Serie A
Cagliari, Nicola: “Atalanta squadra tra le più forti d’Europa. Su Ederson…”
Il tecnico del Cagliari, Davide Nicola, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della delicata sfida contro l’Atalanta di Gasperini.
Davide Nicola, allenatore del Cagliari, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della super sfida contro l’Atalanta di Gasperini, capolista della Serie A. Il match, valido per la 16° giornata di campionato, è in programma domani, sabato 14 dicembre, alle ore 15:00.

Cagliari, le parole di Nicola
L’Atalanta sembra squadra ingiocabile. Come affrontarla?
“E’ una delle squadre più forti in Europa, frutto del grande lavoro della società. Dovremo cercare di affrontarla nel miglior modo possibile, in maniera elettrizzata. Dovremo essere veloci e precisi”.
Cambierà qualcosa?
“Siamo sempre il Cagliari, poi ogni gara suggerisce qualcosa. Abbiamo provato anche qualcosa di diverso”.
Cosa portarsi dietro dalla gara di Firenze?
“E’ stata un’ottima prestazione contro una formazione forte e qualitativa. Abbiamo dimostrato di potercela giocare. Abbiamo maggiore consapevolezza di poter giocare con qualsiasi avversario”.
La diffida di Marin può condizionarne la scelta?
“Non faccio ragionamenti sotto questo punto di vista. SI tiene un occhio semmai per il fatto che martedì si giocherà in Coppa Italia. Contro l’Atalanta verranno impiegati i giocatori migliori”.
Come si scala l’Everest Atalanta?
“Mi viene in mente un film di un tizio che scala la montagna nonostante le difficoltà. Ogni squadra ha l’ambizione di fare la propria gara, noi dovremo fare il massimo. Contro il Real l’Atalanta ha dimostrato grande qualità, tuttavia l’avversario si è dimostrato superiore. Cercheremo di imitare ove possibile”.
Viola ha detto di voler sorprendere l’avversario: come si può sorprendere la squadra orobica?
“E’ difficile da sorprendere. Sa come non farsi sorprendere dall’avversario. Sarà una sfida incredibile per la nostra crescita. Ci costringerà a pensare velocemente, con grande precisione”.
Il Cagliari ha affrontato le prime 5 del campionato dimostrando qualità: si può avere ottimismo per questa gara?
“Sappiamo qual è il nostro obiettivo, la nostra volontà di crescita e sperimentare, verificarli in partita. Siamo sempre ottimisti, anche se a volte non è possibile fare quello che vorresti. L’ottimismo si dovrebbe sempre avere, si gioca in 11 con una palla”.
Cosa rappresenta per lei ed il suo staff una gara del genere?
“Ripeto, è motivo di piacere ed orgoglio. L’Atalanta è l’unica società che cresciuta nel tempo. Ogni anno aggiunge o modifica qualcosa. Sa attendere, aggredire, schiacciarti nella tua metà campo e qualità nel palleggio. Il tutto è stato fatto in 9/10 anni. Con la volontà i risultati possono essere raggiunti”.
Come hanno vissuto la settimana i 4 ex dell’Atalanta?
“Ho visto tutti quanti orgogliosi di giocare nel Cagliari, tutto il resto passa in secondo piano. Ognuno di noi, da ex, vuole fare il proprio meglio e dimostrare il suo valore, in un altro contesto”.
Avete già idee sui movimenti di mercato?
“Al momento non stiamo facendo valutazioni. Abbiamo gare importanti e su quelle ci stiamo concentrando. Per me assenza di coraggio significa non fare una cosa per paura”.
Capitolo attacco: si crea, ma non si segna. Manca qualcosa in organico o è fiducioso su quello che ha?
“Questa è la mia base, ma a suo tempo faremo delle valutazioni. Ho sempre fiducia dei miei calciatori. La fase difensiva? Stiamo migliorando, vogliamo di più perchè siamo in grado di dare di più. A Firenze abbiamo sbagliato lettura. Domani abbiamo l’opportunità di dimostrare ulteriori miglioramenti perchè l’Atalanta non ti consente di schierarti. In attacco non sono soddisfacenti i tempi dei movimenti, ed è un discorso di lavoro. Bisogna prova e e riprovare”.
Una parola su Ederson che ha avuto a Salerno.
“Giocatore straordinario. Quando Sabatini me lo portò a Salerno fu impossibile non rendersi conto del fatto che fosse un predestinato”.
Serie A
Juventus, Bremer pronto al rientro da titolare già contro il Bologna: Spalletti ci pensa
Juventus: Bremer torna dopo l’infortunio al menisco: convocato col Pafos e vicino al rientro da titolare. Possibile ritorno già contro il Bologna.
Dall’infortunio, passando per l’operazione di metà ottobre, fino ad arrivare alla convocazione di mercoledì per la sfida contro il Pafos. Ma ora Bremer punta a prendersi tutto.
Il difensore brasiliano, infatti, non vede il campo dal 27 settembre, data in cui la sua Juventus affrontava l’Atalanta, nonché ultima sua partita stagionale. La causa principale è da ricondurre all’infortunio che lo ha costretto a sottoporsi a una pesante operazione per una lesione al menisco mediale del ginocchio sinistro. Un problema non nuovo per l’ex Torino, che in passato aveva già accusato lo stesso guaio.
La differenza, però, questa volta riguarda i tempi di recupero, più lunghi del previsto, che hanno costretto la squadra bianconera ad aspettarlo ben oltre le previsioni iniziali. Al mese e mezzo previsto si sono aggiunti prima giorni, poi settimane, fino a sconfinare oltre il limite del mese stesso. Un periodo fatto di indiscrezioni poi smentite, che aveva fatto temere il peggio ai tifosi e agli addetti ai lavori.
Tuttavia il peggio è ormai alle spalle. Il suo nome, finalmente ritrovato nella lista dei convocati per la gara di mercoledì contro il Pafos, pur senza scendere in campo, ha rincuorato definitivamente i tifosi, che ora sperano solo di rivederlo tra gli undici titolari.
Stando a quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, questo potrebbe accadere già dalla prossima gara, che vedrà gli uomini di Luciano Spalletti impegnati contro il Bologna, domenica sera a partire dalle 20:45.
Juventus, cosa cambia il rientro di Bremer
Con il tanto atteso rientro di Bremer, Luciano Spalletti potrebbe ora valutare un cambio di sistema, passando da una difesa a tre a una con un difensore in più. Un assaggio di linea difensiva a quattro era già stato proposto nel secondo tempo dell’ultima partita di Champions League, quella contro il Pafos, con il brasiliano in panchina, quasi come se volesse fargli vedere da vicino la nuova Juventus non appena il numero 3 tornerà a disposizione.
La ragione è stata spiegata proprio dallo stesso tecnico in conferenza stampa, quando, rispondendo alle domande dei giornalisti nel post gara di mercoledì, aveva dichiarato — nelle parole riportate da calciomercato.com —:
“Spero di arrivare a una quadra definitiva quando avrò un difensore centrale di piede destro. Perché altrimenti si limita troppo la squadra nelle uscite con Kelly a destra e Koopmeiners a sinistra.”
Un riferimento nemmeno troppo velato al brasiliano, che non appena sarà disponibile potrebbe cambiare radicalmente il modo di giocare della Juventus.

LUCIANO SPALLETTI AMAREGGIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Udinese, Runjaic: ” Contro il Genoa abbiamo commesso errori che ci sono costati una sconfitta, ora giochiamo contro il napoli e faremo di tutto per vincere”
Udinese-Napoli: Kosta Runjaic presenta la sfida del 15° turno di Serie A e risponde alle domande dei giornalisti in conferenza stampa.
Domani l’Udinese sarà impegnata sul proprio campo di casa per sfidare il Napoli di Antonio Conte nella partita valida per il quindicesimo turno di Serie A.
Il tecnico dei friulani, Kosta Runjaic, a tal proposito si è presentato in conferenza stampa, intenzionato a rispondere alle domande dei giornalisti in vista della gara.
Ecco le sue dichiarazioni.
Che squadra ha visto dopo il Genoa?
“Nessuno perde volentieri in casa propria, ma a volte il calcio è cosi. Sappiamo che dobbiamo approcciare meglio le partite, indipendentemente dall’avversario. Dobbiamo scendere in campo con la giusta intensità, è qualcosa che ci è mancato in alcune gare. Ora giochiamo contro i campioni in carica, ma possiamo fare bene, se non si è in grado di vincere la gara bisogna cercare di non perdere, vogliamo fare bene sempre davanti ai nostri tifosi, io sono qui per il secondo anno ed è molto importante per una squadra di taglia media, in una città relativamente piccola, fare molto bene in casa e stiamo lavorando sotto questo aspetto.
Stiamo lavorando intensamente, indipendentemente da come si chiama l’avversario dobbiamo metterci l’intensità giusta”.
Come si spiega i continui sali scendi di questa squadra? Più facile giocare contro le grandi?
“Sono due approcci diversi se c’è davanti una big o una squadra più alla portata, però l’intensità non deve variare, indipendentemente dall’avversario che si ha di fronte. In alcune gare hai meno possesso palla, ma abbiamo fatto comunque gare intense, con il Genoa abbiamo avuto tanto possesso palla, ma siamo stati poco efficaci. Al momento questo è il
nostro livello, in generale l’Udinese acquista giocatori giovani con potenziale ma che hanno bisogno di tempo per crescere, sono concentrato sul lavoro da fare, sappiamo che abbiamo alti e bassi e che ne avremo anche in futuro. Bisogna assumersi la giusta responsabilità e il mio lavoro è far si che le basi vengano sempre portate in campo, mettendo nelle giuste condizioni i ragazzi per fare il massimo. In allenamento è una squadra che di errori non ne commette. Lavoriamo per essere costanti, contro il Genoa non abbiamo fatto bene, anche se a livello statistico non abbiamo fatto cosi male. Sui gol subiti abbiamo fatto degli errori. Non ci volevamo accontentare del pareggio, ma abbiamo commesso errori che ci sono costati una sconfitta. Ora giochiamo contro una grande come il napoli e faremo di tutto per vincere
Senza Zemura sulla sinistra chi? Lo ha convinto Rui Modesto? Ehizibue è stato provato li ma potrebbe giocare li Ekkelenkamp?
“Ekkelenkamp non è un esterno, è un centrocampista importante per noi, questi infortuni possono capitare, fa parte del mondo del calcio. Attualmente non abbiamo entrambi gli esterni, Rui Modesto negli ultimi mesi si è allenato bene e con il Genoa l’ho fatto entrare.
Non è stato semplice perché non giocava da tempo, alcune cose le poteva fare meglio ma non era un contesto facile. Ha dato del suo meglio, noi abbiamo bisogno sulle fasce del giusto atteggiamento difensivo, non stiamo avendo attualmente un grande contributo in fase offensivo. Rui Modesto, senza entrare nello specifico, qualche errore lo ha commesso nella sua prestazione, c’è anche Ehizibue che potrebbe giocare lì, c’è ancora la rifinitura e qualche ora per decidere”.
Molti giocatori dell’Udinese avrebbero capacità al tiro da fuori, ma spesso è una via che viene provata poco:
“Dipende a che giocatori si riferisce, io sono un po’ più pratico e concreto, conosco i nostri dati, lo scorso anno abbiamo fatto molti traversoni ma senza sfruttarli. Anche con il Genoa abbiamo avuto occasioni ma non le abbiamo sfruttate, contro il Genoa abbiamo avuto diversi piazzati senza sfruttarli. Ci sono diverse cose in cui migliorare e non stiamo trovando stabilità difensiva e questo è un problema. Anche contro la Juventus qualche occasione, senza sfruttarla, l’abbiamo trovata. Non bisogna essere troppo negativi, bisogna lavorare e ricordarsi che comunque nonostante tutti i cambiamenti fatti in estate ha un punto in più dell’anno scorso. E’ normale essere insoddisfatti, però sappiamo qual è stata la situazione dell’Udinese negli ultimi anni, non ha lottato per lo Scudetto con l’Inter. Lavoriamo per migliorare, non bisogna guardare tutto in negativo, in squadre come l’Udinese è normale, bisogna capire perché occupano una posizione di metà classifica. Ci sono dei motivi e ognuno ha la sua opinione e il suo punto di vista, ma se si è troppo negativi non serve a molto. Preferisco rimanere tranquillo, è importante rimanere positivi e lavorare guardando al futuro. L’Udinese negli ultimi anni ha venduto molto, comprato tanti ragazzi, ma per tanto tempo non ha perso la Serie A: Sono qui da due anni ma io sto dando tutto per questa squadra, cosi come vedo tutti in società dare tutto per il club e sicuramente lo ha fatto anche chi era qui prima di me, altrimenti non saremmo ancora in Serie A. Bisogna tenere conto del passato e vogliamo essere squadra difficile da affrontare in casa migliorando le prestazioni, cosi i risultati arriveranno e abbiamo bisogno del sostegno dei tifosi. Arriva il Napoli ora e sappiamo che metà stadio tiferà Napoli, in Italia funziona cosi, cose che in Germania o altrove non accadono. So che abbiamo tanto lavoro da fare, gli alti e bassi fanno parte del processo di crescita, conosco a memoria carriera e dati di tutti i nostri giocatori e lavoriamo per trovare i giusti frutti”.
dato della discontinuità è molto diffuso in Serie A, ci soffermiamo sull’Udinese ma tante squadre faticano a essere continui, come se lo spiega?
“Non bisogna fare troppo un mischione, bisogna tenere separate le squadre che giocano anche le coppe da quelle che fanno solo campionato, in coppa si perdono tante energie, bisogna tenere conto poi delle aspettative della squadra. Non giochiamo la Champions League o la Conference, siamo usciti dalla Coppa Italia e ci concentricamo sulla Serie A.
Non posso dirvi molto sulla mancanza di costanza delle altre, abbiamo già abbastanza lavoro pensando. alle nostre sfide e al nostro obiettivo. Lavoriamo sulla costanza, in questa stagione stiamo concedendo troppi rigori e subendo troppi gol, anche perché quelli segnati non compensano quelli subiti. Non saprei sulle altre squadre, il Napoli lotta di nuovo per lo Scudetto, le squadre top sono là davanti, Roma e Milan l’anno scorso faticavano mentre quest’anno sono lassù, la Juventus magari è un po’ in ritardo ma non è un problema che riguarda me, il mio compito è trovare la giusta costanza a Udine, aiutando i giovani nel loro processo di crescita, contro il Napoli domenica c’è un’ulteriore possibilità di migliorare, spero che abbiamo imparato dagli errori del passato. Al Napoli mancheranno alcuni giocatori ma hanno una rosa profonda. Hanno vinto uno Scudetto e pareggiare per loro è quasi come una sconfitta, noi dobbiamo da questo punto di vista dobbiamo migliorare, ogni punto conta, vogliamo i tre punti ma dobbiamo capire che se non si può vincere bisogna stare attenti e portare a casa almeno il punto. Dobbiamo lottare su ogni punto, loro verranno qui e non per pareggiare”
Duello danese tra Kristensen e Hojlund? Un bene che Okoye non parta per la Coppa? Lucca l’ha ringraziata quando è andato a Napoli come ha fatto Thauvin prima di partire?
“Siamo contenti che Okoye resti con noi perché è importante per garantirgli costanza, ha tutte le qualità per essere un portiere di valore, ora dev’essere costante. Durante la preparazione ha sofferto a livello di lavoro svolto perchè sapeva che nei primi mesi non avrebbe giocato. La Coppa d’Africa sarebbe stata una bella esperienza ma restare qui può aiutarlo per migliorare qui in Serie A, è il nostro portiere titolare. E’ possibile poi che giochi Kristensen, ma non parlo di formazione. Lucca non ha preso commiato da me, quindi non ci siamo sentiti, ognuno deve pensare a quello che è meglio per se, gli auguro il meglio, magari domani lo vedremo sul campo, noi dovremo invece portare la giusta rabbia sul campo dopo la prestazione con il Genoa”

NICOLO ZANIOLO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Bologna, Lucumí gestito come un figlio: ci sarà contro la Juventus?
Vincenzo Italiano ieri sera ha preferito far giocare Lykogiannis come difensore centrale (dati gli infortuni di Vitík e Casale per il Bologna), piuttosto che rischiare un altro infortunio di Lucumí.
Una scelta criticata da molti, dato che mercoledì il difensore colombiano, alla rifinitura, aveva corso e dato segnali incoraggianti.
Nonostante l’importante sfida d’Europa League contro il Celta Vigo, Vincenzo Italiano ha preferito la massima prudenza.
In vista della sfida contro la Juventus, quella del tecnico ex Fiorentina è stata una scelta coraggiosa ma che alla fine gli ha dato ragione.

Jhon Janer Lucumí Bonilla fa il segno ok ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Bologna, la scelta nasce dalla Coppa Italia
Dopo la gara di Coppa Italia vinta contro il Parma, l’allenatore dei rossoblù si è espresso così: “Abbiamo forzato Lucumì nonostante un problema al tendine. Spero di averlo a Roma”.
Tuttavia una semplice constatazione è diventato allarme. A Roma, contro la Lazio, Lucumì non ha visto il campo, costringendo Italiano ad affidarsi prima a Casale, poi infortunatosi e successivamente a De Silvestri. Il tecnico ha dovuto trovare delle soluzioni creative al problema.
Non sorprende che la squadra emiliana stia cercando dei rinforzi in difesa, data la situazione di grande emergenza che si è creata nelle ultime partite affrontate.
È molto difficile pensare a un forfait di Lucumí anche contro la Juventus, specie dopo averlo visto nell’ultimo allenamento prima della trasferta spagnola.
Qualsiasi decisione arriverà solo all’ultimo, con lo stato tendineo del n.26 rossoblù che resta la variabile decisiva.
Se il colombiano non dovesse farcela, Italiano sarebbe costretto a l’ennesima soluzione di emergenza nel reparto difensivo: De Silvestri centrale in coppia con Heggem. Un’opzione possibile, ma tutt’altro che ideale per una delle partite più sentite dell’anno in città.
La situazione del centrale seguirà aggiornamenti nel corso dei prossimi giorni, ma la strategia a lungo termine adottata sino ad ora dal tecnico italiano è chiara: preservare oggi, per avere domani.
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