Serie A
Genoa-Milan, curiosità e statistiche
Genoa-Milan, incontro valido per la 35^ giornata di Serie A: curiosità e statistiche sul match in programma lunedì 5 maggio alle 20.45.
Genoa-Milan è il monday night di questa 35^ giornata di Serie A.
Nonostante la sconfitta con il Como, lo scorso weekend ha decretato l’aritmetica salvezza del Grifone allenato da Vieira, che da qui a fine stagione vuole provare a togliersi delle soddisfazioni. I rossoneri di Conceicao vengono dal successo esterno di Venezia, ma non hanno più molto da chiedere al campionato, dato che la zona-Europa è troppo distante considerando le partite rimaste da giocare.
Di seguito le curiosità, statistiche e precedenti di Genoa-Milan.

L’ESULTANZA DI LUKA JOVIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Genoa-Milan: curiosità e statistiche
Milan e Genoa hanno pareggiato entrambe le ultime due sfide di Serie A: le due squadre non impattano tre match di fila nel massimo campionato dal biennio 1991-1992; la stagione 1991/92 è stata anche l’ultima nella quale lombardi e liguri hanno chiuso in pareggio entrambi i match dello stesso torneo.
Il Milan è rimasto imbattuto in 13 delle ultime 14 sfide di campionato contro il Genoa (9V, 4N); l’unico successo rossoblù nel periodo è un 2-1 dell’8 marzo 2020, con le reti di Goran Pandev e Francesco Cassata (Zlatan Ibrahimovic per i rossoneri).
Il Milan ha vinto in cinque delle ultime sei partite al Ferraris contro il Genoa (1N), collezionando ben quattro clean sheets in questo parziale; in particolare, il Diavolo ha chiuso senza subire reti entrambi gli ulltimi due match in trasferta contro il Grifone e non arriva a tre clean sheets di fila in terra ligure dal 1962.
Tra campionato e Coppa Italia, il Milan ha vinto le ultime tre trasferte senza subire alcun gol; i rossoneri non vincono quattro gare esterne di fila considerando tutte le competizioni da marzo 2024, mentre non vincono quattro match fuori casa, con annesso clean sheet nella stessa stagione, da dicembre 2003.
Il Genoa ha perso le ultime due partite di Serie A e nelle ultime tre non ha trovato la via del gol; i liguri non perdono tre gare di fila in campionato da ottobre 2024 e non rimangono a secco di gol per quattro turni consecutivi da febbraio 2022.
Pur essendo la squadra che tenta più conclusioni da fuori area (95) da inizio 2025 in Serie A (quindi dall’arrivo di Sérgio Conceicao), il Milan è una delle tre compagini che in campionato non ha ancora segnato dalla distanza in questo anno solare – insieme al Bologna e all’avversaria di giornata, il Genoa.
Solo il Parma (28 conclusioni) ha effettuato meno tiri del Genoa (29, come il Cagliari) nel mese di aprile in Serie A; i liguri hanno comunque prodotto un valore di Expected Goals di 3.39 complessivo nel mese appena terminato, pur segnando soltanto una rete.
Andrea Pinamonti non ha trovato il gol nelle ultime nove partite in Serie A: è il suo digiuno più lungo in un singolo massimo campionato dalle 15 gare consecutive senza reti nel periodo tra ottobre 2019 e giugno 2020, quando vestiva proprio la maglia del Genoa.
Youssouf Fofana ha già fornito sei assist in questo campionato; considerando le ultime 20 stagioni (dal 2005/06), soltanto un centrocampista centrale è arrivato ad almeno sette passaggi vincenti nella sua stagione d’esordio in Serie A con il Milan: Hakan Çalhanoglu nel 2017/18 (a sei si è fermato Alberto Aquilani nel 2011/12).
Christian Pulisic ha deciso l’unico match giocato in carriera al Ferraris contro il Genoa (1-0 il 7 ottobre 2023); escludendo gli attaccanti centrali (prime o seconde punte), l’americano potrebbe diventare il primo giocatore del Milan a segnare più di 10 gol nei primi due campionati di Serie A disputati in rossonero da Luciano Chiarugi (1972/73 e 1973/74).
Fonte: Opta per le statistiche di Genoa-Milan
Serie A
Juventus, Spalletti ripensa la fascia sinistra: Cabal avanza, Cambiaso rallenta
Juventus – La fiducia di Spalletti nel colombiano e il possibile cambio modulo possono riscrivere le gerarchie bianconere.
Alla Juventus qualcosa si muove sulla corsia mancina. La crescita di Juan Cabal, certificata dal gol decisivo contro il Bologna e dalle parole di stima di Luciano Spalletti, apre scenari nuovi in un reparto che finora aveva un padrone quasi indiscusso: Andrea Cambiaso.
“Un cavallo”, lo ha definito Spalletti dopo Bologna-Juventus, sottolineando forza, gamba e potenziale dell’esterno colombiano. Fiducia che il tecnico ha dimostrato fin dal suo arrivo, gestendone però con cautela il minutaggio dopo il grave infortunio al crociato e il successivo stop muscolare. Nelle ultime uscite, da subentrato contro Pafos e Bologna, Cabal ha però mostrato segnali evidenti di crescita, ritrovando continuità atletica e incisività.
Il tecnico bianconero, pur soddisfatto, chiede ancora di più: “Deve imparare a gestire l’emozione ed essere più pulito nel gioco”, ha spiegato Spalletti, lasciando intendere che il lavoro quotidiano sta iniziando a dare frutti concreti.
Juventus, Cambiaso perde terreno…
In parallelo, Cambiaso attraversa una fase complicata. Restato titolare di riferimento, l’esterno azzurro ha però faticato anche contro il Bologna, venendo sostituito dopo un’ora e lasciando il campo visibilmente deluso. Un momento di difficoltà che dura da settimane e che rischia di pesare sulle gerarchie future, pur senza mettere in discussione le sue qualità tecniche.

ANDREA CAMBIASO GUARDA AVANTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
A rendere il quadro ancora più fluido potrebbe essere un cambio tattico. L’eventuale passaggio alla difesa a quattro favorirebbe Cabal, più naturale nel ruolo di terzino, mentre Cambiaso potrebbe risultare penalizzato. Non è escluso, però, che i due possano convivere: sulla stessa fascia o con Cambiaso avanzato in un ruolo più offensivo.
Per ora le gerarchie restano invariate, ma la sensazione è che alla Continassa si stia preparando un riequilibrio. Con Cabal in crescita e Cambiaso in affanno, la fascia sinistra della Juventus non è più una certezza, ma un cantiere aperto.
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Serie A
Atalanta, l’assenza di Lookman pesa: Palladino studia le soluzioni
L’Atalanta dovrà colmare un grande vuoto che Lookman lascerà sulla sinistra in occasione della Coppa d’Africa in programma nelle prossime settimane.
Ademola Lookman rischia di restare lontano da Bergamo a lungo, potenzialmente fino al 18 gennaio 2026, complice la Coppa d’Africa che lo vedrà protagonista con la Nigeria. Un’assenza pesante per l’Atalanta, chiamata a riorganizzare il proprio assetto offensivo in un momento delicato della stagione.
Il bottino del nigeriano – tre gol e un assist in sedici presenze – non racconta fino in fondo il suo impatto: dribbling, strappi e qualità hanno spesso acceso le azioni nerazzurre, mandando in porta compagni come De Ketelaere e Scamacca, oggi nel loro miglior momento di forma. Dopo aver superato le tensioni estive di mercato, Lookman è partito quasi subito per la competizione africana, lasciando un vuoto evidente sull’out di sinistra.
Atalanta, nuova chance per Maldini e Soulemana?
Mister Palladino, che avrà una settimana intera per riflettere in vista della sfida di domenica sera a Genova contro il Genoa, valuta diverse alternative. I candidati principali sono Sulemana e Maldini, i sostituti più naturali nel ruolo. Il ghanese, però, rientra da un infortunio all’ileopsoas e non verrà forzato: se non sarà pronto, toccherà a Maldini, chiamato a giocarsi forse una delle ultime occasioni in nerazzurro.

RAFFAELE PALLADINO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Altre soluzioni passano dagli adattamenti: Pasalic e Samardzic possono guadagnare spazio, seppur in posizioni diverse. Il croato resta un jolly prezioso anche per far rifiatare Ederson e De Roon, mentre il serbo è stato recentemente testato come esterno a tutta fascia, intuizione che ha già portato frutti, come nel successo contro il Cagliari.
Senza Lookman, l’Atalanta cambierà pelle. Palladino è chiamato a trovare il giusto equilibrio tra gestione delle risorse e nuove idee tattiche, in attesa del ritorno di uno dei suoi uomini chiave.
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Serie A
Ultim’ora Inter: Calhanoglu e Darmian lavorano separatamente
Hakan Calhanoglu e Matteo Darmian ancora a parte in vista della Supercoppa: l’Inter non correrà rischi per i due giocatori chiave.
Preparativi per la Supercoppa
L’Inter si prepara alla sfida di Supercoppa con grande attenzione, ma con qualche preoccupazione per le condizioni fisiche di Hakan Calhanoglu e Matteo Darmian. I due giocatori, infatti, hanno continuato ad allenarsi separatamente dal resto del gruppo, un segnale che lo staff tecnico non vuole affrettare i tempi di recupero. La decisione di non rischiare è comprensibile, considerando l’importanza della partita e il lungo calendario che attende la squadra nerazzurra.
La strategia dell’Inter
Con la Supercoppa alle porte, l’Inter dovrà fare affidamento su una rosa profonda e ben assortita per sopperire alle eventuali assenze. La scelta del tecnico è chiara: la priorità è garantire che Calhanoglu e Darmian siano al 100% prima di tornare in campo. Questo approccio prudente potrebbe rivelarsi vincente nel lungo termine, permettendo ai giocatori di recuperare completamente e di evitare ricadute che potrebbero compromettere la loro stagione.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
.@Inter, le ultime verso la Supercoppa: ancora a parte Calhanoglu e Darmian, per i quali non verranno corsi rischi https://t.co/WeXlNRhj3C
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) December 16, 2025
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