Serie A
Atalanta – Roma 3-1, Rui Patricio tradisce Mou | Le pagelle giallorosse
Atalanta-Roma 3-1, si arresta la corsa Champions della Lupa. Rui Patricio fa la frittata, Pellegrini l’unico a salvarsi. Le pagelle giallorosse.
Rui Patricio 4: può fare di più sul gol di Toloi, ma il vero pasticcio lo combina su Koopmeiners. Pallone che gli scivola dalle mani come una saponetta e regalo alla Dea.
Mancini 5: suda non poco in trincea, non e’ la serata per duelli all’ultimo sangue. Soffre come poche volte gli capita (dal 64′ Dybala 6: la sufficienza la porta a casa, se non altro perché e’ l’unico che, nell’ultimo quarto di partita, prova ad accendere la luce).
Llorente 6: piazzato quale pilone al centro, al posto di Smalling, non sfigura, ma stare appresso a Zapata e’ dura.
Ibanez 4: poco o nulla di positivo. Apparecchia per Pasalic e Toloi, dimenticandosi di tenerli d’occhio. Male.
Celik 4: si nasconde dal 1′ al 90′, non lascia tracce di se nella gara.
Bove 5,5: non ha colpe, fa una cosa bella nell’arco di tutto il match (dal 64′ Matic 5,5: entrare a partita già indirizzata non e’ facile, e infatti lui non cambia l’inerzia).
Cristante 5: non innalza il livello, nonostante ce ne sia necessità.
Zalewski 6: non male la sua prestazione, anche se potrebbe fare qualcosa di più. Uno dei pochi a salvarsi (dal 64′ Spinazzola 4: non pervenuto).
Pellegrini 6,5: metronomo della trequarti, talvolta mezzala di necessità. Un gol per sperare, invano.
Solbakken 4: Mourinho lo preferisce a Dybala, piazzandolo sulla trequarti, sperando di ottenere un effetto para-simile. Fa ancora meno dell’attendibile (dal 64′ El Shaarawy 4: non muove foglia).
Abraham 4,5: la cappa negativa che lo segue da inizio stagione non ne vuole sapere di diradarsi. Anzi, e’ sempre più un piovere sul bagnato (dall’ 81′ Belotti 6: dieci minuti di turbo, intelligente nel servire Pellegrini per il gol del 2-1).
José Mourinho 5: brucia la possibilità di accorciare su Juventus e Lazio. Una partita a tratti irritante, dove le assenze sono solo in parte una giustificazione. Occasione mancata e deciso passo indietro dal lato del gioco.
Serie A
Torino, Juric: “Non pensavo di arrivare a questo punto, vogliamo fare qualcosa di speciale. Da valutare Buongiorno”
Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida del Torino contro il Monza. L’allenatore è deciso a centrare l’Europa. Scontro diretto.
Indice
Torino, le parole di Juric
Come ha visto i suoi ragazzi nelle nazionali?
“Quando li perdi così, perdi un po’ contatto. Qualcuno ha giocato troppo e altri troppo poco, un misto delle cose. Ma sono contento perché tutti hanno fatto bene”
Avete lavorato sull’attacco?
“Sanabria doveva gestire il tendine, si è preso una settimana di cure. Ma abbiamo lavorato. Ieri per la prima volta eravamo tutti, vediamo oggi”
Quali sono le insidie di domani?
“Il Monza è un mix tra giovani e vecchi, allenati in modo fantastico da Palladino. Giocano un bel calcio, è una squadra che è davanti a noi e sta facendo benissimo”
Ci sono infortunati?
“Dobbiamo vedere Buongiorno che ha preso una botta alla spalla, vediamo oggi. Per il resto ci sono i soliti Schuurs e Djidji e Ilic ai box”
Il Torino è più attrezzato del Monza?
“Dipende dai punti di visti. Sono contento dei miei, ma tre anni fa il 90% della squadra lottava per salvarsi. Siamo un’ottima squadra, ma alcuni anni fa erano considerati brocchi. Penso a Vojvoda, Buongiorno, Rodriguez, Vanja…Il Monza ha una squadra esperta con giovani talenti che fanno bene”
È uno scontro diretto?
“Mai mi sarei aspettato di essere qui per come eravamo partiti, invece possiamo lottare per obiettivi prestigiosi. Tutte le partite diventano importantissime”
Il Torino potrebbe trascorrere una Pasqua in Europa…
“Dopo nove partite vedevo nero e gli obiettivi erano diversi. Ora possiamo guardare la classifica e fare qualcosa di speciale, ci sono tante gare importanti. Vogliamo fare come negli ultimi due mesi, le prestazioni ci sono sempre state”
La squadra sa reggere le pressioni?
“Per me le pressioni erano tre anni fa, quando Immobile calciò il rigore. Noi dobbiamo viverla bene: non pensavo di essere qui, dobbiamo affrontarla con voglia e grinta, senza pressioni”
Dove giocherà Vlasic?
“Con lui siamo concentrati sulla posizione del corpo, lavoriamo su aspetti di saper stare in campo. Lui ha le doti, sta crescendo tantissimo”
Confermerà Ricci e Gineitis?
“Gine è l’ultimo arrivato, ieri ha fatto il primo allenamento. La scelta non dipende tanto dall’avversaria”
Giocheranno ancora Zapata e Okereke o torna Sanabria?
“Sono tutte opzioni valide, dipende come vogliamo affrontare la gara. Duvan a volte preferisce stare più aperto, in altre gare come a Udine serviva più al centro. Sono contento di Okereke, aveva giocato poco ma ha un grande atteggiamento e tanto voglia di lavorare. In questo momento la nostra forza è questa, chi gioca meno fa benissimo”
Torna Tameze, quanto è importante per il Torino?
“Sono tutti importanti. Ci sono capitati infortuni lunghi e dobbiamo adattare la gente nelle posizioni, come Vojvoda che ha fatto benissimo. Tutti devono mettersi a disposizione e fare ciò che serve. Tameze sta bene, può essere a disposizione. Non ho ancora fatto le scelte, abbiamo iniziato ad allenarci tutti soltanto ieri: oggi valuto e poi decido”
Serie A
Atalanta, lunch match pericoloso a Napoli
L’Atalanta scende in campo contro il Napoli
Il tecnico Gasperini non vede l’ora di andare in Campania per affrontare i campioni d’Italia e allungare sui rivale in chiave europea. Vincere significherebbe scacciare tutti i dubbi dopo le ultime uscite. Il cammino, ad oggi, della Dea è altalenante ma alla fine si trova in un’ottima posizione di classifica. I dubbi maggiori concernono la difesa con Kolasinac in ballottaggio con Hien. Per quanto riguarda la fascia destra Holm è in leggero vantaggio su Zappacosta, mentre non vi è alcun dubbio per quanto riguarda la corsia sinistra con Ruggeri pronto a partire dal 1′.
Serie A
Fiorentina-Milan, la conferenza stampa di Stefano Pioli [DIRETTA]
Fiorentina-Milan, la partita si giocherà domani alle 20:45. A presentare la partita è Stefano Pioli, che sta intervenendo proprio ora in conferenza stampa.
Fiorentina-Milan si preannuncia una sfida di Serie A avvincente, che potrebbe riservare colpi di scena.
Lato Fiorentina, salterà la partita per squalifica Bonaventura; lato Milan, sarà assente per squalifica Theo Hernandez.
Seguite con noi la diretta della conferenza del mister rossonero Stefano Pioli.
Fiorentina-Milan, le parole di Stefano Pioli
Lei conosce Firenze, attorno ci sarà una città commossa per Barone.
“Sì, sarà così perché purtroppo non è la prima volta che succede qualcosa del genere alla fiorentina. Firenze e i tifosi sono fantastici quando si tratta di unirsi per superare certi momenti, quanto ti colpiscono questi lutti diventano un ambiente particolare. Barone ha fatto tantissimo per la Fiorentina, poi però sarà una partita vera e noi andiamo lì per giocare”.
Come ha ritrovato la squadra dopo lo stop Nazionali?
“Chi è rimasto a casa ha recuperato e lavorato molto bene, chi è andato via – a parte Kjaer che non sarà convocato per un affaticamento ma è solo precauzione – stanno tutti bene. L’unico che ha faticato tanto è stato Cristian Pulisic, lo valuterò bene ma mi sembrava in ottime condizioni”.
Come ha vissuto Pioli la polemica sul razzismo?
“Diventa difficile giudicare l’episodio, non ho tutto sotto mano, ma nel 2024 non possiamo che essere contro ogni episodio di razzismo. Ora di smetterla…”.
Inizia il rush finale, quali sensazioni?
“La sensazione è che inizia il periodo decisivo della stagione, tutto quello che abbiamo fatto finora dipenderà da come termineremo. Dobbiamo preoccuparci di giocare il miglior calcio possibile per raggiungere grandi risultati. Saranno due mesi molto importanti”.
Che cosa c’è nei 14 punti di distanza dall’Inter?
“La classifica è reale non la possiamo cambiare in questo momento. Loro hanno fatto un campionato eccezionale, noi negli ultimi due o tre mesi ci siamo avvicinati tanto a livello di gioco, siamo molto competitivi e vogliemo restarlo fino alla fine“.
Reijnders si è evoluto? Sta ritrovando il suo livello?
“Tijjani è tornato carico e soddisfatto dall’Olanda, sta completando il suo bagaglio e può diventare molto completo. Sta lavorando in maniera diversa in fase di non possesso e quello deve essere il suo obiettivo. È già di alto livello, ma è arrivato da un campionato molto diverso. È sorridente, sereno e un grande lavoratore. Migliorerà grazie alla sua qualità e disponibilità”.
C’è una partita che può cambiare il futuro della stagione?
“Ci sono 10 partite di campionato e, speriamo, cinque di Europa League. Le partite sono tutte importanti, quella più importante è quella contro la Fiorentina contro cui abbiamo sempre sofferto. Ci sta che parliate molto del mio futuro, forse un po’ troppo ma io non devo pensare al futuro, devo pensare a domani e fare il meglio possibile per rendere questa stagione al più positiva possibile. A fine stagione ti dirò cosa vorrei fare o non fare, adesso pensiamo alla Fiorentina, poi Lecce, Sassuolo, Roma…ci sono tante partite da giocare”.
Ha parlato con Pupi Avati?
“No, non ho il suo numero, ma può tornare tranquillamente a tifare Milan…”.
Milan non bene dopo le soste, hai lavorato su questo?
“Sì, conosciamo i nostri risultati dopo le soste. Incontriamo una squadra che forse ha una situazione peggiore della nostra. Ma ogni sosta ha una storia diversa, mi sento di poter dire che in questo caso abbiamo lavorato bene e i giocatori stanno bene, ma dovremo essere concentrati e molto bravi”.
Quanto mancherà Theo?
“Mancherà tanto, il suo rendimento negli ultimi mesi è stato devastante, ci dà tante soluzioni ma adesso dovremo cercare di sfruttare le caratteristiche di Florenzi che può darci altro. Roberto Carlos dice che Theo è il migliore al mondo? Ha ragione, lui del ruolo ne sa qualcosa…”.
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