Serie A
Fiorentina, Zaniolo: il riscatto è sempre più lontano

Zaniolo-Fiorentina: cifra del riscatto troppo alta e minimo di partite che dopo Roma sembra sempre più improbabile da raggiungere. Riscatto sempre più lontano.
Roma, da chance a condanna. La pesante sconfitta subita domenica contro la Roma, oltre che aver allontanato i sogni di Champions League, e alla luce dei punti in classifica, anche la posizione valida per un posto in Europa, Ma non è tutto: la gara dell’Olimpico potrebbe aver segnato la fine dell’avventura in viola di Nicolò Zaniolo. L’ex romanista, schierato titolare nella partita di ieri, non ha saputo ripagare la fiducia dell’allenatore, offrendo una prestazione opaca, culminata con un’espulsione per proteste dopo la sostituzione.
Il futuro di Zaniolo
Nell’edizione odierna della Repubblica, è stato esposto il problema relativo alla permanenza in viola di Zaniolo, che sembra sempre più lontana dopo la prestazione di domenica sera.
Dopo Roma, di quel trequartista brillante capace di trascinare i giallorossi alla conquista del primo trofeo continentale della loro storia, si sono perse le tracce.
Dalla deludente esperienza in Inghilterra, passando per il trasferimento in Turchia — di certo non la prospettiva ideale per un giovane di 23 anni pagato 30 milioni appena l’estate precedente — fino al ritorno in patria, il percorso di Nicolò Zaniolo è stato un continuo rincorrere sé stesso. Nemmeno un allenatore esperto in “rinascite” come Gasperini è riuscito a invertire la rotta e restituire slancio a un talento che, mai come oggi, sembra aver smarrito la propria strada e aver bisogno di un nuovo inizio.
Gli indizi sono due. Dopo la partita di ieri sera, appare sempre più improbabile che Zaniolo riesca a raggiungere la soglia del 60% delle presenze — con almeno 30 minuti giocati — necessarie per far scattare l’obbligo di riscatto, fissato a 19 milioni di euro. Una cifra che, alla luce del rendimento offerto finora, somiglia più a un’utopia che a una reale possibilità.
Ed ecco il secondo punto: la valutazione concordata al momento del suo arrivo a Firenze si rivela oggi decisamente sproporzionata rispetto al contributo fornito. Un fattore che pesa inevitabilmente sul futuro del giocatore e che, nonostante i soli 25 anni, sembra destinarlo a un ritorno in Turchia, proprio lì dove aveva avuto inizio questo tortuoso percorso.

ANDREA COLPANI IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Napoli, Di Lorenzo: “Quando si gioca a calcio, si vive per la vittoria e per alzare un trofeo, per regalare emozioni alla gente.”

Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari che ha sancito il 4° scudetto degli azzurri.
Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari che ha sancito il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, l’emozione di aver vinto lo scudetto ed il ruolo avuto da Antonio Conte per lo conquista del tricolore.

GIOVANNI DI LORENZO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Di Lorenzo: “Sapere che questo trofeo ha fatto felici un sacco di persone, vedere tutta la gente fuori dallo stadio…”
Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari che ha sancito il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, l’emozione di aver vinto lo scudetto ed il ruolo avuto da Antonio Conte per lo conquista del tricolore.
Sono orgoglioso di essere il capitano di una squadra forte e con due palle così
“Quando si gioca a calcio, si vive per la vittoria e per alzare un trofeo, per regalare emozioni alla gente. Sapere che questo trofeo ha fatto felici un sacco di persone, vedere tutta la gente fuori dallo stadio… Aver ricreato questa unione dopo un anno è bellissimo, e ci siamo meritati tutto questo. Sono orgoglioso di essere il capitano di una squadra forte e con due palle così”.
Al mister devo tanto
“Al mister devo tanto. Io, come tutta la squadra, avevamo bisogno di lui per tornare a livelli altissimi. È stato fenomenale, e farlo in così poco tempo dimostra che è un numero uno”.
Serie A
Como, Iovine emozionato: “Dormirò con la maglietta su. Sono riusciti a farmi piangere”

Alessio Iovine, centrocampista del Como, ha commentato la sconfitta dei lagunari in casa per 0-2 contro l’Inter di Simone Inzaghi.
Il giocatore del Como di Cesc Fabregas ha parlato della partita in sè, sottolineando però il grande peso sentimentale che ha assunto, in quanto l’ultima partita della carriera del 34enne.
Como, le parole di Iovine
Alessio Iovine ha parlato nel post partita contro l’Inter. Di seguito le sue parole.
“Se terrò la maglia del Como addosso per sempre? No, devo toglierla perché puzzo tantissimo (ride, ndr). No, però l’altra, ce la danno sempre dopo la partita… ci dormirò su. Sono felicissimo, frastornato anche, non ho parole per descrivere l’affetto che mi hanno dato stasera e negli anni passati. Anche i tifosi, stasera pure troppo. È stato un viaggio bellissimo, non avrei mai pensato di smettere in un contesto del genere. Oggi è tutto bellissimo, voglio riposare ma è finita solo nelle prossime settimane quando arriveranno i programmi dei ritiri dove ovviamente non ci sarò. Sono riusciti a farmi piangere, mi ero ripromesso di non farlo ma sono caduto”.
E cosa diresti al te raccattapalle di 11 anni?
“Non sai cosa ti capiterà, sarà un viaggio bellissimo e inaspettato. Alla fine è difficile fare certe considerazioni, ho sempre pensato al presente, alla domenica a giocare, a preparare i campionati e salvarmi. Mai ad arrivare in Serie A, ma alla fine ci sono arrivato a 33 anni. Orgoglio incredibile, sono contento. E in pace con me stesso, che significa che hai dato tutto”.
Hai qualche rimpianto?
“Io penso semplicemente che è andata come doveva andare. La storia è una bella storia, son contento di aver seminato e raccolto tutto in questi anni di carriera”.
L’é finita, come si dice da queste parti. Quale partita o momento hai nel cuore?
“Non lo so, probabilmente la promozione dello scorso anno, il Como tornava in Serie A dopo tanti anni. Come la chiusura del cerchio, da protagonista, la cavalcata in B è stata fantastica. Ma è stata una gioia unica”.
Serie A
Napoli, Conte: “Vincere è bello, vincere in una piazza come Napoli a livello storico, al quarto scudetto, è un evento eccezionale.”

Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari che sancisce il 4° scudetto degli azzurri.
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari che sancisce il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, la conquista dello scudetto, un momento di svolta in questo torneo e si rimarrà guidare i partenopei.

ANTONIO CONTE INVITA TUTTI ALLA CALMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Conte: “Vincere è sempre bello, ti ripaga del lavoro e dei sacrifici, di ciò che ci metti e che ci mettono gli altri.”
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari che sancisce il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, la conquista dello scudetto, un momento di svolta in questo torneo e si rimarrà guidare i partenopei.
Che sapore ha questo scudetto?
“All’estero ho vinto, è una gioia incredibile. Quando siamo arrivati al campo ho visto tutta questa gente e ho pensato: ma se li mandiamo a casa senza scudetto, che delusione sarebbe stata? Prima di tutto mia, avrei avuto bisogno di tanto tempo per riprendermi. Ho sentito una pressione che non potevamo non portare a casa. Ho fatto il calciatore, e quando vedi certe scene ti carichi di tanta pressione perché hai un popolo dietro che ti spinge e che alla fine vuole festeggiare.”
Momento di svolta?
“Il pareggio con l’Inter. Se non vinciamo, poi scappano. Invece pareggiamo, il gol di Billing: dissi che se volevamo, potevamo. Quello è stato importante; avessimo perso, l’Inter sarebbe scappata in maniera assoluta e non ci sarebbe stata possibilità di riprenderli. Adesso, invece, con tante difficoltà da gennaio in poi, abbiamo fatto qualcosa di inimmaginabile e straordinario. Il merito va ai ragazzi che non si sono mai arresi, hanno visto compagni importanti infortunati e cose che a gennaio non sono andate come dovevano. È lo scudetto di tutti: di Scuffet che gioca all’ultimo a Bologna, di Rafa Marin, di Pasquale Mazzocchi che sostituisce Di Lorenzo, lo scudetto dell’undici titolare e di chi ha sempre risposto presente nonostante un non grandissimo minutaggio. Il mio grazie va a loro.”
L’emozione dei tifosi?
“Vincere è sempre bello, ti ripaga del lavoro e dei sacrifici, di ciò che ci metti e che ci mettono gli altri. Vincere è bello, vincere in una piazza come Napoli a livello storico, al quarto scudetto, è un evento eccezionale. Di Lorenzo e gli altri reduci sono nella storia di Napoli e ci riempiono di orgoglio. Non sarà mai semplice per tante cose, ce la dobbiamo godere perché è stata un’annata durissima sotto tutti i punti di vista. Però abbiamo vinto, messi in fila le più accreditate, e siamo contenti. Avevo bisogno di questa sfida, l’abbiamo vinta insieme.”
Si va avanti insieme?
“Nel frattempo festeggiamo.”
-
Serie A2 giorni fa
Milan, oltre al DS l’allenatore lo porta Ibrahimovic: il nome clamoroso
-
Notizie4 giorni fa
Ultim’ora Milan, anche D’Amico dice no (a queste condizioni): il clamoroso retroscena e la chiamata a Tare
-
Calciomercato6 giorni fa
Milan, per la Gazzetta c’è un nuovo nome: in Arabia per convincere il ds
-
Notizie4 giorni fa
Ultim’ora Milan, Congerton non convinto del progetto: salta tutto?
-
Calciomercato2 giorni fa
Milan, arriva Tare: ecco i primi nomi per l’estate
-
Serie A4 giorni fa
Open Var, Rocchi: “Beukema-Gabbia era da rosso. Bisseck? Allarga il gomito verso il pallone, rigore da concedere”
-
Serie A5 giorni fa
Esclusiva CS – Milan, Moncada al capolinea? Un filo lega Congerton, D’Amico e…Sarri
-
Calciomercato2 giorni fa
Milan, due ex Juve si candidano per la panchina