Serie A
Fiorentina, tornano i nazionali
Tra oggi e domani i calciatori Viola in giro per le varie nazionali rientreranno alla base, in vista della sfida di sabato alle 18:00 contro i partenopei.
In totale la Fiorentina conta 12 nazionali – addirittura più di quelli della Juventus – e potevano essere 14 se solo Graiciar e Lafont non si fossero infortunati; ma vediamo adesso quelli che devono fare rientro a Firenze.
Iniziano i primi rientri dalle nazionali
Dopo Dabo, rientrato per primo dal Burkina Faso, ieri è stato il turno di Chiesa, Benassi e Biraghi, tutti e tre dal ritiro dell’Italia, oltre a Norgaard e Milenkovic, ritornati rispettivamente da Danimarca e Serbia.
Oggi, invece, sarà il turno di Pjaca di rientro dalla Croazia, di E. Fernandes dalla Svizzera e di Vlahovic dalla Serbia Under 19.
Domani potremo rivedere di nuovo ad allenarsi altri quattro giocatori: i più attesi saranno Gio Simeone e Pezzella, entrambi di ritorno dall’Argentina, ma sarà il turno anche di Hancko proveniente dalla Slovacchia Under 21 e soprattutto di Dragowski dalla Polonia Under 21, giocatore che solo pochi giorni fa sembrava fuori dal progetto, mentre adesso ha l’occasione di far ricredere il suo valore, complice l’infortunio di Lafont.
Pioli e il dubbio Pjaca
Stefano Pioli va al San Paolo per giocarsela. Ne siamo sicuri.
La sua squadra sta volando sulle ali dell’entusiasmo e quello di sabato sera potrebbe essere il primo vero test importante della stagione per vedere a che punto sono i suoi ragazzi.
Il modulo dovrebbe essere sempre il solito 4-3-3, alcuni interpreti invece cambieranno.
Innanzitutto in porta ci sarà Dragowski, pronto a riscattarsi dopo qualche battuta a vuoto lo scorso anno ma intenzionato a non far rimpiangere Lafont.
Difesa a quattro che verrà riconfermata con Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo e Biraghi. Occhio al centrocampo.
Essendo ormai sicuro il rientro di Veretout, bisognerà capire la posizione che quest’ultimo potrà occupare.
Oltre alla certezza Benassi, ora più che mai imprescindibile, se giocherà Gerson il francese andrebbe a ricoprire il ruolo di regista davanti alla difesa in quanto il 21enne brasiliano per caratteristiche è più offensivo; se invece a spuntarla sarà Fernandes, quest’ultimo farebbe il regista e Veretout potrebbe fare la mezzala, sua posizione naturale
l’attacco è tutto da decidere
L’intoccabile del reparto è Chiesa e come dare torto a Pioli; centralmente attenzione ad una sorpresa chiamata Thereau al posto del Cholito, di ritorno dall’Albiceleste, ma questa resta un’ipotesi difficile vista la forma dell’argentino.
Il dubbio più grande che assilla l’allenatore parmigiano riguarda Marko Pjaca: il croato ha diversi minuti nelle gambe con la sua nazionale ed ha una voglia di giocare, tuttavia Eysseric sembrerebbe più in forma, staremo a vedere.
Una cosa pero’ è certa, almeno questa stagione non ci saranno più 11 titolari bensì 22/23.
Serie A
Inter, Sucic ha perso terreno nelle gerarchie: Zielinski è salito in cattedra
Il nuovo arrivato in casa Inter Petar Sucic ha perso minuti rispetto ad inizio stagione. Il croato era partito forte, ma il suo rendimento è calato nelle ultime prestazioni.
Sono rimasti tutti incantati dopo la prima presenza in campionato contro il Torino. Assist, giocate, dribbling e imbucate da mezz’ala di grande qualità. Quella versione di Sucic però, non ha trovato sempre continuità durante questa prima parte di stagione, ma si è vista a sprazzi.
Il croato ha alternato prestazioni eccezionali, come quella contro la Fiorentina dove ha messo a referto il suo primo gol, a partite anonime e prive di grande contenuto. Sucic ha manifestato un grande potenziale ed ha ampi margini di miglioramento, viste le sue qualità.
Va comunque considerato che il giocatore arrivava da un campionato modesto ed ha fatto un grande salto di qualità, arrivando fin da subito a far parte di una realtà decisamente più grande di quella a cui era abituato.
Dunque è sicuramente comprensibile che serva del tempo per trovare la giusta costanza e il giusto equilibrio per riuscire a rendere con continuità al massimo delle capacità.

LA CONCENTRAZIONE DI PIOTR ZIELINSKI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inter, Zielinski lo ha superato nelle gerarchie
Ad inizio stagione Sucic è partito in pole position nelle gerarchie di Cristian Chivu. Con il passare delle partite però, sono cambiate molte cose nel centrocampo nerazzurro.
Mkhytarian, nonostante l’età, sta dimostrando di essere un giocatore difficilmente sostituibile, ma quello che ha stupito è stato l’impatto di Zielinski. In estate sembrava essere ai margini del progetto e in procinto di partire dopo un’annata deludente caratterizzata dagli infortuni.
Quest’anno invece, come annunciato dallo stesso giocatore, stiamo vedendo il polacco nella versione migliore. Il suo rendimento ha sicuramente condizionato anche il minutaggio di Sucic, che nell’ultimo periodo per il più delle volte è stato accantonato in panchina.
Vedremo con il passare della stagione chi riuscirà ad imporsi come titolare nelle idee dell’allenatore, il quale ha a disposizione giocatori di primissima qualità.
Serie A
Milan, arriva Fullkrug: come giocherà con Allegri?
Milan – Il centravanti tedesco sbarca in rossonero dal West Ham per colmare una lacuna offensiva e offrire nuove soluzioni tattiche.
Il Milan si muove in anticipo sul mercato di gennaio e piazza il primo colpo: Niclas Fullkrug è pronto a vestire il rossonero. L’attaccante tedesco classe 1993, in uscita dal West Ham, è stato scelto dal direttore sportivo Igli Tare per rinforzare un reparto offensivo in difficoltà e falcidiato dagli infortuni.
Fullkrug porta in dote caratteristiche precise: centravanti di ruolo, fisico imponente, forte nel gioco aereo e abile nel far salire la squadra con sponde e duelli. Un profilo che finora è mancato al Milan e che può dare ad Allegri una soluzione diversa rispetto a quelle attuali, soprattutto in assenza di Gimenez.

Il nuovo assetto tattico del Milan
Nelle gerarchie iniziali il tandem Leao-Pulisic resta centrale, ma il tedesco si candida a diventare la prima alternativa in attacco e un’arma preziosa a gara in corso. Con lui, Allegri potrà anche cambiare assetto, passando all’occorrenza a un 4-3-3 più classico, con un vero numero nove al centro.
Difficile immaginarlo subito titolare fisso, ma da gennaio in avanti Fullkrug avrà spazio e occasioni. Tuttavia, starà a lui sfruttarle per ritagliarsi un ruolo sempre più importante nel nuovo Milan.
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Serie A
Fiorentina, serve dare continuità per scrollare di dosso la tensione
La Fiorentina è reduce dalla bella vittoria per 5-1 ai danni dell’Udinese. La squadra Viola deve dare continuità di risultati per uscire dal tunnel negativo.
Dopo 16 partite è finalmente arrivata la prima vittoria in campionato della Fiorentina. Per capire se è stato un fuoco di paglia o se invece è un evento che segna l’inizio di una ripresa, bisognerà attendere la partita di sabato contro il Parma.
Il 5-1 ai danni dell’Udinese è stato sicuramente liberatorio ed ha portato via un primo strato di tensione. La classifica però è quella che alla fine dei giochi ha sempre ragione e dice che al momento la squadra di Vanoli risiede ancora all’ultimo posto.
L’obiettivo dev’essere prendere tutto ciò che di buono ha lasciato l’ultima partita, sia da un punto di vista emotivo che tecnico-tattico, per dare continuità e provare a mettere in fila una serie di vittorie e di risultati positivi.
Nelle prossime due partite la Fiorentina affronterà Parma e Cremonese, in cui ha il dovere di fare punti, per poi andarsi a giocare con maggiore leggerezza e fiducia le successive gare contro Lazio, Milan e Bologna.

Fiorentina’s fans during italian soccer Serie A match ACF Fiorentina vs Torino FC at the Artemio Franchi stadium in Florence, Italy, January 21, 2023 – Credit: Fabio Fagiolini
Fiorentina, contro il Parma c’è un solo risultato
La squadra di Vanoli è attesa questo sabato alle 12:30 allo stadio Tardini. Davanti a se troverà il Parma, squadra che non sta brillando in questo campionato, ma che si è dimostrata essere piuttosto cinica negli scontri diretti. I crociati sono reduci dalla brutta figura fatta contro la Lazio in 9 uomini, ma hanno avuto più tempo a disposizione per riordinare le idee e preparare la partita.
La Fiorentina però, deve pensare in primis a se stessa e a ritrovare un gioco all’altezza della Viola. Come detto, la rosa non è sicuramente del livello che sta mostrando, deve solamente ritrovare una serenità mentale tale che permetta di ricominciare a giocare a calcio in tranquillità e senza grande pressione.
I toscani hanno l’opportunità di riprendere in mano questa situazione e di riconquistare i propri tifosi, ma ovviamente non devono sbagliare la trasferta sul campo del Parma.
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