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Bologna, Thiago Motta: “Proveremo a imporre il nostro gioco, il futuro di Zirkzee si vedrà. E su Maignan…”

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Bologna

Il tecnico del Bologna, Thiago Motta, ha parlato in conferenza stampa a due giorni dalla delicata sfida contro il Milan di Pioli a San Siro.

Thiago Motta, allenatore del Bologna, è intervenuto nella consueta conferenza stampa a due giorni dal big match di San Siro contro il Milan di Pioli.

Il tecnico felsineo può sorridere visto che riavrà a disposizione Zirkzee, dopo la squalifica scontata contro il Cagliari.

Bologna, Zirkzee - Depositphotos

Joshua Zirkzee player of Bologna, during the match serieA italian championship Napoli vs Bologna final result, Napoli 3, Bologna 2,match played at the Diego Armando Maradona Stadium.

Bologna, le parole di Thiago Motta

Come sono state queste due settimane?
“Stiamo bene e ci stiamo preparando bene, come sempre. Cercheremo di fare bene nella prossima partita, contro un’avversaria importante”.
Questa sosta vi ha riportato Karlsson e Saelemaekers. Chi sta meglio dei due?
“Alexis perché viene da uno stop più breve, mentre Karlsson viene da un periodo di infortunio più lungo e sta anche a noi aiutarlo a ritrovare la migliore forma”.
Sta chiudendo il mercato: lei ci aveva detto di aver fatto due nomi alla società. Quelli che sono arrivati e stando arrivando corrispondono a quello che ha chiesto?
“Il mercato non è una mia responsabilità. Ilic è arrivato e si sta allenando con noi, abbiamo fatto dei test fisici alla squadra e abbiamo visto che è leggermente più indietro rispetto agli altri, ma ha sicuramente grandi prospettive”.
Che tipo di giocatore è Ilic?
“Fisicamente è più indietro degli altri. Noi cercheremo di aiutarlo a migliorarsi e sono sicuro che per il futuro può diventare un giocatore importante per il Bologna”.
Il Milan è una squadra che lascia maggiormente giocare gli avversari. Questo vi permetterà di esprimere meglio il vostro gioco?
“Tra tutte quelle giocate la prima partita con il Milan è una delle poche in cui non ho avuto la sensazione di poter vincere. E’ una delle candidate allo scudetto, parte sempre molto forte… Noi sabato dovremo provare a imporre il nostro gioco, cercando di essere determinati su quello che proporremo”.
Da quella partita contro il Milan siete cambiato tanto. Ancora il reparto offensivo non è al completo ma in attesa del recupero completo di Karlsson e Ndoye, si aspetta ancora tanto da questo reparto?
“A parte la situazione di Karlsson e Ndoye tutti gli altri sono a disposizione. Vedremo chi giocherà e chi subentrerà durante la prossima partita, indossando con orgoglio la maglia del Bologna e fare una grande partita”.
Vista la squalifica di Posch, è De Silvestri il sostituto per San Siro?
“La mancanza di Posch non inciderà nelle mie scelte. De Silvestri come Corazza stanno bene. Come sempre sceglieremo la squadra che pensiamo possa essere quella migliore per affrontare questa sfida. La loro fascia sinistra è molto forte, noi cercheremo di limitarli”.
Karlosson è convocabile?
“Si, è disponibile”.
Come procede il recupero di Ndoye?
“Senza dubbio Dan farà il massimo per recuperare nel minor tempo possibile. Lui ha valori importanti dentro e fuori dal campo. E approfitto per ricordare anche Soumaoro, di cui parliamo poco, ma che non appena sarà pronto ci aiuterà a concludere al meglio questa stagione. L’anno scorso a Bergamo fede una grandissima partita, come la squadra.
Lui è un ragazzo speciale, che si merita anche un rinnovo per poter continuare a lavorare con questo gruppo visto che ha lasciato a Empoli un tendine per difendere questa maglia. Le tempistiche non le so, ma ha lavorato sempre al massimo proprio per la grande voglia di tornare a giocare”.
Il Bologna si difende in maniera stretta e corta. E’ ciò che è venuto a mancare nelle ultime sfide?
“Nelle ultime sfide ci era richiesto di attaccare, perché avevamo di fronte squadre che si difendevano molto. La nostra fase difensiva dipende però anche dall’avversario. Ad ogni modo il nostro obiettivo è essere compatti, difendere bene e provare a recuperare palla alta”.
Lo scenario di questo gennaio che cosa le fa capire in proiezione di questi mesi e del futuro?
“Questo scenario mi fa pensare solo ad oggi, a preparare al meglio la squadra. Queste sono questioni che non toccano in alcun modo il mio quotidiano e quello dei ragazzi: noi peniamo a giocare al meglio la prossima partita e a portare a casa ciò che meritiamo, mostrando sempre la nostra miglior versione”.
Questa squadra ha le forze per ripetere un girone di ritorno come quello di andata?
“L’importante è pensare al presente: tutto il resto non è sotto il nostro controllo, bensì possiamo concentrarci sulla nostra preparazione e sul nostro lavoro quotidiano.
Quello che mi da grande soddisfazione fino ad oggi è che – tranne contro il Milan – abbiamo dimostrato di poter competere contro tutti gli avversari. Quando arriveremo a fine stagione vedremo dove siamo”.
Nell’attesa ha studiato Castro?
“Ho studiato la mia squadra, il nostro prossimo avversario e anche individualmente dove possiamo migliorare per dare un qualcosa in più alla squadra”.
Quanto è stato importante avere due settimane durante il campionato per lavorare con tutta la squadra a disposizione?
“E’ sempre utile avere la maggior parte del gruppo tutto insieme. Inoltre, ho il privilegio di aver aderito subito alla nostra filosofia di lavoro, perché capita che a volte, quando non si gioca, si abbassa la concentrazione.
Loro in queste due settimane non hanno mai abbassato la guardia, e hanno lavorato per affrontare alla grande un’importante sfida di Serie A. Questo è fantastico per un allenatore”.
Sabato rivedrà Maignan, che ha vissuto un momento terribile a Udine…
“Non l’ho sentito, ma ho visto tutto ciò che è successo. Credo che in quel momento lui abbia fatto la cosa giusta e spero che per il bene della nostra società riusciremo a progredire in fretta su questo argomento.
Spero che chi ha aggredito malamente Maignan paghi le sue scelte amaramente. Da parte mia c’è tantissima stima nei suoi confronti”.
Nell’allenamento di questa mattina era presente un ragazzo della Primavera, Viar. Come lo ha visto?
“L’ho visto molto bene, ha vinto anche contrasti contro nostri giocatori. Questo mi ha lasciato sorpreso positivamente, perché significa che ogni volta che verrà con noi saprà alzare il livello della nostra squadra”.
Quali sono i valori che un giocatore che entra in questo gruppo deve abbracciare?
“Prendo da esempio Stephan Posch: pur sapendo di non poter giocare la prossima partita, ha comunque lavorato in settimana come se si stesse preparando per la finale di Champions League. Questo è l’esempio che chiunque arriva deve cogliere, ed è ciò che non deve mancare”.
Più volte ha detto di Ferguson di non parlarne e tenerlo nascosto. Mi sembra però che non si sia riuscito a tenere nascosto un giocatore come Zirkzee che sabato giocherà contro il Milan, una delle sue pretendenti. Quanto diventa difficile trattenerlo?
“Il suo futuro si vedrà. Zirkzee è uno di quelli che si allena sempre bene, che trascina gli altri e che sa dimostrare anche ai nuovi cosa significa oggi giocare per il Bologna.
Ha di fronte a sé un grande futuro, però la cosa più importante è pensare al nostro presente, ovvero il Milan, che per rispetto della maglia del Bologna deve essere giocata al massimo”.

Serie A

Atalanta-Cagliari, le formazioni ufficiali

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Atalanta-Cagliari, match valido per la quindicesima giornata di Serie A, mette di fronte i bergamaschi (padroni di casa) di Palladino e i sardi di Pisacane.

Atalanta-Cagliari, formazioni ufficiali

Di seguito le formazioni ufficiali del match.

Atalanta (3-4-2-1): In attesa.

Cagliari (3-5-2): In attesa.

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Serie A

Hellas Verona, i convocati per la Fiorentina: rientra un top

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Hellas Verona

Paolo Zanetti ha diramato la lista dei convocati per Fiorentina-Hellas Verona, in programma domani alle 15. Tra i nomi c’è un lieto ritorno.

La squadra gialloblu sarà di scena domani al Franchi per uno dei match più importanti della stagione. Lo scontro diretto contro i viola di Vanoli può dare una svolta alla classifica.

Hellas Verona, i convocati di Zanetti

Di seguito la lista dei giocatori scelti dal tecnico per la 15° giornata:

hellas verona

Presente dunque anche Suat Serdar, che dovrebbe aver smaltito il problema che l’aveva tenuto fuori sin dalla gara di Como e potrebbe trovare spazio, probabilmente a gara in corso, per dare ordine al gioco e aumentare il pressing offensivo.

Anche Mosquera sarà della partita ma il dubbio sul suo impiego dall’inizio rimane in quanto il giocatore è reduce da un problema al ginocchio. Ultima in gialloblu almeno per questo 2025 per Belghali, che partirà nei prossimi giorni per la Coppa d’Africa con la sua Algeria.

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Serie A

Juventus, Spalletti: “Ci serve continuità ma soprattutto dobbiamo superare i nostri limiti. Credo nella squadra e ho in testa tante idee”

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Juventus

Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Bologna-Juventus. Il tecnico bianconero ha parlato del momento e dell’avversario di turno.

Gara insidiosa quella in casa del Bologna che dopo la vittoria in Europa League è lanciato verso obiettivi nobili. Si tratta di uno scontro diretto in piena regola per un posto in Europa.

Juventus, le parole di Spalletti

Le condizioni di Bremer e Rugani

“Rugani si può usare in maniera ridotta, mentre Bremer, vista l’importanza dell’infortunio che ha subito, ha ancora bisogno di un po’ di tempo e quindi vogliamo andarci cauti per non metterlo in difficoltà. Per quanto riguarda il cambio modulo, io mi stupisco di parlare anche di schemi e di caselle in campo perché il calcio è cambiato e non vince per un cambio di posizione ma occupando gli spazi. Ormai il calcio va nella direzione dell’1vs1 e bisogna adattarsi a questo cambio. Io ho idea di mettere la squadra con il 4-3-3 o 4-2-3-1 ma è solo un discorso di partenza perché la partita ti obbliga a fare tanti cambi durante la partita”.

Sulla stagione di Conceicao.

“Se può essere decisivo? La sua evoluzione deve portarlo a essere più incisivo, ad arrivare a trovare il gol e il passaggio vincente: ha questo spunto micidiale e sa che deve crescere in ogni aspetto, ma lui dimostra sempre grande disponibilità e per questo sappiamo di essere sulla buona strada”.

Come si affronta il Bologna?

“Faccio i complimenti al Bologna, alla squadra e alla società, perché stanno mostrando grande qualità: è un gruppo che in campo vuole imporre il proprio gioco, non hanno paura di nulla. Ti indirizzano in spazi scelti da loro: per riuscire a metterli in difficoltà bisogna superare questi recinti, dobbiamo essere più forti e più abili di loro, per evitare che diventi una serata complicata”.

Sui problemi negli scontri diretti

“La personalità è un elemento fondamentale nel calcio: prima ce l’aveva chi rischiava la giocata, ora invece deve portarti ad accettare la partita a tutto campo, per portare la sfida dove ci fa più comodo. Noi dobbiamo fare dei passi in avanti nella continuità, nel riuscire a farlo e ad attaccare lo spazio per tutta la gara: per fare una partita da campioni bisogna stare dentro il cuore della squadra per 90 minuti, sempre vicini al pallone. Ci sono due tipi di gare nello stesso match: una parte a livello di squadra, l’altra invece sotto l’aspetto individuale – sappiamo che il singolo può fare la differenza, avere delle letture che possono fare il bene o il male della squadra. Il limite è quello del singolo, in cui non entra la tattica: possiamo permetterci qualche sbavatura, ma dobbiamo cercare di limitarli il più possibile”.

Il lavoro di Italiano

“Mi rivedo in lui? Ho 40 anni di più… mi piacerebbe non poco! È un allenatore capace, uno dei più forti che ci sono in Italia: ho detto a tutti di prenderlo in panchina, non solo a De Laurentiis. Apprezzo tanto il suo lavoro”.

Un commento sul gruppo

“Nessuno mi convincerà che questi calciatori non sono bravi, anzi: sono convinto che questi limiti riusciremo a superarli. Ho accettato questo ruolo perché ci credo, faccio da anni questo lavoro e so che non è semplice: sono ossessionato dall’idea di poter modificare e migliorare questo gruppo, vedo ragazzi interessati e disponibili e per questo dialogo sempre con loro per trovare la chiave giusta”.

Che effetto ha avuto il ritiro?

“Il ritiro non è mai il luogo, ma una condizione mentale: noi non ci andremo più perché è una fatica maggiore, da fuori non sembra ma vi garantisco che è così. Andare lì in anticipo, stare tutta la giornata a pensare alla partita: è qualcosa che rischia di corroderti. Chi veste la maglia della Juventus sta, tra virgolette, sempre in ritiro: chi fa questo sport sa che deve avere sempre un determinato approccio. Per questo partiremo domani mattina per Bologna”.

Juventus

Weston McKennie ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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