Serie A
Il Torino doma il Milan, Juric e Cairo esultano
Il Torino con una grande prova batte il Milan per 2-1 nel posticipo della domenica sera del dodicesimo turno.
Si ferma la striscia di indennità da sconfitte esterne per il Milan di Pioli, l’ultima era arrivata nello scorso campionato al Franchi quando la Fiorentina s’impose per 4-3.
Il Torino con un’ottima prova mette sotto i rossoneri con due gol nel primo tempo nel giro di un paio di minuti: prima Djidji e poi Miranchuk castigano Tatarusanu. Non basta nella ripresa il discusso gol di Messias a pareggiare i conti per i ragazzi di Pioli.
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Torino, le parole di Juric e Cairo nel dopo gara
Nel dopo gara c’è stata grande soddisfazione nell’ambiente granata, la vittoria ha permesso a Juric di sbollire velocemente la rabbia per il contestato gol di Messias, che pareva viziato da un fallo dell’attaccante brasiliano su Bongiorno, tanto che il tecnico croato è stato espulso per le continue lamentele.
Queste le parole del tecnico: “Con la vittoria la rabbia è sbollita prima… Ho visto il filmato e mi è sembrato avesse tirato giù Buongiorno, vedendo adesso le immagini il fallo non mi sembra così evidente. Però, insulti zero, nemmeno parolacce. Mi sembrava fallo netto: dopo l’Inter l’anno scorso sto attento alle loro spiegazioni, quella mi sembra ancora inspiegabile…Protesto, ma senza passare il limite. Ci vuole anche comprensione da parte loro perché sbagliano e devono capire i momenti”.
Sulla gara: “Noi abbiamo mostrato in campo voglia e determinazione, di portare dalla nostra parte gli episodi. A volte devo essere più lucido, le ambizioni a volte ti spingono a chiedere di più. Passeremo di nuovo momenti meno belli, noi dovremo mantenere la concentrazione e restare vicini ai ragazzi, lavorando bene e senza porsi obiettivi”.
In zona mista è intervenuto anche il Presidente Cairo, queste le parole raccolte da tuttomercatoweb.com: “Abbiamo vinto, quindi va bene. Ho visto una buona partita, il Milan è partito forte i primi 10-15 minuti, ma poi credo che abbiamo fatto noi la partita fino a quel gol incredibile che avete visto tutti. La spinta c’era, però dai, bene”.
Serie A
Serie A, gli anticipi e posticipi della 34esima giornata
Serie A, sono stati annunciati gli anticipi e i posticipi di tutte le partite della prossima giornata di campionato, la numero 34: ecco il calendario.
La Lega Serie A ha annunciato tutte le date della prossima giornata: in particolare, la partita Inter-Torino è stata spostata per consentire i festeggiamenti per lo scudetto dei nerazzurri.
Di seguito il calendario aggiornato, completo di programmazione televisiva:
Venerdì 26/04/2024 ore 20.45 Frosinone-Salernitana (DAZN/Sky)
Sabato 27/04/2024 ore 15.00 Lecce-Monza (DAZN)
Sabato 27/04/2024 ore 18.00 Juventus-Milan (DAZN)
Sabato 27/04/2024 ore 20.45 Lazio-Hellas Verona (DAZN/SKY)
Domenica 28/04/2024 ore 12.30 Inter-Torino (DAZN)
Domenica 28/04/2024 Domenica 15.00 Bologna-Udinese (DAZN)
Domenica 28/04/2024 ore 18.00 Atalanta-Empoli (DAZN)
Domenica 28/04/2024 ore 18.00 Napoli-Roma (DAZN/Sky)
Domenica 28/04/2024 ore 20.45 Fiorentina-Sassuolo (DAZN)
Lunedì 29/04/2024 ore 20.45 Genoa-Cagliari (DAZN)
Serie A
Rassegna stampa: i quotidiani del 25 aprile
Rassegna stampa, le prime pagine dei quotidiani sportivi: l’Atalanta batte la Fiorentina e raggiunge la Juventus in Finale di Coppa Italia.
Serie A
Inter, Marotta domina la classifica dei dirigenti
L’Inter ha vinto la sua seconda stella proprio nel derby di Milano
La conquista del tricolore è un misto tra preparazione, programmazione ed attuazione. I giocatori in campo sono solo l’ultimo riflesso che va considerato perchè dietro c’è un lavoro enorme che proietta una società in testa alla classifica del campionato. Il successo non è scontato ma senza un lavoro certosino difficilmente si raggiungono certi traguardi. Dal 2010 ad oggi c’è un dirigente che sta facendo scuola a molti – se non a tutti – e che ha portato le sue squadre al trionfo in maniera incredibile. In quattordici anni è riuscito a conquistare ben dieci scudetti dietro le scrivanie di Juventus ed Inter. Il classe 1957 ha strappato lo scettro a Branca che vinse il titolo proprio con l’Inter nel 2010.
Nel 2019 e nel 2020 è stata la volta di Paratici che ha costruito una Vecchia Signora di livello dando continuità al lavoro di Marotta che l’anno successivo portò al trionfo il Biscione. Neanche il tempo di festeggiare che Paolo Maldini riuscì nell’impresa di portare alla vittoria il Milan. Giuntoli del Napoli, nella passata stagione, ha stupito tutti quanti tanto che i bianconeri lo hanno voluto nelle loro fila. In Italia, però, ad oggi c’è un dirigente che riesce a migliorare qualsiasi squadra e vincere dieci campionati non è affare da poco.
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