Serie A
Bologna-Genoa 2-1: Ellertsson illude, Castro pareggia e al 99’ Orsolini firma la vittoria su rigore. Vieira espulso per proteste
Partita ricca di emozioni al Dall’Ara, dove Bologna e Genoa si sono affrontate a viso aperto fin dai primi minuti. I rossoblù di casa hanno costruito più occasioni nella prima frazione, ma senza riuscire a concretizzare. Il match è rimasto intenso e spezzettato, con tante ripartenze e duelli a centrocampo, ma poca precisione negli ultimi metri da entrambe le parti.
Nella ripresa è il Genoa a sbloccare il risultato con Ellertsson, bravo a capitalizzare una delle rare chance nitide. Il Bologna reagisce subito: l’ingresso di Zortea cambia il ritmo e dal suo spunto nasce il gol di Castro, rapido sotto porta a ristabilire l’equilibrio. Quando tutto sembrava avviato verso l’1-1, ecco il colpo di scena finale: rigore allo scadere per gli emiliani trasformato con freddezza da Orsolini, che regala ai felsinei una vittoria al cardiopalma.
Bologna-Genoa, il match
Il primo tempo
Parte subito forte il Bologna, che dopo appena un minuto trova l’illusione del vantaggio con Castro: colpo di testa in rete, ma tutto si ferma. L’arbitro Collu ferma il gioco segnalando il fuorigioco. Il Genoa cresce col passare dei minuti e al 18’ sfiora il vantaggio: Ellertsson mette in area un pallone velenoso che trova la girata di Vasquez, precisa ma neutralizzata da uno strepitoso intervento di Skorupski. Il portiere del Bologna è ancora protagonista al 34’, quando Aaron Martin raccoglie un rimpallo al limite e lascia partire un sinistro violento: la risposta dell’estremo difensore rossoblù è da applausi, con il volo che alza il pallone sopra la traversa.
Il secondo tempo
Il secondo tempo tra Bologna e Genoa prende il via al 46’, con i rossoblù costretti subito a un cambio forzato: fuori Ostigard per infortunio, dentro il giovane Marcandalli. L’avvio è subito intenso: Norton-Cuffy, messo sotto pressione da Dominguez, perde un pallone e concede un corner (48’).
Poco dopo il Genoa costruisce una doppia occasione clamorosa, viziata però da un fuorigioco (51’): Ellertsson scatta oltre la linea e calcia col mancino, Skorupski respinge, il pallone finisce a Colombo che, a porta praticamente sguarnita, sceglie di rientrare sul sinistro ma trova ancora la parata del portiere. Lo stesso Ellertsson, al 52’, viene pescato di nuovo in posizione irregolare e viene anticipato dall’uscita di testa di Skorupski.
Al 53’ arriva un altro cambio per il Genoa: fuori Colombo, dentro Ekuban. Passano pochi minuti e al 55’ è Orsolini a conquistarsi un calcio di punizione sulla trequarti destra, dopo essere rientrato sul mancino e fermato irregolarmente.
Il secondo tempo si infiamma al 63’, quando il Genoa trova il gol del vantaggio: Malinovskyi inventa una verticalizzazione precisa per Ellertsson, che controlla con classe di mancino, si accentra e fulmina Skorupski con un destro potente sul primo palo. Pochi istanti prima lo stesso Ellertsson aveva messo in area un cross velenoso per Vitinha, bravo a colpire di testa ma solo sull’esterno della rete (62’).
Il Bologna prova a reagire subito. Al 66’ Freuler lancia in profondità Zortea, che controlla bene col petto ma viene chiuso dall’ottima diagonale di Vitinha. Pochi minuti più tardi, al 67’, i rossoblù sfiorano il pareggio: Zortea mette in mezzo un cross preciso per Castro, che stacca con i tempi giusti ma trova la risposta straordinaria di Leali, capace di deviare il pallone sopra la traversa.
Intanto, al 69’, doppio cambio nel Genoa: fuori Vitinha e Malinovskyi, dentro Ekhator e Carboni. Poco dopo (70’) arriva il cooling break, necessario per recuperare energie.
Il Bologna corre ai ripari con una girandola di sostituzioni: al 59’ entrano Zortea e Cambiaghi al posto di De Silvestri e Dominguez, al 72’ spazio per Dallinga e Ferguson che rilevano Bernardeschi e Moro.
Dopo il vantaggio del Genoa, il Bologna reagisce subito e al 67’ sfiora il pari: cross di Zortea e colpo di testa di Castro, che prende il tempo a Marcandalli ma trova sulla sua strada uno straordinario Leali, bravo a deviare sopra la traversa. Poco dopo, al 69’, il Genoa cambia: fuori Vitinha e Malinovskyi, dentro Ekhator e Carboni. Al 70’ il gioco si interrompe per il cooling break, utile a rifiatare in una gara giocata ad alta intensità.
Il Bologna non si ferma e al 72’ effettua una doppia sostituzione con Ferguson e Dallinga che rilevano Moro e Bernardeschi. La mossa porta subito i suoi frutti: al 73’ Cambiaghi, appena entrato, sfonda sulla destra e serve un cross basso sul primo palo. Castro anticipa tutti e con un pregevole tocco d’esterno destro manda la palla a baciare il palo prima di infilarsi in rete. È il gol dell’1-1, con il Bologna che rimette in equilibrio la partita.
Nel finale il Bologna prova il tutto per tutto. All’85’ arriva un cambio in difesa: esce Heggem ed entra Lucumí. Al 90’ i rossoblù sfiorano il vantaggio con una clamorosa occasione: Ferguson pennella un cross perfetto, Orsolini prende il tempo a Martin e colpisce di testa con grande precisione, ma la traversa gli nega la gioia del gol.
Il direttore di gara concede cinque minuti di recupero e il Bologna continua a spingere. Al 90’+3 Cambiaghi viene lanciato in velocità, rientra sul destro e prova un cross basso in area, ma la difesa genoana chiude in angolo. Un minuto più tardi, al 90’+4, è ancora bagarre in area rossoblù: sugli sviluppi di una mischia il colpo di testa finale termina alto sopra la traversa.
Il recupero si accende di tensione. Al 90’+4, in una mischia nell’area del Genoa, un colpo di testa termina alto, ma resta il dubbio per un possibile tocco di mano di un giocatore del Bologna. L’arbitro lascia proseguire inizialmente, poi viene richiamato al VAR per rivedere l’episodio. Dopo un lungo controllo, al 99’ arriva la decisione che cambia tutto: calcio di rigore per i felsinei. Sul dischetto si presenta Riccardo Orsolini, che con freddezza spiazza il portiere e regala al Bologna una vittoria incredibile in pieno recupero. Vieira, espulso per proteste nel concitato finale. Finisce cosi al Dall’Ara
Serie A
Torino, Baroni: “Prestazione molto buona, dobbiamo trovare forza mentale”
Il tecnico del Torino, Marco Baroni, ha avuto modo di esprimersi sulla partita contro il Milan. Ecco le parole dell’allenatore.

IVAN ILIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Torino, le parole di Marco Baroni
“É mancata un po’ di pressione sulla palla, il Milan è una squadra forte e da questo punto di vista ci siamo abbassati un pochino: è una cosa che non dobbiamo fare, bisogna intensificare il lavoro ma vedo grande partecipazione. C’è da rimboccarsi le maniche, però credo che la prestazione sia stata molto buona”.
Manca la forza mentale per tutta la gara?
“La dobbiamo trovare, nel secondo tempo ho chiesto di non difendere il risultato perché sarebbe stato un errore. La squadra mi è piaciuta, adesso rientrerà Simeone che è un giocatore fondamentale per noi, così come Ismajli. Zapata ha ritrovato il gol. Ci sono anche cose positive e sono abituato a guardare quelle oltre alle cose sbagliate da valutare con la massima severità da parte mia”.
Perché Masina non è entrato subito?
“É uscito fuori il giocatore, loro hanno ripreso velocemente il gioco. La palla non è uscita fuori prima e l’azione è continuata, sono situazioni che ti penalizzano ma quando le cose non vano bene devi mettere maggior attenzione anche su queste cose. Però ho la massima fiducia nella squadra e dobbiamo guardare anche gli aspetti positivi della partita”.
Serie A
Milan, Landucci: “Leão? Speriamo niente di grave. Pulišić? Un cecchino”
Dopo la vittoria in rimonta per 2-3, il vice allenatore del Milan Marco Landucci, ha avuto modo di esprimersi sulla partita. Ecco le parole del tecnico.

Massimiliano Allegri e Christopher Nkunku ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Milan, le parole di Landucci
“Nel primo tempo loro ci aspettavano, noi siamo stati un po’ polli perché non allargavamo il gioco, ma poi abbiamo dimostrato grande carattere. Siamo una squadra che non molla mai. Dobbiamo ringraziare la squadra e i dottori, Pulisic si è messo a disposizione e ci ha dato una grossa mano. Questo Milan ha dimostrato un grande spirito, non ha mollato e ci ha creduto fino alla fine”.
Sulla reazione nella ripresa
“Il gol di Rabiot ci ha dato forza e convinzione. Nella ripresa siamo stati più ordinati, più offensivi e abbiamo fatto girare meglio la palla. Questa è una vittoria molto importante per noi”.
Sull’infortunio di Rafael Leão
“Leão farà domattina gli esami. Ha avuto un fastidio all’adduttore, speriamo non sia niente di grave”.
Su Christian Pulišić
“Pulisic lo vedi negli spogliatoi e sembra molto tranquillo. In campo però è un cecchino, è un calciatore forte che vuole sempre fare gol”.
Su Loftus-Cheek
“Lui ha tutto per essere un grandissimo giocatore: tecnica, forza, fisicità. Nella sua carriera è stato frenato dagli infortuni, ma stasera ha fatto un grande secondo tempo”.
Su Samuele Ricci
“Ricci è cresciuto tanto, è intelligente, uno che capisce le cose al volo. È un professionista serio, che all’inizio ha avuto delle difficoltà e giocava poco, ma non ha mollato niente e si è sempre allenato al massimo, col sorriso. Anche oggi ha dimostrato di essere molto utile al Milan”.
Sul gruppo squadra
“Io e Allegri abbiamo lavorato con tanti gruppi di calciatori, ma questo gruppo lavora duro e non si lamenta mai. Fa proprio piacere starci insieme, condividiamo tante cose. Avanti così, con umiltà”.
Serie A
Serie A, i rossoneri rimontano la partita! Finisce 2-3 Torino-Milan
Il primo tempo di Torino-Milan ha visto i granata dominare per i primi 20 minuti, con un 2-0 intimidatorio. I rossoneri hanno poi ripreso il pallino del gioco, con Rabiot che ha accorciato le distanze.
All’8′ minuto di gioco Tomori colpisce in area di rigore, con il braccio, il pallone. Pochi dubbi, calcio di rigore per gli uomini di Baroni.
Nikola Vlašić non sbaglia e insacca la palla in rete. Tiro rasoterra che batte Maignan; il francese tocca il pallone, senza riuscire a intercettarlo. 1-0.
Milan in difficoltà, che non riesce a riprendere in mano la partita. Situazione che peggiora con la seconda rete del toro, con Zapata che torna al gol dopo un anno.
Tameze recupera palla e fa partire il contropiede di Vlašić, che porta palla fino al limite dell’area e poi allarga per Zapata. Il colombiano controlla e calcia fortissimo sul secondo palo, sorprendendo Maignan. 2-0 dopo 17 minuti.
Al 24′ ci pensa Rabiot a riaccendere le speranze dei rossoneri. Tomori appoggia in orizzontale per il francese, che controlla e calcia fortissimo da circa 25 metri, battendo Israel e trovando un grandissimo gol.
Leão al 31′ è costretto a uscire per infortunio, dopo un problema all’inguine causato da un tiro al 27′ minuto.
Verso la fine dei primi 45 minuti, Rabiot ha un’altra grande occasione per segnare. Il francese calcia al volo su passaggio di Saelemaekers, ma la palla va solamente vicino al palo.

Il secondo tempo di Torino-Milan
La seconda metà di gara si riapre con una doppia parata di Israel al 55′. Rabiot crossa per l’inserimento di Bartesaghi, che colpisce di testa, ma viene fermato da una parata dell’ex .
Sulla ribattuta arriva Ricci, che prova a ribadire in rete, ma Israel riesce di nuovo a respingere.
Al 66′ Pulišić entra al posto di Bartesaghi e dopo un minuto, alla prima occasione, trova la rete del 2-2.
Saelemaekers rientra sul sinistro e crossa sul secondo palo per lo statunitense, che controlla e calcia con il sinistro. Israel battuto, partita ripresa dal Milan.
Gol annullato al Torino al 71′. Adams incrocia il destro e segna, però prima Pedersen ha commesso fallo su Saelemaekers e l’arbitro punisce il gesto.
6 minuti dopo arriva la doppietta di Pulišić. Loftus-Cheek tocca in verticale per Ricci, che dal fondo crossa di prima per l’inserimento dello statunitense. Sinistro di controbalzo, doppietta e Milan in vantaggio. 2-3.
Gol annullato ai rossoneri al 90′. Loftus-Cheek serve in profondità Nkunku, che a tu per tu con Israel appoggia in orizzontale per Pulišić, il quale spinge in rete da due passi, Chiffi, però, annulla per fuorigioco di Nkunku.
Finisce dunque per 2-3 Torino-Milan, una partita che ha dato grande spettacolo. I rossoneri arrivano al 1⁰ posto in classifica con una vittoria fondamentale, arrivata con una grandissima rimonta.
31 punti guadagnati in 14 partite, 22 gol segnati e 11 reti subite. La squadra di Allegri, insieme al Napoli, si trova ora in vetta alla classifica di Serie A.
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