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Juventus-Inter: quante rivalità…

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Juventus

Quella tra Juventus e Inter non è mai stata una partita come le altre: la storia di una delle rivalità più accese del nostro campionato

Juventus

Juventus vs Inter

Un match, quello tra Juventus e Inter, che non sarà mai una sfida come tutte le altre.

Campioni, prodezze, goal ed emozioni. E ancora scandali, polemiche e tanta, tantissima tensione.

Andiamo a rivivere insieme alcuni momenti di questo Derby d’Italia.

LA PROTESTA DI ANGELO MORATTI

Juventus-Inter

Angelo Moratti (padre di Massimo Moratti)

Tutto inizia il 16 aprile 1961 quando, durante un JuventusInter, il Comunale di Torino non riesce a contenere il pubblico sugli spalti e molti tifosi entrano in campo provocando la sospensione della partita sul risultato di 0-0.

Inizialmente la Lega Calcio assegna la vittoria a tavolino all’Inter ma la CAF accoglie il ricorso dei bianconeri e ordina la ripetizione della gara.

Una scelta che i nerazzurri non accettano, tanto che Angelo Moratti per protesta manda in campo la Primavera nerazzurra, incassando un pesante 9-1 che di fatto regala lo Scudetto ai bianconeri.

IULIANO-RONALDO: IN RIGORE TANTO ACCLAMATO

Juventus-Inter

Il ‘famoso’ calcio di rigore richiesto dai nerazzurri

JuveInter viene ricordato da molti soprattutto per quanto accaduto il 26 aprile del 1998 quando i nerazzurri, allora allenati da Gigi Simoni e trascinati dal ‘FenomenoRonaldo, arrivano al vecchio ‘Delle Alpi‘ secondi a -1 proprio dai bianconeri.

A fare scatenare le veementi proteste dei nerazzurri è il rigore non concesso dall’arbitro Ceccarini per l’ormai celebre scontro tra Iuliano e Ronaldo nell’area bianconera (30 secondi dopo il direttore di gara ne fischierà invece uno in favore della Juventus).

La panchina dell’Inter esplode, Del Piero sbaglia dal dischetto facendosi parare il tiro da Pagliuca ma la Juventus porta a casa vittoria e Scudetto.

CALCIOPOLI

Juventus-Inter

La prima pagina del ‘Corriere dello Sport’ dopo la condanna della Juventus

Nel 2006, la rivalità tra Juve e Inter si infiamma ulteriormente con i bianconeri retrocessi in Serie B per i noti fatti di Calciopoli ed i nerazzurri a cucirsi lo Scudetto revocato proprio agli acerrimi rivali.

Una volta tornata in Serie A, la Juventus si prende una rivincita nel dicembre 2009 quando all’Olimpico di Torino i bianconeri battono l’Inter di Mourinho che qualche mese più tardi sarebbe entrata nella storia conquistando il Triplete.

A decidere la sfida, come sempre infuocata, è il goal di Claudio Marchisio.

Quella si rivelerà una delle poche soddisfazioni per la Juventus, dato che dopo l’esonero di Ciro Ferrara e l’arrivo di Alberto Zaccheroni chiuderà il campionato 2009/10 al settimo posto in classifica.

LA PRIMA SCONFITTO ALLO STADIUM

juventus

L’Allianz Stadium: all’epoca ‘Juventus Stadium’

Il ricordo recente più bello dei tifosi nerazzurri risale sicuramente al 3.11.2012 quando gli uomini di Stramaccioni violano lo ‘Stadium‘ dopo 49 partite senza sconfitte.

A fine partita l’Inter festeggia, ma lo Scudetto sarà ancora della Juventus. Nerazzurri che chiuderanno addirittura al nono posto restando fuori dalle coppe per la prima volta dal 1998/99.

Domenica si avvicina, il countdown é iniziato!

Serie A

Udinese-Lazio 1-1: Vecino non basta, Davis firma il pari in extremis

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Udinese e Lazio si affrontano nella gara delle 18 del sabato della 17° giornata di Serie A. Al Blue Energy Stadium finisce 1-1.

Al Blue Energy Stadium va in scena l’ultima gara del 2025 di Udinese e Lazio. Il match è terminato con un pareggio per 1-1, con tutte le emozioni nel finale di gara. Sblocca il match il gol di Matias Vecino al minuto 80′, con la complicità di Solet, che con una deviazione sfortunata cambia la traiettoria di un tiro non irresistibile, mandando fuori causa Padelli. I friulani non ci stanno, e con le unghie e con i nervi ritrovano la parità nel finale grazie a Keinan Davis, in gol allo scadere del  recupero, all’ultima azione utile.

Le due squadre chiudono il proprio 2025 con un punto a testa. Grandi rimpianti per la Lazio, che pur non giocando una grande gara, si era trovata in vantaggio a pochi minuti dalla fine. Un successo che avrebbe permesso ai biancocelesti di rilanciarsi in zona Europa, scavalcando momentaneamente il Bologna. La squadra di Sarri sale così a quota 24 punti in classifica.

Ottimo punto per l’Udinese di Runjaic. La formazione bianconera si rialza dopo il pesante 5-1 di Firenze, e nonostante lo svantaggio immeritato, trova la forza di andare a pareggiare nel recupero grazie al proprio centravanti. I friulani chiudono l’anno al 10° posto in classifica, con 22 punti.

Udinese-Lazio, il resoconto

Lazio

LA GRINTA DI PEDRO E MATIAS VECINO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Prima frazione di gioco dal ritmo molto basso. La squadra di casa prova a fare la partita, senza rendersi troppo pericolosa dalle parti di Provedel. Ci prova Zaniolo con un tiro a giro insidioso, la deviazione di Belhayane è provvidenziale, e leva la sfera dalla porta. La Lazio risponde con Noslin: l’olandese va al tiro a botta sicura da dentro l’area di rigore, ma Kristensen è  decisivo nel deviare all’ultimo istante in calcio d’angolo. Il primo tempo termina 0-0, con poche emozioni.

La seconda frazione riparte senza modifiche nell’11 iniziale. Le palle gol continuano ad essere poche, ma i friulani sembrano avere più energia e più voglia di vincerla. Sarri prova a dare la scossa mandando in campo Castellanos al posto di Noslin. Proprio nel miglior momento dell’Udinese, gli ospiti si portano in vantaggio al 80′. Cancellieri scarica al limite dell’area per Vecino: l’uruguaiano calcia di prima intenzione verso la porta, e sulla traiettoria trova la deviazione di Solet che spiazza Padelli.

Nel recupero Isaksen ha la grande palla gol per firmare il 2-0: il danese viene fermato in 1 contro 1 da Padelli, bravo a chiudere in calcio d’angolo. Come spesso accade nel calcio, il non aver chiuso la gara costa caro ai biancocelesti. All’ultima azione utile, i bianconeri trovano la rete del pari grazie a Davis. Grande giocata dell’attaccante inglese, che in area di rigore va a cercarsi lo spazio con il sinistro trovando l’angolino basso alle spalle di Provedel. Rete che viene convalidata dopo un lungo check del Var, per un possibile controllo di braccio ad inizio azione. Udinese-Lazio termina così 1-1.

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Serie A

Milan-Hellas Verona, probabili formazioni e dove vederla

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Il lunch match della diciassettesima giornata di serie A vedrà di fronte Milan ed Hellas Verona, con ambo le squadre che hanno saltato l’ultimo turno a causa della Supercoppa Italiana in quel di Riyadh.

L’ultimo turno della serie A, per quanto riguarda il 2025, avrà il suo lunch match nella sfida tra Milan ed Hellas Verona.

A San Siro i rossoneri puntano a rifarsi dall’eliminazione, in semifinale di Supercoppa Italiana, subita per mano del Napoli, mentre i gialloblù vogliono fare punti su un campo difficile e strappare un risultato utile in ottica salvezza.

Qui Milan

Dimenticare Riyadh e scavalcare momentaneamente l’Inter in classifica, in attesa dell’impegno di nerazzurri e del Napoli.

Il Milan mette nel mirino l’Hellas Verona con il grande dubbio relativo a Rafael Leao. Il portoghese non e’ ancora al meglio, e per questo Massimiliano Allegri dovrebbe preservarlo, puntando sulla coppia Nkunku-Pulisic in avanti.

A centrocampo non cambia la struttura portante fortunata da Rabiot e Modric, mentre sarà Fofana il terzo completare il reparto.

Solita difesa, infatti, davanti a Maignan, ovvero Tomori, Pavlovic e Gabbia.

Qui Hellas Verona

I gialloblù si sono risollevati in quel di Firenze poco prima dello stop imposto dalla Supercoppa.

Grazie alle reti di Orban contro la Fiorentina, infatti, gli uomini di Zanetti sono risaliti fino al terzultimo posto.

Le due vittorie consecutive, oltre a costituire una boccata d’ossigeno non indifferente, hanno regalato una squadra finalmente cinica e capace di capitalizzare le occasioni.

Contro il Milan dovrebbe rivedersi Serdar in mezzo al campo, mentre in difesa non cambierà il terzetto Unai Nunez-Nelsson-Bella Kotchap.

Attirato dalle sirene di mercato, infine, Giovane sarà la spalla di Orban in attacco.

Probabili formazioni

Milan (3-5-2): Maignan; Tomori, De Winter, Pavlovic; Saelemaekers, Fofana, Modric, Rabiot, Bartesaghi; Pulisic, Leao. Allenatore: Massimiliano Allegri

Hellas Verona (3-5-2): Montipo’; Unai Nunez, Nelsson, Bella-Kotchap; Cham, Gagliardini, Serdar, Bernede, Bradaric; Giovane, Orban. Allenatore: Paolo Zanetti

Dove vederla

Milan-Hellas Verona sarà visibile in diretta su:

  • Dazn
  • Dazn 1 (canale 214 di Sky)
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Serie A

Hellas Verona, i convocati di Zanetti per la gara contro il Milan

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Hellas Verona

L’Hellas Verona ha diramato l’elenco dei calciatori convocati dal tecnico Paolo Zanetti per la sfida di San Siro contro il Milan in programma domani.

L’Hellas Verona si prepara la test di San Siro. La squadra gialloblù arriva alla sfida contro il Milan forte degli ultimi risultati positivi, e con parecchi giorni di riposo alle spalle, non avendo giocato nella 16° giornata a causa della Supercoppa. La classifica degli scaligeri resta complessa, ma le 2 vittorie consecutive hanno dato respiro alla squadra di Paolo Zanetti. Alla vigilia della sfida sono stati resi noti i calciatori che prenderanno parte alla trasferta milanese.

Hellas Verona, torna Bradaric

hellas verona

fans verona during Hellas Verona vs US Lecce, italian Serie A soccer match in Verona, January 26 2020 – LPS/Alessio Tarpini

Paolo Zanetti può contare su 26 giocatori per la gara contro il Milan. Gialloblù privi degli infortunati Frese, Akpa-Akpro e Suslov, oltre che di Belghali impegnato in Coppa d’Africa. Mentre è recuperato l’esterno croato Domagoj Bradaric. Di seguito l’elenco completo:

  • Portieri: Montipò, Perilli, Toniolo
  • Difensori: Oyegoke, Frese, Nunez, Valentini, Belghali, Nelsson, Slotsager, Ebosse, Bella-Kotchap, Fallou, Bradaric
  • Centrocampisti: Yellu, Kastanos, Harroui, Bernade, Niasse, Al-Musrati, Gagliardini, Serdar.
  • Attaccanti: Sarr, Orban, Giovane, Mosquera, Ajayi.

 

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