Serie A
Calvarese e le sue opinioni sullo “step on foot” su Baldanzi
Calvarese condivide le impressioni sul mancato rigore nel match Monza-Roma di domenica ai microfoni del “Messaggero” e parla anche di mancanza di uniformità.
Il mondo del calcio sembra in subbuglio dopo il mancato rigore sullo “step on foot” subito da Baldanzi da parte di Kyriakopoulos domenica scorsa durante Monza-Roma. Tutti sembrano voler dire la loro su quanto accaduto e di certo l’episodio ha sollevato scompiglio. Se da un lato Ghisolfi ha commentato tranchant a caldo nel post partita ai microfoni di DAZN definendo l’episodio “inacettabile”, non tutti sono d’accordo con lui.
Calvarese e gli altri pareri sulla questione “step on foot”
Infatti Andrea Gervasoni dal canto suo ha certificato senza fallo l’azione di Kyriakopoulos su Baldanzi. Gervasoni giustifica questa visione dichiarando a DAZN: “Non vogliamo che dei microtocchi siano puniti con il rigore”. Scelta più che legittima, se non fosse per una mancanza di congruenza interna alle regole. Il VAR poi non é intervenuto, e questo suscita tutt’oggi moltissime polemiche.
Secondo Calvarese non sarebbe però l’episodio in sé a destare delle polemiche in quanto appunto la scelta di non punire con rigore avrebbe anche potuto essere legittima se non si facesse un paragone con quanto avvenuto solo qualche settimana prima. E lui lo spiega così ai colleghi del Messaggero:
“Ci vuole uniformità. Nel calcio, come in giurisprudenza, un episodio diventa un benchmark per gli addetti ai lavori visto che il regolamento è difficile da interpretare. Semplificare il tutto è ancora più difficile. Il problema si pone non su ieri (domenica, ndr), ma sulla concessione del rigore al Verona della scorsa settimana con un intervento del Var per una cosa molto minore”.
Calvarese fa notare quindi una discontinuità rispetto ad alcune linee guida dell’arbitraggio che andrebbero teoricamente seguite per tutti, anche se valgono ad un livello puramente metaforico ed anche se la linea di demarcazione può spesso essere molto sottile:
“L’arbitraggio e il regolamento sono davvero difficili. Capisco la volontà di standardizzare alcune tematiche come lo ‘step on foot’, ma non bisogna mai perdere di vista la qualità dell’arbitro fatta di dettagli. In un pestone va capito che la palla è a terra o in aria, quale è l’obiettivo del calciatore, se saltare, anticipare l’avversario, o altro. Sono dettagli che non sono codificati. Partendo da Mourinho (rigori moderni) passando per Baroni, Fonseca, Gotti, sono rigori che non piacciono agli addetti ai lavori, ma se vengono assegnati anche al Var allora bisogna adottare una linea comune. Questo quasi uguale a Lecce-Milan dell’anno scorso chiamato dal Var.”
Insomma sembra inutile differenziare tra “microtocchi” o “macrotocchi”, un fallo resta sempre tale e bisognerebbe applicare sempre la stessa ricetta per tutti. Calvarese infatti conclude così la sua intervista:
“Premesso che per la Can questo non è rigore, ascoltando l’audio del dialogo tra arbitro e Var è stato detto che è “un piccolo step on foot”. Io credo che piccolo o grande, non dia la giusta interpretazione a un evento ed è qui che entra in gioco la qualità di arbitro e Var.”
Serie A
Atalanta, possibile il rientro di Scalvini contro l’Udinese
Contro l’Udinese potrebbe tornare tra i convocati dell’Atalanta un volto tanto caro a Gasperini: Giorgio Scalvini ha recuperato e dovrebbe andare in panchina.
Giorgio Scalvini si era infortunato nella tanto polemica partita del 2 giugno contro la Fiorentina, a campionato finito. Per questo brutto problema fisico è stato costretto a saltare l’Europeo, la finale di Supercoppa Europea ed anche ovviamente la prima parte di campionato.
L’operazione è perfettamente riuscita e il ragazzo ha svolto un grande lavoro di fisioterapia e riabilitazione, tant’è che è riuscito a bruciare i tempi di recupero. Contro l’Udinese dovrebbe tornare a disposizione, ma vedremo se Gasperini deciderà di convocarlo o se preferirà avere un approccio più conservativo.
Atalanta, possibile convocazione per Scalvini
Dopo la grande vittoria nel match di Champions League contro lo Stoccarda, l’Atalanta attende a Bergamo l’Udinese. Tra le tante belle notizie nella notte di mercoledì, spunta anche una nota negativa, ovvero l’infortunio di Sead Kolasinac. Il problema fisico per il giocatore bosniaco potrebbe favorire una convocazione per Giorgio Scalvini. Il giovane classe 2003 tornerebbe tra i convocati circa 5 mesi e mezzo dopo la rottura del suo legamento crociato.
Staremo a vedere cosa deciderà Gasperini nelle prossime ore, ma sicuramente il suo recupero fa sorridere sia il tecnico bergamasco che il calcio italiano in generale.
Serie A
Roma, la gestione di Jurić è arrivata al capolinea?
La Roma sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia recente e Jurić sembra essere ormai il capo espiatorio delle critiche: è tempo di un bilancio
L’esonero di un appassionato di Roma come Daniele De Rossi ha lasciato nell’ambiente giallorosso degli strascichi senza precedenti. Ivan Jurić è arrivato in punta di piedi nel caos generale con un’etichetta appiccicata dalla società stessa che recitava di “dover vincere trofei”. L’allenatore croato è diventato in modo eccessivo il capro espiatorio delle critiche e sembra che lui sia stato il reale artefice di tutto questo caos.
Ovviamente Juric rappresenta solo un piccolo pezzetto di un puzzle di colpe e responsabilità, ma dopo 50 giorni è importante anche fare un bilancio ed un’analisi sul suo operato come allenatore della Roma.
Roma, l’operato di Juric
Questo periodo di Juric sulla panchina della Roma non possiamo di certo valutarlo come positivo: su 7 partite di campionato ha portato a casa 3 vittorie, un pareggio e 3 sconfitte: un andamento decisamente non sufficiente per una squadra che vuole andare in Champions League. In Europa la musica non cambia, 1 vittoria 2 pareggi ed 1 sconfitta: 5 punti totali racimolati con squadre pienamente alla portata della squadra giallorossa.
Cercando di guardare oltre i risultati, non si vede comunque niente di buono. Il gioco espresso finora è del tutto piatto e sterile, con una squadra che crea poco e in alcuni casi, come a Firenze, dimostra anche di avere una grande fragilità difensiva. Tante scelte sono da fuori incomprensibili e immotivate, come la decisione di abbassare Cristante nei 3 di difesa e lasciare fuori ancora una volta l’ex finalista di Champions Mats Hummels.
La sfida col Bologna come ultima spiaggia
Jurić deve farsi ancora una volta forza da solo in un ambiente che rema persistente contro di lui, se vuole rimanere sulla panchina della Roma. In questa società fantasma nessuno parla in questo momento, ma si presume che la partita contro il Bologna sia decisiva per salvare o affogare il futuro dell’allenatore croato.
Serie A
Genoa, per Balotelli esordi all’insegna del giallo
Ha appena iniziato a giocare al Genoa, ma Mario Balotelli sta già mostrando di che pasta è fatto. E non è una buona notizia per i tifosi rossoblu.
I numeri parlano forte e chiaro: due presenze con la maglia del Genoa e già due cartellini gialli, nell’arco di 22 minuti complessivi di gioco.
Questi i numeri del ritorno in Italia di Mario Balotelli: in entrambi i casi le ammonizioni sono arrivate a pochi minuti dall’ingresso in campo, sia a Parma che a Genova contro il Como.
Nel caso dell’ultima ammonizione, rimediata contro il Como, il tecnico Alberto Gilardino si è lamentato nelle conferenza stampa post-partita.
Genoa, le parole di Alberto Gilardino sull’ultima ammonizione a Balotelli
Ecco le sue parole: “Dovrò rivedere le immagini, ma non c’era l’ammonizione a Mario. Penso che giocatori del genere vadano tutelati e sicuramente non bisogna tirare fuori gialli così, perché si chiama Mario o perché si chiama Balotelli. Questo sicuramente, quindi vanno tutelati in tal senso. È normale che se c’è un’ammonizione da dare è giusto darla a Balotelli come ad un altro, ma in questo caso, stasera non credo proprio che ci fosse l’esigenza di dargliela”.
-
Notizie2 giorni fa
Milan, Leao sorprende anche sui social: durissimo lo sfogo
-
Calciomercato7 giorni fa
Milan “O io o lui”: sale la tensione intorno a Leao | La richiesta agli agenti
-
Notizie5 giorni fa
Milan, Maldini all’Atalanta: ma c’è poco di che sorridere
-
Notizie1 giorno fa
Milan, prove per il “nuovo Kessie”: Fonseca ne è certo | I dettagli
-
Calciomercato4 giorni fa
Milan, a gennaio scelte obbligate: rimangono pochi soldi per il centrocampo | La soluzione low cost
-
Calciomercato5 giorni fa
Fasano: “Il Milan offre Leao al Napoli, per Osimhen”
-
Calciomercato7 giorni fa
Milan, c’è il sì di Terzic: Fonseca ha le partite contate
-
Champions League3 giorni fa
Milan, Fonseca sorprende ancora tutti: un 4-2-3-1 che si trasforma in 3-4-3