Serie A
Juventus, il destino di Cambiaso: c’è concorrenza in Serie A
Si aspetta solo l’ufficialità, poi Andrea Cambiaso diventerà un nuovo giocatore della Juventus. Sul giovane laterale c’è forte interessamento in Serie A.
Con la finestra di calciomercato da poco ufficialmente aperta, la Juventus sta muovendo i primi passi.
In settimana sono previsti gli annunci di Pogba e Di Maria, due top player che la dirigenza bianconera si è assicurata già da qualche settimana.
La Vecchia Signora, però, è attiva anche su altri vertici del mercato in entrata. Se non dovessero presentarsi contrattempi, Andrea Cambiaso diventerà presto un nuovo giocatore della Juventus.
L’esterno classe ‘2000 si è messo in mostra durante la stagione appena conclusa con la maglia del Genoa.
Sul giovane prospetto italiano è ricaduto l’interesse di diversi club, ma i bianconeri hanno bruciato la concorrenza incontrando la volontà de calciatore.
Nella trattativa che porta Cambiaso a vestire la maglia dei 36 volte campioni d’Italia è coinvolto anche Dragusin. Il difensore dovrebbe trasferirsi al Genoa per trovare maggiori certezze e continuità, ma per il momento nutre dei dubbi.
Nel caso in cui il rumeno dovesse decidere di optare per un’altra destinazione, allora la Juventus potrebbe pensare di inserire un’altra contropartita nell’affare.
Juventus, su Cambiaso ci sono Salernitana e Bologna
Ad ogni modo, nonostante Cambiaso non abbia ancora svolto le visite mediche e firmato il contratto, la dirigenza juventina sta già valutando le possibili opzioni per il prossimo futuro.
L’idea a Torino è quella di girare l’esterno in prestito ad una squadra di Serie A, per poi richiamarlo alla base in vista della prossima stagione.
A tal proposito, ci sono alcune squadre della massima serie italiana che si sono dette molto interessate.
Insieme alla Salernitana, che come riportato pochi giorni fa avrebbe già chiesto alla Juventus di lavorare ad un trasferimento con prestito, si è aggiunto un altro club.
Stando a quanto riportato dalla redazione di tuttomercatoweb, il Bologna è attualmente nella lista delle papabili contendenti.
I rossoblu stanno per salutare Aaron Hickey, che raggiungerà l’Inghilterra per firmare con il Brentford. Cambiaso potrebbe rappresentare una validissima alternativa.
Sono attese maggior evoluzioni nei prossimi giorni, quando la Vecchia Signora ufficializzerà l’acquisto.

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Serie A
Juventus, rientro in gruppo per Bremer: la situazione
Juventus, sorride Spalletti. Il tecnico toscano potrà finalmente fare affidamento sul difensore toscano, dopo il lungo stop di inizio campionato

LUCIANO SPALLETTI AMAREGGIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, rientra Bremer
Gleison ha svolto la rifinitura con il gruppo. Reduce da un problema al menisco, il difensore brasiliano tornerà tra i convocati per la sfida europea contro il Pafos, o da quella successiva contro il Bologna. L’ultimo match del centrale risale al pareggio casalingo contro l’Atalanta. Allora c’era Tudor in panchina, che di lì a poco sarebbe ufficialmente entrato nella crisi decisiva per il suo esonero. Ora la sua prossima chance è con Spalletti in panchina, con l’obiettivo di tornare prepotentemente nella corsa allo Scudetto. E parlando proprio dell’allenatore, con l’ex Torino si potrebbe passare ufficialmente alla difesa a 4.
Serie A
Napoli, guarda chi si rivede: Big Rom torna in gruppo
Arrivano ottime notizie in casa Napoli alla vigilia dell’ostica trasferta in Portogallo contro il Benfica, valida per la sesta giornata di Champions League.
Tanti sorrisi in casa Napoli. Infatti, a Castel Volturno è arrivata una notizia molto positiva per i partenopei in vista dei tanti impegni tra campionato, Champions League e Supercoppa Italiana.

ROMELU LUKAKU PUNTA IL DITO IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Infatti, quest’oggi, come riportato da Sky Sport, è tornato ad allenarsi con il gruppo Romelu Lukaku. L’attaccante belga si trovata ai box dallo scorso 14 agosto, quando aveva riscontrato una lesione di alto grado del retto femorale della coscia sinistra. Quattro mesi sono passati e finalmente il conto alla rovescia per il suo ritorno in campo è sempre più vicino allo zero.
L’attaccante ex Roma ed Inter non prenderà parte alla trasferta di Champions League contro il Benfica. Il suo obbiettivo è quello di rientrare nella lista dei convocati per il match contro l’Udinese del prossimo weekend o per la Supercoppa a Riyadh.
ULTIM’ORA NAPOLI
Romelu #Lukaku è tornato ad allenarsi in gruppo: primo allenamento dopo l’infortunio del 14 agosto#SkySport #SkySerieA #SerieA
— skysport (@SkySport) December 9, 2025
Serie A
Doni: “Con Ranieri non ho mai avuto un rapporto. Totti? Un brasiliano mancato”
Doni, ex portiere della Roma, si è raccontato in un’intervista rilasciata per La Gazzetta dello Sport, dove ripercorre gli anni vissuti nella capitale
Doni, la Roma, Totti e Ranieri

Alexander Doni è stato il portiere dei capitolini dal 2005 al 2011, con 150 presenze tra i pali. Ora il brasiliano vive in Florida ed è a capo della “D32 Invest”. 32, come il numero che portava sulla schiena. L’azienda si occupa di case, palazzi e centri commerciali sul territorio statunitense, e nel frattempo Doni gira il mondo. Ma quando ritorna sul suo periodo in Italia, si illuminano gli occhi ed è il cuore a parlare.
“Dopo il calcio ho studiato tanto e ho aperto una serie di attività. Vivo in Florida dal 2017 ma giro in tutto il mondo. Ho anche un centro sportivo legato alla scuola calcio della Roma, una palestra, un’agenzia di gestione di atleti e tante attività nel settore immobiliare. Abbiamo costruito più di tremila case. In più, ho pure aperto un parco divertimenti con il mio ex compagno Fabio Simplicio”.
Si diceva che lo scorso anno è stato vicino a comprare il Brescia. Quanto c’è di vero? “Sì, la trattativa era stata avviata. Io facevo parte di un gruppo d’investimento e l’idea mi piaceva molto. Ma ci sono state un po’ di dinamiche interne che ci hanno portato a non concludere l’affare. Peccato”.
Avete in programma di acquistare altre società? “Con il fondo ho negoziato l’acquisizione di club in Portogallo, Brasile e Italia. Alcuni affari sono andati bene, speriamo ci sia occasione di farne altri in futuro. Magari proprio nel vostro paese…”.
Passiamo ai ricordi. Se nomino Roma le cambia lo sguardo. Ci ha lasciato il cuore? “La considero casa. Mi sono innamorato della città non appena ho visto il Colosseo. Poi la Roma, i tifosi, l’Olimpico. Un sogno”.
Spalletti la buttò dentro per la prima volta in un derby. Un battesimo di fuoco. “Era il 23 ottobre 2005, pareggiamo 1-1. Io non avevo mai giocato prima in campionato, fu incredibile esordire in una partita così. Avevo 26 anni, mi passò davanti tutto il percorso fatto fino a quel momento”.
Con Spalletti poi c’è stato un bel feeling. È stato il migliore mai avuto? “Si. Un genio. Luciano è una persona vera, diretta. Ti dice le cose in faccia. Poi era meglio non farlo arrabbiare, poteva pure prenderti a schiaffi. Quando urlava faceva tremare i muri di Trigoria…”.
Vi siete divertiti in quegli anni, però… “Eccome. Avevamo un super gruppo, composto da tanti brasiliani. Ci sentiamo ancora spesso, sono amicizie che ti porti per la vita. In spogliatoio ogni giorno ne succedeva una. Quanto abbiamo riso con Totti e De Rossi”.
Un aneddoto col capitano? “Francesco era un fenomeno, in campo e fuori. Era sufficiente uno sguardo per infonderci sicurezza. È un brasiliano mancato, ha colpi che ho visto fare solo a Ronaldinho e Kakà, con cui ho giocato in nazionale. Poi, però, uscivamo ed era uno show continuo. Una sera offrì mille euro a un cameriere per passare vicino ai tavoli, saltare in piscina in mutande e urlare come Tarzan battendosi il petto. Ancora mi viene da ridere se ci penso”.
Dal punto di vista personale, invece, a Roma ha subito un ambiente particolare… “È una piazza stupenda, che ha però spigolature e difetti. Per esempio, le radio. Negli anni ho sentito tante cose non vere su di me: dicevano che causavo problemi in spogliatoio, che volevo andare via, che non ero un professionista serio. Tutte cazzate. Per fortuna potevo contare su un gruppo squadra stupendo che mi ha sempre sostenuto. Lo disse anche De Rossi in un’intervista. Chiese di smetterla di inventarsi storie false…”.
Anche su Ranieri se ne sono lette tante… “Preferisco non parlarne, non ho tanto da dire. Per me quella fu una stagione complicata, giocai poco. Io e il mister, però, non abbiamo mai avuto rapporto”.
Le fece pagare l’aver accettato una convocazione in nazionale, quando secondo lui sarebbe dovuto restare a Trigoria per curarsi? “Io stavo bene e non mi sentivo di rinunciare alla chiamata della nazionale: in estate c’era il Mondiale. Sono tornato e nessuno mi ha più considerato. Facevo il quarto portiere, mi allenavo a parte. Non mi è stata mai data una spiegazione”.
È vero che fu vicino alla Juventus? “Sì, due volte. Una dopo il primo anno in Italia, un’altra dopo la mia esperienza al Liverpool. I bianconeri cercavano un vice Buffon, sarei lì andato a giocarmi il posto. Nel 2006 mi voleva anche il Barcellona di Eto’o e Messi. Ero uno dei portieri del Brasile, ci sta che mi cercassero le grandi europee. Io, però, volevo giocare sempre e a Roma stavo davvero bene”.
Le capita di tornare? “Meno di quanto vorrei. Mio fratello Joao vive lì e anche mia sorella. Tornerei per mangiare una carbonara fatta come si deve. Sono legatissimo alla città e alla gente, ho ricordi fantastici”.
Che rapporto ha col calcio oggi? Lei fu costretto a smettere per un problema al cuore. “Con il passare del tempo è cambiato. Io sono stato costretto a smettere per un problema al cuore: arresto cardiaco e ho rischiato la vita. Poi ho ripreso a giocare col Botafogo nel 2014, ma dopo una stagione mi sono dovuto fermare di nuovo. È stato terribile. Ricordo che per un po’ di tempo avevo proprio il rifiuto: non guardavo nessuna partita, anzi appena vedevo il calcio in tv cambiavo canale. Oggi non seguo tanto, ma sarò sempre un tifoso giallorosso”.
Tornerebbe nel calcio? “Nella vita mai dire mai. Magari lo farò da investitore, chi lo sa…”. Questa l’intervista di Doni a La Gazzetta dello Sport
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