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Empoli-Venezia 2-2, un finale al cardiopalma non smuove la classifica

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Empoli-Venezia

Termina 2-2 lo scontro diretto Empoli-Venezia. Succede tutto nel secondo tempo, con un finale incredibile che però non cambia la classifica.

Il match più atteso in chiave salvezza di questa giornata è senza dubbio lo scontro diretto EmpoliVenezia. Entrambe le squadre, appaiate a 24 punti, con i toscani terzultimi e i veneti penultimi, si giocano una buona fetta del proprio destino.

D’Aversa sceglie un undici molto offensivo, spostando Cacace largo a sinistra e affidandosi alla qualità di Esposito e Fazzini a supporto di Colombo. 

Dall’altra parte, Di Francesco sorprende lasciando in panchina sia Oristanio che Yeboah e affidando a Busio il compito di agire dietro la punta Gytkjaer.

Empoli-Venezia

Liberato Cacace ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Empoli-Venezia, primo tempo bloccato ma combattuto

Partono forte i padroni di casa, spinti dal calore del Castellani. L’Empoli mantiene il controllo del gioco, soprattutto sulla corsia sinistra, dove Cacace spinge con continuità e mette al centro diversi cross pericolosi, che però non trovano compagni pronti.

Le occasioni più nitide arrivano quindi per il Venezia, Prima un paio di punizioni di Nicolussi Caviglia impegnano Vasquez, poi al 34° Doumbia raccoglie un cross di Zerbin e calcia con potenza verso la porta, trovando però una risposta super del portiere empolese. 

Il primo tempo si chiude così sullo 0-0, tra tanti duelli ma senza troppe emozioni.

Empoli-Venezia

Secondo tempo: Fazzini sblocca ma Yeboah cambia il volto del match

Nella ripresa il copione iniziale si ripete, ma crescono le occasioni. L’Empoli continua a mantenere un atteggiamento propositivo, e dopo una buona chance su punizione per Esposito, è Fazzini al 59° a rompere l’equilibrio con una splendida girata su assist geniale d’esterno di Henderson.

I padroni di casa sfiorano anche il raddoppio, prima con Colombo che calcia alto di sinistro, poi con Esposito che impegna Radu. Ma l’Empoli spreca, e al 67° arriva la punizione: corner di Nicolussi Caviglia, uscita a vuoto di Vasquez e primo gol in campionato di Yeboah, appena entrato, che firma l’1-1.

Il gol rinvigorisce il Venezia, che prende fiducia e alza il baricentro, trascinato da uno Yeboah in grande forma. Nonostante il possesso più fluido, le vere occasioni latitano fino agli ultimi minuti, quando la partita si infiamma di nuovo.

All’85°, infatti, è proprio Yeboah a innescare Gytkjaer con una bella giocata in profondità. L’attaccante trova ancora Vasquez sulla sua strada, ma sulla respinta si avventa Busio, che ribalta il risultato e firma il 2-1.

Sembra fatta per gli ospiti, ma passano appena due minuti e Anjorin, al rientro dopo un lungo stop, si inventa il gol del pareggio: recupero palla sulla trequarti, avanzata decisa e destro chirurgico all’angolino che lascia Radu immobile.

Nel finale arrivano tanti cross da ambo i lati, ma manca il guizzo decisivo.

Empoli-Venezia, un pareggio che non cambia il quadro

Finisce così 2-2 un match molto divertente. Un punto che lascia un po’ di amaro in bocca a entrambe le squadre, che raggiungono quota 25 punti e sono ora a -1 dal Lecce e a -3 dal Parma quartultimo, in attesa della sfida dei ducali contro la Juventus.

Serie A

Juventus, Spalletti ripensa la fascia sinistra: Cabal avanza, Cambiaso rallenta

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Serie A

Juventus – La fiducia di Spalletti nel colombiano e il possibile cambio modulo possono riscrivere le gerarchie bianconere.

Alla Juventus qualcosa si muove sulla corsia mancina. La crescita di Juan Cabal, certificata dal gol decisivo contro il Bologna e dalle parole di stima di Luciano Spalletti, apre scenari nuovi in un reparto che finora aveva un padrone quasi indiscusso: Andrea Cambiaso.

“Un cavallo”, lo ha definito Spalletti dopo Bologna-Juventus, sottolineando forza, gamba e potenziale dell’esterno colombiano. Fiducia che il tecnico ha dimostrato fin dal suo arrivo, gestendone però con cautela il minutaggio dopo il grave infortunio al crociato e il successivo stop muscolare. Nelle ultime uscite, da subentrato contro Pafos e Bologna, Cabal ha però mostrato segnali evidenti di crescita, ritrovando continuità atletica e incisività.

Il tecnico bianconero, pur soddisfatto, chiede ancora di più: “Deve imparare a gestire l’emozione ed essere più pulito nel gioco”, ha spiegato Spalletti, lasciando intendere che il lavoro quotidiano sta iniziando a dare frutti concreti.

Juventus, Cambiaso perde terreno…

In parallelo, Cambiaso attraversa una fase complicata. Restato titolare di riferimento, l’esterno azzurro ha però faticato anche contro il Bologna, venendo sostituito dopo un’ora e lasciando il campo visibilmente deluso. Un momento di difficoltà che dura da settimane e che rischia di pesare sulle gerarchie future, pur senza mettere in discussione le sue qualità tecniche.

Juventus

ANDREA CAMBIASO GUARDA AVANTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

A rendere il quadro ancora più fluido potrebbe essere un cambio tattico. L’eventuale passaggio alla difesa a quattro favorirebbe Cabal, più naturale nel ruolo di terzino, mentre Cambiaso potrebbe risultare penalizzato. Non è escluso, però, che i due possano convivere: sulla stessa fascia o con Cambiaso avanzato in un ruolo più offensivo.

Per ora le gerarchie restano invariate, ma la sensazione è che alla Continassa si stia preparando un riequilibrio. Con Cabal in crescita e Cambiaso in affanno, la fascia sinistra della Juventus non è più una certezza, ma un cantiere aperto.

 

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Atalanta, l’assenza di Lookman pesa: Palladino studia le soluzioni

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Atalanta-Milan

L’Atalanta dovrà colmare un grande vuoto che Lookman lascerà sulla sinistra in occasione della Coppa d’Africa in programma nelle prossime settimane.

Ademola Lookman rischia di restare lontano da Bergamo a lungo, potenzialmente fino al 18 gennaio 2026, complice la Coppa d’Africa che lo vedrà protagonista con la Nigeria. Un’assenza pesante per l’Atalanta, chiamata a riorganizzare il proprio assetto offensivo in un momento delicato della stagione.

Il bottino del nigeriano – tre gol e un assist in sedici presenze – non racconta fino in fondo il suo impatto: dribbling, strappi e qualità hanno spesso acceso le azioni nerazzurre, mandando in porta compagni come De Ketelaere e Scamacca, oggi nel loro miglior momento di forma. Dopo aver superato le tensioni estive di mercato, Lookman è partito quasi subito per la competizione africana, lasciando un vuoto evidente sull’out di sinistra.

Atalanta, nuova chance per Maldini e Soulemana?

Mister Palladino, che avrà una settimana intera per riflettere in vista della sfida di domenica sera a Genova contro il Genoa, valuta diverse alternative. I candidati principali sono Sulemana e Maldini, i sostituti più naturali nel ruolo. Il ghanese, però, rientra da un infortunio all’ileopsoas e non verrà forzato: se non sarà pronto, toccherà a Maldini, chiamato a giocarsi forse una delle ultime occasioni in nerazzurro.

Atalanta

RAFFAELE PALLADINO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Altre soluzioni passano dagli adattamenti: Pasalic e Samardzic possono guadagnare spazio, seppur in posizioni diverse. Il croato resta un jolly prezioso anche per far rifiatare Ederson e De Roon, mentre il serbo è stato recentemente testato come esterno a tutta fascia, intuizione che ha già portato frutti, come nel successo contro il Cagliari.

Senza Lookman, l’Atalanta cambierà pelle. Palladino è chiamato a trovare il giusto equilibrio tra gestione delle risorse e nuove idee tattiche, in attesa del ritorno di uno dei suoi uomini chiave.

 

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Ultim’ora Inter: Calhanoglu e Darmian lavorano separatamente

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Inter

Hakan Calhanoglu e Matteo Darmian ancora a parte in vista della Supercoppa: l’Inter non correrà rischi per i due giocatori chiave.

Preparativi per la Supercoppa

L’Inter si prepara alla sfida di Supercoppa con grande attenzione, ma con qualche preoccupazione per le condizioni fisiche di Hakan Calhanoglu e Matteo Darmian. I due giocatori, infatti, hanno continuato ad allenarsi separatamente dal resto del gruppo, un segnale che lo staff tecnico non vuole affrettare i tempi di recupero. La decisione di non rischiare è comprensibile, considerando l’importanza della partita e il lungo calendario che attende la squadra nerazzurra.

La strategia dell’Inter

Con la Supercoppa alle porte, l’Inter dovrà fare affidamento su una rosa profonda e ben assortita per sopperire alle eventuali assenze. La scelta del tecnico è chiara: la priorità è garantire che Calhanoglu e Darmian siano al 100% prima di tornare in campo. Questo approccio prudente potrebbe rivelarsi vincente nel lungo termine, permettendo ai giocatori di recuperare completamente e di evitare ricadute che potrebbero compromettere la loro stagione.

Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.

Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio

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