Serie A
Fiorentina-Roma 5-1: le pagelle viola al pepe
Le pagelle di Fiorentina-Roma, sponda viola. Le prestazioni dei singoli sono sontuose: da Kean a Bove, da Comuzzo a Cataldi, senza che nessuno demeriti.
Pagelle Fiorentina
De Gea 7-: una sola parata, ma che vale il prezzo del biglietto. Per il resto molto attento anche con i piedi. Sicurezza.
Dodò 7,5: corre su e giù per 90 minuti, come in ogni gara, offrendo anche tantissima qualità. Instancabile.
Comuzzo 8: non perde un solo duello con un centravanti forte come Dovbyk. The Wall.
Ranieri 7: accompagna splendidamente Comuzzo e gioca, stavolta, anche con una flemma ed una calma da capitano vero. Attento.
Gosens 6,5: fa sempre la cosa più intelligente possibile. Calma olimpica.
Cataldi 8-: non sbaglia un colpo, sia in fase offensiva che in quella difensiva. Straordinario.
Adli 7: fa sembrare semplici anche le giocate più complicate. Direttore d’orchestra.
Colpani 7-: costringe Juric, insieme a Dodò, alla sostituzione molto anticipata di Angelino. Stantuffo.
Beltran 7,5: giustissimo che il rigore lo abbia battuto lui, molto più bravo nel fondamentale rispetto a Kean. Futuro Campione.
Bove 8: partecipa ai primi tre goal viola, mettendo la sua firma sul quarto. Grazie Roma.
Kean 8: due goal da centravanti vero, l’intelligenza di lasciare il penalty a Beltran e la voglia di lottare su ogni singolo pallone. Inarrestabile trascinatore.
Richardson 6+: non ha ancora l’esperienza di Cataldi, ma lo sostituisce in maniera ordinata. Positivo.
Kouamé 6+: partecipa al quinto goal della Fiorentina. Festoso.
Sottil 7+: entra a gara già chiusissima, ma si merita un voto molto alto comunque perché sprinta e lotta come in un finale di Champions, sullo 0-0. Rigenerato.
Martinez Quarta n.g.
Ikoné n.g.
Palladino 9: il suo voto è la somma delle prestazioni ottime di ogni suo singolo giocatore. La mente del gruppo.
Serie A
Fiorentina, un ottobre da incorniciare: 6 vittorie su 6!
La Fiorentina è una delle migliori sorprese di questo inizio di stagione. A conferma di ciò un mese di ottobre da record: sei vittorie in altrettante gare.
La Fiorentina di Palladino dopo 10 giornate si trova al terzo posto in classifica grazie a cinque vittorie, quattro pareggi ed un sola sconfitta, contro l’Atalanta. La Viola è una delle più belle sorprese di questo inizio di stagione ed a conferma di tutto ciò un mese di ottobre giocato ai massimi livelli.
Infatti, sono sei le vittorie conquistate dalla formazione toscana in altrettante gare: 2o reti messe a segno e solamente quattro goal incassati. Un dato pazzesco e storico per la Fiorentina: per la prima volta nella storia della Viola ha concluso il mese di ottobre vincendo tutte le gare giocate. È anche la prima volta nella storia che in generale chiude un mese con sei vittorie su sei.
C’è tanto entusiasmo a Firenze da parte del tifo viola che spera che si possa aprire un ciclo importante con Palladino, dopo le delusioni, soprattutto europee, arrivate con Italiano.
Fiorentina, le sei vittorie di ottobre
3 ottobre Fiorentina-The New Saints 2-0
6 ottobre Fiorentina-Milan 2-1
20 ottobre Lecce-Fiorentina 0-6
24 ottobre San Gallo-Fiorentina 2-4
27 ottobre Fiorentina-Roma 5-1
31 ottobre Genoa-Fiorentina 0-1
Ottobre 💯
La Fiorentina per la prima volta nella sua storia ha concluso il mese di ottobre vincendo tutte le partite giocate.
E’ anche la prima volta nella storia che in generale chiude un mese a 6 vittorie su 6. #Fiorentina pic.twitter.com/5w50nfNzJf
— ACF Fiorentina (@acffiorentina) November 2, 2024
Serie A
Inter, Adani: “Frattesi è diventato un titolare in più. I suoi inserimenti…”
L’ex difensore dell’Inter Daniele Adani ha speso parole al miele per Davide Frattesi nel corso della tramissione “Viva El Futbol”.
Di seguito il suo elogio.
Adani su Frattesi
“Frattesi è diventato un titolare in più per l’Inter, l’anno scorso è stato decisivo quando aveva 12 minuti da giocare. Però io vedo la Nazionale e dico che Frattesi sia un uomo in più e ho l’idea che se torna Nicolò Barella lui possa andare un’altra volta in panchina… Luciano Spalletti nel periodo degli Europei lo richiamava tantissimo.
Frattesi ha una caratteristica unica: il tempo di entrata che ha in area di rigore lo può insegnare a tutti perché ha una combinazione di tempo, corsa e stoccata. Frattesi può essere docente di inserimento dei centrocampisti, fa cattedra.”
Serie A
Monza-Milan, le formazioni ufficiali
Monza-Milan, il Saturday Night della decima giornata di Serie A, non sarà mai una partita come le altre: soprattutto in questo momento.
Impossibile per questo Milan vivere un momento di serenità. La tanto agognata vittoria nel derby con l’Inter aveva momentaneamente diradato le nubi create da un avvio di campionato decisamente stentato. Poi però i 70 minuti orribili di Leverkusen e la debacle di Firenze, con tanto di sfogo (il primo di una lunga serie) di Fonseca in conferenza stampa, hanno rotto l’incantesimo. Poi due vittorie di fila, prima che scoppiasse il “caso Leao“.
Da quando Okafor (subentrato proprio in luogo del portoghese) ha spaccato la partita contro il Club Brugge in Champions League, le cose per il lusitano si sono fatte sempre più difficili a Milanello. Leao (salvo improbabili sorprese dell’ultim’ora, dato che Fonseca è stato lapidario in conferenza stampa) è atteso fra le riserve anche stasera, con il difficile (quasi impossibile) rapporto fra i due connazionali che rischia di diventare un tema.
Il tecnico ex-Lille continua ad essere in bilico e si gioca tutte nelle prossime tre partite. Tre trasferte, di cui due in Serie A (stasera a Monza, poi a Cagliari) inframezzate da quella di Madrid contro il Real: una partita che potrebbe apporre la parola fine alle velleità europee del Diavolo. Sarà una settimana contrassegnata da ritorni ed emozioni forti quella in casa rossonera. Sollecitazioni esterne, oltre (ovviamente) a quelle interne.
Prima la partenza in Brianza per affrontare il Monza di Alessandro Nesta e di Adriano Galliani, una volta anche di Silvio Berlusconi, e poi quella in direzione Santiago Bernabeu: dove i rossoneri affronteranno il Real Madrid di Carlo Ancelotti. Un calendario suggestivo, che potrebbe imprimere (in un senso o nell’altro) una svolta definitiva alla stagione del Milan. La fiducia nei confronti di Fonseca (mai alta) ora è ai minimi storici.
Qualora le cose dovessero andare male il portoghese sarebbe certamente esonerato durante la sosta per le nazionali, ma qualora dovessero andare bene uscirebbe da questo tour de force con una consapevolezza tale che esautorarlo poi diventerebbe complesso. A metà novembre, con il Milan nono in classifica (seppur con una gara in meno, quella di Bologna) e soli 14 punti conquistati, il tempo delle riflessioni è già prematuramente arrivato.
Al rientro dalla “pausa” ci sarà la sentitissima partita in casa contro la Juventus. Probabilmente l’ultima chance di dare un senso al campionato dei rossoneri, dopo la brutta sconfitta nell’altro scontro diretto: quello contro il Napoli del sogno di mezza estate Antonio Conte. Affinché il Milan possa giocarsi le sue carte con Fonseca in panchina, urge ripartire subito: partendo da Monza-Milan. Oggi (forse) senza Leao, domani senza Fonseca?
Monza-Milan, le formazioni ufficiali
MONZA (3-4-2-1): Turati; Izzo, Marì, Carboni; Pedro Pereira, Bianco, Bondo, Kyriakopoulos; Maldini, Mota; Djuric. Allenatore: Nesta.
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Terracciano, Thiaw, Pavlovic, Theo Hernandez; Fofana, Reijnders; Chukwueze, Pulisic, Okafor; Morata. Allenatore: Fonseca.
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