Serie A
Bologna, Italiano: “Partita da Champions, i ragazzi meritano questa classifica”

Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna, ha parlato a margine della vittoria dei felsinei (2-1) contro il Milan di Sergio Conceicao.
Con la vittoria di stasera (2-1) contro il Milan, il Bologna di Vincenzo Italiano rilancia la propria candidatura per le posizioni europee. Rossoblù ora sesti in classifica, a -3 dalla Lazio quinta e a -5 dalla Juventus quarta. Stagione da incorniciare per i felsinei, vista anche la possibile finale di Coppa Italia.
Bologna, le parole di Italiano
Vincenzo Italiano ha parlato nel post-partita ai microfoni di DAZN. Di seguito le sue parole.
Partita
“Mi viene in mente subito un’altra reazione fantastica della squadra ad uno svantaggio, in una partita in cui stavamo giocando bene contro una squadra tra le più veloci del mondo. La capacità di tenere vive le partite in questo momento ci sta permettendo di vincere come stasera. Andare sotto di 1 gol contro queste squadre, che al minimo errore ti possono fare ancora male: ci prendiamo altri 3 punti, classifica davvero importante“.
Cambi
“Giochiamo domenica alle 15, ho cercato di tenere il più possibile ma quando ho visto che stavamo perdendo intensità è stato giusto intervenire con gente che ha portato freschezza. Quando si subentra in questo modo, si dà una grossa mano alla squadra. In casa c’è entusiasmo, che spinge la squadra ad andare forte“.
Spirito
“Prima di andare in campo, ho detto ai ragazzi che questa era un’altra partita con il passo da Champions. Dovevamo affrontarla con quello spirito, da squadra che si confronta con avversari di alto livello. Stiamo recuperando giocatori come Odgaard, domenica saremo di nuovo in campo. Sarà difficile recuperare qualcuno, ma quando abbiamo cambi possiamo dormire sereni per schierare un 11 che può fare prestazione”.
Il Bologna torna a battere in casa il Milan dopo 23 anni
“Avevo visto i gol, di Fresi e Cruz. Sono passati 23 anni e siamo contenti, mi hanno raccontato che qui spesso il Milan veniva a vincere e oggi abbiamo ribaltato una gara nonostante loro siano una squadra fortissima. I ragazzi si meritano questa gioia“.
Italiano in conferenza stampa.
Prestazione
“Gioisco in primis per la prestazione. Volevamo aggiungere questi punti alla nostra classifica e ci siamo riusciti. Sono felice per l’ennesima reazione dei ragazzi. Questo carattere e questo spirito ci stanno portando tanto. Poi c’è la gioia di battere una grande squadra che ha talento, qualità e passo. Bravi tutti, anche i subentrati che ci hanno dato una grossa mano”.
Ndoye
“Dan sta bene. Deve avere la stessa mentalità anche lontano dal Dall’ara, come tutti. Quando si esprime su questi livelli è un giocatore importante. Per uno step di ulteriore crescita tutta la squadra deve migliorare nella mentalità fuori casa. Per il resto sono contento per Odgaard, per Cambiaghi che continua a crescere e recupereremo anche Orso di cui avremo bisogno in questo rush finale“.
Orsolini
“Oggi è stato fatto un discorso anche in funzione della partita di Cagliari. Credo che sarà difficile recuperare quelli che hanno giocato stasera. Abbiamo però gente fresce e riposata che può mettere in campo minuti importanti. Per giocare al meglio in così poco tempo, è fondamentale coinvolgere così tanti ragazzi. Domani staremo fermi poi sabato ci incontreremo per la rifinitura. Speriamo di aver lavorato bene. La spinta che c’è qui in casa ci da sempre qualcosa in più, e mi auguro che sarà così anche domenica“.
Coppa Italia e De Silvestri
“Parto dalla fine. Alla Coppa Italia ci penseremo quando arriverà il momento, ma affronteremo un Empoli che ha eliminato Torino, Fiorentina e Juventus. La scelta di De Silvestri era programmata da prima di Parma. Calabria non giocava da molto e doveva recuperare anche in vista di Cagliari. Come mentalità e come atteggiamento dobbiamo crescere: non solo con chi lotta per altri obiettivi“.
Casale e Fabbian
“Giovanni deve migliorare e crescere, cercando di diversificare in quel ruolo. Oggi secondo me ha lavorato alla grande, sia con la possibilità di mandare in porta i compagni, sia nel trovare spazi importanti. E’ stato uno degli artefici della rimonta. Sono contento per lui. Le risposte dai subentrati, inoltre, mi danno grande soddisfazione. Per me devono essere una regola fissa“.

VINCENZO ITALIANO PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Juventus, basta obiettivi: servono punti per sopravvivere

La Juventus è in caduta libera e tutti devono assumersi le proprie responsabilità. Il quarto posto non è solo un traguardo, ma un obbligo per evitare il peggio.
Il tracollo della Juventus è una realtà inconfutabile, il peggior incubo divenuto concreto. Il progetto bianconero è stato accantonato e ora ognuno, dai giocatori allo staff tecnico, deve guardarsi dentro senza alibi.
La Juventus affonda: serve un cambio di rotta immediato
Un confronto tra le parti avverrà nei prossimi giorni con chi resterà alla Continassa, ma la resa dei conti è già iniziata negli spogliatoi del Franchi, subito dopo il triplice fischio. Giuntoli non ha perso tempo: è sceso nello spogliatoio per lanciare un messaggio chiaro e inequivocabile. Non si molla, non si getta la spugna. Il quarto posto, ormai, non è più un semplice obiettivo stagionale, ma un obbligo per scongiurare scenari ben peggiori.

CRISTIANO GIUNTOLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Un progetto fallito sul nascere
La scelta di non addossare tutte le colpe a Thiago Motta è un segnale forte: la crisi della Juventus non ha un solo responsabile, ma è il risultato di un’involuzione collettiva, per questo ieri Giuntoli ha parlato nel post partita. I giocatori non possono più nascondersi dietro le scelte del tecnico, perché il problema è più profondo. Giuntoli si aspettava un moto d’orgoglio, un segnale di reazione. Invece, ha trovato una squadra smarrita, preda di una pericolosa rassegnazione, che sembra aver perso il carattere che ha sempre contraddistinto la Vecchia Signora.
La Juventus, quest’estate, ha deciso di ripartire da zero con scelte audaci e controverse, sacrificando figure chiave dello spogliatoio. Ora, le conseguenze di quelle decisioni si stanno manifestando in tutta la loro gravità.
Serie A
Palladino: con l’acqua alla gola si è ripreso la Fiorentina

Notte da sogno per la Fiorentina di Raffaele Palladino. Il tecnico, ex Monza, ha fatto vivere una notte da sogno ai tifosi dopo il pesante 3ao alla Juventus.
La Fiorentina passeggia, anzi demolisce, su una Juventus inguardabile e irriconoscibile. Mister Palladino, con i gol di Gosens, Mandragora e Gudmunsson, salva la panchina quantomeno per il tempo della sosta. Grandissima prova di Fagioli, che mette a referto due assist, probabile rimpianto juventino. Una cosa è certa: l’impresa contro la Juve sarà ricordata e raccontata dai tifosi fiorentini per molto tempo.
Palladino salvo…per adesso
Prestazione vincente dei Viola contro la Juventus. Palladino sembra aver ri-trovato una quadra di squadra per affrontare questo finale di stagione per le posizioni europee. De Gea tra i pali muro difensivo, una difesa che con il nuovo vestito a tre sembra aver trovato solidità, centrocampo di alta qualità con l’innesto di Fagioli (in casa Juve si staranno mangiando le mani?), e una coppia d’attacco formata da Gudmundsson e Kean che fa sognare.
Il tecnico Viola è stato più volte nella stagione criticato per la qualità del gioco della sua squadra. Tuttavia va sottolineata una dote dell’allenatore di Mugnano di Napoli: la capacità di saper reagire e resistere quando ci si ritrova con l’acqua alla gola. Qualità da molti considerata da grande allenatore.
Bisogna dire però che la squadra è inciampata, nel corso della stagione, in errori che poi non sono stati del tutto corretti. Errori che hanno indotto i media e gli addetti ai lavori a fare paragoni con il precedente tecnico Viola, Vincenzo Italiano.
Sta di fatto che il tecnico della Fiorentina spera, con gli aggiustamenti fatti, di aver trovato la quadra per centrare l’Europa: “Stasera è stata magica. Non ci rendiamo ancora conto. Siamo felici, abbiamo giocato con intensità ed energia, a tutto campo: serviva una partita così, per dare la svolta”.
Serie A
Fiorentina, Comuzzo dall’addio alla panchina: non è più inamovibile

Pietro Comuzzo è sicuramente una delle sorprese più liete della stagione della Fiorentina. Da gennaio, però, sembra aver perso la titolarità.
In una Fiorentina che continua a vivere una stagione tra alti e bassi, una delle poche certezze, almeno fino a gennaio, era rappresentata da Pietro Comuzzo. Il classe 2005 si era guadagnato il posto da titolare inamovibile con prestazioni di grande solidità, attirando così l’attenzione dei top club italiani.
Il Napoli, in particolare, aveva tentato il colpo nel mercato invernale, arrivando a offrire oltre 30 milioni di euro per strapparlo ai viola. La trattativa, però, non si è concretizzata e, paradossalmente, da quel momento qualcosa è cambiato nella stagione del difensore.
Gli errori e la rinascita di Pongracic
Comuzzo ha risentito della discontinuità della Fiorentina e di alcune scelte sperimentali di Palladino, commettendo qualche errore di troppo che ha finito per pesare sulle sue gerarchie in squadra.
Nel frattempo, Marin Pongracic ha ritrovato la miglior condizione dopo un avvio di stagione shock tra errori madornali e infortuni. L’ex Lecce, arrivato in estate per 16 milioni come erede di Milenkovic, ha scalato le gerarchie fino a diventare un titolare inamovibile, complice anche il passaggio alla difesa a 3.
Un futuro ancora da scrivere con la Fiorentina?
Nonostante il minutaggio ridotto, Comuzzo non è stato del tutto accantonato: Palladino lo ha schierato titolare nel doppio confronto di Conference League contro il Panathinaikos, segno che la fiducia nel talento del giovane difensore resta.
La sua gestione, però, è cambiata, forse anche per valorizzare l’investimento fatto su Pongracic. Con l’estate ormai alle porte e i grandi club sempre vigili, il futuro di Comuzzo potrebbe essere ancora un tema caldo del mercato: resterà a Firenze o cederà al corteggiamento di una big?
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