Serie A
Dzeko chiarisce con Petrachi e Fonseca striglia la squadra
La sconfitta maturata a Reggio Emilia fa ancora male ad una Roma spazzata via in appena un tempo dal miglior Sassuolo della stagione. Ne sono una chiara testimonianza le parole di Dzeko al termine de match, attraverso cui ha espresso tutta la sua delusione per il risultato ottenuto, puntando il dito in primo luogo contro i più giovani, rimproverando la loro scarsa costanza nelle prestazioni offerte, ed in seconda battuta contro il gruppo in sè, accusandolo di non possedere la qualità adatta per competere ad alti livelli. Parole dure quelle dell’attaccante bosniaco, parole da neo capitano che hanno infastidito, e non poco, il ds Gianluca Petrachi, sentitosi tirato in causa, tanto da voler, in un primo momento, sanzionare l’ex Manchester City con una multa, per poi optare per la via del dialogo che ha sancito il definitivo chiarimento tra i due conclusosi con una stretta di mano. La situazione delineatasi fino a questo momento racconta di un Edin Dzeko piuttosto nervoso a fine gara sia per il risultato sia per la sfuriata dell’ex ds del Torino nello spogliatoio al termine della prima frazione che pare non sia andata giù anche a diversi componenti dello staff, compreso mister Fonseca. Che le parole del neo capitano giallorosso siano state un implicito invito a rispettare ognuno i propri ruoli? Non ne abbiamo la conferma, ma molti indizi sembrano supportare questa tesi.
La strigliata di Fonseca
Il generale Fonseca prova a ristabilire l’ordine e le gerarchie all’interno di una squadra che sembra essersi persa con l’arrivo del nuovo anno. Sono, infatti, tre le sconfitte subite dalla Roma nelle prime cinque gare di campionato del 2020, quattro se si prende in considerazione anche quella maturata in Coppa Italia contro la Juventus, avendo raccolto, di conseguenza, solamente quattro punti: un bottino di guerra abbastanza magro. L’allenatore portoghese sta preparando la squadra in vista dell’importante match casalingo contro il Bologna, che andrà in scena venerdì sera, nel quale potrà essere messa in atto una mini rivoluzione: Kolarov potrebbe tornare dal primo minuto, complice un affaticamento di Spinazzola, così come Pastore che scenderebbe in campo a distanza di due mesi, anche a causa della pesante assenza di Pellegrini per squalifica, mentre sulla mediana non ci dovrebbero essere sorprese con Cristante e Veretout confermati, con una remota, ma pur sempre possibile, possibilità di uno spostamento di Mancini in quella zona di campo che permetterebbe a Fazio di giocare accanto a Smalling al centro della difesa. Probabile panchina per Kluivert, che verrà sostituito da Perotti.
Serie A
Lazio-Hellas Verona: curiosità e statistiche
Lazio–Hellas Verona, match valido per la 34ª giornata di Serie A 2023/24, si giocherà allo Stadio Olimpico di Roma sabato 27 aprile, alle ore 20:45.
Ma entriamo nel vivo del match e scopriamo che…
Lazio ed Hellas Verona hanno pareggiato 3 delle ultime 4 partite di campionato (un successo biancoceleste a completare il parziale), tanti pareggi quanti nelle precedenti 20 sfide di Serie A (11 vittorie dei capitolini contro 6 successi degli scaligeri).
Serie A
Juventus, Boksic: “Tudor non mi sorprendono, vi spiego il problema di Vlahovic”
L’ex calciatore di Lazio e Juventus Alen Boksic ha parlato ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport dopo la semi-finale di Coppa Italia vinta dai bianconeri.
Juventus, le parole di Boksic
L’ex calciatore di Lazio e Juventus Alen Bokisc ha parlato ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport dopo la semi-finale di Coppa Italia vinta dai bianconeri:
LAZIO-JUVE
“Igor non mi sorprende. É giovane, ma ha già fatto esperienza in panchina: Galatasaray, Udinese, Verona, Marsiglia… Come ho detto a lui, la Lazio è una bella piazza, un’occasione importante. Dalla Juve, invece, ci si aspetta sempre di più: la Coppa Italia è un trofeo, ma non sposta la stagione dei bianconeri”.
VLAHOVIC
“É un ottimo attaccante e ha soltanto 24 anni. Ha mostrato qualità tra Fiorentina e Juve. Dusan può diventare un top come Haaland. Ma i paragoni non mi piacciono mai. E comunque in Italia è più difficile segnare che in Inghilterra per un centravanti. Era così ai miei tempi e lo è pure ora.
Però… Un attaccante dipende sempre dai compagni che ha alle spalle. Ecco, io sono stato fortunato: mi giravo indietro e vedevo Zidane, Jugovic, Deschamps, Conte… E accanto avevo Del Piero o Vieri. Dusan, invece, gioca in una Juve più attendista e con difficoltà a creare gioco”.
I GIOCATORI PREFERITI
«Nella Juve, Bremer. Difensore bello tosto: come quelli dei miei tempi. Nella Lazio stravedo per Luis Alberto: mi auguro per il club e per Igor che il Mago resti anche la prossima stagione. In generale dico Haaland e Mbappé, due mostri».
Serie A
Juventus-Milan: curiosità e statistiche
Juventus–Milan, match valido per la 34ª giornata di Serie A 2023/24, si giocherà all’Allianz Stadium di Torino sabato 27 aprile, alle ore 18:00.
Dopo il successo per 1-0 nella gara d’andata dello scorso 22 ottobre, la Juventus potrebbe vincere entrambe le sfide stagionali contro il Milan in Serie A per la prima volta dal 2018/19 (proprio con Massimiliano Allegri in panchina).
Ma entriamo nel vivo del match e scopriamo che…
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