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Juventus, Motta: “Cambiaso domani giocherà. Muani-Vlahovic? tutti possono giocare insieme”

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PSV-Juventus

L’allenatore della Juventus Thiago Motta ha parlato nella conferenza stampa odierna in vista del match di Serie A contro il Milan, in programma domani sera alle 18:00.

Domani sera la Juventus è chiamata ad un’altra prova di forza, in occasione del match della 21° giornata di campionato. A seguire la conferenza stampa del mister Motta

Juventus-Milan, le parole di Motta

Come sta la squadra e come ha visto Alberto Costa?
“La squadra sta bene, ha recuperato. Alberto è arrivato molto bene, con grande energia ed entusiasmo. È sicuro che è un giocatore in più che potrà aiutare la squadra”

Avrà a disposizione Kolo Muani? Le ultime voci cambiano la gestione di Cambiaso?
“Andrea lo vedo molto bene e domani giocherà. Sono contento dell’arrivo di Kolo Muani, sarà un giocatore importante per noi: in questo momento stiamo aspettando le pratiche burocratiche del trasferimento e se sarà tutto ok domani sarà con il gruppo, altrimenti dovremo aspettare la prossima partita”

Kolo Muani e Vlahovic sono alternativi o possono coesistere e come?
“Tutti i giocatori di livello possono giocare insieme”

Per i portieri all’inizio c’era alternanza, ultimamente ha giocato 8 partite di fila Di Gregorio. Chi sarà il portiere domani?
“Abbiamo avuto una situazione con Mattia ieri in allenamento, oggi non ha potuto partecipare e speriamo che domani possa essere in gruppo, vediamo. Di Gregorio sarà titolare domani. Sono molto contento dei tre portieri che abbiamo, in questo momento sta giocando di più Di Gregorio e sono contento delle sue prestazioni”

Juventus

MICHELE DI GREGORIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Si aspetta qualcosa di diverso dal Milan senza Morata e con Abraham?
“Alla fine stiamo parlando di giocatori di grande livello, abituati a giocare partite importanti. Affronteremo il miglior Milan possibile, l’importante è che noi siamo pronti a fare la nostra partita al massimo per ottenere la vittoria”

Ci fa un bollettino degli infortunati? Vlahovic è pienamente recuperato o è ancora da valutare?
“Dusan sarà con il gruppo domani. Non saranno disponibili Bremer, Cabal, Milik e Conceiçao. Dusan ha passato un periodo fuori, senza partecipare con la squadra, per recuperare a un fastidio che aveva e per domani sarà disponibile”

Ci può svelare le prime parole che ha detto a Kolo Muani? Cosa si aspetta da lui, anche dal punto di vista caratteriale?
“Mi aspetto un ottimo giocatore, in grado di aiutare dentro e fuori dal campo, che si alleni bene e che faccia quello che bisogna fare per stare ad alto livello e aiutare la squadra. Quello che chiedo a lui lo chiedo a tutti i miei giocatori”

Juve-Milan è stata la partita non bella dell’andata e la rimonta subita in Supercoppa (una delle 7 rimonte subite in stagione). Cosa insegnano queste due partite?
“Penso che la partita all’andata è stata giocata in un modo anche per come erano le situazioni nostre, per come siamo arrivati alla partita. Dei pareggi ho già detto che per primi noi non siamo contenti, se non siamo arrivati alla vittoria vuol dire che non basta quello visto in campo. Vedo una crescita della squadra, ma non solo nell’ultima contro l’Atalanta. Ma ribadisco che non siamo contenti né dei risultati né della classifica perché vogliamo stare più in alto. Lavoriamo ogni giorno per vincere, domani abbiamo un’altra partita importante e ci siamo preparati per arrivare alla vittoria”

Considera il mercato più un’opportunità o una minaccia?
“Il mercato lo conosciamo. Cambiaso lo vedo bene ed è per questo che giocherà. Alberto aiuterà la squadra, per Randal stiamo aspettando le pratiche burocratiche”

Nell’ultima partita, visto che era squalificato, ha visto la squadra da un altro punto di vista. Cosa ha visto di diverso e che risposta si aspetta in questo scontro diretto?
“Vedere la partita dall’alto è vederla con un’emozione diversa come allenatore, perché in panchina la senti in maniera diversa. Ho visto una squadra che sta migliorando tantissimo, già da prima. Sì, ho visto qualche errore di troppo a livello tecnico contro l’Atalanta e per poter continuare a crescere dobbiamo fare bene. Ma con la tecnologia che abbiamo oggi dopo le partite le riguardo con telecamere dall’alto e vedo tantissime cose che prima non si poteva. Sono strumenti che aiutano e permettono di far vedere ai giocatori situazioni che si possono migliorare. In quella prospettiva la vedo sempre, ma non live e mi è dispiaciuto tanto non essere in panchina, anche perché continuo a pensare che il rosso fosse ingiusto”

Visto che domani è una sfida fondamentale, andare o non andare in Champions farebbe molta differenza per costruire il futuro? È l’obiettivo da non fallire o ce ne sono altri?
“Vogliamo di sicuro stare lì in zona Champions. Domani abbiamo una partita importante, giocando in casa contro una squadra come il Milan. Rispettiamo l’avversario, ma cercando sempre la vittoria. Chiaro che dopo la partita di domani non finisce il campionato, mancherà tantissimo. Detto questo, dovremo giocare al massimo domani per fare una grande prestazione e arrivare alla vittoria”

Se Cambiaso a gennaio se ne va ti metti le mani nei capelli o nel calcio di oggi tutti hanno un prezzo?
“Non mi piace parlare di mercato, in più di un “se” di mercato. Quello che so è che Cambiaso sta molto bene e domani sarà in campo”

Per lei esistono dei giocatori incedibili e ha già chiesto in passato di vendere qualcuno?
“Ho già chiesto e gli hanno venduti (ride ndr)”

Serie A

Juventus, sei Yildiz dipendente?

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Juventus

La Juventus di Spalletti, in attesa di trovare una quadra a livello tattico, si affida alle giocate del gioiello turco. I bianconeri sono Yildiz-dipendente?

Con la vittoria di ieri sera al Dall’Ara contro il Bologna di Italiano, la Juventus di Spalletti è salita al quinto posto in classifica, scavalcando proprio i felsinei. Una vittoria che cancella, in parte, la sconfitta in casa del Napoli di una settimana fa.

La Vecchia Signora ha già cambiato allenatore. Iniziata la stagione con Tudor, adesso sulla panchina bianconera c’è Luciano Spalletti. Un profilo di alto livello per far tornare la Juventus ai livelli che merita, ovvero quelli che riguardano lo Scudetto.

Nonostante il tempo avuto a disposizione, l’ex tecnico Napoli non è riuscito ancora a trovare una quadra a livello tattico. Anche ieri contro il Bologna, Spalletti ha optato per un 3-4-2-1: un sistema di gioco molto diverso dal solito 4-3-3 che ci ha abituato nella sua lunga carriera.

Juventus, Kenan Yildiz

KENAN YILDIZ FA IL SEGNO OK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

E infatti, il gioco ne sta risentendo parecchio. La Juventus ha una difficoltà incredibile a creare occasioni da rete e rendersi pericolosa in zona offensiva. Poche le soluzioni a disposizione della faretra di Spalletti, che deve fare a meno anche dell’infortunato Vlahovic. David, Openda, e Zhegrova per ora sono degli oggetti misteriosi, mentre Conceicao, nonostante le qualità importanti, sbaglia spesso le scelte da fare.

Rimane solamente Yildiz, faro del reparto offensivo della Juventus. Il turco in questa stagione si è preso sulle spalle l’intera formazione bianconera, diventando l’unico giocatore in grado di accendere i compagni.

Nelle ultime uscite è stato evidente la presenza o meno in campo del turco. C’è una squadra con il 2005 in campo ed una senza. Tra Serie A e Champions League l’ex Bayern Monaco è stato quasi sempre decisivo, tra assist e goal.

In Champions contro il Bodo serve l’assist per far partire la rimonta bianconera, mentre contro il Pafos serve David per il 2-0 finale. In campionato la musica non cambia: nelle ultime tre gare (Cagliari, Napoli e Bologna) ha collezionato 3 reti ed un assist. Il turco ha messo lo zampino in ogni goal messo a segno.

La questione perciò è la seguente: il talentino turco sta viaggiando su medie da vero top player ma non può sicuramente reggere l’intero peso del reparto offensivo per tutta la stagione. Serve un apporto da altri giocatori, altrimenti si rischia di sprecare le magie continue del giovane turco.

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Milan, verso la Supercoppa: Fofana in gruppo, differenziato per Leao

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Milan

Allenamento a Milanello per il Milan all’indomani della gara contro il Sassuolo. Torna a lavorare con il gruppo Youssouf Fofana, lavoro differenziato per Leao e Gimenez.

Archiviato il pari interno con il Sassuolo, il Milan è tornata già oggi ad allenarsi a Milanello. La formazione rossonera, guidata da Massimilano Allegri, è già focalizzata sulla gara di Supercoppa italiana contro il Napoli, di scena in Arabia Saudita. Seduta di scarico per chi è stato impiegato nella gara contro gli emiliani, incentrata soprattutto sul capire chi e quali giocatori fermi ai box potrà recuperare il tecnico rossonero per la gara di giovedì sera.

Milan, le ultime da Milanello

Massimiliano Allegri e Christopher Nkunku ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Come annunciato da Allegri alla vigilia della gara contro i neroverdi, è tornato ad allenarsi in gruppo Youssouf Fofana. Il centrocampista francese è perfettamente ristabilito dopo il problema avvertito contro la Lazio in campionato, ed è pronto a tornare in campo già nella gara contro il Napoli. Mentre i due attaccanti Santiago Gimenez e Rafael Leao hanno proseguito con un lavoro personalizzato.

Se c’è da aspettarsi il forfait del messicano per la trasferta di Riad, il portoghese dovrebbe comunque partire con il resto dei compagni, con l’obiettivo di recuperarlo per l’eventuale finale di lunedì. Solo terapie per Matteo Gabbia, che ha avvertito un problema al ginocchio nel corso della gara contro il Sassuolo. Gli esami strumentali effettuati questa mattina hanno escluso lesioni per il difensore.

 

 

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Serie A

Inter, l’evoluzione di Bisseck: dalla possibile cessione alla centralità nel progetto

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Inter

Ad inizio anno Bisseck non riusciva a trovare minutaggio nella nuova Inter di Chivu. Nell’ultimo periodo si sta ritagliando il suo spazio, diventando decisivo.

Con Simone Inzaghi nella passata stagione il centrale tedesco si era gradualmente conquistato sempre più fiducia, senza mai però diventare un vero e proprio titolare inamovibile.

Da quando sula panchina nerazzurra è arrivato Cristian Chivu, il suo impiego ha seguito un processo di continua crescita. Nel primo periodo, anche a causa di un brutto infortunio subito nella finale di Champions League, non ha trovato grande spazio.

Nell’ambiente cominciava a circolare l’ipotesi di una cessione già a gennaio a causa del suo scarso utilizzo. Con l’andare avanti della stagione però, il suo impiego è decisamente cambiato.

Chivu ha deciso di piazzarlo a centro della difesa a 3, al posto di un Acerbi che dal punto di vista fisico non offre più grandi garanzie. In questo ruolo ha fatto vedere tante buone cose ed ha dimostrato di essere pienamente dentro al progetto nerazzurro.

Con l’infortunio dell’ex Lazio che starà fuori per un po’, Bisseck diventa ancora più importante, sia nella posizione di braccetto che in quella di centrale. Nelle ultime uscite il tecnico ha preferito schierarlo nella sua posizione di terzo centrale di destra, per poter sfruttare maggiormente la sua propensione offensiva ed il suo apporto alla manovra. Il gol contro il Genoa ne è l’ennesima dimostrazione.

Inter

Yann Aurel Bisseck e Rafael Leao in azione ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Inter, la crescita di Bisseck

Il centrale tedesco in questa sua esperienza all’Inter ha sempre dimostrato un’enorme qualità in fase di spinta, ma grandi limiti in fase difensiva. Bisseck è stato spesso protagonista di letture sbagliate, duelli persi e sviste che hanno portato alle reti avversarie, che gli hanno causato grandi critiche.

Questo fuoco è stato stemperato dalle tante buone cose fatte in fase offensiva, da un’incredibile qualità fisica e da una crescita sempre più evidente. Il giocatore nell’ultimo periodo ha diminuito di gran lunga gli errori tecnici e le varie amnesie, riuscendo a rimanere concentrato durante l’arco di tutti e 90 i minuti.

Bisseck è sicuramente un difensore con grandi potenzialità e che ha un grosso margine di miglioramento. Deve dare continuità alle prestazioni che al momento sta mettendo in mostra, migliorandosi anche grazie ai consigli di chi prima di lui è stato un grande difensore, ovvero il suo stesso allenatore.

 

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