca Pellegrini non sarà del match contro il Bologna. Per lui c’è un lieto evento.
A pochi minuti dal fischio d’inizio di Lazio-Bologna, arriva una notizia inaspettata per i biancocelesti.
Secondo quanto riferisce Lalaziosiamono.it, infatti, Luca Pellegrini ha lasciato il ritiro biancoceleste perché sta per diventare padre.

LUCA PELLEGRINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il giocatore ex Juventus, quindi, non sarà del match, e Maurizio Sarri dovrà fare fronte a una assenza in qualche modo non preventivata.
Ad andare in campo, a questo punto, dovrebbe essere Nuno Tavares.
Serie A
Cremonese, Nicola: “Vedo grande voglia: abbiamo vinto con merito e non era scontato”
L’allenatore della Cremonese Davide Nicola è intervenuto in conferenza stampa al termine della partita contro il Lecce, vinta 2-0 dai grigiorossi.
Dopo il trionfo di Bologna, la Cremonese si conferma in un ottimo stato di forma. La formazione lombarda ottiene il 2° successo consecutivo in campionato piegando il Lecce per 2-0 davanti al pubblico di casa. Decidono il match le reti dei due attaccanti Federico Bonazzoli e Antonio Sanabria, entrambi arrivate nel corso della ripresa. Al termine della partita l’allenatore della Cremonese Davide Nicola ha commentato la bella vittoria e la prestazione dei suoi in conferenza stampa. DI seguito le sue parole.
Cremonese, le parole di Nicola
La classifica.
“Mi sorprende la voglia che vedo da parte dei ragazzi, che interpretano benissimo la partita: la Cremonese ha vinto con merito e nell’unica occasione avuta dal Lecce stavamo già pensando che in caso di segnatura sicuramente il match sarebbe cambiato di molto”.
Differenze tra 1° e 2° tempo.
“Nel primo tempo puntavamo a non concedere molto sugli esterni al Lecce, nel secondo tempo c’è stata molta più fluidità di gioco. Nella strategia del match era questo che ci eravamo detti. Dobbiamo tenere a mente che ogni partita avrà un’interpretazione diversa”.

Obiettivi.
“Tutti vorrebbero fare punti sempre, ma non è possibile. Non era scontato vincere oggi, non è scontato il lavoro che stanno facendo i ragazzi. Tutto viene azzerato di partita in partita, contano i requisiti che servono per raggiungere un determinato obiettivo. Ora godiamo del fatto che il lavoro svolto ci abbia portato i tre punti, ma tra un’ora si azzera tutto e si penserà al Torino”.
Il rigorista.
“Ne abbiamo due o tre, poi di volta in volta, anche a seconda delle sensazioni, può cambiare qualcosa. È comunque tutto studiato”.
Sanabria e Vazquez.
“Come ho detto ai ragazzi in settimana, la forza della Cremonese è lo spirito che tutti stanno mettendo nella voglia di dare se stessi per un progetto comune. Ci sono momenti in cui questo riesce di più, altre volte di meno. Nel caso di Sanabria, non ha fatto con noi il ritiro, ha auvto un infortunio di mezzo… io conosco il ragazzo, vuole mettersi in gioco, segue una strada specifica in base al percorso da fare. E in campo vuole dimostrare chi è. Posso dire lo stesso di Vazquez, per me è fondamentale per questa squadra: che faccia 5, 10, 45 minuti riesce a interpretare la gara al meglio”.
Guardate più in alto o ancora in basso?
“A oggi non la guardo con l’idea che i 20 punti stiano a dimostrare chissà cosa, la guardo pensando che non è scontato avere quei punti. Se li abbiamo è perché abbiamo fatto un bel percorso. Tutto questo non so se è replicabile, io viaggio di partita in partita. Continuo a curare la settimana, il lavoro che viene svolto: so che venivamo prima da tre sconfitte, la cosa più difficile è fare punti e vincere in questa Serie A”
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