Serie A
Cagliari, Nicola: “Non cambierò nulla tatticamente, dobbiamo pensare al nostro percorso”

Il tecnico del Cagliari Davide Nicola ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro l’Hellas Verona.
Cagliari, le parole di Nicola
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Cagliari Davide Nicola in conferenza stampa in vista del match contro l’Hellas Verona valido per la 34^ di Serie A, ed in programma lunedì 28 aprile alle 20:45
Quanto peseranno le assenze di Mina e Piccoli?
“Abbiamo avuto un po’ di tempo per recuperare. Siamo a 30 allenamenti dalla fine della stagione. La squadra si è allenata bene. Loro non ci saranno, ma sono contento di dare spazio ad altri giocatori, uno di questi sarà Pavoletti.
E’ un grande professionista, sta bene, così come mi fido di Kingstone. Ma non cambierò tatticamente”.
Sembra un Cagliari che ha rallentato nell’ultimo periodo.
“Come tutte le cose nel calcio, ci sono momenti e momenti. Ci sono momenti in cui i subentrati sono decisivi, altri in cui lo sono i titolare, vedi Piccoli. Per i punti raccolti credo che siamo un poco indietro rispetto a quanto seminato. Stiamo cercando di fare uno step qualitativo”.
Ha detto che avete provato qualcosa di diverso tatticamente?
“Si, possiamo utilizzare tempi di uscita sull’azione diversi, vedremo. Con noi verrà anche Pintus della primavera, ragazzo educato e volenteroso. Molto dotato fisicamente, e preparato fisicamente”.
Come giudica il Verona?
“Giocheremo in uno stadio sempre caldo e presente. Per noi è un ulteriore motivo di sfida. Lotta come noi, squadra molto aggressiva, verticale, con tanti elementi che mixano qualità e quantità.
Sarà una battaglia, ma noi vogliamo fare punti ovunque e fare sempre maggiore attenzione ai dettagli. Contro la Fiorentina abbiamo fatto bene, ma siamo stati poco attenti ai dettagli”.
Si aspetta una conferma del duo Mosquera-Sarr?
“Stanno giocando con due punte da tempo. Possono optare anche per un trequartista. Noi abbiamo cercato di capire come scenderanno in campo. Ciò che conta è che sarà una gara in cui dovremo essere estremamente pratici, sfruttare ogni spazio che ci concederanno.
Dovremo attaccare la profondità, perchè sanno chiudere bene con i centrocampisti pronti a collaborare in fase di non possesso. Badano molto alla praticità”.
In A il Cagliari ha vinto una sola volta a Verona. C’è la possibilità di ottenere una significante vittoria?
“Non conta solo l’aspetto statistico, sarebbe significante in tutti i sensi. L’ultima vittoria è stata nel 1972, ergo cerchiamo comunque di ottenere i tre punti. Dobbiamo completare l’opera”.
Come vede la lotta salvezza in questo momento?
“Più o meno vedo le stesse squadre coinvolte rispetto allo scorso anno. Ma le cose potrebbero cambiare. Come dico sempre ai ragazzi non dobbiamo guardare gli altri, ma solamente il nostro percorso”.
Anche a Verona potrebbe verificarsi una gara chiusa, e quanto potrebbe influire il conoscere già il risultato delle altre?
“Non facciamo mai questi discorsi. A prescindere da tutto dobbiamo fare il nostro lavoro, non dobbiamo concentrarci su quanto non possiamo controllare. Andremo a Verona e la posta in palio è grande. Cerco di viverlo in maniera serena”.
Cosa è mancato nel corso della stagione?
“Nulla, il Cagliari ha dimostrato di volersela giocare con tutti. Siamo in linea con quanto pensiamo di noi stessi. Lavoriamo per migliorare sempre. Soprattutto nel girone di ritorno abbiamo avuto un minimo di continuità. Non sempre siamo stati belli esteticamente. Qualcuno, per esempio, si aspettava di vincere con la Fiorentina”.
Serie A
Napoli, Di Lorenzo: “Quando si gioca a calcio, si vive per la vittoria e per alzare un trofeo, per regalare emozioni alla gente.”

Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari che ha sancito il 4° scudetto degli azzurri.
Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari che ha sancito il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, l’emozione di aver vinto lo scudetto ed il ruolo avuto da Antonio Conte per lo conquista del tricolore.

GIOVANNI DI LORENZO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Di Lorenzo: “Sapere che questo trofeo ha fatto felici un sacco di persone, vedere tutta la gente fuori dallo stadio…”
Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari che ha sancito il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, l’emozione di aver vinto lo scudetto ed il ruolo avuto da Antonio Conte per lo conquista del tricolore.
Sono orgoglioso di essere il capitano di una squadra forte e con due palle così
“Quando si gioca a calcio, si vive per la vittoria e per alzare un trofeo, per regalare emozioni alla gente. Sapere che questo trofeo ha fatto felici un sacco di persone, vedere tutta la gente fuori dallo stadio… Aver ricreato questa unione dopo un anno è bellissimo, e ci siamo meritati tutto questo. Sono orgoglioso di essere il capitano di una squadra forte e con due palle così”.
Al mister devo tanto
“Al mister devo tanto. Io, come tutta la squadra, avevamo bisogno di lui per tornare a livelli altissimi. È stato fenomenale, e farlo in così poco tempo dimostra che è un numero uno”.
Serie A
Como, Iovine emozionato: “Dormirò con la maglietta su. Sono riusciti a farmi piangere”

Alessio Iovine, centrocampista del Como, ha commentato la sconfitta dei lagunari in casa per 0-2 contro l’Inter di Simone Inzaghi.
Il giocatore del Como di Cesc Fabregas ha parlato della partita in sè, sottolineando però il grande peso sentimentale che ha assunto, in quanto l’ultima partita della carriera del 34enne.
Como, le parole di Iovine
Alessio Iovine ha parlato nel post partita contro l’Inter. Di seguito le sue parole.
“Se terrò la maglia del Como addosso per sempre? No, devo toglierla perché puzzo tantissimo (ride, ndr). No, però l’altra, ce la danno sempre dopo la partita… ci dormirò su. Sono felicissimo, frastornato anche, non ho parole per descrivere l’affetto che mi hanno dato stasera e negli anni passati. Anche i tifosi, stasera pure troppo. È stato un viaggio bellissimo, non avrei mai pensato di smettere in un contesto del genere. Oggi è tutto bellissimo, voglio riposare ma è finita solo nelle prossime settimane quando arriveranno i programmi dei ritiri dove ovviamente non ci sarò. Sono riusciti a farmi piangere, mi ero ripromesso di non farlo ma sono caduto”.
E cosa diresti al te raccattapalle di 11 anni?
“Non sai cosa ti capiterà, sarà un viaggio bellissimo e inaspettato. Alla fine è difficile fare certe considerazioni, ho sempre pensato al presente, alla domenica a giocare, a preparare i campionati e salvarmi. Mai ad arrivare in Serie A, ma alla fine ci sono arrivato a 33 anni. Orgoglio incredibile, sono contento. E in pace con me stesso, che significa che hai dato tutto”.
Hai qualche rimpianto?
“Io penso semplicemente che è andata come doveva andare. La storia è una bella storia, son contento di aver seminato e raccolto tutto in questi anni di carriera”.
L’é finita, come si dice da queste parti. Quale partita o momento hai nel cuore?
“Non lo so, probabilmente la promozione dello scorso anno, il Como tornava in Serie A dopo tanti anni. Come la chiusura del cerchio, da protagonista, la cavalcata in B è stata fantastica. Ma è stata una gioia unica”.
Serie A
Napoli, Conte: “Vincere è bello, vincere in una piazza come Napoli a livello storico, al quarto scudetto, è un evento eccezionale.”

Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari che sancisce il 4° scudetto degli azzurri.
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari che sancisce il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, la conquista dello scudetto, un momento di svolta in questo torneo e si rimarrà guidare i partenopei.

ANTONIO CONTE INVITA TUTTI ALLA CALMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Conte: “Vincere è sempre bello, ti ripaga del lavoro e dei sacrifici, di ciò che ci metti e che ci mettono gli altri.”
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari che sancisce il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, la conquista dello scudetto, un momento di svolta in questo torneo e si rimarrà guidare i partenopei.
Che sapore ha questo scudetto?
“All’estero ho vinto, è una gioia incredibile. Quando siamo arrivati al campo ho visto tutta questa gente e ho pensato: ma se li mandiamo a casa senza scudetto, che delusione sarebbe stata? Prima di tutto mia, avrei avuto bisogno di tanto tempo per riprendermi. Ho sentito una pressione che non potevamo non portare a casa. Ho fatto il calciatore, e quando vedi certe scene ti carichi di tanta pressione perché hai un popolo dietro che ti spinge e che alla fine vuole festeggiare.”
Momento di svolta?
“Il pareggio con l’Inter. Se non vinciamo, poi scappano. Invece pareggiamo, il gol di Billing: dissi che se volevamo, potevamo. Quello è stato importante; avessimo perso, l’Inter sarebbe scappata in maniera assoluta e non ci sarebbe stata possibilità di riprenderli. Adesso, invece, con tante difficoltà da gennaio in poi, abbiamo fatto qualcosa di inimmaginabile e straordinario. Il merito va ai ragazzi che non si sono mai arresi, hanno visto compagni importanti infortunati e cose che a gennaio non sono andate come dovevano. È lo scudetto di tutti: di Scuffet che gioca all’ultimo a Bologna, di Rafa Marin, di Pasquale Mazzocchi che sostituisce Di Lorenzo, lo scudetto dell’undici titolare e di chi ha sempre risposto presente nonostante un non grandissimo minutaggio. Il mio grazie va a loro.”
L’emozione dei tifosi?
“Vincere è sempre bello, ti ripaga del lavoro e dei sacrifici, di ciò che ci metti e che ci mettono gli altri. Vincere è bello, vincere in una piazza come Napoli a livello storico, al quarto scudetto, è un evento eccezionale. Di Lorenzo e gli altri reduci sono nella storia di Napoli e ci riempiono di orgoglio. Non sarà mai semplice per tante cose, ce la dobbiamo godere perché è stata un’annata durissima sotto tutti i punti di vista. Però abbiamo vinto, messi in fila le più accreditate, e siamo contenti. Avevo bisogno di questa sfida, l’abbiamo vinta insieme.”
Si va avanti insieme?
“Nel frattempo festeggiamo.”
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