Serie A
Galeone: “Se fossi Conte sarei scaramantico. Retroscena su Inzaghi…”
Giovanni Galeone critica il pronostico di Arrigo Sacchi sul Napoli, mentre emerge un intrigante retroscena sull’addio di Inzaghi all’Inter.
Le dichiarazioni di Galeone su Sacchi
Giovanni Galeone, ex allenatore noto per la sua schiettezza, ha rilasciato un interessante intervista a Libero. L’ex tecnico del Napoli ha espresso la sua opinione sulle recenti dichiarazioni di Arrigo Sacchi riguardo il prossimo campionato degli azzurri. Sacchi ha previsto che il Napoli potrebbe replicare il successo dello scorso anno vincendo nuovamente lo Scudetto. Tuttavia, Galeone non si è trattenuto dal commentare con ironia: “Arrigo non ne azzecca più una!”. Questo scetticismo denota una certa sfiducia nelle previsioni di Sacchi, suggerendo che altri fattori potrebbero influenzare il campionato.
Il retroscena dell’addio di Inzaghi all’Inter
Un altro tema caldo toccato da Galeone riguarda l’uscita di Simone Inzaghi dall’Inter, che ha fatto discutere molto. Secondo le informazioni rivelate dall’ex allenatore, sembra che la moglie di Inzaghi abbia anticipato di diversi mesi il trasferimento, recandosi in Arabia Saudita per definire i dettagli del nuovo contratto. Questo retroscena aggiunge un ulteriore livello di complessità alla vicenda, suggerendo che l’addio di Inzaghi fosse pianificato da tempo, ben prima della comunicazione ufficiale.
Galeone ha poi manifestato il suo scetticismo sul ritorno di Allegri al Milan: “Non avrà lo stesso Milan di anni fa quando allenava Ibra, Seedorf e Cassano. Però ha un vantaggio rispetto ad altri tecnici che hanno allenato il Milan di recente: intuendo i momenti della partita, adatterà i giocatori al contesto“.
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Fonte: l’account X di Schira
Ancora #Galeone: “#Sacchi dice che il #Napoli farà il bis Scudetto? Arrigo non ne azzecca più una! Fossi in #Conte mi toccherei… L’addio di #Inzaghi all’#Inter? Mi hanno riferito che 4 mesi prima la moglie era andata in Arabia per definire il contrattone…” https://t.co/ZkjohpCEdI
— Nicolò Schira (@NicoSchira) July 19, 2025
Serie A
Serie A, i rossoneri rimontano la partita! Finisce 2-3 Torino-Milan
Il primo tempo di Torino-Milan ha visto i granata dominare per i primi 20 minuti, con un 2-0 intimidatorio. I rossoneri hanno poi ripreso il pallino del gioco, con Rabiot che ha accorciato le distanze.
All’8′ minuto di gioco Tomori colpisce in area di rigore, con il braccio, il pallone. Pochi dubbi, calcio di rigore per gli uomini di Baroni.
Nikola Vlašić non sbaglia e insacca la palla in rete. Tiro rasoterra che batte Maignan; il francese tocca il pallone, senza riuscire a intercettarlo. 1-0.
Milan in difficoltà, che non riesce a riprendere in mano la partita. Situazione che peggiora con la seconda rete del toro, con Zapata che torna al gol dopo un anno.
Tameze recupera palla e fa partire il contropiede di Vlašić, che porta palla fino al limite dell’area e poi allarga per Zapata. Il colombiano controlla e calcia fortissimo sul secondo palo, sorprendendo Maignan. 2-0 dopo 17 minuti.
Al 24′ ci pensa Rabiot a riaccendere le speranze dei rossoneri. Tomori appoggia in orizzontale per il francese, che controlla e calcia fortissimo da circa 25 metri, battendo Israel e trovando un grandissimo gol.
Leão al 31′ è costretto a uscire per infortunio, dopo un problema all’inguine causato da un tiro al 27′ minuto.
Verso la fine dei primi 45 minuti, Rabiot ha un’altra grande occasione per segnare. Il francese calcia al volo su passaggio di Saelemaekers, ma la palla va solamente vicino al palo.

Il secondo tempo di Torino-Milan
La seconda metà di gara si riapre con una doppia parata di Israel al 55′. Rabiot crossa per l’inserimento di Bartesaghi, che colpisce di testa, ma viene fermato da una parata dell’ex .
Sulla ribattuta arriva Ricci, che prova a ribadire in rete, ma Israel riesce di nuovo a respingere.
Al 66′ Pulišić entra al posto di Bartesaghi e dopo un minuto, alla prima occasione, trova la rete del 2-2.
Saelemaekers rientra sul sinistro e crossa sul secondo palo per lo statunitense, che controlla e calcia con il sinistro. Israel battuto, partita ripresa dal Milan.
Gol annullato al Torino al 71′. Adams incrocia il destro e segna, però prima Pedersen ha commesso fallo su Saelemaekers e l’arbitro punisce il gesto.
6 minuti dopo arriva la doppietta di Pulišić. Loftus-Cheek tocca in verticale per Ricci, che dal fondo crossa di prima per l’inserimento dello statunitense. Sinistro di controbalzo, doppietta e Milan in vantaggio. 2-3.
Gol annullato ai rossoneri al 90′. Loftus-Cheek serve in profondità Nkunku, che a tu per tu con Israel appoggia in orizzontale per Pulišić, il quale spinge in rete da due passi, Chiffi, però, annulla per fuorigioco di Nkunku.
Finisce dunque per 2-3 Torino-Milan, una partita che ha dato grande spettacolo. I rossoneri arrivano al 1⁰ posto in classifica con una vittoria fondamentale, arrivata con una grandissima rimonta.
31 punti guadagnati in 14 partite, 22 gol segnati e 11 reti subite. La squadra di Allegri, insieme al Napoli, si trova ora in vetta alla classifica di Serie A.
Serie A
Milan, brutte notizie: infortunio per Leao
Non arrivano buone notizie per il Milan da Torino: oltre al risultato negativo che sta maturando, i rossoneri perdono Rafael Leao per infortunio.
Il Milan è impegnato nella trasferta contro il Torino di Marco Baroni e il risultato che sta maturando è quello di 2-1 in favore dei granata.
Questa però l’unica nota negativa della sera dei rossoneri fino a questo momento: il portoghese Rafa Leao è stato sostituito alla mezzora a causa di un problema muscolare.
L’attaccante ha abbandonato il campo toccandosi l’inguine ed al suo posto è subentrato Samuele Ricci. Nei prossimi giorni verranno effettuati ulteriori controlli, ma al momento non ci sono buone sensazioni per le condizioni del portoghese.

RAFAEL LEAO RAMMARICATO DOPO UN GOL FALLITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Genoa, De Rossi: “Norton-Cuffy una bella sorpresa. Zaniolo? Campione dentro”
Il tecnico del Genoa, Daniele De Rossi, ha avuto modo di esprimersi sulla partita vinta per 1-2 contro l’Udinese. Ecco le parole dell’allenatore ex Roma.

Genoa, le parole di Daniele De Rossi
In conferenza stampa aveva detto che per battere l’Udinese servivano undici Norton-Cuffy. Oggi è bastato quello vero, che ha raccontato un aneddoto: lei continuava a dirgli vai fino in fondo, che è lì che arrivano i gol.
“”Sì, insomma, noi cerchiamo di fare così. Quando giochi con i cinque e hai questi giocatori con questa grande potenza sulle fasce, cerchi di sfruttarli per tutta l’ampiezza del campo. Anche quando si va a stringere lì in area è importante che loro siano pronti a chiudere l’azione, ma non è che lo invento io, io lo scopiazzo dai vari Gasperini e tutti quelli che con questo modo di giocare hanno fatto faville negli ultimi anni. Lui è un giocatore per quelle squadre lì, con quelle caratteristiche lì. Potenziale esplosivo, inespresso, mostruoso. Un ragazzo curioso che chiede, domanda, vuole sapere. È veramente una bella sorpresa. Norton-Cuffy è un 2004 che ha bisogno di esprimersi, giocatori come lui devono sfruttare la loro forza.”
Oggi il Genoa ha fatto il Genoa, con uno step in più. Ha avuto una grande personalità, ha fatto la gara dall’inizio, non ha perso la voglia di giocare anche quando è andato in vantaggio, quando ha preso gol non ha mai perso il bandolo della matassa. Tale lucidità è un upgrade della tua squadra. Dove devi migliorare? Cosa non ti è piaciuto nonostante la grande partita?
“Da migliorare ci sono dettagli che poi analizzeremo, nel primo tempo però dopo il goal abbiamo arretrato il baricentro, capisco che alle volte con una piazza calda come questa ti viene di rilassarti. Anche nel secondo tempo ci sono state delle trame interessanti, è importante migliore il palleggio per arrivare agli attaccanti. Questi punti sono importanti, spero di uscire presto dalla zona bassa per ambire a quello che più piace a me. Quando vedo giocatori che subentrano e danno tutti ti da veramente piacere, poi a riconoscere gli spazi ci arriveremo.”
Abbiamo catturato questo momento con Zaniolo che batteva la punizione, con lei che diceva che doveva essere rettificato il punto di battuta, e poi a un certo punto vi siete detti qualcosa. Lei molto abilmente ha nascosto la mano. Ci può dire quello che vi siete detti?
“Cosa ho detto a Zaniolo? Non lo posso dire o dovrei mentire. Quando è arrivato alla Roma i giovanotti me li prendevo sotto la mia ala, nei primi due anni è stato perfetto, ricordo di un ragazzo che aveva voglia e un potenziale mostruoso. Nella partita d’esordio ricordo che ho provato a tranquillizzarlo ma lui era già tranquillo perché è un campione dentro“.
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