Serie A
Fiorentina, Palladino: “Abbiamo avuto tante occasioni, di contro avevamo un portiere strepitoso”

L’allenatore della Fiorentina, Raffaele Palladino, è intervenuto in conferenza stampa al termine della gara contro la Roma. I viola escono sconfitti all’Olimpico per 1-0.
La Fiorentina esce sconfitta dall’Olimpico. I viola, nonostante una gara molto equilibrata, vengono battuti dalla Roma grazie ad un gol di Artem Dovbyk. Una sconfitta che spegne le speranze della squadra di Raffele Palladino di poter arrivare in Champions League, ma che non scalfisce l’ottima stagione dei toscani. Fiorentina che tornerà in campo giovedì sera in Conference League nella semifinale di ritorno contro il Betis Sevilla. Viola che al Franchi devono ribaltare il 2-1 dell’andata. Al termine del match contro la Roma, Palladino ha commentato la sconfitta in conferenza stampa. Di seguito le sue parole.
Fiorentina, le parole di Palladino
Analisi.
“Faccio i complimenti alla Roma perché stanno facendo qualcosa di straordinario. La partita è stata preparata molto bene e ci sono state tante occasioni. Abbiamo affrontato un portiere strepitoso. Se è stato MVP un motivo c’è. Noi dobbiamo essere orgogliosi e non dobbiamo buttarci giù. E’ aperta la porta all’Europa e noi dobbiamo pensare subito a giovedì. Giovedì è una finale. Oggi è stata fatta una grande prestazione ma dobbiamo pensare a giovedì”.
Prestazione.
“Soddisfatto dei giocatori. Credo in tutti i ragazzi che ho in rosa. Dal 7 luglio mi stanno dando tanto. Sono ragazzi esemplari. Sono competitivi. Oggi Richardson ha fatto tanto, così come Zaniolo. Ovviamente avendo tante partite io do la possibilità a tutti di giocare”.
Sui singoli.
“Io dico che noi italiani abbiamo dei campioni in casa e non li sappiamo coltivare e proteggere. Nicolò è stato un grande calciatore. Ora si sta riprendendo e sta trovando una motivazione. E’ un bravo ragazzo, si impegna. Noi dovremmo proteggere questi talenti. Kean ha fatto una grande prestazione. Lui ha avuto tante occasioni, ma grande Svilar. C’è rammarico per la sconfitta ma non possiamo buttarci giù. Giovedì abbiamo una finale e su giovedì ci crediamo. E avere tanta energia positiva”.
Polemiche sul gol di Dovbyk.
“Ne ho visti sei e mi aspettavo che l’arbitro fischiasse. Oggi è stato così. Noi ci abbiamo provato fino alla fine e ho messo dentro tutte le frecce dell’arco che avevo a disposizione ma non siamo riusciti ad arrivare al pareggio”.
Semifinale di ritorno.
“Il calcio è fatto di giudizi e quindi ci stimo giocando tutto ed è vero. Ci stiamo giocando un posto in Europa e uno in finale. Noi vogliamo arrivare in fondo a tutto poi se non ce la faremo saremo disposti ad accogliere il giudizio”.
Prossimi avversari.
“Ci aspettiamo un Betis che voglia passare il turno. Cercheremo in tutti i modi di passare contro di loro. Sappiamo che hanno grandi individualità. Vogliamo un grande tifo. E anche oggi li ringrazio. Sappiamo che il Franchi sarà il nostro uomo in più”.
Serie A
Napoli, Di Lorenzo: “Quando si gioca a calcio, si vive per la vittoria e per alzare un trofeo, per regalare emozioni alla gente.”

Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari che ha sancito il 4° scudetto degli azzurri.
Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari che ha sancito il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, l’emozione di aver vinto lo scudetto ed il ruolo avuto da Antonio Conte per lo conquista del tricolore.

GIOVANNI DI LORENZO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Di Lorenzo: “Sapere che questo trofeo ha fatto felici un sacco di persone, vedere tutta la gente fuori dallo stadio…”
Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari che ha sancito il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, l’emozione di aver vinto lo scudetto ed il ruolo avuto da Antonio Conte per lo conquista del tricolore.
Sono orgoglioso di essere il capitano di una squadra forte e con due palle così
“Quando si gioca a calcio, si vive per la vittoria e per alzare un trofeo, per regalare emozioni alla gente. Sapere che questo trofeo ha fatto felici un sacco di persone, vedere tutta la gente fuori dallo stadio… Aver ricreato questa unione dopo un anno è bellissimo, e ci siamo meritati tutto questo. Sono orgoglioso di essere il capitano di una squadra forte e con due palle così”.
Al mister devo tanto
“Al mister devo tanto. Io, come tutta la squadra, avevamo bisogno di lui per tornare a livelli altissimi. È stato fenomenale, e farlo in così poco tempo dimostra che è un numero uno”.
Serie A
Como, Iovine emozionato: “Dormirò con la maglietta su. Sono riusciti a farmi piangere”

Alessio Iovine, centrocampista del Como, ha commentato la sconfitta dei lagunari in casa per 0-2 contro l’Inter di Simone Inzaghi.
Il giocatore del Como di Cesc Fabregas ha parlato della partita in sè, sottolineando però il grande peso sentimentale che ha assunto, in quanto l’ultima partita della carriera del 34enne.
Como, le parole di Iovine
Alessio Iovine ha parlato nel post partita contro l’Inter. Di seguito le sue parole.
“Se terrò la maglia del Como addosso per sempre? No, devo toglierla perché puzzo tantissimo (ride, ndr). No, però l’altra, ce la danno sempre dopo la partita… ci dormirò su. Sono felicissimo, frastornato anche, non ho parole per descrivere l’affetto che mi hanno dato stasera e negli anni passati. Anche i tifosi, stasera pure troppo. È stato un viaggio bellissimo, non avrei mai pensato di smettere in un contesto del genere. Oggi è tutto bellissimo, voglio riposare ma è finita solo nelle prossime settimane quando arriveranno i programmi dei ritiri dove ovviamente non ci sarò. Sono riusciti a farmi piangere, mi ero ripromesso di non farlo ma sono caduto”.
E cosa diresti al te raccattapalle di 11 anni?
“Non sai cosa ti capiterà, sarà un viaggio bellissimo e inaspettato. Alla fine è difficile fare certe considerazioni, ho sempre pensato al presente, alla domenica a giocare, a preparare i campionati e salvarmi. Mai ad arrivare in Serie A, ma alla fine ci sono arrivato a 33 anni. Orgoglio incredibile, sono contento. E in pace con me stesso, che significa che hai dato tutto”.
Hai qualche rimpianto?
“Io penso semplicemente che è andata come doveva andare. La storia è una bella storia, son contento di aver seminato e raccolto tutto in questi anni di carriera”.
L’é finita, come si dice da queste parti. Quale partita o momento hai nel cuore?
“Non lo so, probabilmente la promozione dello scorso anno, il Como tornava in Serie A dopo tanti anni. Come la chiusura del cerchio, da protagonista, la cavalcata in B è stata fantastica. Ma è stata una gioia unica”.
Serie A
Napoli, Conte: “Vincere è bello, vincere in una piazza come Napoli a livello storico, al quarto scudetto, è un evento eccezionale.”

Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari che sancisce il 4° scudetto degli azzurri.
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari che sancisce il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, la conquista dello scudetto, un momento di svolta in questo torneo e si rimarrà guidare i partenopei.

ANTONIO CONTE INVITA TUTTI ALLA CALMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Conte: “Vincere è sempre bello, ti ripaga del lavoro e dei sacrifici, di ciò che ci metti e che ci mettono gli altri.”
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari che sancisce il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, la conquista dello scudetto, un momento di svolta in questo torneo e si rimarrà guidare i partenopei.
Che sapore ha questo scudetto?
“All’estero ho vinto, è una gioia incredibile. Quando siamo arrivati al campo ho visto tutta questa gente e ho pensato: ma se li mandiamo a casa senza scudetto, che delusione sarebbe stata? Prima di tutto mia, avrei avuto bisogno di tanto tempo per riprendermi. Ho sentito una pressione che non potevamo non portare a casa. Ho fatto il calciatore, e quando vedi certe scene ti carichi di tanta pressione perché hai un popolo dietro che ti spinge e che alla fine vuole festeggiare.”
Momento di svolta?
“Il pareggio con l’Inter. Se non vinciamo, poi scappano. Invece pareggiamo, il gol di Billing: dissi che se volevamo, potevamo. Quello è stato importante; avessimo perso, l’Inter sarebbe scappata in maniera assoluta e non ci sarebbe stata possibilità di riprenderli. Adesso, invece, con tante difficoltà da gennaio in poi, abbiamo fatto qualcosa di inimmaginabile e straordinario. Il merito va ai ragazzi che non si sono mai arresi, hanno visto compagni importanti infortunati e cose che a gennaio non sono andate come dovevano. È lo scudetto di tutti: di Scuffet che gioca all’ultimo a Bologna, di Rafa Marin, di Pasquale Mazzocchi che sostituisce Di Lorenzo, lo scudetto dell’undici titolare e di chi ha sempre risposto presente nonostante un non grandissimo minutaggio. Il mio grazie va a loro.”
L’emozione dei tifosi?
“Vincere è sempre bello, ti ripaga del lavoro e dei sacrifici, di ciò che ci metti e che ci mettono gli altri. Vincere è bello, vincere in una piazza come Napoli a livello storico, al quarto scudetto, è un evento eccezionale. Di Lorenzo e gli altri reduci sono nella storia di Napoli e ci riempiono di orgoglio. Non sarà mai semplice per tante cose, ce la dobbiamo godere perché è stata un’annata durissima sotto tutti i punti di vista. Però abbiamo vinto, messi in fila le più accreditate, e siamo contenti. Avevo bisogno di questa sfida, l’abbiamo vinta insieme.”
Si va avanti insieme?
“Nel frattempo festeggiamo.”
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