Serie A
La vera sfida di Allegri: CR7 come Zlatan?
Il tecnico livornese sfrutta al meglio la conferenza stampa: mai banale, per nulla scontato, si dichiara aziendalista, ma con l’obiettivo di far capire a tutti che è tornato da leader per aprire un nuovo ciclo e questa volta alle sue regole.
Juventus, nel corso della conferenza il tecnico ha lasciato trasparire quella che forse è la sfida più grande di questa stagione: convincere un fuoriclasse assoluto a cambiare il ruolo che tanto gli ha dato in questi anni.
E’ curioso come in questi giorni ogni giornale parli di un modulo nuovo, con Cristiano prima punta in un 4-2-3-1: facile a dirsi certo, ma molto, molto meno a metterlo in atto.
Il paragone con Zlatan
Per capire la difficoltà di chiedere a un giocatore del suo calibro di adattarsi ad un nuovo ruolo è sufficiente tornare all’unica vera apparizione televisiva di Allegri dello scorso anno, quando a Sky gli chiesero che ne pensava di Ibra prima punta, della sua straordinaria longevità e della capacità di incidere nelle partite.
Il tecnico precisò che anche nel 2011 provò a spostare Zlatan come prima punta, ma che fu lo stesso svedese ad opporsi, perché il ruolo di prima punta è un ruolo di sacrificio, soprattutto per la continua esposizione alle cattive maniere dei difensori avversari: molto più comodo partire da sinistra e accentrarsi palla al piede, anziché ricevere palla e sentire i tacchetti della difesa avversaria.
Basta adattamenti
Cambiare ruolo ad un giocatore è semplice, farlo con un fuoriclasse è molto più complesso. Cristiano si aspetta come ogni anno lo stesso ruolo: partire da sinistra in un 4-3-3, per poi accentrarsi ed esplodere il destro, naturalmente partecipare alla fase difensiva in modo molto molto limitato, in modo da non pregiudicare la propria reattività e lucidità nelle fasi di attacco.
Allegri conosce bene cosa ama Cristiano: 3 anni fa si è adattato a lui, così come si sono adattati Sarri e Pirlo nei due anni seguenti (e non si nono mai stancati di ripeterlo). Ora però le cose sono cambiate, Max è tornato con più potere di prima e Cristiano è all’ultimo anno di contratto, allora perché non provarci?
il 4-2-3-1 sarebbe perfetto per questa Juventus: Dybala potrebbe giocare dietro la punta, Kulusevski avrebbe più spazio e la fase difensiva sarebbe sicuramente più facile da gestire: certo, a patto che Ronaldo resti
Serie A
Genoa: i convocati rossoblù per il match contro la Lazio
Genoa: diramata la lista dei convocati di Gilardino per la sfida di questa sera delle ore 18.30, contro i biancocelesti di Igor Tudor.
Il Genoa dovrà fare a meno di diversi giocatori per la gara contro biancocelesti. Sono infatti indisponibili gli infortunati Matturro e Malinovskyi oltre a Vitinha, Messias e Mattia Bani.
Di seguito la lista dei convocati di Alberto Gilardino per la sfida odierna del Grifone contro la Lazio:
Portieri: Leali, Martinez, Sommariva.
Difensori: Cittadini, De Winter, Haps, Martin, Pittino, Sabelli, Spence, Vasquez, Vogliacco.
Centrocampisti: Badelj, Bohinen, Frendrup, Papadopoulos, Strootman, Thorsby.
Attaccanti: Ankeye, Ekuban, Gudmundsson, Retegui.
Serie A
Udinese, Cioffi: “Quota salvezza a 34 punti, ma ne serviranno di più”
Il tecnico dell’Udinese, Gabriele Cioffi, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell’importante sfida contro l’Hellas Verona di Baroni.
Gabriele Cioffi, allenatore dell’Udinese, è intervenuto nella conferenza stampa alla vigilia della delicata sfida esterna contro l’Hellas Verona di Baroni, in programma sabato 20 alle 20:45 e valida per la 33° giornata di Serie A.
Udinese, le parole di Cioffi
La novità è l’infortunio di Giannetti, un altro acciaccato, come sta?
“Lautaro è un ragazzo generoso, a metà allenamento ha sentito un affaticamento al quadricipite, ha voluto continuare ed è successo l’inevitabile. Preferisco però avere ragazzi così piuttosto che giocatori che si parcheggiano in infermeria”.
La Roma e i suoi tifosi hanno fatto complimenti dopo quello che è successo con Ndicka:
“Credo che l’atteggiamento avuto da squadra e tifosi sia l’ABC dell’essere umano, il contesto di Udine ha dimostrato a tutto tondo che comunque lo sport arriva fino a un certo punto. L’abbiamo vissuta come una settimana dove ci sarà da recuperare una partita importante alla vigilia di una partita importante”.
Bisognerà limitare gli errori:
“Sono partite da vivere con coraggio, ne siamo consapevoli e così faremo”.
Dybala ha inevitabilmente cambiato la gara, ma forse contro la Roma è cambiata un po’ troppo anche l’Udinese?
“La sensazione è corretta, abbiamo rivisto la gara e per 58 minuti lo standard della partita è stato lo stesso, l’entrata di Dybala ci ha mandato fuori giri e quando vai fuori giri perdi metri, perdi uscire e quindi commetti errori che poi con le grandi squadre vengono puniti”.
Payero o Zarraga?
“Se la giocano alla pari con caratteristiche diverse, Oier è di palleggio, attento, pulisce bene l’uscita, Payero è ragazzo che porta strappo, profondità, sono due opzioni entrambe valide. Poi per la situazione che stiamo vivendo chi non parte sa che entrerà”.
Davis e Brenner:
“Sono entrambi recuperati e a disposizione, Brenner è un po’ più avanti”.
L’apporto del pubblico a Verona quanto sarà importante?
“Decisivo”.
Tornerai a Verona da ex.
“Vorrei parlare di emozioni ma c’è stato poco tempo per conoscerci, abbiamo fatto cose buone e qualcosa di sbagliato, ci sarà l’emozione di una partita importante”.
Quota salvezza?
“La logica mi dice 34-35, la realtà mi dice che potrebbero anche essere di più”.
Che Verona ti aspetti?
“Abbiamo rispetto per il Verona, squadra con valori, che se non riesce a esprimere un calcio giocato è molto brava nelle seconde palle, quindi dovremo essere bravi nei vari momenti della partita non perdendo la nostra forza”.
Success come sta? Potrebbe essere il ricambio di Lucca?
“Sta bene ed è a disposizione”.
Serie A
Napoli, torna il tridente delle meraviglie a Empoli
Il Napoli non può permettersi passi falsi e contro l’Empoli il tecnico ha già rispolverato il tridente offensivo
Politano, Osimhen e Kvaratskhelia saranno i tre tenori in avanti per la sfida contro i toscani. Nessun dubbio per quanto riguarda il 4-3-3 che scenderà in campo per portare a casa tre punti che sono tanto importanti quanto complessi. Il dubbio più grande è quello a centrocampo con Traorè che cerca di insidiare Zielinski per partire dal primo minuto e regalare più sostanza all’intero reparto partenopeo. Ostigard appare, invece, in vantaggio per quanto riguarda il centro della difesa e dovrebbe agire al fianco di Juan Jesus con Natan pronto alla staffetta.
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