Serie A
Hellas Verona, 90 minuti al verdetto: tutte le combinazioni
L’Hellas Verona non è riuscito a chiudere il discorso salvezza nella gara casalinga contro il Como. A Empoli sarà dunque decisiva e tutto l’ambiente è in bilico.
I gialloblu di Zanetti non sono ancora certi della permanenza in Serie A e si giocheranno tutto all’ultima giornata contro gli azzurri di D’Aversa, in uno scontro dalla tensione elevatissima.
Hellas Verona, evitata la retrocessione diretta ma non è ancora finita
Grazie al pari rimediato contro i lariani, Lazovic e compagni sono riusciti quantomeno a scongiurare il rischio di retrocessione diretta ma il traguardo è ancora lontano. Il rischio più grande è rappresentato dall’eventuale spareggio salvezza, che l’Hellas ha già disputato nel 2023 contro lo Spezia; tuttavia in questo caso cambierebbe la formula, passando da gara secca a doppio confronto con andata e ritorno.
L’Hellas Verona si salva se: 1° Scenario – Sconfitta a Empoli
Questo scenario però si verificherebbe nel caso in cui al Castellani dovesse arrivare una sconfitta e, contestualmente, una vittoria da parte del Lecce in casa della Lazio più il pareggio del Parma a Bergamo. La situazione dunque sarebbe la seguente:
- Lecce 34 (12)
- Empoli 34 (11)
- Hellas Verona 34 (5)
- Parma 34 (3)
L’ordine tiene conto della classifica avulsa, composta dai punti raccolti da ciascuna squadra nei relativi scontri diretti. Risultato di questo scenario: Spareggio Hellas Verona-Parma.
Varianti possibili: vittoria del Parma, che condannerebbe allo spareggio nuovamente scaligeri e toscani, sconfitta o pareggio Lecce invece darebbe la salvezza al Verona anche in caso di sconfitta.
2° Scenario – Pareggio a Empoli
Se l’Hellas dovesse riuscire a strappare un punto ai toscani, ecco che cambierebbe tutto per i verdetti tra salvezza e retrocessione diretta. Fermo restando le condizioni poste di cui sopra, la situazione sarebbe la seguente:
- Hellas Verona 35
- Lecce 34
- Parma 34
- Empoli 32
Con queste condizioni, sarebbe proprio l’Empoli a salutare la massima serie insieme a Venezia e Monza; di conseguenza Hellas Verona, Parma e Lecce festeggerebbero la salvezza.
3° scenario – Vittoria a Empoli
Qualora invece Duda e compagni riuscissero a espugnare il Castellani toccherebbero quota 37 punti, assicurandosi la permanenza in Serie A indipendentemente dagli altri risultati. La situazione si dovrebbe delineare nel seguente modo:
- Hellas Verona 37
- Lecce 34
- Parma 34
- Empoli 31
Dunque per quanto sia impossibile prevedere cosa succederà domenica 25 maggio durante tutte le gare in contemporanea, questi 3 principali scenari indicano come andrebbero le cose ipotizzando ognuno dei tre risultati che l’Hellas Verona potrebbe partorire a Empoli.

I TIFOSI DEL VERONA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Inter, giornata decisiva per Dumfries: sempre più probabile l’intervento chirurgico
In casa Inter da tempo tiene banco la situazione riguardante Denzel Dumfries. Per l’esterno di Chivu non sembra finire il calvario.
Denzel Dumfries ancora out. Questa è la situazione che tiene più banco in casa Inter: l’esterno olandese è di vitale importanza all’interno delle idee di mister Chivu e la sua assenza prolungata si sta facendo sentire, nonostante le buone prestazioni di Luis Henrique.
Quello che sembrava un infortunio da niente, adesso potrebbe rivelarsi una pesante assenza. Dumfries infatti è out dallo scorso 9 novembre a causa di un contrasto di gioco con Zaccagni. Quella che poteva sembrare una semplice distorsione, per cui sarebbero bastati qualche giorno di riposo, adesso è probabile che sia qualcosa di molto più grosso.

DENZEL DUMFRIES ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’olandese sente ancora dolore e di conseguenza la società nerazzurra si è mossa per contattare specialisti delle articolazioni per capire il da farsi. Nelle scorse settimane infatti, il giocatore ha alternato riposo al lavoro in palestra, ma ogni volta che caricava peso sulla caviglia era costretto a fermarsi. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, il 29enne nei giorni scorsi si è recato in Olanda per essere visitato.
L’opzione di un intervento chirurgico sta sempre più prendendo piede. La decisione finale arriverà oggi. Ovviamente la scelta di ricorrere ad un’operazione metterebbe ai box per diverso tempo l’olandese, ma sembra essere la più probabile per evitare maggiori complicazioni.
Serie A
Torino, il paradosso difensivo: 6 clean sheet, ma peggior difesa del campionato
Il Torino di Barco Baroni per le prossime partite di campionato non avrà a disposizione 2 dei 4 centrali in rosa, ovvero Saul Coco e Adam Masina.
La squadra granata fino a questo momento ha messo in mostra dei grandi limiti difensivi. 26 gol subiti in 15 partite e peggior difesa dell’intera serie A al pari solo della Fiorentina. Nell’ultima partita contro la Cremonese però, è stato trovato il 6° clean sheet in campionato, a simboleggiare l’incostanza e la scarsa continuità della squadra granata.
Il paradosso infatti, è che il Torino ha ottenuto meno porte inviolate solamente rispetto a Lazio, Inter e Milan, ma allo stesso tempo è la peggior difesa. Questo è spiegato dal fatto che nelle 9 partite restanti ha una media gol subiti di 2,88. Un dato decisamente preoccupante, che dimostra come la squadra sia fragile e poco abituata a reagire alle difficoltà.

COCO E ISAKSEN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Torino, difesa da riorganizzare: 2 centrali partono in Coppa d’Africa
A queste problematiche difensive si aggiunge un’ulteriore difficoltà. Saul Coco e Adam Masina giocheranno la Coppa d’Africa rispettivamente con Guinea Equatoriale e Marocco e non saranno a disposizione di Baroni per le prossime partite.
Il tecnico ex Lazio dovrà capire come riorganizzare il suo assetto difensivo in vista di gare importanti contro Sassuolo, Cagliari e Verona, che daranno risposte definitive sulla stagione del Torino. Vedremo se il tecnico continuerà con la difesa a 3 o se deciderà di ritornare a 4 a causa di queste due pesanti assenze.
Serie A
Fiorentina, illusoria ambizione di Champions League: una squadra non adeguata
La Fiorentina sta attraversando un periodo di forte crisi. I problemi però partono da più lontano: una costruzione della rosa non all’altezza dell’Europa.
La Viola è in un periodo molto negativo, che potrebbe sfociare in una delle pagine più grigie della storia del club. La causa di tutto ciò non può ricadere su un unico responsabile, ma va sicuramente distribuita tra presidente, dirigenza, allenatori e giocatori.
Quello che è certo però, e che se ad inizio stagione si era parlato di Champions League, adesso tutta la società ne esce completamente ridimensionata. La squadra strutturata dalla dirigenza e messa a disposizione di Pioli prima e di Vanoli poi, oltre che ad essere sbilanciata nelle varie zone di campo, è composta da giocatori disabituati a giocare un certo tipo di partite.

PAOLO VANOLI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Fiorentina, una squadra inesperta e priva di campioni
11 giocatori della rosa della Fiorentina arrivano da squadre in lotta per la salvezza: Pablo Mari-Monza, Pongracic-Lecce, Ranieri-Salernitana, Viti-Empoli, Parisi-Empoli, Nicolussi Caviglia-Venezia, Sohm-Parma, Fazzini-Empoli, Gudmundsson-Genoa, Piccoli-Cagliari, Kouamè-Empoli.
A questi vanno aggiunti 4 ragazzi giovani e alle prime esperienze in serie A come: Comuzzo 2005, Fortini 2006, Ndour 2004 e Martinelli 2006.
Fuori da questo conteggio rimangono De Gea, Gosens, Mandragora, Fagioli, Kean e Dzeko, ovvero tutti i giocatori che hanno vestito maglie importanti e che hanno giocato in piazze di primo livello. Non a caso in questo periodo di tempesta, spesso e volentieri sono loro ad aver provato a fare qualcosa in più sia in campo, che fuori.
Per uscire da periodi difficili come quello che sta attraversando la Fiorentina, c’è bisogno di uomini forti e di calciatori all’altezza della situazione. A gennaio c’è la necessità di un forte intervento sul mercato per ristrutturare una rosa che ha dimostrato non solo di non essere adatta a competere per la Champions League, come dichiarato ad inizio stagione, ma di non avere ne grande talento ne personalità.
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