Serie A
Inter-Milan, ovvero Chivu vs Allegri. Chi la spunterà?
Inter-Milan, una partita carica di aspettative e due tecnici che stanno lavorando duramente per ridare linfa alle proprie squadre.
È tempo di derby, di quello dove la benedizione arriva nientemeno che dalla madonnina che sovrasta il Duomo. Inter-Milan è uno degli eventi più attesi in Serie A.
Carico di tensione agonistica, di sana (si spera) competizione tra concittadini, oltre che scontro tra due squadre che – tra alti e bassi – hanno sempre occupato la parte alta della classifica e sono tra le più blasonate nel nostro campionato.
Quest’anno sarà un derby all’insegna della novità anche in panchina: tra Cristian Chivu, subentrato a Simone Inzaghi e Massimiliano Allegri, che ha sostituito Sérgio Conceição.

MASSIMILIANO ALLEGRI E CRISTIAN CHIVU INDICANO IL SEGNO TRE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inter-Milan, similitudini e differenze tra i due allenatori
Chivu si sta dimostrando molto bravo ad empatizzare con i suoi giocatori e a creare un clima di sana competizione competizione in modo da far esplodere le varie individualità ma – almeno fino ad ora – non è riuscito a centrare completamente la prova degli scontri contro le big. Già perse le gare contro il Napoli e Juventus ma vinta quella contro la Roma (anche se con una certa fatica!).
Questo match sarà il primo derby della stagione e può essere già considerato, visti i risultati dei nerazzurri negli incontri “di peso” in campionato, come una sorta di cartina tornasole per stabilire se il gruppo interista ha la giusta attitudine in campo oppure no.
Infatti, vincere il derby indicherebbe che – forse – il gruppo nerazzurro è sulla strada giusta per macinare punti sia contro le piccole che contro le grandi squadre (anche a livello di gestione dello stress) e, quindi, indicare uno stato mentale adatto an che per continuare in Champions League.
Lato Milan, invece, Massimiliano Allegri è chiamato ad usare la sua superiorità a livello di esperienza per far risuonare l’eco della parola Milan che – nel gruppo – si è un po’ smarrita dopo la fallimentare esperienza dei due portoghesi suoi predecessori. Insomma, anche qui una situazione non semplice da gestire.
Se si volesse confrontare i due tecnici, l’empatia è certamente una carta che li accomuna – seppur in modo differente in relazione ai due caratteri – ed entrambi sono stati scelti (e sembrerebbero saper fare molto bene) proprio questo: ricostruire la parte emotiva per far esplodere le qualità tecniche dei loro giocatori.
La differenza tra i due potrebbe essere, banalmente, sintetizzata in un diverso concetto di gioco: per Allegri più semplice che metta in prima battuta le peculiarità individuali dei singoli giocatori potenziando il comparto difensivo troppo allo sbando e dall’altro lato, per Chivu, un’Inter più aggressiva e che capitalizzi il più possibile anche a discapito di uno stile di gioco meno fraseggiato come quello del suo predecessore.
Insomma, due allenatori “moderni”, diversi ma che – se riusciranno – potranno fare davvero molto bene nelle loro rispettive squadre e, di conseguenza, trasformare il derby in un evento ancora più spettacolare.
Serie A
Bologna, contro la Lazio chance per il grande ex?
Ciro Immobile, attaccante del Bologna, torna a Roma per affrontare la sua grande ex squadra, la Lazio. Italiano potrebbe puntare su di lui all’Olimpico?
Dopo il passo falso contro la Cremonese, il Bologna ha ripreso subito il cammino eliminando in rimonta dalla Coppa Italia il Parma. Nel weekend la squadra rossoblù avrà davanti a se una trasferta complicata come quella dell’Olimpico contro la Lazio di Sarri. Il match è in programma domenica alle 18.00.
Una gara dal sapore speciale in particolare per un giocatore della squadra di Vincenzo Italiano, Ciro Immobile. L’esperto attaccante italiano affronta per la prima volta dal suo ritorno in Serie A la squadra biancoceleste, di cui è stato capitano e punto di riferimento per molti anni. 9 anni passati nella Capitale, dove Immobile ha totalizzato oltre 200 gol, vincendo per 3 volte il titolo da capocannoniere, eguagliando il record di gol di Higuain a quota 36 reti nel 2020.
Immobile, l’accoglienza del pubblico laziale

CIRO IMMOBILE E GIANLUCA MANCINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Tornato in Italia dopo un solo anno di permanenza al Besiktas, l’avventura di Immobile al Bologna è iniziata in salita. Mandato in campo da titolare alla prima stagionale, proprio all’Olimpico contro la Roma, l’attaccante ha dovuto lasciare terreno di gioco a causa di un grave stiramento; rimasto ai box per oltre 3 mesi, Immobile è tornato in campo per la prima volta dall’infortunio proprio contro il Parma in Coppa Italia.
Difficilmente Italiano si affiderà ad Immobile dal primo minuto, più probabile un suo impiego a gara in corso a seconda dell’andamento della gara. Quel che è certo sarà il tributo e l’accoglienza che avrà il pubblico laziale per il grande bomber che ha segnato un era. L’addio di Immobile alla Lazio ai tempi fu improvviso, e non permise all’Olimpico di salutare come meritava l’attaccante di Torre Annunziata.
Domenica sarà l’occasione giusta per i tifosi biancocelesti di dimostrare, anche se da avversario, il loro affetto per Immobile.
Serie A
Napoli, Conte pensa a una soluzione a sorpresa per sostituire Lobotka
Il Napoli prepara la sfida alla Juventus senza Lobotka: Conte valuta soluzioni d’emergenza e una possibile sorpresa per la mediana.
Dopo il passaggio del turno in Coppa Italia al batticuore, il Napoli è già concentrato sul big match contro la Juventus. Una sfida complicata, resa ancora più difficile dall’assenza di Stanislav Lobotka, fermato da un risentimento muscolare. Lo stop dello slovacco peggiora notevolmente la situazione di un reparto già ridotto all’osso, viste le assenze contemporanee di De Bruyne, Anguissa e Gilmour.
Conte, di fatto, può contare solo su McTominay, Elmas e Vergara, con quest’ultimo è stato provato in mediana soltanto nella sfida contro il Cagliari. Visto il calendario fitto tra campionato, Champions e Supercoppa, il tecnico sta iniziando a pensare anche a un’altra soluzione per alternare gli uomini senza rischiare nuovi stop. Da qui nasce l’idea Marianucci.

LA GRINTA DI ANTONIO CONTE CHE INDICA IL SEGNO DUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Marianucci in mediana?
Marianucci, classe 2004, quest’anno si è visto solo una volta, nella sconfitta interna contro il Milan. Nonostante l’errore che portò al vantaggio rossonero, il giovane difensore reagì con grande forza mentale, continuando a giocare con personalità. È un aspetto che a Conte non è passato inosservato, così come le sue caratteristiche: fisicità, muscoli, buona impostazione e la capacità di giocare davanti alla difesa, ruolo ricoperto anche ai tempi dell’Empoli.
Il tecnico starebbe quindi valutando l’idea di sfruttarlo in mediana come alternativa durante le prossime settimane. Contro la Juventus, però, è più probabile che Conte scelga l’esperienza e l’affidabilità di Elmas, che ha già giocato in quel ruolo con buoni risultati contro il Como.
Di certo, con un centrocampo così rimaneggiato, il Napoli dovrà trovare nuove soluzioni e arrangiarsi come può: in attesa dei rientri, ogni opzione diventa preziosa per non perdere equilibrio nelle prossime sfide.
Serie A
Savicevic bacchetta Adzic “Non ha seguito il mio consiglio: avrebbe dovuto lasciare la Juventus”
Dejan Savicevic esprime le sue preoccupazioni per Adzic e il futuro della Juventus, mentre elogia il Milan di Massimiliano Allegri.
Le parole di Savicevic su Adzic e la Juventus
Dejan Savicevic, ex calciatore di fama mondiale, ha recentemente espresso la sua preoccupazione riguardo alla situazione attuale di Adzic. Secondo Savicevic, Adzic sta attraversando un momento difficile alla Juventus, poiché non ha seguito il consiglio di trasferirsi in prestito durante l’estate. L’ex calciatore teme che la mancanza di spazio nella squadra possa portare Adzic a perdere l’opportunità di crescita, compromettendo così il suo futuro professionale.
Il Milan di Allegri e le prospettive per lo Scudetto
Oltre a discutere della situazione di Adzic, Savicevic ha elogiato il Milan guidato da Massimiliano Allegri. Secondo lui, la squadra rossonera ha tutte le carte in regola per lottare per lo Scudetto, ma manca una prima punta di qualità per completare l’organico. Le parole di Savicevic mettono in evidenza la competitività del Milan in questa stagione e suggeriscono che con qualche aggiustamento, la squadra potrebbe davvero ambire al titolo.
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Fonte: l’account X di Schira
Dejan #Savicevic: “ #Adzic sta attraversando un brutto periodo. Non mi ha ascoltato: in estate doveva andare via dalla #Juve in prestito. Ha poco spazio e ho paura che si perda. Il #Milan di #Allegri mi piace molto: lotterà per lo Scudetto, ma manca una prima punta di qualità”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 5, 2025
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