Serie A
Genoa, De Rossi si presenta: “Sono emozionato, contento e carico. Dobbiamo far tornare il Ferraris un inferno”
Il nuovo tecnico del Genoa Daniele De Rossi si presenta oggi in conferenza stampa. L’allenatore farà il suo debutto in panchina domenica contro la Fiorentina.
Il Genoa è pronta a ripartire da Daniele De Rossi. Dopo aver esonerato il tecnico Patrick Vieira il club rossoblù ha deciso di affidare la panchina della squadra all’ex allenatore della Roma. Proprio a Marassi ci fu la sua ultima gara in Serie A alla guida dei giallorossi, in cui rimediò la squalifica che non gli permetterà di essere presente in panchina nella gara di esordio contro la Fiorentina, in programma domenica pomeriggio.
Il giorno dopo l’annuncio ufficiale del Grifone, De Rossi si presenta in conferenza stampa alle 14, assieme al nuovo direttore sportivo del Genoa Diego Lopez. Di seguito le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa.
Genoa, le parole di Diego Lopez
Apre la conferenza stampa il nuovo Chief of Football del Genoa Diego Lopez.
“Siamo qui per dare il benvenuto a Daniele, nostro nuovo allenatore. Volevo anche ringraziare la società, il presidente per questa opportunità per lavorare qui al Genoa. Ho trovato una società con identità. Mi riconosco in questi valori. Ringrazio anche Vieira per il lavoro che ha fatto in questo periodo: è stato capace di capire le qualità della squadra e vincere.
Abbiamo scelto De Rossi per due motivi: il primo è per il Daniele uomo, che ha una voglia immensa di fare un bel lavoro a Genoa. Sa che cosa vuol dire giocare in questo stadio e per questi tifosi. L’ho conosciuto più come giocatore che come allenatore, ma ha mantenuto la stessa energia. Lo abbiamo scelto anche per l’allenatore che è: sa incidere molto sulla mentalità della squadra. Ringrazio Daniele per aver accettato questo progetto e in bocca a lupo”.

De Rossi in conferenza stampa
“Ringrazio la società per la fiducia e Diego per la vicinanza. Ho capito subito che era la persona che volevo. Ringrazio anche il presidente, non vedo l’ora di cominciare”.
Cosa l’ha portata ad accettare questo incarico?
“Il destino. Tante volte si sono chiuse le porte per occasioni che mi sembravano impossibili da perdere. A giugno ho avuto contatti con altre squadre… più che una strada fisica, mi viene da pensare a una strada metaforica. Ho trovato delle porte chiuse e alla fine sono arrivare questo opportunità, come tempo fa per la Roma. Il Genoa è una grande squadra. Per me è un grande onore, e lo dico pensandolo per davvero. Sono emozionato, contento e carico. Penso che questo ruolo vada ricoperto con onore e rispetto di dove si è”.
il 3-5-2 può essere un’idea di base?
“Gli allenatori devono adattare le loro idee in base al materiale che hanno a disposizione. Bisogna anche sapere dove sei, rapportarti anche al Dna della società e questa è una che ne ha da vendere. Si gioca in uno stadio incredibile, che dovrà diventare una qualità in più. Siamo parlando di un materiale importante, di cui sono contento. Abbiamo fretta di fare punti, ma non fretta di vedere quello che sarà tra qualche partita”.
Match di esordio.

“Se avessi potuto scegliere la squadra da non affrontare al debutto sarebbe stata la Fiorentina. Ha dei giocatori feriti in questo momento, ma anche noi siamo una squadra forte. Voglio vedere il Genoa che ho visto tante volte quando sono venuto a giocare qui. Se lo stadio sarà pieno sarò felice. Questi ragazzi hanno grande voglia, sono in condizioni fisiche eccezionali e di questo ringrazio Vieira per il lavoro fatto. Sarà un Genoa che ci farà ben sperare per il futuro”.
Problemi della squadra.
“Per me è complicato parlarne, perché sarebbe come valutare il lavoro di un mio collega. Se sono qui sicuramente qualche problema c’è stato e lo stiamo analizzando. L’errore più grande che potremmo fare sarebbe cercare in tre giorni di dargli 100 notizie e cercare di portarli subito alla mia idea di calcio. Guardando le partite, penso che non c’è mai stata una squadra che ha schiacciato il Genoa. La gestione emotiva, ma anche quella mentale potrebbe essere una chiave su cui lavorare. Voi ovviamente guardate i risultati, ma la squadra non è mai stata dominata in campo”.
Farsi apprezzare dalla tifoseria.
“A volte non me l’aspetto, ma è bello. Ora però sono concentrato sull’amore di un’altra tifoseria. La Roma è la storia di una vita, il Boca è molto importante. Mi farebbe piacere andarmene tra qualche anno con un’altra tifoseria che mi vuole bene”.
Energia.
“Ogni allenatore trasmette in maniera diversa il suo vivere il calcio. Io trasmetterò il mio modo di essere al Genoa. Mi avvicino ai ragazzi giovani, voglio vedere gente che pur di non perdere va oltre il proprio sforzo. So che non devo fare appelli ai tifosi, ma dobbiamo portarli dalla nostra parte. Dobbiamo far tornare il Ferraris un inferno”.
Squalifica.
“Questa coincidenza mi fa sorridere. Non mi meritavo l’espulsione. Ovviamente la pagherò cara perché non mi piace per niente essere a bordocampo. Da giocatore ho preso qualche rosso, da allenatore non ho fatto niente per meritarlo”.
Serie A
Torino, Baroni: “Prestazione molto buona, dobbiamo trovare forza mentale”
Il tecnico del Torino, Marco Baroni, ha avuto modo di esprimersi sulla partita contro il Milan. Ecco le parole dell’allenatore.

IVAN ILIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Torino, le parole di Marco Baroni
“É mancata un po’ di pressione sulla palla, il Milan è una squadra forte e da questo punto di vista ci siamo abbassati un pochino: è una cosa che non dobbiamo fare, bisogna intensificare il lavoro ma vedo grande partecipazione. C’è da rimboccarsi le maniche, però credo che la prestazione sia stata molto buona”.
Manca la forza mentale per tutta la gara?
“La dobbiamo trovare, nel secondo tempo ho chiesto di non difendere il risultato perché sarebbe stato un errore. La squadra mi è piaciuta, adesso rientrerà Simeone che è un giocatore fondamentale per noi, così come Ismajli. Zapata ha ritrovato il gol. Ci sono anche cose positive e sono abituato a guardare quelle oltre alle cose sbagliate da valutare con la massima severità da parte mia”.
Perché Masina non è entrato subito?
“É uscito fuori il giocatore, loro hanno ripreso velocemente il gioco. La palla non è uscita fuori prima e l’azione è continuata, sono situazioni che ti penalizzano ma quando le cose non vano bene devi mettere maggior attenzione anche su queste cose. Però ho la massima fiducia nella squadra e dobbiamo guardare anche gli aspetti positivi della partita”.
Serie A
Milan, Landucci: “Leão? Speriamo niente di grave. Pulišić? Un cecchino”
Dopo la vittoria in rimonta per 2-3, il vice allenatore del Milan Marco Landucci, ha avuto modo di esprimersi sulla partita. Ecco le parole del tecnico.

Massimiliano Allegri e Christopher Nkunku ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Milan, le parole di Landucci
“Nel primo tempo loro ci aspettavano, noi siamo stati un po’ polli perché non allargavamo il gioco, ma poi abbiamo dimostrato grande carattere. Siamo una squadra che non molla mai. Dobbiamo ringraziare la squadra e i dottori, Pulisic si è messo a disposizione e ci ha dato una grossa mano. Questo Milan ha dimostrato un grande spirito, non ha mollato e ci ha creduto fino alla fine”.
Sulla reazione nella ripresa
“Il gol di Rabiot ci ha dato forza e convinzione. Nella ripresa siamo stati più ordinati, più offensivi e abbiamo fatto girare meglio la palla. Questa è una vittoria molto importante per noi”.
Sull’infortunio di Rafael Leão
“Leão farà domattina gli esami. Ha avuto un fastidio all’adduttore, speriamo non sia niente di grave”.
Su Christian Pulišić
“Pulisic lo vedi negli spogliatoi e sembra molto tranquillo. In campo però è un cecchino, è un calciatore forte che vuole sempre fare gol”.
Su Loftus-Cheek
“Lui ha tutto per essere un grandissimo giocatore: tecnica, forza, fisicità. Nella sua carriera è stato frenato dagli infortuni, ma stasera ha fatto un grande secondo tempo”.
Su Samuele Ricci
“Ricci è cresciuto tanto, è intelligente, uno che capisce le cose al volo. È un professionista serio, che all’inizio ha avuto delle difficoltà e giocava poco, ma non ha mollato niente e si è sempre allenato al massimo, col sorriso. Anche oggi ha dimostrato di essere molto utile al Milan”.
Sul gruppo squadra
“Io e Allegri abbiamo lavorato con tanti gruppi di calciatori, ma questo gruppo lavora duro e non si lamenta mai. Fa proprio piacere starci insieme, condividiamo tante cose. Avanti così, con umiltà”.
Serie A
Serie A, i rossoneri rimontano la partita! Finisce 2-3 Torino-Milan
Il primo tempo di Torino-Milan ha visto i granata dominare per i primi 20 minuti, con un 2-0 intimidatorio. I rossoneri hanno poi ripreso il pallino del gioco, con Rabiot che ha accorciato le distanze.
All’8′ minuto di gioco Tomori colpisce in area di rigore, con il braccio, il pallone. Pochi dubbi, calcio di rigore per gli uomini di Baroni.
Nikola Vlašić non sbaglia e insacca la palla in rete. Tiro rasoterra che batte Maignan; il francese tocca il pallone, senza riuscire a intercettarlo. 1-0.
Milan in difficoltà, che non riesce a riprendere in mano la partita. Situazione che peggiora con la seconda rete del toro, con Zapata che torna al gol dopo un anno.
Tameze recupera palla e fa partire il contropiede di Vlašić, che porta palla fino al limite dell’area e poi allarga per Zapata. Il colombiano controlla e calcia fortissimo sul secondo palo, sorprendendo Maignan. 2-0 dopo 17 minuti.
Al 24′ ci pensa Rabiot a riaccendere le speranze dei rossoneri. Tomori appoggia in orizzontale per il francese, che controlla e calcia fortissimo da circa 25 metri, battendo Israel e trovando un grandissimo gol.
Leão al 31′ è costretto a uscire per infortunio, dopo un problema all’inguine causato da un tiro al 27′ minuto.
Verso la fine dei primi 45 minuti, Rabiot ha un’altra grande occasione per segnare. Il francese calcia al volo su passaggio di Saelemaekers, ma la palla va solamente vicino al palo.

Il secondo tempo di Torino-Milan
La seconda metà di gara si riapre con una doppia parata di Israel al 55′. Rabiot crossa per l’inserimento di Bartesaghi, che colpisce di testa, ma viene fermato da una parata dell’ex .
Sulla ribattuta arriva Ricci, che prova a ribadire in rete, ma Israel riesce di nuovo a respingere.
Al 66′ Pulišić entra al posto di Bartesaghi e dopo un minuto, alla prima occasione, trova la rete del 2-2.
Saelemaekers rientra sul sinistro e crossa sul secondo palo per lo statunitense, che controlla e calcia con il sinistro. Israel battuto, partita ripresa dal Milan.
Gol annullato al Torino al 71′. Adams incrocia il destro e segna, però prima Pedersen ha commesso fallo su Saelemaekers e l’arbitro punisce il gesto.
6 minuti dopo arriva la doppietta di Pulišić. Loftus-Cheek tocca in verticale per Ricci, che dal fondo crossa di prima per l’inserimento dello statunitense. Sinistro di controbalzo, doppietta e Milan in vantaggio. 2-3.
Gol annullato ai rossoneri al 90′. Loftus-Cheek serve in profondità Nkunku, che a tu per tu con Israel appoggia in orizzontale per Pulišić, il quale spinge in rete da due passi, Chiffi, però, annulla per fuorigioco di Nkunku.
Finisce dunque per 2-3 Torino-Milan, una partita che ha dato grande spettacolo. I rossoneri arrivano al 1⁰ posto in classifica con una vittoria fondamentale, arrivata con una grandissima rimonta.
31 punti guadagnati in 14 partite, 22 gol segnati e 11 reti subite. La squadra di Allegri, insieme al Napoli, si trova ora in vetta alla classifica di Serie A.
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