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Genoa, i rossoblù segnano poco nei primi 45 minuti, ma dominano le seconde frazioni di gioco.
Il Genoa sta vivendo una stagione all’insegna del doppio volto. Una squadra attendista e poco incisiva nei primi tempi, capace però di trasformarsi nella ripresa e diventare una delle formazioni più prolifiche del campionato. I numeri parlano chiaro: nessuna squadra ha segnato meno del Genoa nei primi tempi (solo 5 gol in 27 partite), ma al contempo nessun’altra ha trovato più reti nei secondi tempi (ben 20 dei 25 gol totali realizzati).
Genoa, contenere e colpire nella ripresa
Il piano tattico adottato prima da Alberto Gilardino e ora da Alexandre Vieira sembra chiaro, ovvero quello di partire con prudenza, gestire le energie e poi colpire sfruttando i cambi e la freschezza dei subentrati. Questa impostazione ha permesso al Genoa di ottenere risultati importanti e di posizionarsi al 12° posto in classifica con 31 punti in 27 giornate.

VIEIRA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Secondo quanto riportato da Il Secolo XIX, la strategia di un approccio più accorto nei primi tempi nasce dalla volontà di non esporsi troppo agli attacchi avversari, per poi cambiare ritmo nella ripresa grazie a giocatori capaci di incidere nelle fasi decisive della partita.
I protagonisti della svolta
Diversi giocatori si sono distinti per il loro impatto nei secondi tempi, risultando spesso decisivi nel determinare il risultato finale. Tra questi, Ekuban, Ekhator, Messias, Vitinha e Cornet hanno saputo sfruttare la fiducia concessa dagli allenatori, portando freschezza e qualità nel momento più delicato delle gare.
Questa peculiarità rende il Genoa una squadra imprevedibile e difficile da affrontare. Sebbene nei primi 45 minuti possa sembrare poco pericolosa, nella ripresa si trasforma, trovando reti pesanti e raccogliendo punti preziosi.