Serie A
Empoli, D’Aversa: “Siamo preparati e giocheremo per vincere. Fazzini ci sarà, Maleh…”
Roberto D’Aversa ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Empoli-Fiorentina. L’allenatore si è soffermato sul buon momento e il passaggio in Coppa Italia.
Mese d’oro per gli azzurri che possono vantare ancora l’imbattibilità e l’aver strappato punti a Roma e Juventus. Alla Computer Gross Arena arriva la Fiorentina di Palladino.
Empoli, le parole di D’Aversa
Domani c’è un’opportunità per rendere incredibile questo avvio di stagione?
“I complimenti non mi piacciono troppo perché a volte fanno calare l’attenzione. Ora dobbiamo accantonare quello che abbiamo fatto finora, dobbiamo dare continuità. Sappiamo l’importanza della gara e quanto i tifosi ci tengono, è una squadra da Davide contro Golia.
La Fiorentina ha investito tanto in entrata, fino a domani non dobbiamo sprecare energie, tutte si devono riporre in questa partita. Dobbiamo ricercare la prestazione, il risultato è una conseguenza.
Il derby arriva nel momento giusto con meno pressione?
“Io credo che se iniziamo a pensare che la nostra posizione classifica ci fa andare in campo più sereni, commettiamo un errore. Chiedo intensità, prestazione, non presunzione. Noi dobbiamo fare in modo che siano contenti i tifosi. Dobbiamo dare continuità a quello che stiamo facendo, non possiamo permetterci di ragionare sul non avere pressione. Dobbiamo mettere tutta la nostra voglia contro avversari più forti”.

PAULO DYBALA E GIUSEPPE PEZZELLA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
I gol presi su palla inattiva, le crea qualche grattacapo?
“Ragioniamo sugli aspetti positivi, abbiamo subito pochi gol. Noi analizziamo tutti e cerchiamo di migliorare tutti gli aspetti. Anche la Fiorentina ha subito gol su palla inattiva, oggi come oggi le squadre sono organizzate. A differenza del passato non si usano più le mani per trattenere”.
Aveva capito fin dall’inizio che potevate partire così bene?
“Devo dire che a parte il modo in cui questi ragazzi si allenano, scendono in campo da squadra. La partita e il risultato sono conseguenze di come si lavora durante la settimana e quindi dal ritiro. Nelle partite amichevoli di inizio stagione anche in cui avevamo difficoltà legate ai carichi di lavoro, difficilmente concedevamo palle gol.
Questo ha aumentato la stima, le capacità, ma quando cominci la stagione in questo modo prendi tanta fiducia. Non dobbiamo mai perdere la concentrazione e l’attenzione. L’aspetto tecnico lo si può migliorare, l’atteggiamento difficilmente si può recuperare.

Fans of Empoli during italian soccer Serie A match Empoli FC vs US Cremonese at the Carlo Castellani stadium in Empoli, Italy, November 11, 2022 – Credit: Valentina Giannettoni
Pensate a qualcosa di particolare per affrontare una squadra che potrebbe scendere in campo con tre attaccanti?
“La squadra è forte, sotto l’aspetto tattico abbiamo analizzato la Fiorentina secondo vari sistemi di gioco. Siamo preparati su ciò che c’è da fare, ma in queste partite si deve pensare a scendere in campo per vincere. Ciò che conta è l’interpretazione della gara. Noi siamo abituati a essere coraggiosi e se vogliamo colmare il gap dobbiamo portare in campo l’intensità”
Come stanno Fazzini e Maleh?
“Fazzini è recuperato al 100%, Maleh è recuperato ma dobbiamo ragionare su quanto sarà il minutaggio”
Cosa si aspetta veramente dai suoi ragazzi in una sola parola?
“La prestazione”.
Serie A
Torino, Vlasic è l’uomo del momento: si lavora al rinnovo
Nikola Vlasic pronto a prolungare il suo contratto con il Torino fino al 2028, un segnale forte di fiducia per il futuro del club granata.
L’importanza del prolungamento di Vlasic
Il Torino sta pianificando di estendere il contratto di Nikola Vlasic fino al 2028, una mossa strategica che dimostra quanto il club creda nel talento e nel contributo del calciatore croato. Vlasic, arrivato al Torino con grandi aspettative, ha dimostrato di essere un elemento chiave per la squadra, aggiungendo qualità e determinazione al centrocampo granata.
Un tassello fondamentale per il futuro del Torino
Il prolungamento del contratto di Vlasic non è solo una buona notizia per i tifosi, ma rappresenta anche un passo importante nella costruzione di una squadra competitiva per il futuro. Mantenere giocatori di alto livello come Vlasic è essenziale per il Torino, che mira a consolidarsi nella parte alta della classifica della Serie A. Questo rinnovo è un chiaro messaggio di continuità e ambizione da parte della dirigenza torinese.
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Fonte: l’account X di Schira
#Torino are planning Nikola #Vlasic’s contract extension until 2028. #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 22, 2025
Serie A
Roma, Ziolkowski è un diamante grezzo su cui Gasperini vuole lavorare
Il classe 2005 Ziolkowski, arrivato alla Roma in estate, è un giocatore che ha delle grandi potenzialità, ma dev’essere sgrezzato da un grande allenatore: Gasperini pronto a rimboccarsi le maniche.
L’acquisto del giovane polacco è arrivato un pochino in sordina, senza dare particolarmente nell’occhio. Questo ovviamente ha aiutato a non mettere ulteriore pressione addosso ad un classe 2005 che è passato da un campionato di livello modesto, ad una piazza come Roma, dopo poco tempo tra i professionisti.
Il giocatore però, ha già dimostrato di avere le spalle larghe e grande personalità, nonostante i soli 20 anni. Non ha battuto ciglio dopo la sostituzione al 30′ minuto contro il Victoria Plzen, è entrato con carattere e spensieratezza nei minuti finali contro l’Inter, ma soprattutto ha messo in scena una grande prestazione per 90 minuti all’Allianz Stadium contro la Juventus.
Ziolkowski sta dimostrando in queste sue prime apparizioni con la maglia giallorossa, di avere grandi potenzialità. In alcuni casi commette alcuni errori attribuibili alla sua gioventù e alla sua “incoscienza”, inteso nella maniera positiva del termine. Questi però, servono per crescere e per far maturare il giocatore, che sotto la guida di Gian Piero Gasperini, può diventare un centrale di altissimo livello.

GIAN PIERO GASPERINI PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, la scivolata è il tratto distintivo di Ziolkowski
Un particolare che è saltato all’occhio durante queste sue prime presenze, è sicuramente un ripetuto uso della scivolata. Un gesto tecnico che negli ultimi anni si vede sempre meno nei difensori, che stanno molto attenti per evitare sanzioni e cartellini.
Ziolkowski invece, riprendendo il concetto di incoscienza, entra spesso forte, sicuro e determinato, e il più delle volte riesce a sradicare il pallone dai piedi dell’attaccante.
Il giocatore è dotato anche di un’ottima velocità, che gli consente di stare dietro ad attaccanti molto rapidi, come nel caso di Openda. Deve sicuramente migliorare da un punto di vista delle scelte, delle letture e dell’esperienza in generale, ma con l’aiuto di Gasperini ha tutte le carte in regola per colmare i suoi difetti.
Serie A
Atalanta, cura Palladino: ora l’Europa non è più un miraggio
L’Atalanta continua a correre con Palladino in panchina: la vittoria col Genoa avvicina l’Europa, e aumenta la fiducia per il futuro.
Continua l’ottimo momento dell’Atalanta, che con la vittoria last minute contro il Genoa si è portata ora a soli tre punti dalla zona Europa. Un distacco che potrebbe diventare di sei lunghezze, considerando la partita in più rispetto al Bologna, impegnato in Supercoppa Italiana, ma che dall’arrivo di Raffaele Palladino in panchina non sembra più proibitivo.
Il cambio di passo è evidente. L’ex tecnico della Fiorentina ha riportato entusiasmo, identità e compattezza, non solo in campo ma anche nello spogliatoio e nell’ambiente. Palladino si è calato subito nel contesto bergamasco, con la sua solita umiltà, come dimostrato anche dall’esultanza insieme alla squadra dopo il gol decisivo contro il Grifone. Un’immagine che racconta bene il nuovo clima che si respira attorno alla Dea, tornata a sentirsi gruppo prima ancora che squadra.
Ma oltre alle sensazioni, ci sono soprattutto i risultati. Con Palladino in panchina l’Atalanta ha ottenuto sei vittorie in otto partite tra tutte le competizioni, numeri che certificano una vera e propria svolta dopo i mesi difficili della gestione Jurić, che ora sembrano un lontano ricordo. La Dea è tornata a vincere, a essere solida e soprattutto a credere di nuovo nei propri mezzi.

RAFFAELE PALLADINO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Atalanta, prossime tre partite decisive
Adesso, però, arriva il momento più delicato. Le prossime tre partite contro Inter, Roma e Bologna saranno decisive per capire le reali ambizioni di questa Atalanta. Un ciclo complicato, che dirà se il sogno europeo potrà diventare qualcosa di concreto o se servirà ancora pazienza.
La sensazione, però, è chiara: con Palladino la Dea ha cambiato passo. L’Europa non è più un miraggio, ma un obiettivo che ora, classifica alla mano, sembra finalmente alla portata.
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