Serie A
Como, Ludi: “Quello che ha sentito l’arbitro non ha senso, però non ci sono retropensieri. Noi un esempio? Sì, investiamo nella direzione giusta. Zirkzee…”
Il direttore sportivo del Como, Carlalberto Ludi, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Atalanta-Como al posto dell’allenatore Cesc Fabregas.
I lariani saranno di scena domani sera alla New Balance Arena di Bergamo per la sfida alla Dea allenata da Ivan Juric. Di seguito le parole del DS.
Como, le parole di Ludi
“Non è successo niente di trascendentale, il mister è squalificato e non sarà presente nel pre e post del match. Venendo da una settimana particolare ci sono state un po’ di polemiche. Uno era rischioso esporlo in conferenza, all’interno della quale ci sono state determinate parole. E due per dimostrare ancora una volta quanto siamo allineati al nostro interno e compatti. Sono qua per questo”.
Le polemiche arbitrali hanno condizionato la preparazione?
“Noi abbiamo una grande fortuna. Saper resettare sia le vittorie che le sconfitte e le polemiche molto velocemente. Il mister è un allenatore solido, la società è pro attiva. La settimana l’abbiamo approcciata bene, sapendo che andremo ad affrontare una squadra molto forte. Per il nostro valore, anche a livello finanziario e ce la giocheremo alla pari”.
Pensiero sull’Atalanta?
“Confrontarsi contro l’Atalanta è stimolante, una squadra che hanno in organico giocatori che possono sopperire a qualsiasi assenza. Noi comunque abbiamo dimostrato che con il nostro gruppo siamo andati oltre, anche l’anno scorso quando sembrava facile accontentarsi”.
C’è qualche altra perdita in gruppo?
“Sì, ci sarà il gruppo completo al netto degli infortunati. Ma gli altri sono a disposizione”.

Rome, Italy 10.01.2025 : Van der Brempt of Como, Fisayo Dele-Bashiru of Lazio during Italian football championship Serie A Enilive 2024-2025 match SS Lazio vs Como 1907 at Stadio Olimpico in Rome.
C’è attesa per il ricorso? Cosa sperate?
“Non vado sugli episodi, non è il mio mestiere commentare quello che è stata l’interpretazione arbitrale. Rocchi ha già commentato l’episodio. Io però voglio commentare chi siamo noi. Noi abbiamo tanta aggressività, siamo cattivi, i giocatori giovani però non compiono gesti cattivi.
Siamo intensi, e ne siamo orgogliosi. Probabilmente è poco coerente con il modello italiano. L’allenatore è estremamente energico, intenso, e meno male. Competente, ma lo sappiamo. Passionale anche, ma non irrispettoso. Non l’ho mai sentito parlare male. Questo non dice chi è Fabregas. Ma per quello che è successo oggi non è la rappresentazione di come siamo noi oggi”.
Come giustifica quella situazione che ha portato al rosso?
“Nel calcio europeo tutti vanno forte, ma non tutte le squadre vengono punite come noi. Non siamo sicuri dei provvedimenti corretti. Magari con la rappresentazione diversa di come è il Como, si potrebbe essere più allineati rispetto al modo di giocare. I tempi del ricorso? Sono fisiologici. Abbiamo fatto tutti i passaggi procedurali. Abbiamo fatto l’annuncio di ricorso d’urgenza, il rosso prevede comunque una giornata di squalifica e penso che alla fine di settimana prossima è fissata l’udienza per manifestare entrambe le posizioni”.
Come mai ha deciso di sostituire Fabregas?
“Era opportuno che la società si presentasse dopo quanto accaduto”.

CESC FABREGAS ALZA LE MANI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Quello che Fabregas ha detto all’arbitro continuerà a far discutere?
“Non posso commentarlo nel mio ruolo. Io dico però che siamo orgogliosi che Fabregas sia il nostro allenatore. E l’Italia deve considerarsi fortunata che Fabregas alleni in Italia. Non è irrispettoso e non è nemmeno passivo, ma ne vediamo altri in Serie A che sono più conosciuti. Poi la nostra società non è mai andata dietro il retropensiero”.
Conferma che non ci sono retropensieri.
“No, da parte nostra non ce n’è. Non eravamo contenti, è normale, non penso che il gesto di Jesus Rodriguez sia stato un gesto violento. Penso al contrario che in Italia un minimo sforzo culturale… si sente sempre che si è sempre fatto così, ma questa cosa mi fa incazzare. Rocchi dice che chi provoca e simula deve essere sanzionato… i retropensieri e le dinamiche complottistiche non ci appartengono”.
Il Como anticipa le trasferte grazie alla ricca proprietà.
“Nel mio di percepito siamo una squadra estremamente apprezzata e valorizzata. Un modello forse è forzato, ma un tentativo di modello da seguire. Che ha fatto investimenti in una certa direzione con una proprietà forte sì”.
È soddisfatto del rendimento dei nuovi arrivati?
“Noi facciamo valutazioni periodiche, farle a settembre è presto ma siamo contenti della campagna estiva. Anche per come operiamo nel lavoro, con Suwarso, Fabregas che è la chiave. In questo mercato abbiamo operato ancora meglio, la società si sta organizzando. Jesus Rodriguez pensavamo potesse avere un grande impatto nel medio periodo, come Ramon”.

L’URLO DI CESC FABREGAS CHE PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il Como è seguito da persone e gruppi di tutte le età.
“Un risultato sociale molto importante. Normale che voi dobbiate scrivere, il risultato del mercato e finanziario, ma noi avevamo anche altri tipi di obiettivi. Non solo una componente calcistica. Un motivo d’orgoglio, l’energia dallo stadio è clamorosa. Non è banale”.
La vostra pianificazione a lungo termine può essere da esempio per altri club di A?
“Tanti addetti ai lavori lo dicono che siamo un esempio, ma io dico che siamo un esempio per tanti club. Gli investimenti che ha citato sono diversi, nei giovani, di grande talento, che vanno nella direzione diversa rispetto a quella italiana. Dopodiché siamo un esempio da seguire non solo in virtù del coraggio dell’investire. Ma a Como i giocatori presi da un contesto e arrivano a Como e in Serie A diventano subito di riferimento, c’è un ambiente che è accogliente e supporto”.
Come sta Diao? Quando può rientrare?
“Mi piacerebbe rispondere di Diao, ho tanti amici che mi chiedono del fantacalcio per Diao. Ma come ha detto Fabregas, abbiamo deciso per una terapia conservativa. Tra 10 giorni, 2 settimane ne sapremo di più”.
Qualche problema nel primo intervento?
“Deve chiedere un parere ortopedico. Io ho avuto 9-10 interventi, ho quasi una laurea in medicina ma non sono così competente”.
Baturina non è ancora stato valorizzato, che gestione avrà?
“Se non vado errato Fabregas ha già pensato di arretrarlo, anche perché stare dietro a Nico non è giusto. Ma quello che dice lei, deve rispondere Fabregas. Io dormo molto meglio, noi facciamo investimenti che hanno reso nell’immediato ma anche che possano avere sguardo verso il futuro. Ad oggi serve dare il tempo a Baturina. Un talento così è imprescindibile”.

Fonte: profilo X Como
https://x.com/Como_1907/status/1955313997705601442/photo/1
È sereno?
“Lui è sereno e contento di essere qua, ma perché siamo persone che sanno parlare e gestire le persone. Gli va descritto il progetto, va accompagnato, non ha sbagliato niente dall’inizio. Lo vedo partecipe, parte di qualcosa. È solo questione di tempo, lui è un giovane talento”.
Investimenti anche per alcuni giovani come Rispoli, Chinetti…
“Sì, sono giocatori che potrebbero dare una mano. Tutti giocatori diversi. Rispoli forse più pronto alla nostra dimensione, ma noi stiamo facendo questo tipo di lavoro. Poi inseriremo una figura manageriale che opererà nella gestione dei giocatori in prestito, per dar loro valore. Qualcuno che possa sentirli, gestire le loro ansie. Proprio perché anche Fellipe Jack e quelli citati sono asset importanti. Siamo dentro una transizione tecnica. Alcuni giocatori stanno crescendo, speriamo di averli con noi”.
Cos’ha detto Fabregas all’arbitro?
“Cosa ha capito l’arbitro potrei dirlo, siete tutti professionisti e competenti. Sul referto arbitrale c’è scritto tutto. Non dico che non lo so, vi offenderei, ma non lo dico perché non ha senso. C’è stato sicuramente fraintendimento, Fabregas però non manca di rispetto. Lui è estremamente passionale, su Jesus Rodriguez e la scelta che ci ha lasciati sorpresi e delusi… sono state mal interpretate le parole. Nell’intenzione erano assolutamente rispettose”.
Situazione Morata? Può ancora incidere?
“Alvaro top, è un’altra persona che mi fa dormire bene, mi fa guadagnare ore di sonno. Ha avuto un impatto importante in campo. Lui nel quotidiano e in termini di leadership è top. Anche per lui è solo questione di tempo. Come per Baturina. Col Genoa ha fatto una buona gara, io lo vedo tutti i giorni e vedo che è contento nel nostro organico”.

NICO PAZ SORRIDENTE PUNTA IL DITO IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Commento su Zirkzee?
“Io sarei contento, i campioni stanno bene insieme. La voce comunque non esiste”.
Senza l’espulsione avreste vinto la partita?
“Ho una buona capacità predittiva, ma non so dirvi se avremmo vinto o no. Il nostro obiettivo è focalizzarci su questa squadra. Io sono orgoglioso di questo inizio di campionato, la partita con la Lazio è stata incredibile, anche a Firenze, col Genoa grande partita. A Bologna per me abbiamo fatto una partita vera. Maturi. Io sono soddisfatto, poi normale che da luglio-agosto ad oggi la squadra ha margini di miglioramento nelle letture situazionali. Dentro la partita a volte manchiamo in alcune letture dei momenti quando bisogna ottimizzare. Ma è figlia del fatto che siamo esuberanti, giovani”.
Un anno fa veniva presentato il nuovo stadio.
“Sta parlando con il direttore sportivo e non è mia competenza in materia”.
Serie A
Juventus, Spalletti: “Ci serve continuità ma soprattutto dobbiamo superare i nostri limiti. Credo nella squadra e ho in testa tante idee”
Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Bologna-Juventus. Il tecnico bianconero ha parlato del momento e dell’avversario di turno.
Gara insidiosa quella in casa del Bologna che dopo la vittoria in Europa League è lanciato verso obiettivi nobili. Si tratta di uno scontro diretto in piena regola per un posto in Europa.
Juventus, le parole di Spalletti
Le condizioni di Bremer e Rugani
“Rugani si può usare in maniera ridotta, mentre Bremer, vista l’importanza dell’infortunio che ha subito, ha ancora bisogno di un po’ di tempo e quindi vogliamo andarci cauti per non metterlo in difficoltà. Per quanto riguarda il cambio modulo, io mi stupisco di parlare anche di schemi e di caselle in campo perché il calcio è cambiato e non vince per un cambio di posizione ma occupando gli spazi. Ormai il calcio va nella direzione dell’1vs1 e bisogna adattarsi a questo cambio. Io ho idea di mettere la squadra con il 4-3-3 o 4-2-3-1 ma è solo un discorso di partenza perché la partita ti obbliga a fare tanti cambi durante la partita”.
Sulla stagione di Conceicao.
“Se può essere decisivo? La sua evoluzione deve portarlo a essere più incisivo, ad arrivare a trovare il gol e il passaggio vincente: ha questo spunto micidiale e sa che deve crescere in ogni aspetto, ma lui dimostra sempre grande disponibilità e per questo sappiamo di essere sulla buona strada”.
Come si affronta il Bologna?
“Faccio i complimenti al Bologna, alla squadra e alla società, perché stanno mostrando grande qualità: è un gruppo che in campo vuole imporre il proprio gioco, non hanno paura di nulla. Ti indirizzano in spazi scelti da loro: per riuscire a metterli in difficoltà bisogna superare questi recinti, dobbiamo essere più forti e più abili di loro, per evitare che diventi una serata complicata”.
Sui problemi negli scontri diretti
“La personalità è un elemento fondamentale nel calcio: prima ce l’aveva chi rischiava la giocata, ora invece deve portarti ad accettare la partita a tutto campo, per portare la sfida dove ci fa più comodo. Noi dobbiamo fare dei passi in avanti nella continuità, nel riuscire a farlo e ad attaccare lo spazio per tutta la gara: per fare una partita da campioni bisogna stare dentro il cuore della squadra per 90 minuti, sempre vicini al pallone. Ci sono due tipi di gare nello stesso match: una parte a livello di squadra, l’altra invece sotto l’aspetto individuale – sappiamo che il singolo può fare la differenza, avere delle letture che possono fare il bene o il male della squadra. Il limite è quello del singolo, in cui non entra la tattica: possiamo permetterci qualche sbavatura, ma dobbiamo cercare di limitarli il più possibile”.
Il lavoro di Italiano
“Mi rivedo in lui? Ho 40 anni di più… mi piacerebbe non poco! È un allenatore capace, uno dei più forti che ci sono in Italia: ho detto a tutti di prenderlo in panchina, non solo a De Laurentiis. Apprezzo tanto il suo lavoro”.
Un commento sul gruppo
“Nessuno mi convincerà che questi calciatori non sono bravi, anzi: sono convinto che questi limiti riusciremo a superarli. Ho accettato questo ruolo perché ci credo, faccio da anni questo lavoro e so che non è semplice: sono ossessionato dall’idea di poter modificare e migliorare questo gruppo, vedo ragazzi interessati e disponibili e per questo dialogo sempre con loro per trovare la chiave giusta”.
Che effetto ha avuto il ritiro?
“Il ritiro non è mai il luogo, ma una condizione mentale: noi non ci andremo più perché è una fatica maggiore, da fuori non sembra ma vi garantisco che è così. Andare lì in anticipo, stare tutta la giornata a pensare alla partita: è qualcosa che rischia di corroderti. Chi veste la maglia della Juventus sta, tra virgolette, sempre in ritiro: chi fa questo sport sa che deve avere sempre un determinato approccio. Per questo partiremo domani mattina per Bologna”.

Weston McKennie ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Genoa-Inter, probabili formazioni e dove vederla
Genoa-Inter è un match valido per la quindicesima giornata di serie A. A Marassi il calcio d’inizio è fissato per domani pomeriggio alle ore 18:00.
L’Inter prova a dimenticare la sconfitta (con polemiche arbitrali) di Champions League contro il Liverpool andando a sfidare un Genoa in salute.
I nerazzurri, distanti un punto dal primo posto, vogliono tenere sotto pressione la coppia di testa, e per farlo non può non puntare alla vittoria in casa gialloblù.
La squadra di De Rossi sta vivendo un buon momento, come testimonia la vittoria in casa dell’Udinese, che tiene distante il Grifone dagli ultimi tre posti in classifica.
Qui Genoa
Due vittorie consecutive per il Genoa in campionato, con novembre e dicembre che si sono rivelati due mesi decisamente positivi.
Dall’avvento in panchina di Daniele De Rossi, infatti, il Grifone ha svoltato, uscendo dalla zona retrocessione e imponendo alle avversarie un ruolino di marcia davvero notevole.
L’avversario di turno non è di certo dei più semplici per allungare la striscia positiva, ma complice la garra impressa dal tecnico romano, l’obiettivo è quello di fare punti contro una delle candidate allo scudetto.
Non ci saranno particolari novità di formazione rispetto alla gara contro i friulani, con Leali a difendere i pali, protetto dal terzetto Marcandalli–Ostigard–Vazquez.
Sulle fasce di centrocampo Norton–Coffy e Martin sono i favorito per partire dal 1′, con in mezzo che si andranno a schierare Frendrup, Malinovskyi e Thorsby.
In avanti la coppia Colombo–Vitinha verrà confermata.
Qui Inter
La settimana in salsa agrodolce dell’Inter è stata caratterizzata dalla sconfitta di Champions League, con il Liverpool che ha sbancato San Siro grazie a un rigore molto contestato.
La delusione per la sconfitta ha portato in dote anche due brutte notizie dall’infermeria, grazie ai due ko fisici che hanno riguardato Acerbi (tornerà nel 2026) e Calhanoglu (proverà a esserci per la Supercoppa)
A livello di campionato, invece, i nerazzurri vengono dal poker rifilato al Como sabato scorso, che ha permesso ai nerazzurri di staccare la Roma e rimanere in scia della coppia di testa, formata da Milan e Napoli.
Rispetto alla gara contro i Reds, Chivu potrebbe concedere un turno di riposo a Thuram. Al suo posto potrebbe essere Bonny ad affiancare Lautaro in avanti.
In difesa, a causa delle defezioni, Bisseck, Akanji e Bastoni proteggeranno Sommer. A centrocampo, invece, Zielinski agirà in cabina di regia, con Mkhitaryan e Barella ai lati e il due Luis Enrique–Dimarco sugli esterni.
Probabili formazioni
Genoa (3-5-2): Leali; Marcandalli, Ostigard, Vasquez; Norton-Cuffy, Frendrup, Malinovskyi, Thorsby, Martin; Vitinha, Colombo. Allenatore: Daniele De Rossi
Inter (3-5-2): Sommer; Akanji, Bisseck, Bastoni; Carlos Augusto, Barella, Zielinski, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro. Allenatore: Cristian Chivu
Dove vederla
La sfida tra Genoa e Inter sarà trasmessa in diretta da:
- Dazn
- Sky Sport Uno
- Sky Sport Calcio
- Sky Sport 4K
- Sky Sport
- Now Tv
Serie A
Torino, Baroni: “Ripartiamo da qui, atteggiamento da Toro. Ho visto una crescita oggi, Petrachi ci ha scossi. Su Paleari e Vlasic…”
Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa al termine di Torino-Cremonese 1-0. Il tecnico si è detto felice per il ritorno alla vittoria.
Torna al successo la squadra granata che si porta fuori dalla zona calda della classifica e inaugura al meglio il nuovo corso di Petrachi nel ruolo di Direttore Sportivo.
Torino, le parole di Baroni
C’è qualcosa che l’ha colpita più di tutte oggi?
“L’atteggiamento da Toro, da squadra. Si parte da qui, dal lavoro. Abbiamo recuperato Ismajli e Simeone, Zapata sta crescendo…E’ tutto importante, oltre ai tre punti. Non era una gara scontata, l’abbiamo affrontata come dovevamo”.
Le parole di Petrachi sul volere di più hanno fatto effetto?
“Ha ragione, darò ancora di più insieme alla squadra. Venivamo da risultati positivi, poi abbiamo perso giocatori importanti ma oggi ho rivisto cose molto positive”.
Ha scelto di escludere Casadei e Ngonge dall’inizio
“C’è un mix, lo devo risolvere io. Casadei deve stare sereno, siamo tutti con lui. Anche per Ngonge è così, ha la mia stima e deve lavorare con professionalità e serietà: deve pensare al quotidiano, poi trovi le risposte in partita”.
Ci sono stati problemi a centrocampo nel primo tempo
“Siamo partiti contratti, c’era un po’ d’ansia, e poi ci siamo sciolti andando a portare pressione. Ci sono state molte situazioni in cui potevamo raddoppiare, non ricordo grandi pericoli della Cremonese. E’ merito della squadra, l’abbiamo gestita bene a livello emotivo. E’ un atteggiamento che considero di crescita”.
Quanto è importante il ruolo di Vlasic?
“E’ importante, come tanti altri, e sta trovando il suo ruolo. Si sta centrando dal punto di vista psico-fisiche: nella difficoltà, quando sei squadra diventa tutto più facile”.
Come si è comportato Gineitis?
“Molto bene…Ho grande fiducia: gliel’ho detto in settimana, in Nazionale gioca più sereno. Le pressioni e le responsabilità non stanno su un campo di calcio, devi portare la gioia. Ha qualità e gamba, deve migliorare. Abbiamo giocato sulla catena di sinistra con tanti destri, lui può darci soluzioni migliori. Ha messo ritmo e personalità, se toglie qualche errore nella gestione del pallone…Ma sono soddisfatto”.
Paleari è il titolare?
“In questo momento, sono sincero: Israel lavora ma deve trovare serenità. Paleari è una certezza perché è un uomo squadra e uomo spogliatoio, ha senso di appartenenza. Era giusto che oggi l’affrontasse lui”.
Come ha visto l’episodio di Simeone?
“Non l’ho rivisto. Serviva la prestazione di squadra, l’abbiamo centrata. Ci prendiamo i tre punti, facciamo una bella settimana”.
Quanto è importante Paleari per la difesa?
“C’è una bella armonia anche con Israel e con Popa. Paleari non era completamente a posto, ma ci serviva la sua voglia e la sua personalità. Ha preso ancora più punti di valori umani, si è fatto trovare pronto”.
Come ha visto Pedersen e Lazaro? Tornerà Nkounkou titolare?
“Nkounkou deve togliere amnesie e fragilità, è stato un momento particolare e ha avuto un figlio. Mi serve la sua presenza mentale, ma sono contento di Pedersen e Lazaro e Biraghi è entrato bene”.

GIOVANNI SIMEONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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