Serie A
Il Como sfiora il colpaccio Champions, ma un super Milinkovic tiene lo 0-0
Il Como sfiora il colpo-Champions a Napoli, ma un super Milinkovic mantiene il big match a reti bianche: Conte “ringrazia” l’ex pupillo di Morata.
Continua l’annata maledetta di Alvaro Morata in quel ramo del lago di Como. Il centravanti spagnolo avrebbe potuto cancellare, con un colpo di spugna, un inizio di stagione non allineato con il ruolo da star che i lariani gli avevano cucito addosso. Eppure quel vestito continua a stargli strettissimo, come certificato dal pessimo rigore sprecato alle idi della prima frazione.
Napoli-Como 0-0, il recap del match
L’iberico si presenta sul dischetto al posto di Nico Paz. Stati di forma (fisica e mentale) completamente diversi, ma il diktat di Fabregas è chiaro: il nazionale spagnolo deve sbloccarsi. Convinzione certificata dalla scelta di schierarlo nuovamente titolare, in una gara dal sapore di crocevia per le ambizioni comasche, nonostante Douvikas (in gol nell’infrasettimanale contro il Parma) goda di una miglior condizione.
L’ex Milan (fra le altre) continua a essere il centravanti ideale per come il tecnico catalano interpreta il calcio, a maggior ragione ora che è tornato a disposizione il suo connazionale Diao: unico degli avanti del Como a non pretendere sempre e comunque il pallone sui piedi. E infatti Morata, e con lui tutto il Como, disputa una buona partita al Maradona, confermando la propria solidità e facendosi preferire ai campioni in carica per larghi tratti di partita.
La cattiva notizia per Fabregas sono i due punti tirati nel cestino, che avrebbero corroborato le oramai più che legittime ambizioni Champions degli ospiti, ma la buona è proprio la condizione fisica dell’ex Betis: assaltatore designato dell’area di rigore. A lui il compito di sublimare il lavoro corale della squadra, andando a definire l’azione negli ultimi 16-20 metri con i suoi tempi d’inserimento: caratteristiche uniche nella rosa lariana.
Di converso Conte incassa il rientro di Lobotka, sebbene solo per qualche scampo di partita a ridosso dell’injury-time, ma perde per infortunio Gilmour e Spinazzola. Non il massimo a pochi giorni da un must-win-game come quello di martedì contro l’Eintracht. Anche perché il tecnico salentino di alternative per la regia non ne ha tantissime. In totale emergenza si è dovuto adattare Elmas, una scelta che ha “costretto” Anguissa a fare quasi da body guard al macedone: privando il Napoli della sua esuberanza fisica in fase di proposizione.
La buona notizia per i partenopei è il punto guadagnato (solo la Roma potrebbe superarli, ma alla difficile condizione di espugnare la San Siro rossonera) e l’ennesima risposta data da Milinkovic-Savic. Il serbo è una garanzia e non solo dagli undici metri, dove ha parato sei degli ultimi dieci rigori che ha dovuto affrontare fra Torino e Napoli, ma anche fra i pali. Ormai definitivamente superato Meret nelle gerarchie, l’ex estremo difensore granata si gode il rientro di Rrahmani. Il leader kosovaro è tornato a dirigere la retroguardia azzurra come il più abile dei direttori d’orchestra, come se quei due mesi not on the pitch non fossero mai esistiti.

Serie A
Como, Fàbregas: “Mancini? Con lui normale chiacchierata. Diao? Dolore al flessore”
Il tecnico del Como, Cesc Fàbregas, ha avuto modo di esprimersi sulla sconfitta per 1-0 contro la Roma. Ecco le parole dell’allenatore.

NICO PAZ E MILE SVILAR ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Como, le parole di Fàbregas
“Ho visto una squadra fisica, che noi non abbiamo. Quando si gioca così, o si gioca a calcio e si mette la palla a terra per giocare o è difficile. Sono orgoglioso di giocare, penso che sia un gollino. Ma complimenti alla Roma, hanno un giocatore fortissimo come Soulé, grandissimo giocatore del futuro. Godiamocelo in Italia, sarà di altissimo livello e ha fatto la differenza”.
Nico Paz dove deve migliorare?
“Sì, è stato 3 giorni con la febbre, lo abbiamo forzato e non abbiamo tanta gente a disposizione. Sono partite però dove o vai subito in porta oppure no: chi vince più duelli normalmente questa partita la vince. Oggi loro ne hanno vinti di più, il calcio italiano è la lega dove si gioca meno, perché ci sono tanti duelli e falli. Oggi l’arbitro ha lasciato andare giustamente un po’ di più e qui possiamo migliorare”.
Addai si è infortunato sull’azione del gol di Wesley…
“No, penso che lui si sia infortunato in quella stessa giocata. La sto vedendo ora più chiaramente, è difficile per un giocatore, deve avere un’onestà estrema. Il 99.9% non butterebbe palla fuori, è giusto che continuino. Dal VAR non ci si aspettava niente”.
Che tipo di atteggiamento si aspetta dal CT del Senegal quando deve partire per la Coppa d’Africa? E come sta Diao?
“Si è fatto male al flessore facendo quella cavalcata in porta. lo parlo nel post-partita e spesso noi allenatori non possiamo essere troppo sinceri, io provo a parlare con passione e sono un grande fan della Nazionale. Spero che tutti ci vadano. lo ho chiesto per favore un po’ di senso, di non portarlo perché in 8 mesi ha fatto 3 partite, mezze e mezze. È tornato adesso e succede anche oggi l’infortunio. Se va via, noi paghiamo gli stipendi e ci ritroviamo un giocatore fuori. La risposta del CT? Che se non va con loro, non andrà al Mondiale. Ed è stato spiacevole. Se il giocatore gioca con paura a 20 anni e una carriera davanti si sbaglia”.
Era un po’ nervoso, indispettito a un certo punto della partita. Poi a fine partita è andato a parlare direttamente con Gianluca Mancini. Ci può dire cosa vi siete detti e cosa l’ha fatta arrabbiare?
“No, va bene, dai, non è un problema. Provo sempre a parlare con rispetto e attenzione. È stata una chiacchierata onesta, lui mi ha detto la sua, io la mia. Dal mio punto di vista, lo so che c’è la furbizia, lo so che c’è l’esperienza. Tutti vogliamo vincere nel calcio. Gli ho detto: guarda che quello li ha 20 anni e stai provando a fare quello, lui sicuramente ti guarda e ti vuole imparare. Magari oggi va a casa pensando che si aspettava un po’ di più a livello di atteggiamento, a livello di parole dentro il campo, di provocazioni. È stata una chiacchierata normalissima di calcio che alcune volte va bene per me e va bene per lui.”
Serie A
Roma, Gasperini: “Da Scudetto? No, ma i ragazzi danno l’anima”
Il tecnico della Roma, Gian Piero Gasperini, ha avuto modo di esprimersi sulla partita vinta 1-0 contro il Como. Ecco le parole dell’allenatore.

L’ESULTANZA DI PELLEGRINI E WESLEY ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, le parole di Gasperini
“Soulé ha fatto una grande partita. Stasera fai fatica a fare dei distinguo nel rendimento, ma da parte di tutte e due le squadre. Entrambe volevano vincere, e noi siamo stati bravi, sempre molto precisi. Questa è la nostra miglior partita in casa fino a ora”.
Su 15 partite, adesso rimangono 8 gol subiti in campionato.
“Da inizio anno siamo solidi. Quando perdiamo è sempre di misura, ma da qualche giornata abbiamo iniziato anche a creare diverse occasioni. Anche stasera abbiamo prodotto tantissimo, giocando con molta qualità. Se firmerei per il 4 posto? Non firmo mai, ma sarei contento. In questo momento a me interessa che si facciano questo tipo di partite, il pubblico ha una passione incredibile, c’è un entusiasmo contagioso e in casa ci mancava questo”.
Firmerebbe per il quarto posto?
“Io non firmo mai, però sarei contentissimo. Poi al meglio e al peggio non c’è limite, però più che il risultato finale mi interessa che si facciano questo tipo di gare. Il pubblico ha una passione incredibile, lo avvertiamo quando vinci e giochi bene, c’è entusiasmo in più. In casa ci mancava. I risultati poi arrivano, ma questo deve essere il nostro obiettivo”.
L’allenatore ha infine concluso
“Ci sono squadre più attrezzate, sì. Però questi ragazzi danno l’anima e non è detto che dei giocatori sulla carta migliori poi abbiano lo stesso spirito e la stessa disponibilità. Siamo una buona squadra, giocare contro di noi non è facile per nessuno”.
Serie A
Roma-Como 1-0: Wesley decisivo, Nico Paz sottotono | le pagelle
Roma-Como termina con il risultato di 1-0, derivato da una grande azione partita da un passaggio chirurgico di Soule’. I giallorossi riagganciano Milan e Napoli.
La squadra di Gian Piero Gasperini riesce a portare a casa 3 punti contro un insidioso Como in questa stagione, ma oggi con poche lodi.
Soule‘ ha giganteggiato in campo, insieme a una difesa della Roma attentissima. Insieme all’argentino, tra i migliori rientrano anche Wesley, N’dicka e Svilar.
Como meno brillante. Valle disattento su Wesley e Soule‘, Nico Paz chiuso bene per tutta la durata del match e un Addai in difficoltà, uscito anzitempo per infortunio. Un cocktail di negatività, dovuto alla grande accortezza giallorossa.

EVAN FERGUSON IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma-Como: le pagelle
SVILAR 6.5 – Sicuro, decisivo, pronto. Una garanzia ormai, non a caso è il portiere meno battuto dell’attuale Serie A (8 gol subiti e 7 reti inviolate, dietro solo a Provedel con 8).
MANCINI 6.5 – Attento alle ripartenze avversarie. Peccato per il giallo speso a seguito di una manata su Baturina.
N’DICKA 7 – Se Nico Paz non ha segnato, gran parte del merito è suo. 1 dribbling subito, 6 contrasti vinti e 3 chiusure difensive. Muro.
HERMOSO 6.5 – Grande crescita sotto Gasperini, che grazie al contributo difensivo e offensivo di stasera (2 passaggi chiave, 8 recuperi).
WESLEY 7.5 – Premiato a fine partita come Man of the match. 13 contributi difensivi, grande attenzione difensiva e pericoloso in attacco (2 passaggi chiave e gol segnato). Decisivo.
KONÈ 6.5 – Ottimo per gli equilibri dei giallorossi. Azzanna gli avversari con il pressing e mantiene bene il possesso del pallone.
CRISTANTE 6.5 – Discorso simile per l’ex Atalanta, che aveva anche trovato un’ottima rete ma in posizione di fuorigioco. Sfortunato.
RENSCH 6.5 – Ottima prova anche quella dell’olandese. Seconda da titolare in campionato, può trovare più spazio da ora in poi. Jolly.
SOULE‘ 6.5 – Grandi soluzioni offensive, ottimi dribbling e incantevole nello stesso. Decisivo il suo assist, con l’azione partita da lui, ma troppi palloni persi. Creativo.
DALl’82’ BAILEY S.V
PELLEGRINI 6 – Non un protagonista della partita, ma come al solito ha lottato tantissimo. Gladiatore.
DALL’72’ EL SHAARAWY 6 – Tenta di contribuire alla manovra offensiva, ma il risultato rimane invariato.
FERGUSON 6 – Ottimo contributo in campo, lega bene con i compagni. Troppo chiuso da Ramón e Kempf.
BUTEZ 6 – Non ha colpe sul gol e non è stato chiamato troppo spesso in causa. Tra i meno colpevoli.
SMOLČIĆ 6 – Una prestazione senza particolare infamia e senza particolare lode.
RAMÓN 6.5 – Attento per tutta la partita, non ha grandi colpe sulla rete subita. Senza lui e Kempf, il risultato sarebbe stato più largo.
KEMPF 7 – Tanti duelli vinti, tante chiusure difensive e tanto contributo difensivo. Se Ferguson non ha segnato, gran parte del merito è suo.
VALLE 5 – Ha sofferto molto Wesley e Soule‘, sul gol si è perso la marcatura sul brasiliano, con la palla che è passata proprio sotto le gambe dello spagnolo.
DA CUNHA 5.5 – Prestazioni dei centrocampisti insufficienti, insieme a Caqueret. Troppo sofferto il pressing del centrocampo giallorosso.
CAQUERET 5.5 – Discorso pressoché uguale a quello di Da Cunha. Uscito anzitempo, al suo posto Posch.
DAL 64′ POSCH 6 – Preciso nei passaggi e 3 tiri tentati, solo uno nello specchio della porta. Bene in difesa.
ADDAI 5 – Bloccato dalla difesa della Roma, uscito anzitempo per un infortunio subito sul gol dell’1-0.
DAL 64′ J. RODRIGUEZ 6 – Non ha contributo particolarmente, anche lui frenato dal blocco difensivo della Roma. Bene nei passaggi.
BATURINA 6 – Ottimo nel lavoro sporco per la squadra e nei recuperi del pallone, ma completamente bloccato in attacco.
DAL 79′ KÜHN S.V
DIAO 6 – Uscito al 37′, era partita bene la partita del senegalese.
DOUVIKAS 5 – Tanti palloni persi e pochissimi duelli vinti. Troppo in difficoltà.
NICO PAZ 5.5 – Tranne qualche sprazzo, oggi molto sottotono. Troppo chiuso da N’Dicka.
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