Serie A
Genoa, Gudmundsson come Dybala? Risponde l’islandese
Genoa, l’attaccante islandese Gudmundsson grande protagonista della risalita del Grifone in A e di questo buon avvio di campionato, risponde anche su paragoni eccellenti.
Albert Gudmundsson ha rilasciato un’intervista a Sportweek, il settimanale della Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato del suo modo di giocare: “In campo cerco di mimetizzarmi per trovare spazi, tempi e modi per attaccare. Molti calciatori sono troppo statici. La mia abilità consiste nel provare a fare qualcosa di diverso. Sfrutto la libertà che mi concede mister Gilardino.
Sono uno che insegue l’adrenalina, ho bisogno di emozioni.”
In campo Gudmundsson regala tante emozioni, soprattutto ai tifosi del Grifone. Il classe 1996 ha sicuramente l’innata dote del dribbling e un buon tiro, caratteristiche che alcuni hanno portato a paragonarlo a Dybala.
Questa la sferzante risposta del genoano su questo tema: “Il dribbling, insieme al tiro e al saper trovare il compagno smarcato, è una delle mie qualità principali. E probabilmente la cosa che mi diverte di più. Lo provo fin da bambino, quando, indipendentemente dal clima, passavo sul campo sei o sette ore al giorno. Il dribbling è qualcosa che ho nel sangue. Il paragone con Dybala? Ci sta. Tutti e due portiamo i calzettoni abbassati. “
Serie A
Genoa, finisce la striscia positiva dopo oltre un mese
Il Genoa non è riuscito a fermare l’Inter ed è ha incassato la prima sconfitta, Coppa Italia esclusa, da quando De Rossi siede sulla panchina.
Niente da fare per il Grifone che al Ferraris contro la squadra di Chivu offre una grande prestazione che però non restituisce punti. La testa è già al match con l’Atalanta, sempre in casa.
Genoa, con De Rossi è la strada giusta: a testa alta anche con l’Inter
L’avvento del nuovo tecnico sulla panchina rossoblu ha portato una ventata d’aria fresca a tutto l’ambiente. La società ha capito che era arrivato il momento di cambiare e mai scelta fu più azzeccata. Il Genoa sembra rinato e i risultati ne sono la dimostrazione.
Prima dell’arrivo di De Rossi, il Grifone occupava l’ultima posizione in classifica con 3 punti in 9 giornata. La sconfitta interna contro la Cremonese è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, da quel momento in poi il vento è cambiato.
Prima la vittoria in casa del Sassuolo con il duo Murgita-Criscito all’ultimo secondo, poi una serie di quattro risultati utili consecutivi (2 vittorie e 2 pareggi) contro Fiorentina, Cagliari, Hellas Verona e Udinese. Dal punto di vista del gioco, l’ex Roma non ha voluto stravolgere più di tanto rispetto quanto fatto fino al momento del suo insediamento, tuttavia l’impronta tattica ha subito dei leggeri cambiamenti e alcuni singoli stanno mostrando tutto il loro potenziale.
Colombo ha ritrovato gol e assist, Leali continua a difendere i pali in modo intelligente ed efficace, a centrocampo Norton-Cuffy sta imparando a gestire fase offensiva e difensiva. La produzione di occasioni è aumentata ma anche se la sconfitta con l’Inter era attesa (per certi versi) e la squadra è comunque uscita tra gli applausi, la vittoria in coda dell’Hellas Verona ha riaperto prepotentemente la lotta alla salvezza.
Ora infatti sono solo due i punti di vantaggio sulla zona retrocessione e il calendario adesso vede tre impegni molto complicati (Atalanta, Roma e Milan) con in mezzo lo scontro diretto col Pisa.
Serie A
Juventus, sei Yildiz dipendente?
La Juventus di Spalletti, in attesa di trovare una quadra a livello tattico, si affida alle giocate del gioiello turco. I bianconeri sono Yildiz-dipendente?
Con la vittoria di ieri sera al Dall’Ara contro il Bologna di Italiano, la Juventus di Spalletti è salita al quinto posto in classifica, scavalcando proprio i felsinei. Una vittoria che cancella, in parte, la sconfitta in casa del Napoli di una settimana fa.
La Vecchia Signora ha già cambiato allenatore. Iniziata la stagione con Tudor, adesso sulla panchina bianconera c’è Luciano Spalletti. Un profilo di alto livello per far tornare la Juventus ai livelli che merita, ovvero quelli che riguardano lo Scudetto.
Nonostante il tempo avuto a disposizione, l’ex tecnico Napoli non è riuscito ancora a trovare una quadra a livello tattico. Anche ieri contro il Bologna, Spalletti ha optato per un 3-4-2-1: un sistema di gioco molto diverso dal solito 4-3-3 che ci ha abituato nella sua lunga carriera.

KENAN YILDIZ FA IL SEGNO OK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
E infatti, il gioco ne sta risentendo parecchio. La Juventus ha una difficoltà incredibile a creare occasioni da rete e rendersi pericolosa in zona offensiva. Poche le soluzioni a disposizione della faretra di Spalletti, che deve fare a meno anche dell’infortunato Vlahovic. David, Openda, e Zhegrova per ora sono degli oggetti misteriosi, mentre Conceicao, nonostante le qualità importanti, sbaglia spesso le scelte da fare.
Rimane solamente Yildiz, faro del reparto offensivo della Juventus. Il turco in questa stagione si è preso sulle spalle l’intera formazione bianconera, diventando l’unico giocatore in grado di accendere i compagni.
Nelle ultime uscite è stato evidente la presenza o meno in campo del turco. C’è una squadra con il 2005 in campo ed una senza. Tra Serie A e Champions League l’ex Bayern Monaco è stato quasi sempre decisivo, tra assist e goal.
In Champions contro il Bodo serve l’assist per far partire la rimonta bianconera, mentre contro il Pafos serve David per il 2-0 finale. In campionato la musica non cambia: nelle ultime tre gare (Cagliari, Napoli e Bologna) ha collezionato 3 reti ed un assist. Il turco ha messo lo zampino in ogni goal messo a segno.
La questione perciò è la seguente: il talentino turco sta viaggiando su medie da vero top player ma non può sicuramente reggere l’intero peso del reparto offensivo per tutta la stagione. Serve un apporto da altri giocatori, altrimenti si rischia di sprecare le magie continue del giovane turco.
Serie A
Milan, verso la Supercoppa: Fofana in gruppo, differenziato per Leao
Allenamento a Milanello per il Milan all’indomani della gara contro il Sassuolo. Torna a lavorare con il gruppo Youssouf Fofana, lavoro differenziato per Leao e Gimenez.
Archiviato il pari interno con il Sassuolo, il Milan è tornata già oggi ad allenarsi a Milanello. La formazione rossonera, guidata da Massimilano Allegri, è già focalizzata sulla gara di Supercoppa italiana contro il Napoli, di scena in Arabia Saudita. Seduta di scarico per chi è stato impiegato nella gara contro gli emiliani, incentrata soprattutto sul capire chi e quali giocatori fermi ai box potrà recuperare il tecnico rossonero per la gara di giovedì sera.
Milan, le ultime da Milanello

Massimiliano Allegri e Christopher Nkunku ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come annunciato da Allegri alla vigilia della gara contro i neroverdi, è tornato ad allenarsi in gruppo Youssouf Fofana. Il centrocampista francese è perfettamente ristabilito dopo il problema avvertito contro la Lazio in campionato, ed è pronto a tornare in campo già nella gara contro il Napoli. Mentre i due attaccanti Santiago Gimenez e Rafael Leao hanno proseguito con un lavoro personalizzato.
Se c’è da aspettarsi il forfait del messicano per la trasferta di Riad, il portoghese dovrebbe comunque partire con il resto dei compagni, con l’obiettivo di recuperarlo per l’eventuale finale di lunedì. Solo terapie per Matteo Gabbia, che ha avvertito un problema al ginocchio nel corso della gara contro il Sassuolo. Gli esami strumentali effettuati questa mattina hanno escluso lesioni per il difensore.
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