Serie A
Como, chi è Nico Paz: la stella arrivata ieri da Madrid
Nelle ultime ore, il Como si è accaparrato un calciatore giovanissimo e di grande prospettiva per il futuro: il suo nome è Nico Paz.
Como, è arrivato Nico Paz
Nicolás “nico” Paz Martínez è un classe 2004, nato in Spagna ma dal passaporto argentino date le origini del padre. È arrivato a Como dal Real Madrid per 6 milioni di euro e ha firmato un contratto fino al 2028.
Come riportato dal giornale Quicomo, Nico ha dichiarato: “Significa molto per me, sono molto felice di poter entrare a far parte di questa famiglia. Per me è un passo in avanti nella mia carriera e sono molto entusiasta di partecipare a questo progetto. Non vedo l’ora di iniziare!”.
Da Tenerife fino a Como
Nico è cresciuto nelle giovanili del Tenerife, ma poi nel 2016 è passato nel settore giovanile dei Blancos. Da qui è iniziata la sua scalata passando prima per il Real Madrid Castilla, seconda squadra di Valdebebas militante nella terza divisione spagnola, dove ha collezionato 12 gol e 7 assist in 54 presenze.
Dopo il Castilla è passato in prima squadra nella stagione 23/24 collezionando 8 presenze, (3 in Champions, 4 in Liga e 1 in Copa del Rey) mettendo a segno anche 1 gol durante la sfida europea con il Napoli. Infine il passaggio a Como, subentrando per 32 minuti nella partita di ieri contro il Cagliari.
Le caratteristiche
L’argentino è un trequartista mancino, ma può essere impiegato come punta o ala destra. il suo allenatore ai tempi delle giovanili, Diego Nogales, lo definisce cosi in un’intervista al giornale Diario AS: “Le sue caratteristiche migliori sono la qualità tecnica e la visione di gioco. Poi ha un gran tocco di palla, sia con il mancino che con il destro. È capace di vedere passaggi che nessuno vede, sia corti che a distanza. Finisce sempre le stagioni con molti gol e molti assist”.
Matteo Di Tria

Serie A
Como, Fabregas: “Sugli episodi arbitrali non so come esprimermi. Ci sono tante sfaccettature e tante valutazioni”
Il tecnico del Como Cesc Fabregas ha parlato oggi in conferenza stampa al termine del match contro il Lecce vinto per 3 a 0 al Via del Mare.
Il tecnico del Como Cesc Fabregas ha parlato oggi in conferenza stampa al termine del match contro il Lecce vinto per 3 a 0 al Via del Mare. Tra i temi affrontati, la partita contro i salentini, un commento su Nico Paz e di non guardare ancora la classifica.

CESC FABREGAS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Como, Fabregas: “Nico Paz è un giocatore importante, che è qui per crescere e fare la differenza.”
Il tecnico del Como Cesc Fabregas ha parlato oggi in conferenza stampa al termine del match contro il Lecce vinto per 3 a 0 al Via del Mare. Tra i temi affrontati, la partita contro i salentini, un commento su Nico Paz e di non guardare ancora la classifica.
“Sugli episodi arbitrali non so come esprimermi. Ci sono tante sfaccettature e tante valutazioni, non so rispondere a domande del genere, il regolamento è spesso poco chiaro. Oggi sono contento io e incazzato Di Francesco, magari domenica succede il contrario. A Napoli-Pisa è stato fischiato un rigore opposto rispetto al regolamento teorico.
“Nico Paz è un giocatore importante, che è qui per crescere e fare la differenza. Ci può continuare a dare tanto, lui è molto bravo a creare situazioni da gol, se ne vedono pochi di trequartisti puri in giro. È un ragazzo d’oro, mentalizzato, e quando è in forma ti aiuta a vincere. Era reduce da qualche critica dopo l’ultima partita, sa trovare gli stimoli giusti di settimana in settimana. Con i giovani non è mai facile lavorare, non devono addormentarsi. Questa società sta crescendo molto velocemente, forse troppo. Ma anche il gruppo squadra sta crescendo, vedo tante cose positive.”
“La classifica non la guardo, non ci importa. Non è ciò che ci interessa ora. Douvikas? Lavora come un animale, ha ampissimi margini di crescita. Ogni giorno si ferma per lavorare individualmente dopo gli allenamenti. Alla squadra chiedo solo di accettare le mie scelte, perché tutti possono migliorare in ogni momento della stagione”.
Serie A
Torino, Baroni: “Siamo stati troppo passivi. Mercato? Penso ai giocatori che ho. Pedersen ha chiesto il cambio, domani lo valuteremo”
Baroni commenta in conferenza stampa la sconfitta del Torino contro il Cagliari: analisi della gara e parole del tecnico granata nel post-partita
Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa al termine della gara persa dal Torino contro il Cagliari. Di seguito le parole del tecnico granata.
La conferenza stampa di Baroni
Qual è la sua analisi della partita? Quanto pesa la sconfitta?
“Il dato negativo è il risultato, ma abbiamo fatto 19 tiri di cui 10 nello specchio. Abbiamo creato, si torna al discorso già fatto: ci serve più determinazione e cattiveria negli ultimi metri. I due gol presi sono evitabili: sull’angolo c’è stato un doppio tocco e sul secondo siamo stati morbidi e leggeri. Abbiamo buttato via un’altra occasione per fare il saltino”.
Però si ripetono sempre gli stessi errori…
“Perché parlo di lavoro? Dobbiamo lavorare per migliorare queste situazioni. Loro hanno fatto cinque azioni e stavano bassi, noi abbiamo cercato di trovare le soluzioni e le abbiamo anche trovate, facendo 19 tiri. Serve più attenzione, leggere il pericolo, fare un fallo. Lo sappiamo, lo dico anche alla squadra e il miglioramento è dentro al lavoro”.
Cosa manca per fare il saltino?
“Lascia qualcosa di terribile… Fanno male perché arrivano dopo gare convincenti. Il problema di oggi è il risultato: ci sono partite che ti fanno fare il salto, il rammarico e il dolore è questo, oltre ad aver perso davanti al nostro pubblico. Dobbiamo togliere queste situazioni. A volte non sentiamo il pericolo”.
C’è da lavorare sugli angoli?
“Assolutamente. Siamo stati troppo passivi, ci stiamo lavorando. Parlo di lettura delle situazioni: eravamo in vantaggio e il Cagliari aveva fatto poco. Sono momenti che non riusciamo a leggere, dobbiamo migliorare. È un peccato”.
Apre il mercato: al 7 gennaio per la prossima in casa spera di avere rinforzi?
“Credetemi, parlo di lavoro e sono concentrato solo su quello. Qualsiasi altra cosa mi porterebbe via attenzione. Penso ai giocatori che ho e anche al fatto che avremo tante gare ravvicinate”.
Pedersen si è fatto male?
“Aveva preso una contusione, poi si è riacceso e ha spinto tanto. Mi ha chiesto il cambio, domani lo valuteremo”.
Serie A
Torino, Simeone: “Mi serviva un posto dove giocare di più. Cagliari squadra forte, se avessimo vinto avremmo parlato di una partita fatta bene”
Simeone analizza in conferenza stampa la sconfitta del Torino contro il Cagliari: parole dell’attaccante granata dopo il match.
Giovanni Simeone, attaccante del Torino, ha parlato in conferenza stampa al termine della sconfitta contro il Cagliari, commentando la prestazione della squadra e analizzando i momenti decisivi del match. Di seguito le parole dell’attaccante granata
La conferenza stampa di Simeone
Come mai non riuscite mai nel salto di qualità?
“Venivamo da due vittorie, sono più dispiaciuto per il risultato ma non per l’atteggiamento della squadra. Oggi non mi è sembrato di non essere in partita: abbiamo avuto tante occasioni, anche io stesso, ma non siamo stati concreti. Cercheremo di migliorare, non è facile fare quel salto. A volte ci sono questi momenti, lavoriamo tutti i giorni per migliorare. Ma come atteggiamento ci siamo stati. Purtroppo il risultato non è andato bene”.
Come ha visto il Cagliari?
“Una squadra forte e con qualità, sono bravi nelle uscite e si muovono tanto senza dare riferimenti. Hanno diverse giocate codificate. Faccio i complimenti a Pisacane perché è un buon allenatore e ha trovato una squadra che ha qualità. Hanno concretizzato al meglio le poche occasioni, ci hanno punito così”.
Cos’è mancato al Toro?
“Il gol. Avessimo vinto avremmo parlato di una partita fatta bene quasi in tutto. È mancato il gol in questa partita, poi la prossima sarà un’altra e cercheremo di segnare”.
Un primo bilancio della sua avventura in granata e qual è l’augurio per il 2026?
“Ho fatto un grande cambio, ma ho fatto una scelta giusta: lo ripeto, mi serviva un posto dove giocare di più. Ho scelto il Toro perché le mie caratteristiche vanno molto d’accordo qui. Sono contento, ho visto tanta gente che apprezza i miei valori. È stato un grande cambio anche a livello di temperatura, ho già preso due influenze (ride, ndr): cerco di non uscire solo con la felpa, devo coprirmi di più. Sul 2026 continuo a dire che il mio obiettivo è fare un salto con questa squadra: è una promessa fatta a me stesso, devo dare sempre di più”.
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