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Inter- Hellas Verona, Fabbri e Nasca fermati

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inter - Simone Inzaghi
Inter – Hellas Verona: Sean Sogliano, direttore sportivo dell’Hellas Verona, ha usato toni durissimi per commentare l’arbitraggio della gara di ieri contro l’Inter, vinta dai nerazzurri anche grazie a un gol irregolare di Davide Frattesi.
Le parole del ds :
“C’è stata una grande mancanza di rispetto nei nostri confronti, non è un errore ma una mancanza di rispetto verso di noi e i nostri tifosi. È assurdo quanto successo, perché se parliamo di VR non è concepibile non annullare un gol per una gomitata su un nostro giocatore”.
A parte le parole di Sogliano, ma Arbitro e VAR saranno fermati.
La prestazione di Michael Fabbri e Luigi Nasca sembra esser stata effettivamente giudicata in maniera molto negativa dai vertici dell’AIA.
Fabbri, che in settimana aveva sostituito Piccinini, inizialmente designato per il match di San Siro, sarà fermato per un periodo di tempo.
Nasca, che sempre al VAR ha sulla coscienza il precedente di Juventus-Bologna, ripartirà dai monitor della Serie B.
La gara è stata piena di episodi, alcuni dubbi e alcuni di ben più facile lettura. 
Tutti gli episodi da moviola di Inter – Hellas Verona
49′ – Gol annullato all’Inter – Già in vantaggio, Lautaro fa il 2-0.
La rete è però viziata dalla posizione di fuorigioco di Francesco Acerbi, che sul traversone di Mkhitaryan aveva fatto sponda per il centravanti argentino.

75′ – Gol dell’Hellas Verona – La rete del momentaneo pari, firmata da Thomas Henry, nasce da un recupero del pallone di Magnani su Arnautovic.

Timide proteste nerazzurre e resta qualche dubbio sul metro di giudizio di Fabbri, che pochi minuti dopo ferma una ripartenza dell’Inter per un contrasto molto simile, ma la decisione pare corretta.

90’+3 – Gol dell’Inter – L’azione che ha mandato su tutte le furie Sogliano. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Duda e Bastoni si trattengono a vicenda: ad avere la meglio è il difensore interista, che però vince il duello con una sgomitata fin troppo energica e a palla lontana.

L’azione prosegue, Bastoni colpisce la traversa e poi la sfera arriva a Darmian che tenta il tiro: sulla respinta di Montipò si avventa Frattesi.

Fabbri era in posizione per vedere il contatto Duda-Bastoni, ma avrebbe comunque potuto e dovuto essere richiamato al monitor: la rete andava annullata.

Espulso Lazovic per proteste: difficile sapere cosa l’esterno abbia detto all’arbitro.

90’+7 – Rigore per l’Hellas Verona – Zero dubbi sulla concessione: Darmian contende in maniera fallosa a Magnani un pallone lanciato in area su calcio d’angolo

Anche questa azione era stata “persa” da Fabbri, che però in questo caso è stato richiamato al monitor dopo che l’azione era proseguita e l’Inter aveva sfiorato, sul ribaltamento di fronte, la rete del 3-1.

90’+10 – L’errore di Henry. Però Sommer… – Dal dischetto si presenta il centravanti, che spiazza il portiere svizzero ma colpisce il palo. Dei fermo immagine successivi alla partita evidenziano come i piedi di Sommer siano oltre la linea di porta al momento della battuta.

Il rigore andava ripetuto? Più no che sì, ma è difficile dare un responso definitivo: il regolamento prevede la ripetizione solo se l’infrazione del portiere “ha avuto chiaramente un impatto sul calciatore” che ha tirato il penalty.

Inter

Players of Inter Milan celebrate after scoring against Juventus F.C. during the 2019 International Champions Cup football tournament in Nanjing city, east China’s Jiangsu province, 24 July 2019.
Juventus beat arch rivals Inter Milan through a thrilling penalty shootout to go 5-4 on aggregate in the International Champions Cup here on Wednesday after they played out a 1-1 draw in regular time.

Fondatore e Direttore Editoriale della testata giornalistica Calciostyle.it. Nato a Roma, classe 1981.

Serie A

Roma, Gasperini: “Infortuni? E’ quello che temevamo, giocheremo 9 partite in un mese. Hermoso? Ancora in dubbio”

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Gasperini in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Genoa: le parole del tecnico giallorosso prima del posticipo del lunedì sera.

Gian Piero Gasperini è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del posticipo del lunedì sera tra Roma e Genoa in programma all’Olimpico.

Di seguito, le parole dell’allenatore della Roma.

La conferenza stampa di Gasperini

Come è andata la settimana di lavoro?
«Abbiamo potuto lavorare, pur con qualche situazione influenzale in giro che circola in questo momento. Per il resto siamo quelli lì. La difficoltà più grande resta quella legata a Hermoso, che dobbiamo ancora valutare per domani. Ha questa forma di pubalgia, diciamo così, e dobbiamo capire se potrà giocare o meno».

Un suo ricordo delle avventure al Genoa? Un commento su Frendrup?
«Il Genoa ha sempre le sue file di giovani e di giocatori importanti. Fa parte della natura di questa società valorizzare qualche elemento e poi venderlo. Anche quest’anno c’è sicuramente qualche ottimo giovane che sta facendo bene.

La mia esperienza è stata molto lunga, in due circostanze, due cicli: uno di quindici anni e uno di tre. In totale sono stati otto anni bellissimi. Per me Genova è comunque un pezzo importante dei ricordi della mia vita.

Siamo arrivati in Serie B con una squadra che veniva dalla Serie C e in due anni siamo andati in Europa. Ho avuto un grandissimo rapporto con un presidente particolare. La seconda volta che sono tornato la società era in difficoltà e siamo riusciti a tornare in Europa al secondo anno.

C’è un grande legame con una tifoseria molto appassionata, molto calda, molto presente, che soprattutto nelle partite in casa dà un valore aggiunto. È una bella piazza per fare calcio».

L’infortunio di Pellegrini accelera i tempi del mercato?
«Non lo so, è un giocatore sul quale ha fatto bene. Abbiamo contato parecchie occasioni nelle ultime partite: ha avuto un po’ di calo, però ha fatto davvero delle prestazioni importanti. Adesso purtroppo succedono questi infortuni.

È quello che temevamo: entrare in una fase molto intensa, con nove partite in un mese. A cominciare da domani fino al 29 gennaio giocheremo nove partite, tutte molto importanti.

È chiaro che tra i due giocatori impegnati in Coppa d’Africa, Dovbyk, Pellegrini, Bailey, Hermoso, è un momento in cui bisogna stringere molto e ottenere il massimo e il meglio da tutti».

Dybala può tornare sulla trequarti? Lei lo vede come falso nove?
«Era una grande convinzione, ma non è facile, perché quando ha qualche difficoltà fisica, come purtroppo abbiamo riscontrato in questo periodo, giocare da trequartista diventa ancora più complicato.

Ho sempre sperato e contato su di lui, perché con lui in quella posizione il valore della squadra aumenta e l’attacco ne beneficia.

Purtroppo abbiamo avuto un buon periodo, poi c’è stata un’altra ricaduta e ora siamo magari in una condizione non ottimale. Continuo però a insistere su di lui perché mi rendo conto che ha delle qualità che, se riuscissimo a portarlo a una condizione migliore, secondo me ci possono dare un ulteriore vantaggio».

C’è un limite nell’atteggiamento della squadra?
«Se c’è un aspetto in cui la Roma non ha nulla da invidiare a nessuno, anzi forse ha anche qualcosa in più, è proprio quello. Quindi non è assolutamente un problema.

Anche la partita con la Juventus lo ha dimostrato, sia nel primo tempo sia nel finale di gara, quando la squadra ha comunque provato a recuperare il risultato. A livello di atteggiamento e di comportamento, fino adesso, la Roma è sempre stata al top».

Sceglierà ancora tutta la vita Dybala a Ferguson? Avete chiarito con l’irlandese?
«Dybala? Parliamo di un giocatore di altissimo livello, e la discussione era su di lui. La scelta di Dybala e non di Ferguson nasce dal fatto che Dybala è un giocatore di qualità superiore.

Quando sta bene, chiaramente il primo obiettivo è portarlo a stare bene e trovare l’assetto migliore. Non è un confronto diretto con Ferguson: diventa difficile trovare un altro giocatore di questa qualità.

Se Ferguson vuole fare un passo in avanti, considerando che ha 21 anni ed è giovanissimo, non deve metterla tanto sul piano tecnico, dove il confronto è improponibile, ma su quello della volontà, della fame, della voglia di arrivare, di capire dove si trova e magari di prendersi il posto con queste armi, che sono più congeniali rispetto a quelle di Dybala.

Per il resto, il mercato partirà il 3 e si vedrà. Domani dobbiamo giocare contro il Genoa, una partita tosta».

Cosa ha dato De Rossi al Genoa?
«Il coraggio. È una grande dote, una grande dote per gli allenatori e una grande dote in generale in tutti i settori. È una squadra che ha recuperato anche uno svantaggio, come il 3-3 di Cagliari, ha fatto 2-2 con la Fiorentina e ha giocato una partita di grande coraggio con l’Atalanta, restando in dieci dopo cinque minuti per tutta la gara.

Detto questo, credo anche che, nonostante una classifica che per il Genoa è effettivamente difficile, domani noi dovremo davvero raschiare il barile per trovare e mettere in campo le migliori risorse per vincere la partita, perché abbiamo assoluta necessità di vincere, soprattutto in questo momento».

Il mercato condiziona le scelte di campo?
«Sbagliare formazione no, dato che siamo giusti, però è vero che il mercato condiziona, condiziona tutti. Non è rispettoso per quelli che stanno dando tutto per questa squadra, ma condiziona perché non c’è solo la squadra dell’allenatore: c’è tutto un mondo intorno ai giocatori che li influenza.

Si parla più di mercato che delle partite e questa non è una cosa che ci fa piacere».

Soulé e Dybala insieme dall’inizio hanno fatto un gol ogni 150 minuti
«In questa squadra il vero punto fermo fino ad adesso è stato solo uno. Poi ha giocato molto Pellegrini, mentre gli altri si sono un po’ divisi il minutaggio: Dybala, Dovbyk, Ferguson, Baldanzi ed El Shaarawy.

L’attacco ha prodotto meno gol di quelli che sarebbero necessari ed è un punto critico, ma non da una sola partita: dall’inizio della preparazione. Abbiamo perso Shomurodov e Saelemaekers, sono arrivati Bailey e Ferguson. Bailey è stato penalizzato dagli infortuni, Ferguson ha dato il suo contributo.

Resta una squadra che aveva già qualche problema e che col tempo li ha accentuati. Devo però dire che sono stati bravissimi tutti a riuscire a portare la Roma così in alto e a mantenerla fino ad adesso in una posizione di classifica importante. Abbiamo tutta l’intenzione di continuare così. Quello che succederà, se succederà qualcosa, lo vedremo

Non ho mai creduto molto al mercato di gennaio, perchè anche quando arriva un giocatore serve tempo per inserirlo. Io conto fortemente su quelli che ci sono”.

Pisilli? Lo vedrebbe bene al Genoa, magari in prestito?
«Molto, molto interessante. Molto bravo anche nell’immediato, non solo in prospettiva. Ha trovato poco spazio nella Roma grazie alle prestazioni di Cristante, Koné ed El Aynaoui. Io ho molta considerazione di Pisilli.

Forse, come per tutti i giovani, sarebbe meglio giocare di più. Se uno può farlo nella Roma, ne sarei contento e me lo auguro per lui. In questo momento però non c’è spazio, diciamo, con tre centrocampisti. Quindi non è assolutamente proponibile un suo allontanamento».

 

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Serie A

Cremonese-Napoli, le formazioni ufficiali

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Alle 15:00 avrà in inizio la sfida tra CremoneseNapoli. Scopriamo quali sono le scelte ufficiali di formazione di Davide Nicola e Antonio Conte.

La squadra di casa è reduce da un buon pareggio guadagnato in trasferta contro la Lazio e vuole confermarsi come una squadra in grado di mettere in difficoltà le big del campionato. Dall’altra parte il Napoli è tornato da Riyad con una Supercoppa in più e deve utilizzare l’entusiasmo della vittoria per ricominciare l’inseguimento all’Inter. Scopriamo dunque le due formazioni ufficiali che si affronteranno questo pomeriggio.

Cremonese-Napoli, le formazioni ufficiali

Cremonese (4-4-2):Audero; Terracciano, Baschirotto, Bianchetti, Pezzella; Barbieri, Grassi, Payero, Zerbin; Sanabria, Vardy

Napoli (3-4-2-1): Milinković-Savić; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus; Politano, Lobotka, McTominay, Spinazzola; Neres, Elmas; Højlund

Cremonese-Napoli

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Serie A

Juventus, la priorità è il rinnovo di Yildiz

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Yildiz

La Juventus punta tutto su Kenan Yildiz per il futuro: in corso le trattative per il rinnovo del contratto del talento fino al 2030 o 2031.

L’importanza di Kenan Yildiz per la Juventus

La Juventus ha messo in cima alle sue priorità il rinnovo del contratto di Kenan Yildiz. Le trattative sono attualmente in corso per prolungare l’accordo fino al 2030 o 2031. Il giovane talento, che ha attirato l’interesse di diversi top club europei negli ultimi mesi, è considerato incedibile dalla dirigenza bianconera. L’obiettivo è quello di blindarlo con un aumento dello stipendio che potrebbe arrivare a 6 milioni di euro all’anno.

Nonostante le avances di altre squadre, la Juve è determinata a mantenere Yildiz tra le sue fila, vedendo in lui un pilastro per il futuro. Questa mossa dimostra la fiducia del club nelle capacità del giocatore e la volontà di costruire un progetto vincente attorno a lui.

Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.

Fonte: l’account X di Schira

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