Serie A
Fiorentina, con Gosens è tutta un’altra storia
Robin Gosens è tornato e ha subito mostrato il suo valore con la Fiorentina. Dopo il rientro contro il Celje, è stato decisivo anche contro il Cagliari.
Per la Fiorentina un rientro che fa la differenza
Un esterno mancino prezioso che ha saputo conquistare subito il cuore dei tifosi viola. Arrivato in prestito dall‘Union Berlino, il suo contratto prevede un obbligo di riscatto legato alle presenze. Con la sua performance di ieri, mancano solo tre presenze da almeno 45 minuti per far scattare l’obbligo di riscatto. Non c’è dubbio che la Fiorentina eserciterà questa opzione. Viste le qualità che Gosens ha già mostrato in così poco tempo: è una scelta comprensibile.
La sua prestazione contro il Cagliari è stata decisiva. In 63 minuti sul campo, ha messo in mostra il suo talento, dimostrando di essere pronto a far la differenza. Il suo gol ha pareggiato la partita con un gesto tecnico impeccabile. Questo ha fatto guadagnare a Gosens un meritato 7 in pagella.

Gol, premi e fiducia nel futuro
Non solo prestazioni in campo, ma anche riconoscimenti. Robin Gosens è stato eletto Panini Player of the Match della sfida Cagliari-Fiorentina, vinta 1-2 dalla Fiorentina. Come da tradizione, il giocatore è stato premiato al termine del match, a testimonianza del suo impatto positivo sulla partita e del suo ruolo decisivo nel ribaltare il risultato.
Inoltre, la sua grinta e il suo impegno sono stati fondamentali per la squadra. Gosens è stato fondamentale in una vittoria che ha trasmesso grande carica a tutta la squadra. In un momento difficile, la Fiorentina è riuscita a ribaltare il risultato. E tutto questo è stato possibile anche grazie alla presenza del difensore in campo. La Fiorentina guarda avanti con fiducia.
La Viola è coperta
C’è la consapevolezza che Gosens potrà essere decisivo nelle prossime partite. Restano sette gare da giocare: otto in caso di accesso alla finale di Conference League. Il sogno può continuare. Robin è diventato un simbolo di grinta e determinazione. La sua presenza in campo è una risorsa che la Fiorentina non può farsi scappare. La Viola ha ora tutte le carte in regola per puntare a traguardi importanti.
Serie A
Napoli, Conte pensa a una soluzione a sorpresa per sostituire Lobotka
Il Napoli prepara la sfida alla Juventus senza Lobotka: Conte valuta soluzioni d’emergenza e una possibile sorpresa per la mediana.
Dopo il passaggio del turno in Coppa Italia al batticuore, il Napoli è già concentrato sul big match contro la Juventus. Una sfida complicata, resa ancora più difficile dall’assenza di Stanislav Lobotka, fermato da un risentimento muscolare. Lo stop dello slovacco peggiora notevolmente la situazione di un reparto già ridotto all’osso, viste le assenze contemporanee di De Bruyne, Anguissa e Gilmour.
Conte, di fatto, può contare solo su McTominay, Elmas e Vergara, con quest’ultimo è stato provato in mediana soltanto nella sfida contro il Cagliari. Visto il calendario fitto tra campionato, Champions e Supercoppa, il tecnico sta iniziando a pensare anche a un’altra soluzione per alternare gli uomini senza rischiare nuovi stop. Da qui nasce l’idea Marianucci.

LA GRINTA DI ANTONIO CONTE CHE INDICA IL SEGNO DUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Marianucci in mediana?
Marianucci, classe 2004, quest’anno si è visto solo una volta, nella sconfitta interna contro il Milan. Nonostante l’errore che portò al vantaggio rossonero, il giovane difensore reagì con grande forza mentale, continuando a giocare con personalità. È un aspetto che a Conte non è passato inosservato, così come le sue caratteristiche: fisicità, muscoli, buona impostazione e la capacità di giocare davanti alla difesa, ruolo ricoperto anche ai tempi dell’Empoli.
Il tecnico starebbe quindi valutando l’idea di sfruttarlo in mediana come alternativa durante le prossime settimane. Contro la Juventus, però, è più probabile che Conte scelga l’esperienza e l’affidabilità di Elmas, che ha già giocato in quel ruolo con buoni risultati contro il Como.
Di certo, con un centrocampo così rimaneggiato, il Napoli dovrà trovare nuove soluzioni e arrangiarsi come può: in attesa dei rientri, ogni opzione diventa preziosa per non perdere equilibrio nelle prossime sfide.
Serie A
Savicevic bacchetta Adzic “Non ha seguito il mio consiglio: avrebbe dovuto lasciare la Juventus”
Dejan Savicevic esprime le sue preoccupazioni per Adzic e il futuro della Juventus, mentre elogia il Milan di Massimiliano Allegri.
Le parole di Savicevic su Adzic e la Juventus
Dejan Savicevic, ex calciatore di fama mondiale, ha recentemente espresso la sua preoccupazione riguardo alla situazione attuale di Adzic. Secondo Savicevic, Adzic sta attraversando un momento difficile alla Juventus, poiché non ha seguito il consiglio di trasferirsi in prestito durante l’estate. L’ex calciatore teme che la mancanza di spazio nella squadra possa portare Adzic a perdere l’opportunità di crescita, compromettendo così il suo futuro professionale.
Il Milan di Allegri e le prospettive per lo Scudetto
Oltre a discutere della situazione di Adzic, Savicevic ha elogiato il Milan guidato da Massimiliano Allegri. Secondo lui, la squadra rossonera ha tutte le carte in regola per lottare per lo Scudetto, ma manca una prima punta di qualità per completare l’organico. Le parole di Savicevic mettono in evidenza la competitività del Milan in questa stagione e suggeriscono che con qualche aggiustamento, la squadra potrebbe davvero ambire al titolo.
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Fonte: l’account X di Schira
Dejan #Savicevic: “ #Adzic sta attraversando un brutto periodo. Non mi ha ascoltato: in estate doveva andare via dalla #Juve in prestito. Ha poco spazio e ho paura che si perda. Il #Milan di #Allegri mi piace molto: lotterà per lo Scudetto, ma manca una prima punta di qualità”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 5, 2025
Serie A
Roma, Ferguson al bivio: a Cagliari servono risposte vere
La Roma cerca riscatto a Cagliari dopo il ko col Napoli: riflettori puntati su Evan Ferguson, chiamato a dare risposte concrete in attacco.
La Roma sta preparando la trasferta di Cagliari, una gara fondamentale per riprendere la marcia dopo il brusco stop contro il Napoli. La sconfitta dell’Olimpico ha infatti riacceso critiche e dubbi su un reparto offensivo che, nei momenti decisivi, continua a mancare. Nei duelli a tutto campo con i partenopei la squadra di Gasperini è mancata proprio davanti, dove l’unico a incidere è stato Lorenzo Pellegrini.
Il dato preoccupa: nei big match contro Inter, Milan e Napoli la Roma ha chiuso con zero gol segnati. Un campanello d’allarme che conferma la sensazione più diffusa: quando si alza il livello, manca un attaccante capace di fare realmente la differenza. Soulé ha vissuto un’altra serata anonima, ma al centro delle critiche è finito soprattutto Ferguson, simbolo di un mercato che non ha portato a Gasperini un vero nove in grado di elevare il potenziale offensivo della squadra.

EVAN FERGUSON E MATIAS SOULE RAMMARICATI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, per Ferguson è già il momento della verità
Per l’ex Brighton questa fase della stagione rischia di diventare decisiva. Un solo gol in 13 partite tra campionato ed Europa League è un bottino troppo magro per chi era stato scelto per dare fisicità, profondità e soluzioni. Tanto che la società starebbe seriamente pensando alla possibilità di interrompere il prestito già a gennaio per puntare su un altro profilo.
Ferguson, però, ha ancora qualche settimana per cambiare la narrativa. In queste gare non basteranno le buone prestazioni: serviranno i gol, quelli che possono spostare una partita e restituire fiducia. La Roma è per lui un’occasione d’oro dopo un paio d’anni complicati, ma ora dovrà andare oltre se stesso per non lasciarsela sfuggire.
A Cagliari parte la sua rincorsa: o arrivano risposte concrete, oppure il suo futuro in giallorosso potrebbe chiudersi prima del previsto.
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